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Liberatoria alternativa e quando serve?


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avatarjunior
inviato il 08 Agosto 2023 ore 21:53

Secondo me il gioco non vale la candela. In Europa hanno reso la pubblicazione impossibile dal punto di vista normativo. Quindi o ci si sbatte davvero tanto oppure si accetta il rischio
________________________

@Istoria, io metto in guardia apposta, perché non capita... Ma se capita...

Quanto alla tua riflessione. Con 500 euro ti fai scrivere una liberatoria/privacy da un avvocato esperto in protezione dati personali. Per un fotoamatore evoluto/semipro mica è un documento così complicato. Per un professionista le cose si complicano invece e si spende di più per sistemare tutte le clausole. Fatta firmare quella è davvero dura che qualcuno la contesti,a meno che non siano affari da decine-centinaia di migliaia di euro. Allora tutto diventa possibile. E lo dico per esperienza.
Capisco che rompa spendere 500 euro per una liberatoria con i crismi ma questo è l'unico modo per essere al sicuro. Altrimenti accetti un rischio, magari minimo ma...

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2023 ore 22:06

Io Alberto intendo lo sbatti di farla firmare :D

E' un muro psicologico che preclude spesso la disponibilità di chi viene ritratto.

Ti posso chiedere una cosa, mi è venuto un dubbio... ma l'ambito territoriale dell'eventuale reato in base a cosa viene stabilito?

Mi spiego con un esempio: fotografo una persona in Italia (magari lo si capisce dal contesto che la circonda) però poi pubblico su FB (i cui server risiedono extra UE) quindi il reato (non lo scatto perchè in realtà la foto essendo in luogo pubblico la potrei fare, in Italia) in teoria sarebbe commesso all'atto della pubblicazione quindi al caricamento in una territorialità in cui vige un'altra normativa. Salvo dimostrare che il caricamento è partito dall'Italia, ma non è semplice.

Quindi in questo caso quale territorialità si applica?

E vale anche il contrario... vado in America faccio un ritratto e poi lo posto in una mostra in Italia, quale normativa si applica?

E' un pò come la diffamazione che su Fb segue la normativa Americana quindi è un reato amministrativo ma non penale e perciò se il profilo non è facilmente rintracciabile nemmeno si mettono ad aprire la pratica.

Grazie





avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 0:28

@Istoria se salvano l'IP insieme ai dati di chi l'ha caricata possono determinare la nazione, non so se lo possono fare per la privacy

ovviamente basta usare una VPN per simulare di essere in altro luogo

avatarjunior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 7:59

@Istoria

Cerco di dare un consiglio generale ai fotoamatori che non vogliono avere a che fare con liberatorie/privacy e amano lo street:
1) evitare di fotografare persone riconoscibili in primo o secondo piano
2) per le eventuali persone in secondo piano riconoscibili dare una bella sfocatura al viso della persona, perché si perda la riconoscibilità
I ritrattisti, invece, devono mettersi il cuore in pace e pensare di avere a che fare con liberatorie e privacy.

Ai fini del regolamento sulla privacy vale dove il fotografo risiede e svolge la sua attività abituale, indipendentemente da dove è allocato il server.
Facciamo proprio l'esempio di Facebook: io pubblicherò la foto sul mio profilo o la mia pagina, dove in qualche modo sarà chiaro il riferimento a me (altrimenti che senso avrebbe pubblicare su un profilo poi non riconducibile al sottoscritto?).
Il querelante, quindi, agirà contro di me sulla base di dati oggettivi e starà eventualmente a me dimostrare che quel profilo non mi appartiene.

In generale,per i locali,vale la legge del Paese in cui ci si trova anche se poi la foto viene utilizzata in Europa. I professionisti infatti si informano sempre sulle leggi privacy e diritti immagine del Paese dove vanno a scattare. Attenzione questo non vale per i minori che sono tutelati da norme internazionali.

E se fotografo un cittadino USA in Italia? In teoria devo avere liberatoria/privacy perché lui,in quel periodo, è tutelato dalla legge europea. All'atto pratico,essendo l'azione legale di parte, nessun cittadino USA si sognerebbe mai di fare causa a un europeo per l'utilizzo di una foto, a meno che gli interessi in gioco non diventino sensibili. Faccio due esempi per chiarire: faccio la foto a cittadino USA turista in Italia e la utilizzo per qualche mostra/concorso. Nessun pericolo. Faccio la stessa foto e la vendo, poi la foto diventa famosa e vale un sacco di soldi. Il cittadino USA potrebbe venir invogliato da qualche studio legale a prendersi la sua fetta di business.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 8:21

