| inviato il 23 Febbraio 2017 ore 19:28
Chiedo quindi per le mie mancanze la Vostra pietà. |
| inviato il 23 Febbraio 2017 ore 19:42
“ Ciao a tutti, mi chiamo Daniel e sono nuovo del forum. Domanda da principiante ( anzi ) credo molto meno che principiante..... proprio terra terra.. ma raso raso... diciamo sotto terra. Esiste un motivo per il quale ad OGGI non è ancora possibile fotografare ESATTAMENTE ciò che si vede come ad esempio un volgarissimo semaforo con una PALLA ROSSA... ?... Per quando mi sia devastato a studiare l'esposizione e il come funziona F/iso/SS e la luce eccc eccc eccc.. niente da fare.. non si riesce a scattare quell che realmente vediamo... un pochino deludente visto il costo di queste camere... l'unica cosa che posso fare è lavorare la foto in lightroom e allora viene esattamente come la vedo nella realtà. io uso mirrorless... la reflex fotograferebbe ESATTAMENTE la palla ROSSA del semaforo ?. grazie mille a tutti :). „ ho letto solo qualche risposta qua e là, e trovo il thread un coacervo di inesattezze e incomprensioni (non da parte tua). Il problema è piuttosto semplice: la luce del semaforo è troppo forte rispetto all'ambiente circostante, e satura il sensore. Quello che dovresti fare è scattare un hdr, o oppure (se la macchina te lo consente) esporre per il semaforo, e schiarire in post tutto il resto. Per rispondere alla tua domanda: no, le macchine fotografiche NON consentono di vedere come vedono gli occhi, sono strumenti completamente diversi. |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 12:26
“ Per rispondere alla tua domanda: no, le macchine fotografiche NON consentono di vedere come vedono gli occhi, sono strumenti completamente diversi. „ E' chiaramente un limite tecnologico. Condividi se indignato!!!!1111!! |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 13:38
“ vedere per esempio wolfcrow.com/blog/what-is-the-difference-between-exposure-latitude-and „ "Yet, with HDR scenes (like windows, or shooting at the sun, specular highlights from reflections, etc.), there is no camera that can capture that entire dynamic range. Not even our eye can do that. " |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 13:44
“ Not even our eye can do that. „ E' chiaramente un limite evoluzionistico del nostro occhio |
user44306 | inviato il 24 Febbraio 2017 ore 14:28
Ne riparliamo tra 10-15 milioni di anni! |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 14:50
ciao Daniel e benvenuto nel forum. Non mi è quasi mai capitato che una foto da me scattata corrisponda al 100% a quel che stavo vedendo in quel momento. All'inizio ero un po' scoraggiato, poi vedendo che la " manomissione" delle scene reali per tramutarle in foto è una tecnica ( o arte ? ) nata assieme all'epoca della pellicola mi sono abituato. Per me, tutto sta nella misura della " manomissione ". Se esageri, un osservatore attento non gradirà il risultato . Per il caso specifico della luce rossa del semaforo, ti han già risposto gli altri ! |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 16:20
Tornando più seri, come è già stato sottolineato la macchina fotografica e la visione umana sono sistemi molto diversi che funzionano in modo molto diverso. Il fatto che per certi aspetti possano apparire simili può ingannare e indurre a sottovalutare le fondamentali differenze, con la probabile conseguente frustrazione dovuta all'impossibilità di ottenere i risultati che ingenuamente ci si aspettava, come in questo caso. Consiglio librario del giorno (suggerisco di prenderlo in prestito da una biblioteca, perché di non facilissima reperibilità): "L'occhio del fotografo" di Andreas Feininger (titolo originale: "Photographic seeing"). |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 17:08
Non capisco quale sia il problema visto che la foto al secondo tentativo l'hai portata a casa. Probabilmente con maggior preparazione l'avresti fatta bene anche al primo dove hai fatto un po' di errori che ti ha ben dettagliato Tonysuper. Intuisco però che tu vuoi ridurre queste "elucubrazioni" delegando tutto alla macchina. Una filosofia anche questa anche se fortemente limitante in termini di scelte del fotografo. Purtroppo come ti hanno già risposto il limite è nella tecnologia. Dieci anni fa era peggio e fra dieci anni sarà meglio. Attualmente se vuoi migliorare la situazione l'unica secondo me è vendere la tua attuale macchina fotografica e cercare di comprarti qualcosa di più performante. La PhaseOne ad esempio ha 15 stop di gamma dinamica. Non è ancora come l'occhio umano ma probabilmente la foto del semaforo l'avresti centrata al primo colpo evitando di perdere tempo nel capire cosa non andava... |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 17:39
