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Non sono un esperto in materia, ma se gli studi che si fanno arrivassero alla conclusione che tra l'intelligenza animale e la nostra c'è solo una differenza di grado (pronunciata, ok , ma solo quella) e non un differenza di qualità per parecchi sarebbe una faccenda dura da mandar giù... e ho il sospetto che si tratterebbe dello stesso tipo di persone che, se fossero nate un paio di secoli fa, avrebbero sostenuto con convinzione che i neri sono una razza inferiore.
Scusate questa allegra mia farneticazione, non so perchè mi sia uscita così, probabilmente perchè questo sito mi ispira.
Infatti quel che distingue dagli esseri raziocinanti i razzisti (e altri tipi di -isti) non sono le loro capacità intellettive quanto piuttosto l'uso che ne fanno. Quando sento certe esternazioni molto spesso mi viene da pensare "Ma tu, intelligente come sei, davvero sei convinto di quel che dici?"
Nel mondo di oggi una persona con un minimo di sensibilità e di intelligenza è perlomeno depressa, figuriamoci quelli molto sensibili e molto intelligenti. Io mi godo la mia ottusità programmatica e sto bene.
“ Infatti quel che distingue dagli esseri raziocinanti i razzisti (e altri tipi di -isti) non sono le loro capacità intellettive quanto piuttosto l'uso che ne fanno. „
Il razzismo, più che un malfunzionamento della ragione, è un prodotto culturale: per secoli è stato considerato normale e persino fondativo in molte società occidentali, e lo è ancora oggi in moltissime culture extraeuropee. Considerarlo solo come aberrazione intellettuale rischia di ignorare la sua dimensione storica e antropologica. C'è una certa ironia nel fatto che, in nome di principi di tolleranza e pluralismo, alcuni antirazzisti si sentano autorizzati a liquidare chi pensa diversamente come irrazionale o indegno di ascolto. È un cortocircuito ideologico non raro, specie in un continente che spesso fatica a fare i conti con le proprie contraddizioni culturali.
Come ad esempio manifestare per la pace distruggendo auto e vetrine o assalendo camionette dei carabinieri.
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