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Io non so chi sei tu e non intendo parlare di me in questa sede ma nella mia vita ho capito che l'unica verità è che tutti raccontiamo un mucchio di bugie, a tutti i livelli e con le motivazioni più disparate: un giudice e un avvocato mandano in galera a vita un innocente perchè vedere le cose da un certo punto di vista può diventare credibile e favorire la carriera...un medico ammazza qualcuno per sperimentare una cura che può renderlo un luminare nel suo campo (naturalmente sarà innocente perchè riuscirà a mentire in modo convincente, l'avrà fatto per l'umanità)...il tuo migliore amico cerca di rubarti la moglie perchè ha scoperto che è piena di soldi e intelligentemente farà apparire te come uno sbaglio e lui sarà una perla: il vero amore... L'impiegato della banca ruba i tuoi soldi facendoti fare l'investimento sbagliato perchè ci guadagna sopra, ma è un'onestissimo impiegato di banca...i tuoi parenti ti evitano perchè sei un personaggio scomodo per il resto della famiglia (eppure la tua famiglia è onesta, colta e socialmente stimabile: una di quelle famiglie che tutti vorrebbero avere)... I tuoi amici diventano nemici nel momento in cui la tua amicizia diventa scomoda, perfino i tuoi amici d'infanzia...esistono bugie colossali perfino fra genitori e figli e le persone considerate meravigliose sono semplicemente quelle che riescono a mentire meglio a se stesse e agli altri, le più credibili, le più intelligenti.
Ci sono anche i nostri sentimenti ma tutto quello che noi definiamo amore, amicizia, affetto verso qualcuno ce lo inventiamo perchè ci conviene...esiste anche il "sentire" ma amare qualcuno in modo incondizionato credo che non succeda quasi mai e sicuramente è qualcosa di invisibile agli occhi degli altri, di inspiegabile ai nostri occhi, non obbedisce a nessuna delle nostre regole e credo che sia il lusso più estremo che si possa desiderare.
Si può rispettare qualcuno, essere grati e quindi vivere secondo certe regole che producano un certo benessere o che almeno non feriscano le persone a noi care...si possono trovare accordi con chiunque, rispettando quelle regole sociali che chiamiamo educazione ma la sincerità è un'altra cosa, nessuno se la può permettere.
Avrei da scrivere montagne di parole e fiumi di frasi con tanto di esempi pratici sparsi tutt'intorno a me (e non credere che io viva in un brutto ambiente) ma temo che diventerei noiosa, hai scelto un argomento complesso, capace di indurre anche una persona come me a scrivere qualcosa su un forum dove non ha quasi mai scritto nulla, tantomeno qualcosa di personale...e credimi sta scrivendo una delle persone più sincere che io stessa abbia mai conosciuto.
Mammamia, che visione disastrosa che hai, Stefania! Credevo di vedere nero, io, ma il mio era un nero chiaro Per sapere, tu ti senti facente parte, in qualche modo o anche soltanto discontinuamente, di una di queste casistiche? I compromessi di cui parli, per sorreggere la convivenza collettiva, contemplano anche le cosiddette bugie bianche, oppure le omissioni, o le reticenze, che tutt'altro sono che le nefandezze che hai elencato sopra.
Disastrosa?!...Ma a me nella vita è andata piuttosto bene (anche se ho una vita molto particolare rispetto a quelle più comuni), credo di essere abbastanza ottimista...e naturalmente sono facente parte continuamente, nel bene e nel male, come tutti noi (anche io ometto, racconto, sottintendo ecc. ecc... Ti dico anche che hai un naso bellissimo se ti è cresciuto sopra un brufolo, anzi ti dico che accentua la sua bellezza come lo strabismo di Venere)
“ Mammamia, che visione disastrosa che hai, Stefania! „
Direi ondivaga e altalenante.Incline alla ciclotimia.
“ Ci sono anche i nostri sentimenti ma tutto quello che noi definiamo amore, amicizia, affetto verso qualcuno ce lo inventiamo perchè ci conviene „
Questa è una sesquipedale castroneria.Eviterei giudizi trancianti e generallizzanti.L'amore che mia madre ha riversato sui suoi figli non lo definirei :inventato.
