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“ " ci si può limitare a darne delle interpretazioni basandosi sulla propria, e quindi esplicando sempre e comunque una mera opinione.. "
No. A fronte di un'analisi obiettiva, che considera l'oggettività delle cose di un concetto espresso, sei al di fuori da una mera opinione personale. „
E che cos'è l'oggettività? Allora decidiamo cos'è un'analisi obiettiva.. un'analisi obiettiva assoluta non esiste.
AL massimo si possono stabilire delle regole in base al quale un'analisi è obiettiva o meno, ma se qualcuno non ci sta alle regole, egli ha la legittimità di mettere pure esse in discussione.
Nel nostro caso specifico l'anialisi dell'utente e quelle di unieuro non corrisponderebero mai.. LA questione può risolversi allora solo mediante la coercizione di un superpartes che decide le regole a tavolino; nel nostro caso ci sono delle leggi, e da li si può fare un'analisi obiettiva e discutere di qualcosa. Ma se tali leggi dovessero essere fallaci o inadempienti, ecco che il piano di lavoro comune va a farsi benedire, ed ognuno è libero di pensarla come vuole, a suo rischio e pericolo ovviamente; questo è lo scopo degli avvocati per quelli che delinquono ad esempio..
In questo caso l'utente per via della moglie non ha fatto ciò che legittimamante poteva fare, ma se lo avesse fatto nessuno avrebbe, stando alla legge, potuto dire nulla; amenochè la legge indicata (io non ho controlalto se è riportata bene o male) non lo impedisse. Altrettanto legittimamente dei "moralisti" avrebbero potuto dire che non era buona cosa, ed avrebbero pure loro avuto ragione, perchè per loro i presupposti non erano le leggi, ma bensì le loro "leggi della morale".. Per questo la questione, secondo me, non è risolvibile se non mediante la propria coscienza, ovvero la propria sensazione di come dovrebbe andare la questione..
mi scuso ancora per l'enorme off topic, ma ormai si è capito verso dove si sta andando
Quoto il conte_hamlin. In poche parole: tutto è relativo. Specialmente nel campo delle scienze umanistiche, branca alla quale appartengono sicurametne sia il diritto sia la filosfia. Sarebbe una precisazione: per chi proprio vuole dare un giudizio sulla condotta, peraltro alla fine non tenuta, da parte dello starter del post, sarebbe opportuno premettere da che punto di vista la si guarda.
Da un punto di vista giuridico e di diritto chi avesse approfittato di quel prezzo avrebbe agito in modo lecito. E dunque non è criticabile. DA un punto di vista etico, chi profitta dell'errore altrui, a perscindere da chiunque sia l'altrui, commette un atto che le nostre società, almeno a parole, giudicano eticamente riprovevole.
Ma a ben pensarci, questi sono gli stessi poli sui quali si orienta da almeno un ventennio la discussione pubblica del nostro paese, dividendo chi sostiene che certi comportamenti e certe condotte sono lecite e chi invece critica quegli stessi comportamenti e quelle stesse condotte sostenendone l'inopportunità.
Nel caso di specie, riesco facilmente a dire che di sicuro il comportamento dell'acquirente sarebbe stato lecito da un punto di vista di diritto. Da un punto di vista etico invece sospendo il giudizio perché, pur riconoscendone la scorrettezza etica, ammetto, senza falsi moralismi, che trovandomi nella situazione forse ne avrei approfittato. Eppure sono la stessa persona che di fronte al resto sbagliato (anche macrospociamente) restituisce sistematicamente l'eccesso e non parcheggio nei posti riservati...che abbia una doppia personalità?!...
AHAHAHA... ma no dai, io mi diverto a stuzzicare, solo che adesso hanno veramente preso una piega tale per cui non mi sarebbe possibile rispondere senza tirare giu un trattato vero e proprio, che per vostra fortuna non ho ne voglia ne tempo di scrivere!!
Conte Hamlin..
“ E che cos'è l'oggettività? Allora decidiamo cos'è un'analisi obiettiva.. un'analisi obiettiva assoluta non esiste. „
Mi caschi proprio a fagiuolo..
