| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 13:58
Ciao a tutti, forse in questo caso è meglio parlare coi numeri visto che l'esposizione a destra è una tecnica usata per il digitale e il digitale è una serie di numeri... In un file da 12 bit ci sono 4096 livelli di grigio per ogni colore (rosso blu e verde). In un file da 14 bit ci sono 16384 livelli di grigio per ogni colore (rosso blu e verde). Ora prendiamo per fare l'esempio un sensore a 12 bit. In ogni colore ci sono 4096 livelli tra il bianco e il nero. 2048 fanno parte della zona delle luci 1024 sono relativi ai grigi chiari 512 fanno parte dei grigi medi 256 fanno parte dei grigi scuri 128 fanno parte delle ombre (64 dei quali fanno parte dei neri). Detto questo se guardiamo l'istogramma, i bianchi stanno a destra e i neri a sinistra. Quindi una foto sovraesposta tende a destra e una sottoesposta tende a sinistra. Vediamo adesso di ripensare a come sono disposti i 4096 livelli nell'istogramma, vediamo che nelle luci ci sono molte informazioni che sono utili nello sviluppo del raw, notiamo anche che nelle zone di ombra e dei neri ci sono poche informazioni e quindi si genera il famoso rumore. Da questo discorso si capisce quindi che se sottoesponiamo e schiariamo le zone scure avremo tutto il rumore che c'è nello scatto, mentre se sovraesponiamo possiamo andare a recuperare le alte luci avendo molte informazioni. Bruciare i bianchi è più difficile che schiarire i neri e le ombre senza avere rumore e poco dettaglio. Spero di essere stato chiaro, buona luce a tutti... |
| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 13:59
I-felix ed Ivo “ Poi dal RAW si recupera benissimo sia sulle alte luci che sulle zone scure. „ Io credo che sia meglio dire che dal RAW si possono recuperare le alte luci che - nell'istogramma del JPG che hai visto in macchina - erano bruciate e che però non sono bruciate nel RAW. In realtà le alte luci bruciate anche nel RAW NON si recuperano in nessun modo. Non per nulla a volta sono necessarie le doppie esposizioni. Noi vediamo solo i JPG, e dunque diciamo "alte luci bruciate" riferendoci sempre a quelle del jpg che abbiamo tratto dal RAW e non al RAW vero e proprio. In realtà alcune volte le alte luci ci sono - e sono allora recuperabili - in altre invece sono andate anche nel RAW. Paolo |
user62173 | inviato il 11 Ottobre 2015 ore 14:08
Ovvio. |
| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 14:11
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| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 14:17
Elmer “ 2) misurazione spot sul tono più chiaro dell'immagine, 3) sovraesporre di uno o due stop a seconda della macchina (nella mia 1.1/2 o 2 stop vano più che bene). „ Interessante. Come a dire: 1) cercare la parte del soggetto più chiara che si desidera ancora con dettagli; 2) farle una misurazione spot (che la esporrebbe per una zona V, grigio medio); 3) portarla nella zona VII (zona più chiara con dettaglio), cioè sovraesporla di 2 stop. Applicazione dell'esposizione a destra riferendosi non alle alte luci assolute (zona IX) ma a quelle che si desiderano ancora con dettaglio (zona VII). |
| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 15:21
Memore del passato analogico mi rendo conto come col digitale l'attenzione agli "estremi" (luci ed ombre) sia cresciuta esponenzialmente, come anche si perdonino molto meno difettologie una volta così comuni da passare tranquillamente per accettabili, non solo. ma in diversi casi parte dello stesso concetto artistico del prodotto sviluppato. Siamo scivolati bel tecnicismo esasperato? Non lo so... Comunque per quel che mi riguarda trovo molto difficile, se non impossibile, stabilire delle regole tecniche su come si debba esportre ogni singola immagine inquadrata, dato che questa dipende non solo dal suo posizionamento "zonale" ma soprattutto dalla caratteristica della luce che la illmunina, dove ci si apre un mondo che a mio modesto parere stiamo solo cominciando as esplorare, almeno per quel che mi riguarda. Mi è capitato di recente di postare una foto che ha fatto tanto discutere, suscitato polemiche, reazioni "secche" che non vi sto a dire, ma che trovo sintesi di quanto siamo lontani dal comprendere la reale dimensione artistica della fotografia così come è diventata oggi. www.flickr.com/photos/30189799@N05/20928207148/ |
| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 15:24
Che cos'ha di strano la tua foto? A me pare corretta.. |
| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 15:29