"@Vincenzo Virus i danni sono di molti tipi. Se la persona, per esempio con perizia psicologica, dimostra anche solo un turbamento emotivo, non è esclusibile che il giudice dia il danno morale in via equitativa. Magari 1000 o 2000 euro, più le spese legali per te e controparte. Un giochino che facilmente può costare al fotografo 10000 euro.".... più volte in altri post riguardo l'argomento è stato chiesto agli utenti di mostrare prove concrete di fotografi amatoriali che hanno dovuto risarcire qualcuno o che si siano dovuti presentare dinanzi un giudice per un'immagine pubblicata senza liberatoria. Nessuno è stato in grado di trovare materiale in merito. La legge va rispettata ma bisogna essere anche realisti più che allarmisti, anche se non bisogna dare mai tutto per scontato.

avatarjunior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 8:42

@Vincenzo Virus forse bisogna sapere che i danni vengono calcolati in sede civile, non penale (tranne per diffamazione e simili), e le sentenze, in questi casi, non sono pubbliche. E per foto non credo nessuno abbia voglia di finire in Cassazione, dove le sentenze assumono valore pubblicistico. La maggior parte delle volte, poi, la questione viene risolta in maniera transattiva, senza andar davanti al giudice. Cioè l'avvocato del fotografo consiglia di pagare un quid e finisce lì, senza pubblicità.
In un precedente post invece avevo pubblicato un link a diverse cause penali su questioni di foto senza liberatoria.
In sintesi i casi ci sono, non frequenti ma esistono.
Come ho già avuto modo di dire, ognuno si comporta come vuole. È come per la cintura di sicurezza in auto. Non serve, finché non fai un incidente. Quante volte si fa un incidente? Magari mai in tutta la vita. Magari invece capita e poi ti maledici di non averla indossata.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 8:52

Grazie Alberto, tutto chiaro.






avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 9:53

Alberto se viene chiesto risarcimento o quant'altro non è sicuramente per un'immagine innocua. Un'immagine innocua non porta danni (perché bisogna dimostrarlo non a parole ma con documentazioni) per cui possono chiedere al massimo la rimozione. L'avvocato è il primo che sconsiglia di fare una causa dove non c'è nessun danno.Puoi fare una semplice prova, metti sul tuo profilo fb una foto dove ritrai un amico (in accordo con lui) chiedigli di segnalare la foto per la rimozione è prova a vedere la prassi richiesta per poterlo fare. Nella maggior parte dei casi la foto resta lì sul profilo. Ho provato dopo una discussione a riguardo privacy ecc. per verificare di persona. La foto l'ho rimossa ma non perché mi è stato chiesto, semplicemente perché era una prova in accordo con un amico. Ciò non toglie che non bisogna mai dare nulla per scontato su questo non ci sono dubbi.

avatarjunior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 10:33

@VincenzoVirus

La prova di FB mi dispiace dirlo, non vale a nulla, poichè le policy di Meta, sulla base delle quali l'azienda giudica la rimozione o meno delle foto su richiesta, non sono in linea con la legge europea. C'è un lungo contenzioso di Meta con la Commissione europea alla Corte di Giustizia a tal proposito.

Cosa succede nel caso una persona non voglia che un fotografo amatoriale utilizzi più la propria foto?
Nel 99,99% dei casi probabilmente scrive una mail, un messaggio Whatsapp o un messaggio FB, nel qualche chiede la rimozione. A rimozione eseguita finisce tutto lì.
C'è poi lo 0,01% in cui non ricevi la mail dalla persona ma dal suo avvocato, in cui ti intima la rimozione della foto e ti chiede di ricevere copia della liberatoria/privacy sulla base della quale tu hai pubblicato la foto. Tu cortesemente gli rispondi di aver rimosso la foto ma che non avevi liberatoria. Lui ti riscrive chiedendo una somma come indennizzo per il titolare dell'immagine, altrimenti dovranno avviare l'iter presso Garante Privacy e Tribunale civile. Tu vai da un avvocato, lui ti consiglia di pagare il quid, se non è uno sproposito. Perchè ti consiglia di pagare? Perchè spenderesti molto di più in avvocati nell'iter giudiziario e rischieresti comunque di avere torto. Tu paghi e la vicenda si chiude lì. Mi si può dire che l'atteggiamento dell'avvocato del fotografato è "estorsivo". In linea teorica posso anche essere d'accordo ma la persona in difetto è il fotografo.