Quello da te espresso e' proprio il pozzo (o fogna) del relativismo sviluppatosi nel territori libero lasciato dalla "morte" di Dio. In questo brodo -ormai dilagante- finiremo tutti bolliti come rane. Tutto e' relativo perche' non c'e niente di assoluto, l'uomo si da regole da solo in base ad una morale "civica" non ben definita e -nel tempo- molto mutevole.
Le conseguenze saranno nefaste, perche' non c'e' conqusta degli ultimi 2000 anni che non sia sicura di fronte ad un simile attacco, tempo al tempo e ve ne renderete conto, sempre che non vi lasciate riprogrammare come i piu'.
Intanto voglio ricordare a tutti che i radicali del "buon" Pannella, qualche decennio fa volevano legalizzare la pedofilia consenziente per rispettare il "diritto dei minori a godere della propria sessualita'" (ma non solo tra minori, ovviamente).
Ma te guarda come gli stanno a cuore i problemi altrui! ..oppure si erano semplicemente scocciati di inch*li di nascosto? Di sicuro i tempi non erano pronti e la questione fini' li, ma non e' dimenticata e un giorno tornera' fuori..
Relativismo..
Aiuto!
Perdonate l'analisi cialtrona ma sono talmente di fretta che non vi immaginate, manco il tempo di pensare..! Se avete tempo guardatevi Idiocracy, possibilmente in lingua originale, FANTASTICO ma anche terribile, perche' siamo gia' arrivati quasi li.
Caro Riccardomoscow, la risposta è sempre li secondo me: la coscienza propria, la cui forza e vigorosità è quanto di più naturale e oggettivo esista: o la si ha o non la si ha.. in base ad essa c'è chi fa cose straordinarie, e c'è chi fa cavolate; è una "legge"m una tendenza dell'istinto, di natura, per come la vedo io..
Volersi per forza accodare a degli "oggettivi" dogmi è sano e giusto nell'ordine del limite oltre il quale si ha invece la mortificazione del sè; e io credo, al giorno d'oggi, sia proprio questo il problema: l'omologazione a ideali che vengono spacciati per libertini, ma che in realtà sono l'essenza del qualunquismo..
Citando Idiocracy, hai esattamente dato esempio di ciò che voglio dire
“ Io lo so chi ci vorrebbe per dirimere la questione „
Non gli riesce nemmeno doppiare in sincrono. Veramente una cacata pazzesca.
user2716
inviato il 12 Luglio 2012 ore 3:55
“ Caro Riccardomoscow, la risposta è sempre li secondo me: la coscienza propria, la cui forza e vigorosità è quanto di più naturale e oggettivo esista: o la si ha o non la si ha.. in base ad essa c'è chi fa cose straordinarie, e c'è chi fa cavolate; „
Devo continuarti a dire di no, a quanto pare. Confondi il concetto di coscienza con il sinonimo di onestà. Tutti sono dotati di coscienza. Anche un gatto.
“ Per questo la questione, secondo me, non è risolvibile se non mediante la propria coscienza, ovvero la propria sensazione di come dovrebbe andare la questione.. „
Abbi pazienza ma da quello che scrivi sembra che tu non abbia le ideee chiarissime. Cerco di semplificare al massino. Quello di cui parli è il libero arbitrio, che ciascuno di noi esercita quando opera delle scelte.E lo facciamo continuamente. Esercitando il proprio libero arbitrio si operano delle scelte che portano a delle azioni. Queste azioni possono essere virtuose o non virtuose. Non si sta parlando da un punto di vista legale dell'esempio in questione, ormai accertata e condivisa la legalità del comportamento.
Da un sentire più profondo di cui tutti potenzialmente sono dotati, ma non tutti ne sono in contatto, appunto ad un livello più profondo della propria coscienza, si ha la risposta (ma interessa?) se è un 'azione virtuosa approfittare consapevolmente di un errore altrui per trarre un beneficio economico, a discapito di qualcun altro, qualora si presentasse l'occasione. Poi sta alla sensibilità di ciascuno operare la scelta a seconda del proprio libero arbitrio, che non giudico e non analizzo.
