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certo non dichiararlo è da sciocchi, che esistano traffici illegali è imperdonabile ma se si pensa che ci sono traffici di bambini per gli organi...traffici per la prostituzione...figurati se non trafficano con gli animali...si sà è un mondo di m...a! Se non sbaglio anche una delle ultime foto premiate dal NG, quella del coccodrillo, era fatta alla zoo.
Nel mio post precedente mi riferivo, ovviamente, solo all'aspetto soddisfazione, certo che il fatto che detti soggetti siano liberi è indiscusso...e vorrei vedere... Per il fatto che che le situazioni siano ripetibili...beh...su quel bozzo dei falchi pescatori c'è più traffico che a Fiumicino...:gli orsi ci passano giornate intere e via dicendo....fgreen: Ovviamente non voglio con questo sminuire le foto a tali soggetti... ci mancherebbe...Ciao a tutti.
Certo sono situazioni ripetibili anche quelle. Personalmente se gli animali sono liberi non mi faccio problemi. Certo tra foto "conquistate" sul campo e foto "facili" a soggetti liberi da capanno magari c'è una differente soddisfazione personale ma parliamo appunto di soggetti liberi e ciò mi basta
Anche a me capita spesso di dire che ci sono cose più importanti di un animale in gabbia. Se da un lato é vero dall'altro però questo alimenta una cultura ed un modo di pensare (posso fare qualcosa di sbagliato perché c'é sempre chi fa peggio di me) che sono la vera piaga del nostro Paese.
Così si sono giustificati tanti danni ambientali, tra i reati sono quelli che ancora oggi vengono sistematicamente relegati in second'ordine.... si sono rettificati fiumi (che problema c'é se si prende qualche pietra) scavato montagne (che problema c'é per un po' di terra) tagliato e bruciato foreste (per quattro alberi) anche raccogliere funghi senza usare il cestino sembra una cosa da niente ma sta provocando danni enormi all'ecosistema. Sono quisquilie almeno fino a quando le loro conseguenze non ci evidenziano quanto é sbagliato pensarla così.
Per il resto, dal punto di vista fotografico credo che in natura sia comunque sempre più complicato perché anche quando ci sono situazioni favorevolissime non é detto che l'azione si svolga alla portata esatta dei nostri obiettivi (come invece é possibile riprodurre sui set di sant'Alessio etc)........e si sa che anche pochi centimetri possono fare la differenza. Questo discorso per condannare in maniera inequivocabile chi sopprime la libertà degli animali per far soldi e far divertire. Ciao Vincenzo.
Come per le auto si dovrebbero individuare le varie tipologie di fotografi. Infatti, la foto è quella che vediamo (bella o brutta) e spesso non permettere di individuare il contesto nella quale è stata scattata. Ci sono fotografi che riprendono fauna-flora indipendentemente dal luogo; altri fotografi "naturalisti" fotografano animali in natura in zone "urbane"; altri fotografi "wildlife" fotografano in zone remote, spesso a scarsa o nulla urbanizzazione. Io mi considero Wildlife perché cerco di scattare in giro per il mondo, in zone o con modalità che di solito non sono proprie del "normale" turista. Questo non vuol dire essere Indiana Jones o correre dei rischi però, secondo me, come soddisfazione personale fotografare animali senza ausilio di capanni, con il controllo di dove vai, quando vai e quanto resti sul posto di lascia molto di più. Poi, la foto può essere peggiore di altre fatte in ambienti diversi. Non sto valutando la qualità della foto e del fotografo (che viene dopo). Sicuramente mettere sullo stesso piano di valutazione fotografie realizzate in modo completamente diverso non è corretto.
Facip fare foto da capanno non significa necessariamente avete vita facile. Se parliamo di capanni a pagamento dove c'è una gran possibilità di poter fotografare certamente la vita è più semplice ma per quanto mi riguarda è una cosa accettabilissima perchè gli animali sono liberi. A livello di soddisfazione personale certamente una foto fatta dal proprio capanno, o dal proprio appostamento è certamente più appagante. Io provo piacere per entrambi i generi mentre odio la falconeria e ogni attività che snatura gli animali privandoli della loro innata libertà
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