Ha ragione @Istoria nel dire che la sensibilità delle persone sulla propria privacy è aumentata, così pure la consapevolezza, grazie a qualche avvocato, che possono guadagnare qualcosa. Spesso l'avvocato del fotografato include la propria parcella nel quid. E sono tutti felici, gli avvocati (tu qualcosa al tuo per la consulenza la dovrai dare) e il fotografato. Tutti tranne il fotografo.
Negli ultimi due anni ho seguito e dato consigli a due amici proprio per vicende di questo tipo. Chiuse in entrambi i casi con un esborso per il fotografo amatoriale di 500-600 euro, perchè si sono rivolti a me e ho fatto io da filtro con l'avvocato di controparte. Altrimenti, e lo dico con cognizione di causa, la cifra può facilmente raddoppiare o triplicare per chiudere il contenzioso in via trasattiva.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 12:11

Alberto sono oltre vent'anni che faccio foto in strada, ribadisco son d'accordo di tutelarsi con la liberatoria dalle leggi ecc. a patto che lo scatto realmente possa causarci spiacevoli sorprese. Non mi sono mai posto problemi come ho già spiegato in precedenza, se valuto che un'immagine possa toccare la dignità di qualcuno o altri problemi per questioni di buonsenso evito la pubblicazione. Scrivo per esperienza personale (che non vuol dire fate come me), non mi è mai capitato che sia stato contattato per rimuovere una foto, anzi mi è stata richiesta. La fortuna può essere fino ad un certo punto poi ci rifletterei un attimo. Purtroppo per me contano i fatti realmente accaduti, tutto il resto son chiacchiere.Sarei interessato più che altro sentire la testimonianza
di qualcuno che abbia avuto storie poco piacevoli è vedere lo scatto incriminato per poi discuterne. Gli anni che ho lavorato con le immagini ho sempre seguito tutta la burocrazia ma si trattava di lavoro per cui era una tutela sia per l'autore (che non ero io ma fotografi che contattavo in base al lavoro è budget del committente) che per i soggetti immortalati. Il mio intervento non vuole invogliare nessuno a trasgredire la legge sulla privacy ma sono contro ad allarmismi che spesso riguardano semplici foto dove soggetti immortalati tra l'altro sono ripresi in maniera tale che non occorre nessuna liberatoria. In ogni caso nel dubbio è per stare tranquilli che nessuno possa chiedere la rimozione o altro di una immagine si può sempre giocare aumentando il contrasto o un taglio appropriato che renda il soggetto non riconoscibile. www.instagram.com/p/CEx-m7OH7Dx/?igshid=MzRlODBiNWFlZA== www.instagram.com/p/CHXUgUuHhK7/?igshid=MzRlODBiNWFlZA==

avatarjunior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 12:59

Cerco di dare un consiglio generale ai fotoamatori che non vogliono avere a che fare con liberatorie/privacy e amano lo street:
1) evitare di fotografare persone riconoscibili in primo o secondo piano
2) per le eventuali persone in secondo piano riconoscibili dare una bella sfocatura al viso della persona, perché si perda la riconoscibilità
I ritrattisti, invece, devono mettersi il cuore in pace e pensare di avere a che fare con liberatorie e privacy.


Mi ricito, essendo evidendentemente in accordo con te.

Solo che molti fotoamatori non conoscono le regole base e del buon senso, credendo di poter pubblicare in ogni dove e senza problemi foto scattate in luogo pubblico.
Non è così.
Poi capisco che capiti di scattare un bel ritratto street e magari accorgersi che è ben studiato e realizzato solo dopo aver aperto la foto a pc. Quel ritratto non è possibile divulgarlo nè usarlo, senza una liberatoria. Rimarrà nel nostro book personale, potremo stamparlo e averlo in casa. O altrimenti lo utilizziamo a nostro rischio e pericolo.

Dal che l'esperienza accaduta a due amici fotoamatori che ho raccontato.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 13:49

"Poi capisco che capiti di scattare un bel ritratto street e magari accorgersi che è ben studiato e realizzato solo dopo aver aperto la foto a pc. Quel ritratto non è possibile divulgarlo nè usarlo, senza una liberatoria. Rimarrà nel nostro book personale, potremo stamparlo e averlo in casa. O altrimenti lo utilizziamo a nostro rischio e pericolo."... perfettamente d'accordo, la cosa importante è sapersi prendere le proprie responsabilità anche in base alla propria esperienza, usare il buonsenso non solo per le foto da pubblicare ma anche in caso che qualcuno ne chieda la rimozione, senza fare discussioni, alla fine non è caschi il mondo se si elimina una foto dalla galleria.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 18:18

perfettamente d'accordo, la cosa importante è sapersi prendere le proprie responsabilità anche in base alla propria esperienza, usare il buonsenso non solo per le foto da pubblicare ma anche in caso che qualcuno ne chieda la rimozione, senza fare discussioni, alla fine non è caschi il mondo se si elimina una foto dalla galleria.


Pienamente d'accordo ma il problema se incontri quello che si incaponisce o che vuole prendere qualche centinaio di euro da te.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 18:43

Tutto può accadere, l'imprevisto c'è sempre, dimostri i danni che gli ho recato ad un giudice è lì avrà.

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2023 ore 19:20

Le centinaia di Euro si pagano, le decine di migliaia si discutono ...

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