| inviato il 16 Settembre 2013 ore 21:39
Chi non ha mai scattato con un'M6 non può capire il piacere di scattare con questa macchina. La pellicola continua ad avere l'anima che il digitale può avere solo se trattato a dovere. e sono pochi quelli che lo sanno fare.. non basta la Nik Collection e i SilverFx e mazzi.. www.flickr.com/photos/danielepisani/9775964646/ |
| inviato il 16 Settembre 2013 ore 22:51
Ciao, non ho mai avuto la M6, ma M7, poi M9 ora MM si. Anch'io sono affascinato dalla resa della pellicola, soprattutto per certe rese di BW...ma trovo che i risultati oggi raggiunti dal digitale unite a stampe professionali sono un valido compromesso, anzi per trovare un resa di dettaglio e meno impastata siamo a livelli anche più alti. E non è una questione di solo sw. Fare analogico oggi significa, a mio avviso, solo BW e sviluppare/stampare in proprio, altrimenti tramite laboratorio non ha più molto senso. Poi come sempre c'è il caso limite, di chi può, come Salgado che scatta in digitale, tramite un macchinario passa in negativo gli scatti (una parte sola naturalmente, quelli selezionati) e va di stampa professionale. Ma è Salgado. |
| inviato il 16 Settembre 2013 ore 23:32
credo che tutta la serie M della leica sia mitica. ho la grande fortuna di avere un'M6 e magari poterne provare altre.. Il mio sogno sarebbe la Monochrome.. anche se comunque dalla M7 in poi, con l'era digitale, credo che la serie M abbia da una parte acquistato molto ma dall'altra perso almeno un po' di fascino, anche per caratteristiche meccaniche del corpo macchina. Comunque penso che la pellicola sviluppata e stampata liscia senza post abbia un fascino che per ricrearlo con i software bisogna essere bravi. |
user15476 | inviato il 17 Settembre 2013 ore 4:16
“ Infatti, è un parere del tutto personale. Perché tutti gli errori di messa a fuoco la pellicola li azzera (il fuoco può essere su tutti i piani dello spessore del film), mentre il digitale li mostra tutti (il fuoco è su un piano solo). „ Scusa potresti spiegare meglio? Ho letto in un altro thread dove si parlava dell'impossibilità di mettere a fuoco con il sistema reflex con obiettivi a focale corta, in velocità, per "cogliere il momento" (si gira la ghiera un pò a destra...un pò a sinistra...), poi ho pensato, con un 35mm (distagon C/Y) su reflex (contax 167 MT) se tengo il fuoco sull'infinito e scatto in diurna a f/8 ho profondità di campo da due metri a infinito...non basta per fare street?! (non devo nemmeno girare la ghiera della MaF). |
| inviato il 17 Settembre 2013 ore 8:14
“ Scusa potresti spiegare meglio? „ Penso Carlo intendesse ció a cui facevo riferimento nel mio post con "soprattutto se si scatta su pellicola". Quest'ultima infatti ha un certo spessore entro il quale puó cadere il punto di fuoco, ben maggiore rispetto a quello "nullo" del sensore digitale dove il punto di fuoco o ci casca o è fuori. Questa sorta di "profondità di fuoco" della pellicola aiuta a compensare in parte il focus shift, che invece sul digitale si evidenzia pienamente, pur se nel caso del lux 35 aaph che avevo fatto calibrare, non in maniera così eccessiva. Almeno per come scattavo io. |
user15476 | inviato il 17 Settembre 2013 ore 12:11
“ scatto in diurna a f/8 ho profondità di campo da due metri a infinito „ f/11 pardon.. |
| inviato il 17 Settembre 2013 ore 19:19
La questione focus shift è emersa in digitale, infatti su pellicola è molto più raro averlo, credo perchè ha più sostanza del sensore, diversamente le ottiche erano tarate su pellicola. Quando uscì M8 (vale anche per M9 ed MM), il focus slittava di qualche cm ogni mt, alchè Leica tirò fuori quello considero il miglior 35 esistente (ma sono di parte ), cioè il 35 Summilux ASPH FLE dove gli elementi flottanti evitano/prevengono slittamenti di sorta. Chiaramente n ottiche sono soggette a questo problema, Noctilux vari, il mitico 75Lux etc... Problema superato con M Typ 240 però via focus peacking o LV (ma otticamente non risolvono), non via mirino, cioè telemetro. |
