user25280 | inviato il 04 Dicembre 2014 ore 20:49
@Gianluca Urpi e Giorgiomilone, ovvio che lo so che gli incontri con gli sposi servono per i dettagli dello svolgimento della cerimonia.
Con gli sposi si era ben deciso tutto fin nel minimo dettaglio, personalmente non ho fatto un solo matrimonio, quindi ho anche la prontezza di trovare una soluzione al problema, ma questo fu una sorpresa, naturalmente solo per i fotografi che si trovarono in una situazione difficile e spiacevole. Alla fine feci come hai detto tu Giorgio, una foto al muro di preti, che alla fine aveva il suo chè, ma in realtà servi a far capire agli sposi la difficoltà che si era presentata. E gli sposi durante gli incontri preliminari furono rigorosissimi, lo scambio degli anelli caschi il mondo, ma assolutamente non si interferisce con la cerimonia...............insomma, che camminava sulle acque ne esisteva uno solo e ..........
@Alberto82, tu dici che io uso toni un pò cosi, ma se infastidisce sentire criticare la mancanza di un minimo di regole nel settore, beh allora..............poi mi dai una risposta che ................... secondo te non lo si sapeva già ?
Dici che sono un po troppo rigoroso, non ti sembra che la totale mancanza di regole e rigore (un minimo) ha gettato un certo sfacelo nel settore dei fotografi pro? |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 21:12
Evento prevedibile:
ad un matrimonio dove non conoscevo il prete, si rivela un'intollerante.
Appena sentiva lo specchio dell'hasselblad si fermava.
Non ho potuto fare nulla.
Mi ha relegato in un'angolo e ho fatto gli scambi con la reflex e il tele.
Sarebbe bastato un'incontro con lo stesso, farmi conoscere e sopratutto conoscerlo, per prevedere e prendere le giuste misure.
Colpa mia.
Evento imprevedibile:
prete ubriachissimo che durante la cerimonia non si reggeva in piedi.
Stavo lacrimando dal ridere, io,il mio assistente e tutti gli invitati.
Foto fatte,ma......condizioni da schifo.
Colpa sua.
Ne potrei raccontare una marea.
Come dice Giorgio.
Si è lì per raccontare la giornata, se si può si deve prevedere e intervenire.
Se non si può, amen. |
user25280 | inviato il 04 Dicembre 2014 ore 21:17
Il prete ubriaco non mi é mai capitato, ma giuro che pagherei per vederlo, concordo che le situazioni sono tutte diverse e bisogna sapersi adattare rapidamente e raccontare quello che ci si trova davanti agli occhi, ma che dire, la fotografia di cerimonia non mi é mai andata giù e alla fine ci ho tirato una riga sopra.
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| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 21:47
Io ho sempre sostenuto che fare matrimoni non sia per niente facile. Non basta saper fare foto. Ci sono un mare di cose intorno che se non sapute gestire ti mandano in malora il servizio. Oltre che un fegato enorme.
Il prete ubriaco è il minimo in quel serzizio, tra l'altro mai pagato.
Io al tuo posto in quell'occasione avrei fatto spostare un prete. Se non si spostava avrei chiesto (l'ho fatto in diverse occasioni) di ripetere lo scambio.
Se in nessuna delle due richieste ottenevo risultati, foto al muro di preti e chirichetti.
Ma con la consapevolezza (correndo il rischio di venire cacciato dalla chiesa) di aver tentato proprio tutto.
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user25280 | inviato il 04 Dicembre 2014 ore 22:14
Sono pienamente daccordo con quello che hai scritto, per il ripetere lo scambio, francamente non mi é mai successo di doverlo chiedere (non posso dire bravura ma fortuna, sfacciata fortuna) ma in quella specifica occasione ci saremmo fatti cacciare dalla chiesa senza se e senza ma.
