| inviato il 24 Marzo 2024 ore 19:19
Giusta per chi? Esiste solo la resa giusta per quello che si vuole dire, tutto il resto non conta niente. E oggi, volenti o nolenti, il colore si piega (e in parte anche la luce) al messaggio, in un sacco di maniere in più rispetto a quanto non avvenisse in passato. Per me questo è splendido. Il messaggio al di sopra di tutto. Se per altri non è fantastico, sono problemi di tali altri. |
| inviato il 24 Marzo 2024 ore 21:11
Mario Bava usava i colori in modo fichissimo: i set erano inondati di luci colorate concentrate in fasci che davano grande profondità e contrasto alla scena. www.fondazionecsc.it/prodotto/mario-bava-il-mago-dei-colori/ Altro tripudio cromatico: Barbarella, una goduria di plexiglass ! Seguo questo bel 3D |
| inviato il 24 Marzo 2024 ore 21:35
Guardalo, é in artista molto bravo e gran parte del suo lavoro é legato alla luce *********************** Non c'è bisogno di ripeterlo, che sia bravo lo si da per scontato. |
| inviato il 24 Marzo 2024 ore 22:16
Si era per dire che al di là delle sue opere é in autore interessante e ha collaborato anche per la progettazione della concert hall a reykjavik un edificio molto mto bello studiato alla perfezione pensando proprio alla luce |
| inviato il 24 Marzo 2024 ore 22:48
Con la Color Grading e Color Correction che sono il pane della post produzione video io personalmente non sono mai stato in grado di farli "fruttare" in fotografia. Anche se sembro uno da BW perchè qui presento un certo tipo di cose, in realtà ho fatto molto colore per decenni questo per dire che ho sperimentato. Con le palette che Matteo ci ha presentato all'inizio del post ci ho litigato parecchio anni fà nei miei tentativi una volta estratta poterla applicare su altre foto......zero, ma probabilmente sono un brocco io questo non lo escludo.Ma ritengo fallito il mio tentativo di creare un mood mio, ad ogni scena cambiata non andava bene nulla si doveva ricalibrare tutto. Quindi per ora non pratico staged e mi sistemo i colori o con degli stili di C1 o a manina. Per quanto riguarda il colore non faccio le crociate di cosa è meglio o peggio o che la vera fotografia hai colori e quella in BW è da ... ecc ecc. come ha detto qualcuno che mi ha preceduto, penso solo che in moltissimi non solo non sanno usare il potere del colore per rafforzare il proprio messaggio la propria idea ma non sanno nemmeno che si può fare. |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 6:08
Si era per dire che al di là delle sue opere é in autore interessante e ha collaborato anche per la progettazione della concert hall a reykjavik un edificio molto mto bello studiato alla perfezione pensando proprio alla luce ********************* Ovviamente. Ma in una parola possiamo affermare, senza tema di smentite, che l'attenzione e la cura verso la Luce è inversamente proporzionale alla disponibilità che si ha della Luce stessa! |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 6:12
... penso solo che in moltissimi non solo non sanno usare il potere del colore per rafforzare il proprio messaggio la propria idea ma non sanno nemmeno che si può fare. ***************** È vero. In verità io credo che il messaggio che può venire dai Colori è superato solo da quello derivante dalla Luce, anche se è probabile che il primo sia più facilmente identificabile del secondo. |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 9:50
Classiche vetrate esagerate amate da chi la Luce la vede assai di rado. Probabilmente del Deserto Libico delle vetrate così ampie non sarebbero del tutto apprezzate... o almeno non così tanto come lo sono a quelle latitudini! A proposito: in un telefilm di una qualche serie televisiva americana di che colore sarebbe il cielo sopra il Deserto Libico? ROSSO andrebbe bene? |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 10:44
scusate ma qui olafureliasson.net/artwork/fjordenhus-2009-2018/ andiamo oltre all'esercizio stilistico di architettura. L'inventore ha costruito una "macchina" che ha un certo scopo, come sono state concepite certe chiese o le piramidi. E' talmente evidente la cosa che la luce come la intendiamo in fotografia non è la stessa "luce" o quantomeno l'utilizzo della stessa da parte dell'autore di quell'opera. Aggiungo, l'unica cosa che avrei evitato è quella di averla collegata alla terra ferma.... |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 11:05
“ Ma in una parola possiamo affermare, senza tema di smentite, che l'attenzione e la cura verso la Luce è inversamente proporzionale alla disponibilità che si ha della Luce stessa! „ Grande verità. Nella fotografia nel cinema e nei video la luce è essenziale, senza non sarebbe possibile fare nulla. Se parliamo di luce allora dobbiamo parlare di come si può influenzare il colore il contrasto e la saturazione che sono nel colore stesso. E qui abbiamo il primo step per generare un'atmosfera ideale per le nostre immagini. Poi però si deve trasferire la luce su un supporto pellicola o sensore che sia. E qui iniziano a pesare le nostre decisioni su quale mezzo sia più idoneo per trasmettere l'immagine che vogliamo realizzare. Infine si deve comunicare la nostra immagine. E qui iniziano a entrare in ballo anche le pesanti influenze del mercato in funzione di una guadagno più proficuo e veloce allo stesso tempo. Mentre nel primo step la scelta può essere personale e anche di gusto ed esperienza, nel secondo e nel terzo step si viene influenzati e talvolta costretti ad abbandonare strade che son state percorse per decenni e decenni. Se consideriamo la fotografia e il cinema come Arti, non si può tralasciare la cultura che li ha accompagnati dal loro nascere ad oggi. A questo punto si dovrebbe avere una cultura ed una consapevolezza di quello che stiamo cercando e poi proponendo tramite un'immagine ferma o in movimento che sia. Parlando di cultura della luce si entra in un mondo affascinante che inizia con la volontà umana di poter manipolare la luce in funzione dei suoi bisogni. Come però non menzionare la pittura che tanto ha studiato la luce. Pensiamo al Caravaggio che sembrava concettualmente partisse dalla tela nera per poi creare le sue figure scolpendole con la luce che penetrava il buio. Ora l'equazione tra luce e colore la possiamo risolvere a livello personale tramite la nostra sensibilità e consapevolezza, ma per produrre un'immagine serve altro, serve un'attrezzatura che possa tramutare la luce in immagine. Serve una cultura che potrebbe essere alchemica oppure digitale, inizia qui l'influenza della cultura del commercio che qualcuno apprezza e qualcuno invece la evita o per lo meno la rende minimale per non avere influenze sulla propria cultura. |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 12:01
Parli senza aver visto il luogo è una progettazione oltre che affascinate davvero stupenda e che rende tantissimo. Non dare un giudizio non avendola vista perchè è un'opera architettonica di grnade pregio. **************** Guarda che non sto dando alcun giudizio, e neppure ci tengo a darne. Sto solo constatando che mi pare normale costruire delle grandi vetrate in luoghi dove non si può certo dire che la Luce la faccia da padrona! |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 12:04
Non volevo sembrare polemico scusami |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 12:12
Figurati, nemmeno io lo voglio, soprattutto all'interno di una discussione dove, una volta tanto, si parla di LUCE! FINALMENTE devo aggiungere... |
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