| inviato il 27 Gennaio 2023 ore 10:19
“ Matteo, una domanda... Hai usato chat gpt? Hai capito che non si sta parlando di un software ma di una rete neurale? „ si per il mio lavoro ;-) il software non è intelligente, ragiona sui dati, quale è la sua forza? il fatto che è gestito come una conversazione, questa conversazione salva dei dati che permettono di affinare e modificare le risposte. Ti faccio un esempio, fino a 2 giorni fa se chiedevi al programma: quanto fa 10+10? Lui risponde 20. A questo punto tu gli dici: non è vero fa 25. Lui si scusa e se rifai la domanda ti dice 25. A questo punto lo ricorreggi e lo fai tornare a 20. Ecco questa è l'intelligenza che c'è dietro. Lui ragiona su dati, li usa per le risposte. I dati non restano fermi, il Db è in evoluzione e anche il software In più usa i dati della conversazione per affinare le risposte. Quindi ti ripeto stai facendo sparate su una materia di cui non sai nulla e stai pretendendo di avere ragione portando esempi senza senso. Mi spiace se vuoi che ti dica hai ragione te lo dico, ma non è così e faresti meglio a parlare di qualcosa su cui sei ferrato. Aggiungo che le Ai necessitano di una grande quantità di macchina cosa molto costosa. Quindi non è solo dove puoi arrivare ma quanto puoi investire, ci sono tecnologie potenti ma antieconomiche e che per questo non vengono davvero sfruttate. Ecco qui si farà anche un ragionamento di questo tipo: ossia quanto è sostenibile il tutto? la risposta condizionerà l'investimento, gli utenti contemporanei che potranno usare il software e dove si spingerà |
| inviato il 27 Gennaio 2023 ore 10:21
Giordano, stiamo creando un potentissimo virus informatico... Tutto qui... Quando sfuggirà di mano, e lo farà perché diventerà astuto, sarà ovunque in tempo 10 secondi... Poi quello che vorrà fare dopo lo scopriremo, non sono né convinto di uno scenario alla terminator né del contrario... Avremmo solo creato un qualcosa, fatto di bit, ma più intelligente della razza più intelligente che conosciamo, ovvero noi.. |
user198779 | inviato il 27 Gennaio 2023 ore 10:27
" MatteoGroppi "Quindi non è solo dove puoi arrivare ma quanto puoi investire, ci sono tecnologie potenti ma antieconomiche e che per questo non vengono davvero sfruttate. Ecco qui si farà anche un ragionamento di questo tipo: ossia quanto è sostenibile il tutto? la risposta condizionerà l'investimento, gli utenti contemporanei che potranno usare il software e dove si spingerà" +1 |
| inviato il 27 Gennaio 2023 ore 10:27
“ @Ficofico Giordano, stiamo creando un potentissimo virus informatico... Tutto qui... Quando sfuggirà di mano, e lo farà perché diventerà astuto, sarà ovunque in tempo 10 secondi... „ Già fatto anche questo solo che è biologico e quindi più lento. “ @MatteoGroppi Quindi non è solo dove puoi arrivare ma quanto puoi investire, ci sono tecnologie potenti ma antieconomiche e che per questo non vengono davvero sfruttate. „ Perchè invece non cercare di sviluppare appieno le capacità del cervello che abbiamo già. Si vocifera che lo utilizziamo solo in minima parte. Sarebbe forse troppo antieconomico? |
| inviato il 27 Gennaio 2023 ore 10:30
Matteo, il software non è intelligente, ci mancherebbe, altrimenti saremmo già spacciati adesso e non tra qualche anno... Per me non sai come funziona una rete neurale, il database è statico e lo aggiorna di volta in volta open ai, non impara nulla dalle risposte.. Quello che è evidente ai più intelligenti sulla terra, da elon musk, Bill Gates etc etc... È che prima o poi l'uomo genererà una ai veramente troppo intelligente, siamo indietro qualche decennio ma non di più... Il progresso segue una curva esponenziale (guarda solo da Gpt3 al 4) e nel giro di 30-40 anni, a meno che non intervenga tu in persona a fare il debug del software, l'uomo creerà qualcosa di veramente intelligente... |
user198779 | inviato il 27 Gennaio 2023 ore 10:31
Ficofico "Giordano, stiamo creando un potentissimo virus informatico... Tutto qui... " Che non ragiona che perseguirà quello per cui è stato programmato fino alla sua totale annichillazione. Come il genere umano effettivamente |
| inviato il 27 Gennaio 2023 ore 10:32
