user15476 | inviato il 23 Gennaio 2016 ore 11:05
“ Se un laboratorio si mettesse a fare una cosa del genere verrebbe boicottato in 2 secondi da tutti. „ Da tutti? Un lab non può offrire servizi aggiuntivi come mandare un proprio collaboratore a fare foto e poi il lab stesso ti stampa quelle foto?! E non posso fare pubblicità a quel lab che ha un ottimo collaboratore che fa buone foto in quel tipo di servizio? Non si va contro l'etica né contro il fisco. |
| inviato il 23 Gennaio 2016 ore 12:55
In parte sono un po dispiaciuto ma in parte sono un po contento, per te. Non sai in che casino ti saresti cacciata... Alla fine penso che tutti i possessori di piva ti abbiano in qualche modo spaventata o fatto riflettere.... |
| inviato il 23 Gennaio 2016 ore 13:41
Non voglio incasinarmi troppo la vita! Bisogna dimostrare che si vive un po' di mesi all'estero ecc. |
| inviato il 23 Gennaio 2016 ore 14:33
Marameo volevo risponderti seriamente, ma dopo aver letto il tuo post nell'altro topic ho capito che te rappresenti proprio il tipo di fotoamatore che rovina il mercato. Ti dico solo una cosa, io non ho mai detto che non potresti farlo, l'unica discriminante sarebbe che quel laboratorio ha nel suo statuto la possibilità di realizzare servizi fotografici e non solo stampe/album. Esistono 2 soli problemi, in genere un laboratorio NON LEGATO alla realizzazione di servizi fotografici, in linea di massima lavora soprattutto o almeno ANCHE con fotografi professionisti che stampano foto ed album li, il giorno che un lab dovesse pubblicizzare la realizzazione di servizi fotografici molto probabilmente i professionisti che si rivolgevano li per ripicca andrebbero altrove a stampare. Molti professionisti già boicottano i lab che fanno ANCHE stampa per amatori, figuriamoci se si mettono a spalleggiare un amatore... E secondo te un lab ha convenienza a fatturare i servizi di un amatore perdendo le stampe e gli album di decine di studi fotografici? mi viene difficile crederlo. Il settore della fotografia vive di gelosie ed invidie incredibili, che una cosa del genere porterebbe la perdita del saluto e la registrazione immediata sulla lista nera... altro che semplice perdita del cliente In seconda battuta una soluzione del genere per me sarebbe anche accettabile, anche perchè come dici tu teoricamente è legale, ma stai andando incontro a: iva al 22% ( i lab fatturano al 22%), 20% di tasse sui tuoi vaucher, e manca ancora l'eventuale mazzetta da fare allo studio per imbarcarsi in questa operazione... ergo supereresti tranquillamente il 50% di spese su ogni servizi fotografico... a quel punto tanto vale che ti apri una piva da artigiano o con i minimi e paghi meno tasse e sei piu' libero. |
| inviato il 23 Gennaio 2016 ore 14:56
Per avere una piva alla estero non credo.... |
| inviato il 23 Gennaio 2016 ore 16:50
c'è molta confusione sull'argomento. Come detto è possibile essere dipendente ed aprire P.IVA. Se il reddito da dipendente è inferiore a 30.000 si può ricadere in un regime fiscale forfettario per quanto riguarda la P.IVa con aliquote minori rispetto al regime standard. Per quanto riguarda la previdenza sociale, avendo già una posizione previdenziale da dipendente nelle spese della P.IVA non viene prevista. Comunque l'argomento è complicato ed il mio consiglio è quello di rivolgerti ad un commercialista. In bocca al lupo. |
user15476 | inviato il 24 Gennaio 2016 ore 12:47
“ E secondo te un lab ha convenienza a fatturare i servizi di un amatore perdendo le stampe e gli album di decine di studi fotografici? „ L'unico modo è provare. I voucher hanno incorporato tutto quello che serve per coprire il lavoratore occasionale, non ci sono tasse aggiuntive. Sono troppi i lab che offrono il servizio di matrimonialista o fotografo a feste in generale; poi se ci va il proprietario di questo lab o un suo pupillo poco cambia. A volte perfino i photo-discount Ma come dicevo anche nell'altro topic, ci sono diversi segmenti di mercato: "abbordabile", "per tutte le tasche" e "solo per chi se lo può permettere". Il mio discorso non è da fotoamatore che rovina il mercato; se ci possono essere soluzioni per fare emergere il lavoro nero e portare un più lealtà nel settore, ben venga. Finchè leale, la concorrenza è sana e fa parte del mercato. “ l'eventuale mazzetta da fare allo studio „ Personalmente non voglio crederci (avrò una visione poetica), ma immagino sia simile allo sconto che si ritrova a fare un professionista per non perdere un cliente. |
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