In compenso mi é capitato di chiedere a 2 sposi di ripetere un brindisi perchè dietro di loro passava guarda caso l'amico ubriaco e la foto faceva schifo, li mi presi degli insulti, al che li mandai aff........presi e me ne andai. |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 23:30
“ Dici che sono un po troppo rigoroso, non ti sembra che la totale mancanza di regole e rigore (un minimo) ha gettato un certo sfacelo nel settore dei fotografi pro? „
Steve, scrivo sempre in amicizia e nel totale rispetto delle idee altrui, le regole ci sono. Lo stato emana delle leggi ( giuste o sbagliate non voglio discuterne ora ) quindi basta rispettare quelle.
Chi vuole creare altre regole è per suo interesse. Se il tesserino fosse gratuito a me andrebbe anche bene, ma se fosse gratuito lo farebbero tutti, e comunque anche se fosse a pagamento sarebbe come il recupero punti della patante ... una formalità. Uno andrebbe al corso, sentirebbe le solite noise nozioni, uscirebbe con il suo tesserino e non cambierebbe nulla.
Io dico sempre "essere professionisti e professionali non è la stessa cosa".
Sai quanti colleghi/concorrenti × vedo ? E la serità la vedi in piccole cose.
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user25280 | inviato il 04 Dicembre 2014 ore 23:39
Beh che sull'essere professionali e professionisti ci corre molta acqua sotto i ponti non ci piove e sono pienamente daccordo con te.
Come sono in ogni caso daccordo che un semplice tesserino non sistema le cose, sicuramente manca l'applicazione delle leggi, già quello sarebbe un bel passo in avanti.
Ma sia chiaro che se anche nei toni sono un pochino pungente alle volte, io non ce l'ho con nessuno degli intervenuti nella discussione, la situazione generale, il clima sociale, tutto il contesto mi disturba, perché purtroppo non é affatto positiva, poi mi si può anche dire, ma tu che te ne sei andato cosa stai a blaterare, beh anche se sono partito, guardo sempre indietro e vorrei che fosse diverso. |
| inviato il 05 Dicembre 2014 ore 9:05
Nel mio paese negli anni 80-90 c'erano due studi. Uno gestito da due sorelle e l'altro da due soci più un dipendente,io.
Cresime e comunioni si facevano tranquillamente, noi da un lato e loro dall'altro (anche se era una lotta per mettersi dal lato migliore).
Poi i soci si son divisi e ognuno ha fatto un suo studio individuale +1
Io mi sono licenziato e ho fatto il mio studio individuale +1
Un ragazzo del mio paese appassionato e pieno di soldi ha fatto il suo studio +1.
Alla fine ne siamo diventati 5.
Tutti con lo studio nello stesso paese 9000 abitanti e tutti con lo stesso diritto di fare cresime e comunioni.
Pensate il caos in chiesa. Ogni fotografo con uno o due assistenti.
Alla fine si è dovuto intervenire.
Il parroco ha detto Basta!
Si fa a turno.
Quindi a me toccava ogni due anni.
Pensate che le persone in paese erano contente? No!
Ogni volta venivano a flotte in studio a dirmi: come, non le fai anche tu quest'anno?
E ogni volta dovevo ripetere a stessa cosa.
Da una parte è sbagliato, dall'altra no.
Purtroppo peró bisogna adattarsi e accettare i cambiamenti.
Di sicuro la prioritá del prete è quella di fare la cerimonia nel miglior modo. Senza che nessuno disturbi.
E non gli si puó dare torto.
Immaginate in una cittá dove i fotografi sono 20-30. E tutti si sentono in diritto di lavorare perchè il genitore di turno è un loro cliente e lui è stato chiamato per uno o due bimbi. Altro che guerra. Peggio.
Nel matrimonio non potranno mai imporre una cosa del genere.
Però stanno cercando di limitare le malaeducazioni di molti operatori, imponendo loro un codice comportamentale. Sbagliato? No!
Utile? Non saprei. |
| inviato il 05 Dicembre 2014 ore 9:47
ma da voi come funziona ? andate a parlare con il parroco per dirgli "we ci sono anche io" ? |
| inviato il 05 Dicembre 2014 ore 10:33
Premetto che ho chiuso l'attivitá nel 2009.