Dai ti dico che hai ragione anche se non sai niente di software La prima frase direi che dimostra il fatto che non hai capito nemmeno cosa scrivo e mi spiace ma é inutile scriverti perché davvero hai scritto qualcosa senza senso Non hai le basi non sai cosa dici ma va bene hai ragione |
| inviato il 27 Gennaio 2023 ore 10:40
Dai continua a giocare con articoli per i click che vai lontano Scusami ma mi sono stancato di ×te e ti blocco perché veramente non ha senso scrivere così. Mi spiace ma dovresti parlare di ciò che sai |
| inviato il 27 Gennaio 2023 ore 10:42
Tu mi spiace ma non sai nulla di nulla, tra fidarmi di te o fidarmi di Ray Kurzweil, scusa ma scelgo il secondo... |
| inviato il 27 Gennaio 2023 ore 10:44
L'intelligenza non risiede nel dare risposte in tempo zero, ma nel farsi domande per tutto il tempo. |
| inviato il 27 Gennaio 2023 ore 10:45
Questa è da mandare immediatamente a Marzullo... Fantastica.. |
| inviato il 27 Gennaio 2023 ore 10:50
“ @Perazzetta Ettore L'intelligenza non risiede nel dare risposte in tempo zero, ma nel farsi domande per tutto il tempo. „ “ @Ficofico Questa è da mandare immediatamente a Marzullo... Fantastica.. „ Scommetto che nemmeno lei (alias GptX) è capace di tanto, e mai lo sarà! |
user204233 | inviato il 27 Gennaio 2023 ore 11:02
“ stiamo creando un potentissimo virus informatico „ Io penso che chi manda in giro trojan e similari non sia così i.diota da andare a scriverlo in un forum pubblico di fotografia. Questa cacata di programmino non è un virus e mai lo sarà, a meno che appunto gli sviluppatori non ci vadano ad inserire qualche trojan, o roba del genere, volontariamente. |
| inviato il 27 Gennaio 2023 ore 11:05
È incredibile come Kurzweil riesca a capire in anticipo cosa succederà da lì a poco tempo.. Previsioni future In un TED Talk del 2014, poi, Kurzweil affermava che “Fra cinque o dieci anni da adesso i motori di ricerca saranno basati non solo sulla ricerca di combinazioni di parole e collegamenti, ma sulla reale comprensione, sulla comprensione che deriva dalla lettura di miliardi di pagine sul web e sui libri. Un giorno, passeggiando, Google si attiverà all'improvviso dicendo “Sai Mary, un mese fa eri preoccupata che il tuo integratore di glutatione non andasse oltre la barriera emato-cefalica. Esattamente tredici secondi fa una nuova ricerca ha scoperto un nuovissimo approccio e un nuovo modo di prendere il glutatione. Lascia che te ne faccia un riassunto.” Ribadiva, poi, l'importanza dei nanorobot, alla luce del crescente rimpicciolimento della tecnologia: “Entreranno nel nostro cervello attraverso i capillari e in pratica collegheranno la nostra neurocorteccia a una neurocorteccia nel cloud che fungerà da estensione alla nostra neurocorteccia. Mi spiego: oggi avete un computer nel vostro cellulare, ma se avete bisogno di 10.000 computer per pochi secondi per effettuare una ricerca complessa, potete effettuarla per qualche secondo nel cloud. Nel 2030 se avrete bisogno di un po' di neurocorteccia in più, sarete in grado di collegarvi a quella del cloud, direttamente dal vostro cervello. […] Così i nostri pensieri saranno un ibrido fra pensiero biologico e non-biologico e la parte non-biologica sarà soggetta alla mia legge sul ritorno accelerato. Crescerà in modo esponenziale. Ricordate cos'è successo l'ultima volta che la nostra neurocorteccia è aumentata? È successo due milioni di anni fa, quando siamo diventati umanoidi e abbiamo sviluppato questa fronte ampia. Gli altri primati hanno una fronte inclinata. Non hanno la corteccia frontale. La corteccia frontale non è differente dal punto di vista qualitativo. È un'espansione della neurocorteccia, ma questa quantità aggiuntiva di pensiero è stato il fattore che ci ha permesso di fare il salto qualitativo e di inventare il linguaggio, l'arte, la scienza, la tecnologia e le conferenze TED. Nessun'altra specie l'ha fatto”. Questa volta, afferma Kurzweil, l'espansione della mente avverrà senza limiti: questo sarà il vero fattore che consentirà all'uomo di fare un ulteriore salto avanti nella cultura e nella tecnologia, arrivando sempre più vicino alla singolarità. |
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