| inviato il 17 Settembre 2013 ore 20:53
non sono cosi' convinto sulla spiegazione dello "spessore" della pellicola... se cosi' fosse, vorrebbe dire che avremmo dei punti a fuoco e dei punti non a fuoco nella foto... e questa risulterebbe leggermente sfocata...o no? non avevo mai riflettuto sullo spessore dell'emulsione, ma se non ricordo male e' dell'ordine del micron, quindi a naso impercettibile... non so, ma che io ricordi il focus shift c'e' sempre stato.. solo che ho l'impressione che, dia a parte, una volta si faceva molto meno il pixel peeping (traduzione letterale: guardone di pixel, traduzione che rende l'idea: pippe da pixel). |
| inviato il 17 Settembre 2013 ore 21:03
E' come ho chiarito sopra Luca,il problema nasce dalla diversa consistenza pellicola vs sensore, poi è chiaro che il crop del crop in digitale comporta l'evidenza di spostamenti di fuoco che sul pellicola sono meno avvertibili. Certo anche su pellicola potevano esserci avvisabili spostamenti ma il problema è esploso con il digitale. Ci sono discussioni infinite in merito nel forum internazionale Leica. |
user18686 | inviato il 17 Settembre 2013 ore 21:04
E' un fenomeno ottico dovuto all'aberrazione sferica, che comporta lo spostamento del piano di messa a fuoco al chiudere del diaframma. In realtà' e' un fenomeno che avviene sempre, visto che non esistono lenti perfette in assoluto. Diventa maggiormente visibile con lenti a grandissima apertura e soggetto molto vicino. Il problema si manifesta principalmente sulle reflex - analogiche e digitali che siano - perché si focheggia sempre a tutta apertura (in autofocus o manuale), pertanto se lo scatto avviene a un diaframma più chiuso si fotografa con uno spostamento del piano di messa a fuoco. |
| inviato il 17 Settembre 2013 ore 21:20
Grazie del chiarimenti Alex, ma su Leica è un problema storico, parlo di telemetro però non di reflex, ed ottiche nate su pellicola. |
user18686 | inviato il 17 Settembre 2013 ore 21:21
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| inviato il 17 Settembre 2013 ore 21:41
Mi intrometterei nella discussione par parlare... d'altro Come vedete le cugine sfortunate delle M, le reflex R? Ho visto che una R2 e gli obiettivi hanno prezzi mooolto più abbordabili delle M, sto facendo la corte a un mini corredo di un conoscente... |
| inviato il 17 Settembre 2013 ore 21:50
Conosco meno le R, per i corpi sono ottimi ottimi la 6.2 e la 9, ma i prezzi si alzano. Per le ottiche c'è ne son tante ottime, dipende cosa cerchi...diciamo che ungran corredo sarebbe (ma a gusto mio è...) 35 9 lenti, 50 Lux, 80 Lux (eccellente questo). Fantastici anche il 90 Summicron ed il 100 Apo. Attenzione, con la nuova M ed adattatore li puoi usare in digitale, questa nuova soluzione naturalmente sta facendo lievitare i prezzi. Di molto. |
| inviato il 18 Settembre 2013 ore 10:18
Billo101, ho letto tantissime discussioni sui forum internazionali :) ma non ho ancora trovato una spiegazione scientifica per cui il focus shift " o piccoli errori di messa a fuoco non si vedano " sulle pellicole. (se hai qualche cosa, la posti?) Alex, sulle leica e' presente allo stesso modo perche' il telemetro e' tarato su un certo diaframma (su alcune lenti chiedi tu a leica,zeiss,vc... di tarartele sul diaframma che preferisci) e quindi se la lente e' soggetta a focus shift, basta usare un diaframma diverso da quello su cui la macchine/lente e' stata tarata per avere il fuoco non perfetto. Io ho giusto giusto uno Zeiss ZM 50 1.5 che e' tarato su 1.5 e un summilux 75 che e' tarato su 2... sulle M il problema e' veramente fastidioso, ma con un pelo di perizia, si riesce a compensare avanzando o indietreggiando di qualche cm... sulle mirrorless (anche la M240 usata in liveview) e' un non problema :-) @Theneg lux 50 e lux 80 sono impressionanti. in particolare l'80 che e' il fratellone del mio lux75M con cui condivide lo schema ottico. anche il 28 e' una gran bella lente. |
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