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Certo D.Giovanardi, se non ricordo male per ogni grado di aumento l'atmosfera può contenere il 6% in più di vapore. E' sicuramente il feedback positivo più importante determinato dall'aumento di temperatura. Volevo solo che Luinge mi spiegasse come fa a invertire cause ed effetti senza una logica alcuna.
Pure io acquisterei una auto elettrica.. ma al negozio mi hanno detto che non possono farmi una prolunga che superi gli 8 mt. Tanto vale che vado a piedi..
Grazie della fonte. Sono referenziati diversi lavori e proverò a leggerli nelle vacanze.
Per la questione della causa. Sembra scontato ma vale la pena ricordare innanzitutto che la temperatura sulla terra è quella che è per la radiazione del sole. È il primo fattore che fa aumentare (se c'è) o dominuire (se non c'è) la temperatura. E quindi la prima cosa che cobtrollerei è una variazione della stessa (che si verifica). In secondo luogo considererei le cause che possono avere effetto sulla riemissione verso lo spazio della radiazione infrarossa. E qui entra in gioco il famigerato effetto serra. Ora Faggio vorrei che mi spiegassi tu dove ho invertito causa ed effetto. E quale è il tuo punto di vista.
Per il calcolo della co2. Una prima stima approssimativa si può fare a partire da quanto petrolio e gas sono stati estratti e usati per la produzione di energia. Non dovrebbe essere un lavoro troppo difficile. Se non è già stato fatto si potrebbe fare una tesi.
Per le ricerche. Non ho ancora approfondito questo aspetto. Se hai tu qualche lista di lavori significativi indipendenti potrei trarre vantaggio e leggerli. Io mo domando questo. L'effetto schermante è proporzionale alla concentrazione del gas. Se un gas A ha "effetto serra" pari a 100 a concentrazione del 100%, al 1 % avrà effetto serra 1. Se è così, allora un gas come co2 che è a) presente in quantità da 1/10 a 1/100 rispetto al vapore acqueo, e b) che ha un potere schermante da 1/3 a 1/10 quello del vapore acqueo, che effetto può avere complessivamente rispetto al vapore?
Poiché ci sono fotografi che si spingono nell'infrarosso, va precisato che la zona spettrale richiamata da Luinge è il medio infrarosso (Mid Infrared, MIR). In fotografia invece è il NIR (Near Infrared, vicino infrarosso). Contrariamente al MIR dove una solida cultura spettroscopica permette a grandi linee di identificare una sostanza chimica (pura), il NIR è difficilmente leggibile anche per uno spettroscopista esperto. Ai miei tempi si cominciava timidamente a parlare di reti neurali, adesso l'AI può essere applicata senza problemi agli spettri NIR Il NIR è diventata una tecnica fondamentalmente quantitativa. Non è un sistema primario però, ha bisogno di riferimenti assoluti su cui basarsi. Un esempio. Per le proteine si parte dalla determinazione dell'azoto N. Gira e rigira se ci sono proteine il contenuto di azoto N è legato ad esse statisticamente. Non si ha la pretesa di determinare le proteine ad una ad una, solo la loro somma totale, rispecchiata dal contenuto di azoto. Il numero magico è 6.25: se si sono trovati 2 g di azoto N, le proteine saranno 2*6.25=12.5 g. Storicamente l'azoto si determinava col metodo Kjeldahl in cui ci sono 32 (trentadue!) diversi modi per incorrere in errori analitici. Per questo ha preso il sopravvento il metodo Dumas. Ho venduto analizzatori Dumas per qualche anno. Ho imparato a pesare con le mie manine microgrammi (µg) di sostanze su bilance analitiche con sei cifre dopo i grammi. Il metodo Dumas è molto più veloce e affidabile del metodo Kjeldahl. Si presta a mettere in piedi training sets di riferimento per spettri NIR di rapida acquisizione (gli spettri MIR sono di acquisizione più delicata rispetto ai NIR, per cui l'FT-IR domina nel MIR e non è altrettanto comune l'FT-NIR). Quando leggete il contenuto proteico di un alimento espresso come grammi di proteine contenute in 100 (cento) grammi di un alimento, la misura è stata fatta nel NIR, il MIR non c'entra niente. Sono realistici i contenuti proteici riportati sulle etichette degli alimenti? NI.
Invece, potrà sembrare strano a Luinge, ma ho fatto un po' di ricerca tra il materiale "propagandato" dalle "lobby" che sostengono la necessità di frenare l'immissione della CO2 in atmosfera e... udite, udite... non ho trovato un solo articolo, commento o trafiletto in cui NON si consideri la potenza del vapor acqueo, ma sempre con la medesima considerazione espressa nel materiale linkato qui sopra.
Daniele ho letto il primo collegamento. Ti confermo che ci sono errori logici. L'acqua può condensare ma l'autore dimentica (spero solo per troppa foga dialettica) che essa è SEMPRE presente in equilibrio con la sua fase liquida. Sempre significa che un solido, un liquido ed il suo gas sono in equilibrio ad ogni temperatura e pressione. Possono essere preaebti 1,2 o anche 3 fasi. Basta prendere il diagamma di stato dell'acqua. Quindi, il fatto che possa condensare non significa che non ci sia una quantità sufficiente in atmosfera da fare la parte del leone, come anche ammesso continuamente dall'autore. Quindi Umidità sempre presente, co2 presente in quantità bassa e meno assorbente. Per la questione dell'emivita, ancora una volta c'è un errore logico fondamentale. Il fatto che l'acqua "viva" Molto meno non è importante perché la termodinamica ci dice che ogni molecola che "muore" viene sostituita da un'altra per preservare l'equilibrio termodinamico. Quello che importa è quanto gas è istante per istante presente in atmosfera. E sempre per quanto detto, ciò che conta è la composizione dei gas in atmosfera.
Poi, cosa dica IPCC l'ho già commentato.
“ ma è noto che al CNR sono solo caxxoni... „
Leggerò dopo questo ma limitandomi alla frase che citi posso solo dire che io sono d'accordo che ci sia un contributo. Il problema è l'entità paragonata a quella dell'acqua. Inolte aggiungo che anche la co2 può scomparire dall'atmosfera perché assorbita da solidi e liquidi (in primis ghiaccio e acqua) oltre che convertita e scissa. E la quantità di co2 assorbita (solubilità) è inversamente proporzionale (esponenzialmente) alla temperatura e direttamente alla pressione. Ce lo dice semore la termodinamica.
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