| inviato il 17 Dicembre 2015 ore 20:42
Il monitor D55, le luci ambiente o visore D50, almeno se il fine ultimo é una stampa certificata x l'offset |
user68299 | inviato il 17 Dicembre 2015 ore 20:57
Pfffffff, ho fatto sempre bene io convinto di sbagliare.
Il mio occhio aveva più ragione, quel benedetto D65 non l'ho mai sopportato  |
| inviato il 17 Dicembre 2015 ore 20:57
Ottimo lampade neon da 5000 k! Marca philips... ora serve uno store online che le venda !
Io il monitor l'ho a D55 |
user68299 | inviato il 17 Dicembre 2015 ore 21:07
Anche d65 va bene se come me poi la osservi a 6500k con la luce, era una cosa squisitamente tecnica per sapere standard come viene impostata ? |
| inviato il 17 Dicembre 2015 ore 21:11
Io le ultime le ho prese su lampadadiretta.it, ma anche negli ingrossi dove vanno gli elettricisti a volte le tengono. Le Philips sono le uniche che si avvicinano alle just normlicht, ma quest'ultime non hanno prezzi umani...
“ Anche d65 va bene se come me poi la osservi a 6500k con la luce, era una cosa squisitamente tecnica per sapere standard come viene impostata ? „
Non ho capito la domanda, comunque ovviamente se cambi l'illuminante per vedere le prove di conseguenza anche il punto di bianco del monitor andrà più o meno di conseguenza.
Quello di cui parlo io è la norma 12647-7 che fa riferimento all'industria grafica, dove l'illuminazione è controllata a D50 con intensità precise e la stampa visionata ad angolazioni fisse (insomma pignoli). |
| inviato il 17 Dicembre 2015 ore 21:13
La stampa in digitale e, in particolare quella in B&W, richiede costi e studi e ricerche non indifferenti, giustificati solo dalla passione e dalla volontà di perseguire la perfezione. Se lo si fa per passione è sopportabile, altrimenti è meglio lasciar perdere. Rispetto al passato oggi la tecnologia consente comunque risultati di tutto rispetto, sia che si usi Canon che Epson o HP. Per sfruttare al massimo la propria stampante è comunque indispensabile una buona gestione del colore e, quindi, l'acquisto di uno spettrofotometro (da usare con competenza). Per raggiungere i massimi livelli occorre anche considerare l'illuminante perché vedere una stampa su carta cotone matte illuminata da faretti intensi o guardare una foto su carta baritata o lucida esposta in una sala con luci fioche può portare a cocenti delusioni. Insomma, bisogna tarare tutto il procedimento considerando anche questo aspetto. Altro tema delicato è quello della scelta della tipologia di inks (ai pigmenti o ad acqua) e di carte; non è solo questione di gusto, ma anche di tecniche più o meno adatte. Per questo uno stampatore professionista usa diverse macchine e diversi materiali, in funzione delle specifiche esigenze del cliente. Con questo non voglio dire che l'amatore deve precludersi questa strada, ma solo che deve sapere quel che fa meglio al caso suo, selezionando alcuni tipi di carta, conoscere il più possibile la propria attrezzatura e cercare di sfruttare per quanto possibile le sue conoscenze in funzione dei risultati voluti. Le soddisfazioni non mancheranno. Le spese pure, ma se c'è la passione... |
| inviato il 17 Dicembre 2015 ore 21:20
Ho capito, continuo a non stampare, state rendendo il tutto troppo difficile, complicato ed elitario. |
user68299 | inviato il 17 Dicembre 2015 ore 21:21
Si le avevo viste anche io quelle Husqy quando ho parlato di prezzi modici per il mio led intendevo questo. Le lampade serie partono dai 500 euro, ho letto fino a 5/6.000 euro per adibire correttamente una stanza in maniera omogenea, cioè cifre da esauriti. Le Philips low cost non le conoscevo ed ho preferito la lampada che ho messo, molto comoda perché posso decidere io la temperatura colore e l'intensità a seconda della fonte di luce sulla quale sarà finalizzata poi la mia stampa. Essendo la mia una foto test come al solito, preferisco avere un prodotto come il mio che lo adatto a tutte le situazioni di luce essendo completamente customizzabile |
user68299 | inviato il 17 Dicembre 2015 ore 21:23
Husqy la mia non era una domanda. Ma essendo da cellulare ho messo un punto interrogativo da mini-tastiera. Quando scrivo da smartphone sono un pericolo, non so neanche io quello che digito. |
| inviato il 17 Dicembre 2015 ore 21:27
“ Si le avevo viste anche io quelle Husqy quando ho parlato di prezzi modici per il mio led intendevo questo „ io ho sia le just che le philips, mi trovo meglio con le philips, perché di solito sono quelle che si avvicinano di più ad una luce da ufficio, e quando vai dai clienti a mostrare le stampe stai certo che non hanno un visore just e ti trovi troppe differenze. Insomma sono valide e costano poco più di un neon normale.