“ La PhaseOne „ Per la modica cifra di 35.000 euro......... o qualcuna meno performante da 8.000/9.000 euro. O giu di li....... |
user44306 | inviato il 24 Febbraio 2017 ore 18:10
Ma no il consiglio della Phase One è giusta! Considera che il ragazzo ha speso gia 8.000 euro non sapendo fotografare i semafori... ne spende 40.000 ma almeno gli vengono bene! Poi quella è lo stato delll'arte della tecnologia così!!! |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 18:14
“ Considera che il ragazzo ha speso 8.000 euro non sapendo fotografare i semafori „ .........capito. |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 19:47
Se tu metti un occhio senza cervello quello non vedrà niente.... il sensore è l occhio...il processore è il cervello... Se tu al procesore chiedi di fare un hdr quello te lo fa... hai la tua immagine per come la vedi (certo non se imposti un hdr estremo)... I cervello fa la stessa cosa, ma il cervello lo fa in automatico..la macchina fa quello che gli chiedi di fare tu...se imposti la tua macchina per bene magari te lo fa in automatico... Poi io non ho mai fotografato un semaforo, ma dubito che avrei particolari difficoltà a fotografarlo... poi con la tua attrezzatura.... |
| inviato il 25 Febbraio 2017 ore 18:00
Io dico che il limite è solo tecnologico e vi spiego perchè. Tutti sappiamo che l'esposizione viene regolata in un certo modo e che è direttamente proporzionale (a parità di apertura diaframma e ISO) al tempo. Una scena è più o meno esposta a seconda del tempo di apertura del diaframma. Il limite tecnologico dov'è? Che non siamo ancora in grado di impressionare ogni singola zona della nostra immagine in funzione delle diverse intensità di luce presenti in quella scena. Occorre esporre l'intera scena in modo variabile: alcune parti più a breve ed altre parti più a lungo. I tempi di esposizione potrebbero essere molto diversi all'interno della stessa scena e quindi occorrerebbe suddividere sia le zone di luce (come in un istogramma) che i tempi a cui queste zone di luce dovrebbero essere esposte. Per motivi "tecnologici" questa suddivisione dovrebbe essere di tipo discreto e non continuo nel senso che le zone ed i tempi dovrebbero essere limitati, per esempio, a non più 16, oppure di 32, o 64, o 128. Dove sarebbe la difficoltà a realizzare questo? IL PROCESSORE. Un processore super potente potrebbe memorizzare diverse scene in funzione dell'avanzamento dei tempi e poi potrebbe fare un'analisi delle singole zone discrete per selezionare quelle che hanno ottenuto il miglior dettaglio ed infine fare un collage per produrre l'immagine finale. Io credo che questa soluzione, che comporterebbe una enorme mole di lavoro per un processore, potrebbe essere la soluzione per realizzare un efficientissimo HDR on board. |
| inviato il 25 Febbraio 2017 ore 19:45
ma come dovrebbe fare la macchina a sapere se il cielo deve essere esposto in un certo modo, se le luci devono essere esposte in un altro modo?se le persone devono essere esposte in un altro modo ancora se il cartellone pubblicitario, l'albero la strada, l'erba e il semaforo che tipo di esposizione devono avere e nel frattempo unire il tutto in una foto guardabile? mi sembra solo un complicarsi la vita quando per fare ciò c'è già il bracketing e l'hdr.... la macchina fotografica non può sostituirsi al nostro cervello, perchè siamo noi che poi possiamo sapere cosa vogliamo fare.. si tratta di scattare UNA immagine, come potrebbe la macchina combinare nella stesa foto diverse zone fatte con tempi di scatto diversi in UN SOLO SCATTO? quello che posso concepire potrebbe essere che ci possano essere al'interno di una macchina fotografica diversi obiettivi che riescono a scattare a diaframmi/tempi/iso diversi per combinare poi questi in un unica immagine.....ma anche qui i limiti sono sempre gli stessi, bisogna combinare più immagini fatti dai diversi obietti/sensori in una...stessa cosa che accade adesso, con la limitazione che magari in un cellulare più sensori/ottiche potrebbero pure starci..la vedo dura invece in una macchina fotografica allo stato attuale con sensori e ottiche più grandi, ed in ogni caso non ne vedrei l'utilità. IN UNA SOLA IMMAGINE se si vuole avere un risultato come quello di cui si sta parlando, bisogna per forza di cose combinare più immagini...non c'è altro da fare e secondo il mio modesto parere, sarà sempre così..(che poi l'unione delle diverse immagini la faccia in automatico la macchina o la faccia poi l'uomo sempre di unione di immagini si stratta..non si può pensare di avere nella SINGOLA FOTO diverse parti esposte diversamente) |
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