“ Disastrosa?!...Ma a me nella vita è andata piuttosto bene „
Tutto merito tuo?
“ e credimi sta scrivendo una delle persone più sincere che io stessa abbia mai conosciuto. „
Pensi di essere una mosca bianca?Un unicum?
“ credo di essere abbastanza ottimista. „
Non si direbbe.
«In un'unica fiaba l'eroe si risparmia l'amara esperienza,il dolore:quella del guerriero indù Muchukunda che per non restare deluso dagli uomini chiede agli dèi di addormentarlo in un sonno che duri millenni,da quel sonno si svegli convinto che gli uomini non meritavano il suo sacrificio,e allora si chiude in una caverna per liberarsi di sé stesso,addormentarsi in un sonno da cui non si sveglierà mai.» Un uomo.Orianna Fallaci.
“ Ti dico anche che hai un naso bellissimo se ti è cresciuto sopra un brufolo, anzi ti dico che accentua la sua bellezza come lo strabismo di Venere „
Devo aver aperto un bel thread perché in tanti siete accorsi a specificare più o meno la stessa cosa e cioè che siamo tutti, chi più chi meno, falsi, bugiardi, ipocriti.
Beh..adesso vi svelo un segreto. Noi felini non siamo così.
Daniele " Nelle relazioni sociali, le piccole bugie "di cortesia" sono l'equivalente della diplomazia al posto della guerra aperta. Nessuno, a meno che non abbia una mente contorta e criminale, desidera la guerra, quindi... " Mi pare che in queste parole ci sia la sintesi del vivere sociale, l'unica possibile via per non scannarsi a vicenda.
Felix: mi sono reso conto che fatico a comprendere la tua posizione, questo perché tendi, giustamente, ad esprimere i tuoi pensieri e giudizi generali. Ho scritto "generali" per non pesare troppo con la parola "morali". Mi piacerebbe, se ti pare si possa fare, avere degli esempi. Potresti eventualmente assumere alcune delle tante situazioni citate in questa chiacchierata e dirci come la si potrebbe affrontare con la sincerità. Io faccio parte del gruppo che, pur evitando parole come menzogna e ipocrisia, è convinto che il non essere sinceri nelle relazioni sociali sia un diritto-dovere. Proprio per questo motivo vorrei comprendere meglio il tuo pensiero.
“ Devo aver aperto un bel thread perché in tanti siete accorsi a specificare più o meno la stessa cosa e cioè che siamo tutti, chi più chi meno, falsi, bugiardi, ipocriti. „
Questa osservazione mi ricorda molto quel che succede nei convegni indetti da politici o da religiosi: si ascoltano tante opinioni diverse e poi alla fine arriva il pretonzolo o l'onorevoluncolo di turno a tirare le conclusioni e dice sempre, più o meno, che si è arrivati a confermare quel che aveva detto lui all'inizio... Mi fa sempre scompisciare, 'sta cosa. Un po' meno quando poi arriva il diregentucolo di turno del tuo dipartimento a dire che si farà questo e quello, così e cosà, in base da quanto emerso dalla discussione del convegno... ecco, in quei casi la faccenda mi fa un filo incaxxare, mi ricorda Humpty Dumpty quando dice che il significato delle parole “dipende da chi comanda”. Fortunatamente le discussioni "serie" (si fa per dire) di juza non se le fila nessuno...
(giusto per restare in argomento: questo qui sopra è un atto di sincerità che mi sarei anche potuto risparmiare... ma non tenermi niente di non detto mi fa stare meglio. Se poi starò sulle p@lle a qualcuno, beh, uno più uno meno non mi fa nessuna differenza)
“ Quanto è difficile e scomodo guardare le cose da un un'altro punto di osservazione... „
E' certamente possibile vedere le cose dal punto di vista di un'altra persona. A qualcuno la cosa riesce più facile e ad altri più difficile, ma lo possiamo fare tutti, volendo. 'Sta cosa si chiama 'empatia'. A volte invece capita di vedere le cose da un certo punto di vista che qualcuno si è inventato per te, e che ovviamente torna comodo a lui. 'Sta cosa si chiama 'ciulata'. Attenzione a non confondersi.
