| inviato il 17 Luglio 2015 ore 23:46
Oggi ho fatto un paio di calcoli per capire quali fossero le distanze in gioco in questa impresa epica e questi sono i risultati: se il Sole fosse una palla di 1 metro di diametro, la Terra sarebbe una sferetta di 1,83 cm di diametro orbitante a ben 216 m di distanza. Plutone, invece, sarebbe una pallina di 3,4 mm di diametro posta a 8,5 km! |
user46920 | inviato il 18 Luglio 2015 ore 0:23
Ale, secondo me hai sbagliato i calcoli ... però bello il pensiero e l'equazione !! Arrotondando per semplificare, se il Sole fosse una palla di 1m di diametro, la terra sarebbe una pallina di 1 centimetro (9.164 mm) distante 100 metri (108 m). Plutone sarebbe una pallina di 2 mm (1.65 mm) distante 4 kilometri dal Sole (4.25 km). (dati estratti dall'Atlante del Mondo, edito in Italiano da Mondadori 2004) |
| inviato il 18 Luglio 2015 ore 10:20
Ciao occhiodelcigno, hai ragione! Avevo messo il raggio del Sole al posto del diametro, di conseguenza erano raddoppiate tutte le misure. In ogni caso lo spazio libero non manca Saluti! |
user46920 | inviato il 18 Luglio 2015 ore 11:00
si, ho notato proprio adesso che c'era comunque un certo rapporto con i dati comunque sono questi esempi-equazioni che portano alla mente lucida quanto siamo lontani dalla sopravvivenza, senza la nostra terra !!! |
| inviato il 18 Luglio 2015 ore 11:35
Eppure, se non ci scanniamo prima tra di noi, nel lunghissimo termine dovremo imparare a sopravvivere anche al di fuori della Terra, vero angolo di paradiso nel cosmo |
| inviato il 18 Luglio 2015 ore 11:48
Sapf proprio tanto giovane non è, anzi il suo essere molto primordiale è uno dei principali motivi di studio |
user46920 | inviato il 18 Luglio 2015 ore 12:14
“ nel lunghissimo termine dovremo imparare a sopravvivere anche al di fuori della Terra „ A me sta immagine mette un senso di vuoto tremendo (e le distanze non sono in scala !!!)
 ... e mi convince che sarà una gara dura !!! |
| inviato il 18 Luglio 2015 ore 22:02
Che fascino l' astronomia! Spesso mi soffermo a pensare sui 9 anni impiegati dalla sonda per avvicinarsi a questi corpi celesti, vedere delle foto dettagliate di un oggetto così distante, veramente distante da noi è meraviglioso, una distanza che va otre le nostre idee di concezione, il bello è che siamo ancora nel nostro sistema solare. Chissà come si vedrebbe il nostro sole da Plutone! Mi piacerebbe tanto qualche immagine in "Controluce" |
user46920 | inviato il 19 Luglio 2015 ore 5:43
“ Chissà come si vedrebbe il nostro sole da Plutone! „ facendo il solito "sboccio", lo vedresti circa 40 volte più piccolo di come lo vedi da qui ... se da qui lo vedi largo ad esempio 4 centimetri, da Plutone lo vedresti largo solo 1 millimetro “ Mi piacerebbe tanto qualche immagine in "Controluce" „ magari arrivano |
| inviato il 19 Luglio 2015 ore 13:29
la teoria dello scontro tra due grossi protopianeti, è una delle più accreditate negli ultimi anni, e visto che si applica al sistema terra-luna, penso si possa applicare anche al duo plutone-caronte. consideriamo poi che plutone ha altri 4 satelliti che gli girano attorno, può essere davvero valida la teoria dello scontro. ma non eliminerei neppure quella in cui si pensa che plutone in realtà sia una specie di cometa. Molti asteroidi rocciosi, passando vicino al sole, emettono una chioma come le comete, e ciò è davvero molto strano per la scienza. stessa cosa, sulle dimensioni e tipologie dei pianeti. fino ad oggi, si pensa che un pianeta sia o roccioso o gassoso, e che i rocciosi debbano avere le dimensioni dei nostri del sistema solare. invece è stato scoperto un pianeta roccioso 20 volte più grosso della terra, e per la nasa, è impossibile che esista, nel senso che non dovrebbe esistere, perché con quelle dimensioni dovrebbe a quel punto essere un pianete gassoso come Giove. l'universo è pieno di misteri, ogni giorno si scopriranno cose nuove. se penso che placton e altri batteri sono sopravvissuti all'esterno della ISS, tra freddo e radiazioni... beh, mi aspetto prima o poi di vedere forme di vita anche su altri pianeti. non ho mai creduto che noi fossimo i soli esseri viventi nell'universo. ogni giorno, quando guardo i miei esemplari di meteoriti, mi immagino come sarebbe il mondo lassù, camminare sui terreni di asteroidi, pianeti, comete, ed osservare il sorgere di soli o altri pianeti... al momento mi accontento di scrutare il cielo come i primi uomini sulla terra, e coccolarmi le mie meteoriti... nel frattempo che la scienza va avanti a far luce in un mondo nebbioso... |
| inviato il 20 Luglio 2015 ore 14:26
Si parlava di lunghissimo termine, quindi immagino centinaia di anni. Non sarà certo una cosa che vedremo noi, ne i nostri figli o nipoti |
| inviato il 20 Luglio 2015 ore 14:30
“ Si parlava di lunghissimo termine, quindi immagino centinaia di anni „ ma anche milioni di anni... l'esistenza dell'Homo Sapiens è veramente uno schiocco di dita rispetto ai tempi cosmici |
| inviato il 20 Luglio 2015 ore 16:31
si potrebbe benissimo vivere sotto terra, lontano da radiazioni e rischi di meteoriti. sfruttando vecchi canali o grotte del pianeta, in cui si può trovare una temperatura più adatta e senza sbalzi. ma al momento più che interesse per vivere in un altro pianeta, alle superpotenze interessa poter sfruttare per prime i materiali minerali e gas su luna e altri pianeti. ovvio che chi ci arriverà per prima, diventerà la nuova superpotenza, con una ricchezza assurda. cè gia una grossa battaglia tra poche aziende al mondo per riuscire a costruire le strumentazioni adatte a questi scopi. comunque se ci si fa caso, in 60 anni siamo passati da andare nella nostra atmosfera fino ad arrivare ai confini del sistema solare... cosa mai successa nei milioni di anni precedenti. giorno dopo giorno la tecnologia velocizzerà il nostro sviluppo in maniera esponenziale. entro la fine del secolo, avremo sicuramente i primi coloni fuori dalla terra. |
| inviato il 20 Luglio 2015 ore 19:07
secondo me l'unico motivo per vivere su un altro pianeta, a parte le materie prime e l'acqua, è la gravità: l'essere umano patisce molto l'assenza di gravità e anche la vita su Marte, con il 40% della gravità terrestre, resta un rebus dal punto di vista degli effetti sul corpo umano. A questo punto tanto vale colonizzare lo spazio su grandi astronavi centrifughe stile "2001 Odissea nello spazio" in cui si riproduca esattamente la gravità terrestre ed estrarre le materie prime facilmente da corpi a gravità ridotta quali asteroidi o comete. Un altro pianeta dotato di accelerazione di gravità pari a 1g, ricco d'acqua e con la giusta temperatura sarà difficile da trovare nel breve raggio |
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