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Clonare nella foto naturalistica ...


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avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2015 ore 7:02

Seguo con interesse la discussione, e chiedo: clonare un filo d'erba nella fotografia naturalistica "non è permesso" (ho messo tra virgolette questa affermazione in quanto penso sia il pensiero di alcuni ma non di tutti). Ma tagliare lo stesso filo d'erba prima dello scatto? Qual è la differenza? Non ho lo stesso risultato, alterando parimenti la realtà? Il filo d'erba fa sorridere, ma penso anche ai fotografi che, armati di Reflex in una mano e decespugliatore nell'altra, creano un set "artificiale" per la loro foto. Stesso discorso varrebbe per l'autore del post se, prima dello scatto, avesse rimosso la spazzatura dall'inquadratura.

Non giudico se sia corretto o meno preparare un set prima dello scatto così come non giudico la pp, non è questo il mio intento. Mi chiedo semplicemente dove sia la differenza.

user46920
avatar
inviato il 02 Aprile 2015 ore 7:48

Mi chiedo semplicemente dove sia la differenza.


secondo me l'importante è l'intento :

- se è quello di documentare , lo strumento giusto è proprio una buona fotocamera ... lascierei a casa il decespugliatore ed eviterei il timbro clone ;-)

- se invece l'intento è fare soldi a palate, può andar bene anche un AK47 per eliminare eventuali presenze fastidiose per l'inquadratura, e naturalmente qualsiasi funzione di falsificazione del documento originale ...

;-)

avatarsupporter
inviato il 02 Aprile 2015 ore 13:15

Ale, hai centrato un punto topico. Il fotografo altera in ripresa e in pp la realtà, pur di riprendere fotografie che diano piacere all' occhio. Questo e naturale e imprescindibile.
Nel fare questo L'occhiodelcigno ha puntualizzato che non tutto è lecito.
Dal mio punto di vista se la fotografia digitale mi consente di eliminare il filo d'erba in pp, sostengo che sia pienamente lecito, mentre magari in ripresa lo è meno, perché potrei disturbare l'attività del soggetto. ;-)

avatarsupporter
inviato il 02 Aprile 2015 ore 14:12

Secondo il mio parere , si possono clonare piccole cose se disturbano , lo faccio spesso , non vedo il problema basta non alterare aggiungendo oggetti non presenti al momento dello scatto , poi è chiaro ogni persona la vede in maniera diversa , buona Pasqua a tutti :;-)

Claudio C

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2015 ore 15:03

A me sta discussione quà fa ridere.

Ci sono problemi ad ammettere il clone, ed invece sono ammessi interventi da bottinari sui colori, saturazione etc, delle immagini.

Anche quà, nelle gallerie, ci sono immagini ( NON Fotografie!) che altro non sono che delle "patacche" inguardabili, tremende, e più "patacche" sono, più sono i "mi piace".

Evidentemente qualcuno ha problemi ad ammettere interventi fini di ripresa, interventi che molti non sanno fare, e che dunque, per forza, non vanno bene, mentre ammette valanghe di letame cromatico sulle immagini, letame dai colori vivacissimi, bello fresco, puzzolente: il letame è facile da produrre, facile e naturale, dunque è ammesso, mentre se si va sul difficile, non si ammette.



user57136
avatar
inviato il 02 Aprile 2015 ore 15:08

Ci sono problemi ad ammettere il clone, ed invece sono ammessi interventi da bottinari sui colori, saturazione etc, delle immagini.

In effetti il problema delle crome falsate è spesso più rilevante del problema clonatura... ci si preoccupa del rametto aggiunto e si "fanno passare" frosoni dal becco blu...

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2015 ore 15:09

Sinceramente la monnezza non ha niente di naturalistico, per me la natura è natura punto.

avatarsupporter
inviato il 02 Aprile 2015 ore 15:20

Kelvs...quindi??Confuso la domanda è proprio questa: posto che la monnezza nella foto c'è, è un dato di fatto, secondo te andava clonata? Oppure la foto va considerata reportage e non di natura? E se non è di natura come consideri un falco pellegrino che cattura in volo una preda tra i grattacieli e i fumi di New York?

