| inviato il 20 Ottobre 2025 ore 19:35
Comunque a me questa storia del tempo di sicurezza che varia a seconda delle dimensioni del sensore (non della sua densità di pixel ma proprio della sua dimensione) non mi torna mica tanto |
| inviato il 20 Ottobre 2025 ore 19:39
N.enrico non riescono a capire. |
| inviato il 20 Ottobre 2025 ore 19:44
Auguro solo all'autore del post che un giorno il suo 70-200 possa moltiplicarsi, che nuove focali prosperino, che la pdc non cambi e che il crop lo liberi dal male. |
| inviato il 20 Ottobre 2025 ore 19:55
amen |
| inviato il 20 Ottobre 2025 ore 19:55
“ Comunque a me questa storia del tempo di sicurezza che varia a seconda delle dimensioni del sensore (non della sua densità di pixel ma proprio della sua dimensione) non mi torna mica tanto „ Te non ti devi fare certe domande, se i pretoriani dicono che è così e se in aggiunta i ruffiani di corte lo sostengono senza manco sapere che sia non c'è verso. “ Auguro solo all'autore del post che un giorno il suo 70-200 possa moltiplicarsi, che nuove focali prosperino, che la pdc non cambi e che il crop lo liberi dal male. „ Auguriamoci anche cento di questi anni, interi però e non equivalenti, altrimenti è una presa per i crop. |
| inviato il 20 Ottobre 2025 ore 20:04
“ L'esempio non la rasenta neppure la realtà, vai nella città delle antenne con una fotocamera, montaci un 200 scatta, poi montaci un 300 (senza andare a spasso ) e scatta, poi porta qui le foto, ma appena le guardi comprendi quanto sia inutile portarle. Questa si chiama realtà;-) „ Che significa questa tua frase, in cosa rasentano la realtà le immagini che ho postato? Ti rendi conto che si sta parlando di angoli di campo e focali equivalenti? |
| inviato il 20 Ottobre 2025 ore 21:38
Come per tanti altri aspetti, non esiste secondo me una risposta univoca, dipende da come si valuta l'immagine. L'immagine viene guardata a monitor al 100%? Allora il micromosso (a parità di focale, tempo di scatto e movimento del fotografo) dipende solo dalle dimensioni del pixel (densità del sensore) e non dal formato del sensore. Infatti il micromosso sul sensore avrà la stessa dimensione in mm qualunque sia il formato e sarà tanto più visibile quanto più piccolo è il pixel. L'immagine viene guardata nella sua interezza e con una data dimensione? Allora il micromosso dipende solo dal formato del sensore e non dalla sua densità. Anche in questo caso il micromosso sul sensore avrà la stessa dimensione in mm qualunque sia il formato, ma con sensori più piccoli l'output (stampa o monitor) sarà ingrandito maggiormente (del fattore crop) per arrivare alla stessa dimensione finale; quindi il micromosso sarà più visibile con formati minori. |
| inviato il 20 Ottobre 2025 ore 22:00
Cioè ci sono fresconi che pensano che le vibrazioni che inducono il micromosso siano legate alla dimensione del sensel? Non è così, pensateci prima di postare sciocchezze! |
| inviato il 20 Ottobre 2025 ore 22:33
@Mario ma lo ho solo se monto un obiettivo DX su una FX? Quindi solo l'angolo diminuisce su APS-C, o altro sensore più piccolo del FF, facendo percepire una lunghezza più grande, quando in realtà è la stessa se messa su un sensore più grande che quindi fa vedere più apertura di campo? |
| inviato il 20 Ottobre 2025 ore 23:33
Vera il sensore APSC non è altro che un ritaglio di un sensore più grande, Full Format o maggiori. Ora immagina di prendere una fotocamera con molti Mpixel, es Z7II con 45,7 Mpixel, attuando un "ritaglio" APSC del fotogramma ottenuto tu avresti la stessa immagine di uno scatto fatto con una fotocamera con 20 Mpixel (ad essere pignoli 19,5). L'obiettivo DX (APSC) non è usabile, salvo eccezioni, su FX (FF) in quanto il suo cerchio di copertura è più piccolo del sensore e genererebbe una vistosa vignettatura circolare. Ma un'immagine, meglio due, vale più di mille parole:

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| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 0:00
“ Ti rendi conto che si sta parlando di angoli di campo e focali equivalenti? „ Una delle cose che mi sto rendendo conto è che più si prosegue con le pagine e più concetti sbagliati stanno arrivando. Millimetri e micromosso influenzato dalle dimensioni sensore in primis. |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 0:05
“ Una delle cose che mi sto rendendo conto è che più si prosegue con le pagine e più concetti sbagliati stanno arrivando. „ concetti? e quale sarebbe quello corretto vista la domanda di apertira e il titolo del 3D? Formato sensore e lunghezza focale: su 7d mkii, lo zoom canon 70_200 che lunghezza ottengo? Il formato è quello aps-c la lente un 70-200. Che cosa vede il sensore dell' aps-c, l' angolo di campo di un 70-200? |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 0:13
“ Formato sensore e lunghezza focale: su 7d mkii, lo zoom canon 70_200 che lunghezza ottengo? Il formato è quello aps-c la lente un 70-200. Che cosa vede il sensore dell' aps-c, l' angolo di campo di un 70-200? „ Eccone uno: scambiare lunghezza focale con angolo di campo. Non me lo sto inventando io, lo hai appena scritto. Rispondimi che esistono due lunghezze e allora ti dirò: ecco il secondo concetto sbagliato. |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 1:17
“ Il formato è quello aps-c la lente un 70-200. Che cosa vede il sensore dell' aps-c, l' angolo di campo di un 70-200? „ L'angolo di campo è dato dalle dimensioni del formato e dalla focale dell'obiettivo, a = 2arctan(d/(2f)), dove d è la dimensione del formato sulla quale lo si vuole calcolare (tipicamente la diagonale, che per l'APS-C è circa 27 mm) e f la focale dell'obiettivo, e il sensore quello vede: che altro dovrebbe vedere se no? Leggendo il messaggio iniziale si capisce che in realtà chi ha aperto la discussione voleva probabilmente sapere a quali focali su FF corrisponde l'angolo che avrebbe ottenuto con quell'obiettivo su APS-C, ma la domanda e il modo in cui è stata formulata evidenziavano dei dubbi che su un forum tecnico mi parrebbe davvero anomalo non voler provare a chiarire (se poi ciò avviene con modalità che aggiungono confusione invece di mettere ordine, è sicuramente un problema, ma questo è un altro discorso). |
user230080 | inviato il 21 Ottobre 2025 ore 8:28
Questa discussione non può concludersi per due semplici motivi. Da una parte c'è un palese "rifiuto del presupposto" e dall'altra ci sono tante fallacie logiche informali (errori nel contenuto o nel contesto dell'argomentazione). In comunicazione, questa situazione è riportata come un classico esempio di un dibattito che rimarrà incompiuto. Il tutto è reso ancor meno piacevole da chi interviene solo per sfruttare il "vantaggio logico", ovvero concentrandosi unicamente sull'invalidazione delle fallacie, delle inconsistenze e delle lacune altrui. Come uscirne? Abbandonando la discussione e andando a scattare qualche bella foto, per ricordarci la parte piacevole ed il fine ultimo della nostra passione. Vado. | |

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