No, non funzionava così.
Si andava in chiesa, si cercava di fare gli scatti piú o meno a tutti e poi si aspettava che i clienti venissero a comprarti le foto.
Migliori erano e più possibilitá avevi di venderle. Logicamente le persone interessate si facevano il giro di tutti prima dell'aquisto.
Così capitava che uno vendesse meno foto di altri.
Questo fino a quando non ne siamo diventati troppi e non c'era lo spazio per ospitarci tutti nella stessa cerimonia.
Così il parroco ha riunito tutti i fotografi (io non c'ero per motivi personali) e ha proposto (imposto) i turni.
Credo peró che ora siano tornati alle vecchie mode. Tutti vanno e fanno tutto. A tentata vendita.
Personalmente peró ritengo che i turni siano una buona soluzione.
Si lavora da soli (con assistenti) e si ha la pissibilitá di vendere a tutti.
Così si ammortizzano meglio le spese.
Vero è che salti un'anno o due (a seconda del num di fotografi) , non vendi le stampe in quell'anno, ma hai la possibilitá di distinguerti dagli altri per qualitá e professionalitá. Cosa che risulta più difficile quando altri colleghi sgomitano per fare lo stesso tuo scatto.
Infatti in più occasioni invece di preoccuparsi di fare il loro lavoro, stavano più attenti a copiare gli altri.
Lui ha fatto una foto da lì, la faccio pure io!
Inevitabile il caos.
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| inviato il 05 Dicembre 2014 ore 10:36
santo cielo che scempio! ci credo che ti è passata la voglia... |
user25280 | inviato il 05 Dicembre 2014 ore 10:45
Concordo con Giorgio, in questo modo passa la voglia a chiunque, io non riuscirei mai a lavorare in quel modo, già non mi andava giù fare i matrimoni nel modo più classico, figuriamoci cosi. |
| inviato il 05 Dicembre 2014 ore 10:46
Giorgio ho il fegato a pezzi. In 20anni ne ho passate troppe. E per cosa? Per fare di una passione il mio lavoro?
Alla fine mi è passata pure la passione.
Per fortuna mi è tornata, ma solo per divertimento.
Ho regalato quasi tutta la vecchia attrezzatura. Mi sono tenuto solo tre borse. La digitale e i corpi analogici per nostalgia e ricordo.
La sala pose 4,5x3 sistema aereo manfroto e 3 bowens li sta montando un amico a Teramo nel suo studio.
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| inviato il 05 Dicembre 2014 ore 12:44
si però gianluca il prete come fa a sapere chi sono i preti ? |
| inviato il 05 Dicembre 2014 ore 12:56
mi sembra cosa buona e giusta! qunate volte capita di assistere a cerimonie nelle quali al momento, ad esempio, della cresima, comunione o battesimo del parente, mandrie di persone si alzano dai banchi munite di compattina digitale in una mano e videocamera nell'altra e corrono per accapparrarsi il posto migliore spesso interponendosi tra il sacerdote e chi deve ricevere il sacramento ?!?!?! è una cerimonia religiosa o un circo?? i sacerdoti qui in zona sono molto severi per queste cose... e secondo me hanno ragione. Se c'è una persona incaricata per fare le foto è giusto che le faccia senza oltretutto essere disturbato dai parenti che si interpongono... il corso per le cerimonie io l'ho fatto alcuni anni fa assieme ai pro con cui collaboro... molto utile... parecchie volte finita la cerimonia il prete si complimenta perchè non mi ha neanche visto muovermi per la chiesa e non è stato disturbato dal flash... personalmente ho assistito a scene in cui all'inizio della cerimonia l'assemblea è stata avvisata di non fare foto perchè c'era un pro incaricato... e poi nel momento clou diverse persone si sono alzate e spostate per fare le foto... il prete ha interrotto la cerimonia, li ha invitati a tornare ai propri posti e sedersi.... e ha ripreso la cerimonia  |
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