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Per me è sempre blasfemo paragonare fotocamere con smartgiocattoli. Ma voglio solo aggiungere che faccio street e reportage con A7R4 e con Rx100M3. Istanti dopo gli scatti, li trasmetto con app IEM Sony allo smartphone (ridimensionate a pochi mb, selezionabili per risoluzione) e li invio sui docial o wa. Dunque non capisco davvero dove sia la perdita di tempo. Se si pretendono gli scatri in tempo reale ovviamente non si pretenderanno scatti a 30 o 60 mpx. Dunque per l'immediatezza basta 'sacrificare' un po' il peso e dunque la risoluzione e si avranno comunque scatti di altra qualità rispetto ad uno smartgiocattolo con sensore lillipuziano e artefatti da software frankensteiniani!!! Io la penso cosi. Certo uno zoom di qualità è però nella circostanza da preferire senz'altro a vetri prime.
Allora come è finita la partita ? Tecnologia 1 impreparati 0 ? Ve li immaginate i fotografi a bordo campo che mandano in tempo reale gli scatti importanti di una partita se dovessero aspettare di fare un il lavoro di post ? Scattano in JPEG al minimo necessario e via
“ se non pagano te significa che non pagano qualcun altro „
E' un po' come dire che se ti stai scrivendo un tuo libro usando un word processor, e magari ci inserisci immagini, grafici, tabelle eccetera allora stai rubando il lavoro ai dattilografi e alle tipografie. E' un modo un po' antiquato di vedere le cose: i dattilografi praticamente non esistono più e le tipografie non fanno più tutte le cose che facevano una volta.
Tutto dipende dall'utilizzo delle immagini, in molte situazioni basta il cellulare in altre la fotocamera. La corsa contro il tempo in alcuni settori della fotografia come quella sportiva o di cronaca è sempre esistita, si è solo evoluta con il progresso della tecnologia. In ogni caso anche scattare con il cellulare bisogna saperlo fare. Concordo quanto scritto da Stylo è gli altri.
“ E' un po' come dire che se ti stai scrivendo un tuo libro usando un word processor, e magari ci inserisci immagini, grafici, tabelle eccetera allora stai rubando il lavoro ai dattilografi e alle tipografie. E' un modo un po' antiquato di vedere le cose: i dattilografi praticamente non esistono più e le tipografie non fanno più tutte le cose che facevano una volta. „
a parte queste supercaxxole se un'azienda che fattura milioni invece di fare fotografare un proprio convegno a un fotografo si fa fare il lavoro gratis da propri conoscenti, chi lo fa, sta facendo perdere il lavoro a chi l'avrebbe fatto. la macchina da scrivere non c'entra nulla. poi eh niente di grave eh (sono 250 euro in meno a qualcuno, non muore nessuno), ma perché negarlo?
daje, non è difficile
se si rompe una caldaia in quel capannone, l'idraulico lo pagano
Mah, io penso questo: vuoi fare il fotografo professionista OGGI? Devi metterti nell'ordine di idee di saper fare bene e in modo molto affidabile quei servizi che il fotoamatore della domenica non può e non sa fare, devi stare su un altro livello rispetto a lui. Se ti perdi dietro il fatto che i fotoamatori ti rubano il lavoro e che oggi vanno sempre bene anche le foto malfatte con lo smartphone e che la vera qualità non interessa più a nessuno probabilmente, se il tuo cervello si perde dietro quelle cose lì, vuol dire che non sei bravo abbastanza per essere un vero pro. O magari mi sbaglio, è giusto un pensierino sconclusionato della sera, lo butto lì, fatene l'uso che preferite...
Mio io non mi perdo dietro il fatto che i fotoamatori "rubano" (un verbo che usi tu e che io rifiuto) il lavoro, sto dicendo che chi fa un lavoro gratis per chi tu chiami "committente", toglie un lavoro a chi potrebbe farlo, tutto qua. lo chiedessero a me, non lo farei, soprattutto se si parla di aziende, tutto qua. poi uno fa come vuole, ognuno di noi è diverso per fortuna. la qualità ovviamente non c'entra una cippa, visto che nel caso riportato è totalmente in secondo (anzi in terzo) piano.
poi se il fotoamatore è bravo, anzi bravissimo, il mio consiglio è che si faccia pagare lui, invece di farsi cojonare da chi lo fa lavorare gratis. così è un gioco lose-lose.
Io ho la Z6, posso condividere in tempo reale gli scatti tramite Snapbridge ed il Cloud Nikon. Mi basta dare l'accesso a terzi. Sicuramente si può fare lo stesso in Sony. Basta saperlo prima
Ultimo corto di Apple girato con Iphone 15 Pro max; a mio avviso dimostra l'importanza di chi sta dietro il mezzo e non il mezzo e che nel settore video è ampiamente accentuato rispetto la fotografia (basta andare a vedersi i backstage di questi video)
Siamo un po' OT ma dimostra le potenzialità di un mezzo non specifico per uno scopo ( se nelle mani giuste )
Quando vado in montagna spesso già in macchina i miei amici si scambiano le foto della giornata....io rispondo che per le mie ci vorrà qualche giorno.....ma poi vedo che le apprezzano molto anche perché i risultati non sono paragonabili......
E' un po' come nelle partite di calcio i giornali pagano il primo che manda la foto del goal quindi vanno mandate praticamente subito. Ecco con le dirette social ecc.. sempre più spesso i materiali devono essere mandati quasi in tempo reale, non è una questione di qualità assoluta, ma banalmente quei contenuti interessano subito, nel momento che sta avvenendo l'evento o comunque subito dopo
è lo scopo per cui invitano qualcuno a documentarlo, quindi chi decide di lavorare in questi ambiti ha la necessità di organizzarsi per soddisfare queste esigenze. Poi possiamo discutere di qualità ecc.. ma è secondaria rispetto allo scopo
Matteo Groppi . . . Sono d'accordo che la qualità può essere in molti frangenti secondaria allo scopo . .
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