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2015 ore 19:15

Secondo me andava clonata. La foto resta naturalistica anche se non si clona, ma perde la sua bellezza e distrae dal soggetto. Il fatto che il falco abbia cambiato habitat naturale a mio avviso ci pone davanti ad un nuovo genere di fotografia, La naturalistica urbana.

user46920
avatar
inviato il 02 Aprile 2015 ore 19:30

A me sta discussione quà fa ridere.

Beh, in questo caso il tema è Clonare , non il Colore ... ma è giusto anche quello che dici ;-) (... la difficoltà è trovare una o più soluzioni comuni e accettabili).

avatarsupporter
inviato il 02 Aprile 2015 ore 19:45

In realtà rimane la totale libertà nell' uso delle tecniche fotografiche e digitali. Siamo 7 miliardi di teste diverse, per fortuna. L'omologazione è rassicurante ma impoverisce molto e spesso si basa su settarismi e preconcetti. Anche se è OT, i colori di molti paesaggisti di questo sito sono innaturali e ai miei occhi veramente disgustosi... e c'è chi li difende dicendo che la foto riproduce situazioni reali.... mah! Confuso
Così le fotografie di uccelli ripresi al nido o ai carnai è dal mio punto di vista scadente e anche un pizzico esecrabile. Ma tant'è. ... sono foto diffusissime e comportamenti comuni alla maggioranza dei fotografi del sito.

user57136
avatar
inviato il 02 Aprile 2015 ore 20:06

la difficoltà è trovare una o più soluzioni comuni e accettabili

In realtà è un non-problema :)
Il bello di essere fotoamatori è quello di poter scattare come ci pare e piace, a mio avviso.

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2015 ore 20:34

Quello che non capisco io è il perché si associ qualsiasi foto di "cose naturali" a "foto naturalistica", sono cose diverse, molto diverse! Quello che mi sorprende è che solitamente sono i "fotonaturalisti" ad attaccare i "fotografi di cose naturali". Sembra quasi siano "invidiosi" che altri ottengano risultati simili e alle volte più apprezzati, senza tutti i loro sacrifici. Ma in realtà sono due cose diverse con scopi diversi diretti a un pubblico diverso, basterebbe rendersene conto e vivere feliciMrGreen

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2015 ore 4:23

@L'occhiodelcigno
hai ragione
l'unica cosa veramente certa che è venuta fuori è che se lo fai per passione allora è anche bello stare dentro certe regole etiche.
Se devi lavorare e hai un cliente o un tema da sviluppare allora sono dolori con l'etica perchè cambia proprio l'approccio e vai di timbro tampone, collage e via dicendo.

In realtà è un non-problema :)
Il bello di essere fotoamatori è quello di poter scattare come ci pare e piace, a mio avviso.

@LorenzoGiovanardi penso sia l'approccio giusto per fare le cose serenamente e son d'accordo.

Del resto è proprio da quei momenti che nasce poi una riflessione più profonda; io le visioni le ho avute dopo sedute di 3 o 4 ore a fare macro o dopo essermi addormentato nel capanno a 40 gradi d'agosto.

...nessuno ha risposto alla mia domanda per cui la pongo di nuovo :)
Secondo voi il focus stacking rientra nell'etica della fotografia naturalistica o è una mistificazione?

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2015 ore 9:10

...nessuno ha risposto alla mia domanda per cui la pongo di nuovo :)
Secondo voi il focus stacking rientra nell'etica della fotografia naturalistica o è una mistificazione?

Io lo applico quasi sempre in macro, e potrei dirti di siMrGreen Ma posso anche dire che chi lo usa solitamente sceglie posatoi e sfondi, toglie l'erba di disturbo prima dello scatto ecc, tutte azioni che in macro sono spesso necessarie per ottenere un buon risultato. Così facendo per me non è già più foto naturalistica però, infatti documenti un ambiente costruito (anche se per tutti i concorsi è il clone che fa la differenza, dato che nessuno può dire che quella farfalla fosse davvero su quel posatoio "fichissimo" con lo sfondo in tinta ) MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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