“ Se il fosse stato alto tu non l'avresti comprato „
Pensandoci bene, in ultima analisi, in fondo in fondo, dopo attenta considerazione, l'avrei lasciato lì dove si trovava. A parte le battute, però, mi viene anche da pensare un'altra cosa: a me capita nel mio lavoro di vendere merce decisamente sotto cotso di produzione () solo per non distruggerla. Sotto il costo (!) e non di poco... Magari gli arrivava una partita nuova e doveva "disfarsi" del magazzino... (non dimentichiamoci che i rincari su certi beni sono folli. Magari doveva semplicemente monetizzare una giacenza... Sicuramente nello specifico si trattava di un errore, ovvio, ma non mi stupirei di trovare certi cartellini anche a prezzi folli. Chiaro che questo caso non può rientrare nel caso della MkIII, ma a volte capita che le grosse differenze ci siano. Tipo quando nelle boutiques si vedono scritte tipo "ribassi fino all'80%". ciao
Mi è venuta in mente un'altra cosa: qualcuno sa quanto è il costo vivo di produzione di un apparecchio simile ? Secondo me, a spanne, non dovrebbe oltrepassare i 100 eur...
user95
inviato il 12 Luglio 2012 ore 9:00
e certo Lorenzo, e noi esseri umani siamo fatti di sette secchi d`acqua, una badilata di carbone e un po` di minerali e gas nobili (e meno nobili). ma dai...
quanto al topic... alla fine concordo con Absolute ma sopratutto: raramente ho visto tanto impegno nello sport dello scrivere filippiche (si scrive così ma si legge pipponi), e poi riscriverle con parole proprie.
La mia posizione l'ho già espressa, e non mi ripeto. Se qualcuno invece pensa che sia giusto approfittare degli errori altrui, lo faccia e punto.
Ma non ammantiamo una scelta eticamente poco lusinghiera con luoghi comuni, attenuanti, difese d'ufficio degne di un bambino preso con le mani nella marmellata o di un politicante, del tipo: "chi sbaglia paga" "unieuro guadagna tanto" "potrebbe essere stato un sottocosto, qualcuno avrebbe potuto crederci, io no, ma altri sì" "gli altri inculano me, perchè io non devo inculare gli altri" "la legge presa alla lettera lo prevede, perciò..." "forse hanno un'assicurazione per questi casi"
perchè sono affermazioni smontabili pezzo per pezzo.
Abbiate il coraggio di dirlo chiaro: io ne approfitto, ecchisenefrega se non è molto onorevole e se probabilmente un impiegato sconosciuto passerà un brutto momento, cazzi suoi.
Quoto in tutto Giuseppe Pagano. Noi italiani (sottolineo il NOI a scanso di equivoci) siamo alla costante ricerca della scorciatoia. Sappiamo benissimo cosa è giusto e cosa non lo è, ma ci basta trovare uno straccio di appiglio, di scusa, di giustificazione... che ci sentiamo subito come quegli avvocati dei telefilm americani, contenti di far liberare un delinquente per un cavillo legale. Questo perchè, alla fine, tutto il mondo è paese, noi solo un po' di più.
Mi scuso per le super×le, ma visto la direzione che stava prendendo il topic ho pensato di dar fondo un pò, visto che c'era gente che ne voleva parlare, e non solo degli iso della 1dx..
Rispondo solo a Colibrottero.. io non parlavo di onestà, essa è già di per se un valore (con parvenze perarltro assolutistiche) che deriva da "una coscienza", ed è allo stesso modo di quello di cui parlavamo sopra opinabile in base a diversi punti di vista. Il libero arbitrio invece è un prerogativa della coscienza, (che preciso non intendo in termini psicologici, contrapposta all'inconscio), una caratteristica della stessa che è del tutto naturale, istintiva e insindacabile, se non partendo da opinioni preconcette. E non è detto che i gatti abbiano una coscienza, in quanto essa è un vissuto umano. Di certo i gatti hanno una "presenza" che molte molte è meglio di quella umana
Per il resto, sono d'accordo
Fine mio OT.
Ciao!
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