Mi sembrate tutti molto certi, io preferisco essere più incerta e non aver paura di leggere in modo più possibilista ogni situazione, questo non mi rende più instabile anzi direi il contrario.
Taralluccievino, credo che tu non abbia letto attentamente quello che ho scritto, quindi per la risposta basta che rileggi il mio post
Paolo e Francesca colleghi sul lavoro. Francesca è una dirigente. Paolo un semplice impiegato.
Paolo non sa che Francesca, alle sue spalle, parla di lui con il datore di lavoro raccontando cose non vere e approfittando della sua posizione di responsabilità per trarre un qualche vantaggio ancora non ben definito.
In un mondo come lo avete delineato voi in questo thread e praticamente all'unanimità, Paolo è miseramente destinato in modo ingiusto a soccombere e probabilmente perderà presto il suo posto di lavoro.
Se voi foste tutti colleghi di Paolo, pur sapendo cosa sta accadendo non direste una parola, non muovereste un dito, non fareste nulla di nulla per impedire una palese ingiustizia. Sono quasi certo di questo.
In un mondo giusto, dove non sono le menzogne, grandi o piccole non importa, a farla da padrone portandosi a braccetto la paura, l'omerta, l'indifferenza...uno qualsiasi dei colleghi di Paolo si fionderebbe dritto nell'ufficio del datore di lavoro a raccontare la VERITÀ e senza preoccuparsi delle eventuali conseguenze. Poi probabilmente gli altri, vedendo un esempio positivo e non potendo ignorare ciò che è vero, gli darebbero una mano. ...
Questo esempio vi sembrerà eccessivo per la vostra idea di omissione della verità ma bisognerebbe capire che è solo ciò che cresce dopo aver seminato la pianta della menzogna. Nasce piccola come ogni cosa e poi diventa grande e forte e a quel punto sarà molto difficile estirparla.
Omettere di dire la verità è spianare la strada alla menzogna.
“ Taralluccievino, credo che tu non abbia letto attentamente quello che ho scritto, quindi per la risposta basta che rileggi il mio post „
Forse dovresti rilleggerlo tu il post.
“ Ci sono anche i nostri sentimenti ma tutto quello che noi definiamo amore, amicizia, affetto verso qualcuno ce lo inventiamo perchè ci conviene. „
O il sentimento è o non è.Tertium non datum.
“ ... tutti raccontiamo un mucchio di bugie, a tutti i livelli e con le motivazioni più disparate: un giudice e un avvocato mandano in galera a vita un innocente..... „
Uno o tutti?Salti dall'universale al singolare.O i giudici e gli avvocati sono tutti carnefici o lo sono solo alcuni. Tertium non datum. Se lo sono solo alcuni evita quel pronome. Determinatezza dei termini è sanità del discorso.
Nella sua immediatezza e perentorietà,questo,lo hai scritto tu.E qui io non scorgo una pluralità di senso.Punto. Lo ripeto.Sesquipedale castroneria.Qui quanto affiggi non assume un valore relativo e di circostanza.Il giudizio taglia fuori tout court ogni speranza,ogni opposto sentire. Solo un coacervo di fatalismo che non lascia spazio ad un diverso approcio.Tutto è assunto in negativo.Le persone sembrano incapaci di uno slancio positivo,pur nella loro fragilità.Non salvi nulla.
A parte una malcelata,estemporanea benevolentia,che emerge spaesata ,a tratti confusa, tutto è nichilismo arrangiato e urlato.Il predominio è sempre delle cose peggiori. Non vi è coerenza nel tuo argomentare.
“ Si può rispettare qualcuno „
Lo si può anche amare.
“ nessuno se la può permettere „
Reductio ad unum.Non ne esci.
“ Mammamia, che visione disastrosa che hai, Stefania! „