| inviato il 04 Giugno 2017 ore 21:55
La consapevolezza risiede in pochi...ed é quello che IO cerco nella fotografia. A fare foto siamo boni tutti,a fare Fotografia in pochi,e io non sono fra quei pochi. |
| inviato il 05 Giugno 2017 ore 10:19
“ “Filtro46“ a consapevolezza risiede in pochi...ed é quello che IO cerco nella fotografia. A fare foto siamo boni tutti,a fare Fotografia in pochi,e io non sono fra quei pochi. „ ho conosciuto molti fotografi bravissimi che la parola "consapevolezza" percorso personale ecc ecc non sapevano neppure cosa fosse, ma già tutto abitava in loro.Alcuni come il sottoscrito cercano di percorrere alcune vie perchè credono che nella consapevolezza risieda la chiave di tutto. ciao rob |
| inviato il 05 Giugno 2017 ore 11:40
“ sia piu' famosa e conteplata perchè postuma, piuttosto che talentuosa „ Quanti pittori, scrittori, artisti, attori sono diventati qualcuno solo dopo? Onestamente credo che V. M. sia stata una fotografa con una capacità unica di saper cogliere la realtà, imprimendola sulla pellicola. Guardando un so scatto si ha la sensazione di essere li, in quel momento ad osservare quella scena. I suoi soggetti ti guardano, ti fissano, mettendoti quasi in imbarazzo, come se fossi colto nel momento di spiare. La domanda da porsi è se il momento storico in cui ha scattato quelle foto abbia influito o meno sulla loro realizzazione. Per dirla in altre maniere: oggi è possibile produrre qualcosa del genere? Per me no, perché se all'epoca vedere un fotografo non era raro ma nemmeno così comune come può esserlo oggi, quello che è cambiata sono i soggetti le persone. Per me la naturalezza con cui un soggetto si poneva di fronte alla telecamera (anche da molto vicino) è impossibile da trovare oggi. Forse scattando con un teleobiettivo ma a quel punto non so se definirla street o invadenza. Insomma, per me V. M. è stata una grandissima fotografa in relazione ai tempi in cui ha scattato. Oggi ci sono grandi fotografi di strada che però hanno uno stile che si adatta ai tempi e di conseguenza ai soggetti con cui lavorano. Per concludere, secondo me V. M. non ha fatto nemmeno una fotografia con l'idea "Voglio migliorarmi come fotografa". Ha scattato per la passione di farlo, ha scattato perché la rendeva felice, senza farsi troppe seghe mentali che io e migliaia di utenti si fanno. Me compreso. Forse abbiamo perso quel naturale istinto che aveva V. M. e tanti altri grandi fotografi del passato. Scattare per il piacere di farlo. Tutto il resto viene da se. |
| inviato il 05 Giugno 2017 ore 13:09
“ La domanda da porsi è se il momento storico in cui ha scattato quelle foto abbia influito o meno sulla loro realizzazione. „ si “ Per dirla in altre maniere: oggi è possibile produrre qualcosa del genere? „ no ma questa è una regola che deriva dallo scorrere del tempo. tra 50 anni non sarà più possibile fare le foto che facciamo noi ora. sotto foto di Vivian Maier
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| inviato il 05 Giugno 2017 ore 13:15
Tua la foto? |
| inviato il 05 Giugno 2017 ore 13:18
sua la foto. e mi sono ripromesso di postarne almeno una ad ogni post.
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| inviato il 05 Giugno 2017 ore 13:19
Ah é una foto di vivian? Che bella |
| inviato il 05 Giugno 2017 ore 13:23
si ora l'ho scritto e specificato, poteva sembrare dalla frase equivoca che non lo fosse.
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| inviato il 05 Giugno 2017 ore 13:25
Questa l'avevo vista...in pp ha fatto un buon lavoro mi pare ...sicuro meglio di mccurry |
| inviato il 05 Giugno 2017 ore 13:31
A me piace. Ho acquistato nei scorsi giorni in edicola un libro di sue immagini e le ho apprezzate molto. |
| inviato il 05 Giugno 2017 ore 14:02
“ ma questa è una regola che deriva dallo scorrere del tempo. tra 50 anni non sarà più possibile fare le foto che facciamo noi ora. „ Concordo in pieno |
| inviato il 05 Giugno 2017 ore 14:04
Non solo non ha più senso, semplicemente saremmo anacronistici, la foto cambia e si evolve come tante altre discipline come la musica o la pittura |
| inviato il 05 Giugno 2017 ore 14:04
Vivian Maier è diventata un'ossessione collettiva. Mi preoccupo molto per la mancanza di serenità e l'insofferenza per l'opinione degli altri. Perdinci, come siamo litigiosi e faziosi. Io proporrei di andare in giro a fotografare per le strade per divertirci un poco. Cerchiamo di non criticare chi non la pensa come noi. Non siamo il verbo. |
| inviato il 05 Giugno 2017 ore 14:11
“ a foto cambia e si evolve come tante altre discipline come la musica o la pittura „ Più che la foto cambiano gli stili, le mode, le abitudini e in generale la società. La pittura è da sempre pittura, è come la si rappresenta che cambia. Secondo me il termine evoluzione non è corretto, perché rimanda ad un passano meno evoluto e quindi meno apprezzabile. La fotografia è un mondo che si adatta ai tempi in cui si trova. Così come la pittura. Oggi quadri religiosi sono assolutamente fuori contesto, mentre una volta erano la norma. Le arti per me sono questo, si plasmano attraverso di noi a seconda dei tempi. E' questo il bello, l'arte è unica e molteplice. |
| inviato il 05 Giugno 2017 ore 14:13
c'è anche un altro fattore che è l'esotico. come ci interessano le foto di un ambiente non facile da raggiungere, così ci interessano le immagini di un tempo che non potremo raggiungere mai.
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