p.s. sono anche dimmerabili, ma il dimmer deve essere buono altrimenti meglio non usarlo |
| inviato il 17 Dicembre 2015 ore 21:29
Masterlight: ma usi cartucce compatibili e profili fatti per le originali e hai colori perfetti? O fai i profili per le compatibili? |
user68299 | inviato il 17 Dicembre 2015 ore 21:38
Si uso cartucce compatibili con profili per originali. Non uso lo spettrofotometro per via del fatto che sono ottime le compatibili che utilizzo ed i colori sono uguali a monitor. Se vuoi sapere se sono totalmente fedeli da maniaci ti rispondo di no, ma la maggior parte delle volte il problema è Il gamut della stampa a creare problemi e non la cartuccia. Un mio carissimo amico ha acquistato lo scorso anno una stampante da 105.000 euro e mo ha detto che ha 2 processi elaborativi per fedeltà cromatica, e raggiunge il 95% di precisione. Neanche quella raggiunge la perfezione. Figuriamoci una stampante domestica come potrebbe mai. Di norma con una stampante professionale se sei fortunato arrivi intorno all'80% come fedeltà cromatica. |
| inviato il 17 Dicembre 2015 ore 21:38
Husqy sei una miniera d'oro di informazioni! |
| inviato il 17 Dicembre 2015 ore 21:45
“ MasterLight condivido tutto ma va considerata una cosa. Io che sono amatore mai e poi mai ammortizzerò la stampante... ma neanche la reflex, le lenti, i cavalletti ecc. E' vero, prendere una stampante, a livello di costi stampa non è conveniente ed è come prendere una D810 con 24-70 f 2.8 per fare le foto di Natale... Ma questo un appassionato lo sa! Sono soldi buttati? Forse si ma io lo rifarei domani e consiglio a tutti di farlo. Aprire il cassetto e sfogare le proprie stampe da una soddisfazione particolare. E poi come dici tu è un mondo bellissimo, vario, tecnico e allo stesso tempo empirico! Cacchio mi diverto più a stampare che a scattare!!! „
è quello che penso pure io, pura passione ! cercare di dare il meglio nel completare un ciclo che inizia con lo scatto e finisce su carta, ma essendo appunto un fotoamatore, o anche un "artigiano" della fotografia, la massima soddisfazione la otterrei producendo da solo un prodotto fatto e finito....impensabile ipotizzare un ammortamento delle spese per un fotoamatore.....
“ Ho capito, continuo a non stampare, state rendendo il tutto troppo difficile, complicato ed elitario. „
io invece trovo che il post sia diventato veramente interessante, sto imparando molto sulla gestione della stampa e non solo....anche la gestione della luce per vedere la stampa è davvero importante, e quasi sempre non si prende in considerazione. |
| inviato il 17 Dicembre 2015 ore 21:46
Mi sarei aspettato un disastro con cartucce compatibili e profili per le originali, invece meglio così, io da profili ad hoc a profili canned sempre per le originali vedo delle belle differenze, non metto in dubbio comunque i tuoi risultati. |
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