Mah.. .C'è chi non mi ha perdonato la scarsa definizione del bordo tra luci ed ombre (limite ottico, e ci può stare), chi i fatto che appunto le obre andavano scurite invece che schiarite (quello finale è di fatto il RAW così com'è venuto fuori), chi non sopportava il tizio fuori fuoco... Il discorso è che se si cerca di leggere le foto in chiave rigorosamente tecnica non se ne esce. Esiste la foto perfetta? Io credo di sì, ma molto probabilmente non la guarda messuno perché noiosa... ;) |
| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 15:34
Sì, forse per logica era meglio se il tizio fosse stato a fuoco, ma va bene anche così |
| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 22:36
@Pdeninis “ È più chiaro così? „ Si, va bene ma sempre troppo generico! Senza esempi si diventa troppo dispersivi. Mi spiego! Al punto 1 parli di gamma ridotta che se posizionata a destra viene sovraesposta, giusto? Ma se tale la gamma è data da un semplice foglio bianco o un colore molto chiaro, in tal caso deve essere posizionato a destra o no? (scusa l'esempio limite) Con questo non voglio dire che il tuo ragionamento non fila ma spesso si corre il rischio di essere troppo teorici, bisogna ricercare la sintesi che deve trasformassi conseguentemente in pratica. @Elmer “ 2) misurazione spot sul tono più chiaro dell'immagine, 3) sovraesporre di uno o due stop a seconda della macchina (nella mia 1.1/2 o 2 stop vano più che bene). „ Si, mi sembra di aver già detto che questo è il metodo che si usava per le dia, esporre sulle luci! Mentre sui negativi si esponeva sulle ombre. @Pdeninis “ Applicazione dell'esposizione a destra riferendosi non alle alte luci assolute (zona IX) ma a quelle che si desiderano ancora con dettaglio (zona VII). „ Scusami Pdeninis, ma in quante zone dividi la gamma del sensore, non dovevano essere 5 ? corrispondenti a quanti stop? @Peterlad “ Siamo scivolati bel tecnicismo esasperato? Non lo so... „ tecnicismo sì! Ma non troppo esasperato. “ Comunque per quel che mi riguarda trovo molto difficile, se non impossibile, stabilire delle regole tecniche su come si debba esporre ogni singola immagine inquadrata „ Le regole possono essere usate solo per foto tranquille dove hai tutto il tempo per ragionare, per foto dinamiche la soluzione, che potrebbe tagliare la testa al toro anche per tutte le altre circostanze, secondo me c'è: IMPOSTARE IL BRACKETING CON TRE ESPOSIZIONI E POI SCEGLIERE QUELLA CHE PIU' SODDISFA LE NOSTRE ESIGENZE! . |
| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 23:39
Ottimo Ivo, grazie! mi potresti anche spiegare, ovviamente se lo sai, secondo quale criterio ad ogni stop corrispondono zone di ampiezza diverse? e in quello di Adam le 10 zone non corrispondono a stop? hai qualche link dove si parla della risposta dei sensori? |
| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 23:52
Mario lo dicevo poco sopra, quando dicevo perchè è meglio esporre a destra, Ora prendiamo per fare l'esempio un sensore a 12 bit. In ogni colore ci sono 4096 livelli tra il bianco e il nero. 2048 fanno parte della zona delle luci 1024 sono relativi ai grigi chiari 512 fanno parte dei grigi medi 256 fanno parte dei grigi scuri 128 fanno parte delle ombre 64 fanno parte dei neri Questa divisione è per simulare il nostro occhio e come vede. Non ho link dove si parla dei vari sensori e le loro differenze, si dovrebbe andare sui siti dei costruttori. |
| inviato il 11 Ottobre 2015 ore 23:55
Nel tempo, in diversi articoli letti su periodici di fotografia, redattori o professionisti intervistati hanno asserito che e' meglio esporre per le alte luci. Cio', non solo evita di "bruciare" le zone piu' luminose dell'immagine, ma a causa della sottoesposizione crea un effetto tridimensionale donando maggiore realismo alla foto. Ho potuto verificare quanto cio' sia veritiero. |
| inviato il 12 Ottobre 2015 ore 0:08
Pdeninis “ In realtà le alte luci bruciate anche nel RAW NON si recuperano in nessun modo. Non per nulla a volta sono necessarie le doppie esposizioni. „ E' più facile sbagliare sottoesponendo che bruciare le luci nel raw, poi tutto è possibile ma si è sbagliata l'esposizione e di tanto se si bruciano i bianchi nel raw. Le multi esposizioni servono per gli HDR e in rari casi di sole a mezzogiorno d'estate o situazioni simili in montagna dove non si riesce a coprire la gamma. Se poi si vuole parlare solo di numeri allora prima che inventano un sensore che vede come un occhio umano io non ci sarò più e quindi per adesso non mi pongo il problema. Esiste anche un sistema chiamato maschere di luminosità che serve per dividere in zone la foto e applicando a dovere delle correzioni con le curve si riesce a simulare un'estensione maggiore. Io le uso ogni tanto per le foto di montagna, ma la paesaggistica non è il mio modo di scattare. |
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