| inviato il 01 Ottobre 2021 ore 21:37
Allora, ho fatto così, Macchina in manuale, Spot e ho misurato affianco al sole e non proprio su di lui, ho ricomposto l'immagine, focheggiato e sovraesposto di due stop, questo è il risultato, praticamente non l'ho toccata in lightroom....sono molto contento del risultato, devo impratichirmi ancora ma più o meno ho capito come fare......almeno credo www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4053517 |
| inviato il 01 Ottobre 2021 ore 22:36
“ devo impratichirmi ancora ma più o meno ho capito come fare......almeno credo „ Non vorrei deluderti ma alcune cose che scrivi non sono chiare... Premesso che questa è una scena statica e puoi usare tutte le modalità che vuoi, comprese quelle semiautomatiche, vorrei farti un paio di domande per capire meglio: 1) quali parametri avevi impostato in manuale e perchè avevi scelto quelli? e quando scrivi “ ho sovraesposto di due stop „ 2) quale di questi parametri hai variato e come? |
| inviato il 02 Ottobre 2021 ore 0:46
“ Allora, ho fatto così, Macchina in manuale, Spot e ho misurato affianco al sole e non proprio su di lui, ho ricomposto l'immagine, focheggiato e sovraesposto di due stop, questo è il risultato, praticamente non l'ho toccata in lightroom....sono molto contento del risultato, devo impratichirmi ancora ma più o meno ho capito come fare......almeno credo „ Il libro "Fotografia di Paesaggio" di John Shaw, mi fu molto utile per capire l'esposizione. A quel tempo scattavo con le diapositive. La latitudine di posa che oggi viene definita come gamma tonale, è la capacità della Dslr di registrare contemporaneamente dalle luci più luminose alle ombre più chiuse. Oggi è nell'ordine di circa due stop in sottoesposizione e 1 stop in sovraesposizione. Con le diapositive era di circa 1/2 stop sopra e 1/2 stop sotto! Con le Dia l'esposizione doveva essere perfetta. Johon Shaw spiega nel libro una tecnica molto utile: nel display è presente una scala grafica dell'esposizione
 in modalità espositiva A, S o P, con ISO bloccato su un valore preciso, diciamo 100 ISO, inquadriamo la scena e scegliamo cosa nell'immagine è più importante. Stiamo fotografando un tramonto, puntiamo la misurazione spot sul cielo colorato e memoriziamo la coppia tempo-diaframma. Vogliamo un cielo più chiaro? Allora giriamo il comando di compensazione di esposizione, facendo spostare la tacca del grafico di esposizione su +1. Vogliamo un arancione scurissimo e molto saturo? Sempre con l'esposizione memorizzata sul cielo, allora giriamo il comando di compensazione di esposizione, facendo spostare la tacca del grafico di esposizione su -2. Stiamo scattando una foto in cui è presente tanta neve. La neve è bianca, quindi puntiamo su di essa, memorizziamo e aumentiamo di +2 stop, in modo che venga un bel bianco candido. E cosi via. Semplice no? |
| inviato il 02 Ottobre 2021 ore 6:13
Nella fotografia digitale possono presentarsi essenzialmente due situazioni: 1) Il sistema macchina (ossia il sensore) accomoda la dinamica della scena; 2) La dinamica della scena (il contrasto, cioè) eccede la dinamica della macchina. Nel caso 1) e con macchine FF moderne, si può esporre in tanti modi e i risultati saranno nella norma accettabili. Va sottolineato che la dinamica massima si raggiunge a ISO nativo facendo ETTR. Alzare gli ISO comporta taglio della dinamica, sempre. L'aumento del rumore ad alti ISO dipende dal fatto che ogni salto ISO (tipo da 100 a 200 ISO) dimezza la luce raccolta dal sensore. In sé e per sé non sono gli alti ISO a introdurre rumore, ma è vero che un ISO più alto aumenta EV e se aumenta EV (Exposure Value) diminuisce la luce che arriva al sensore. Il caso 2) è quando per una serie di fondate ragioni anche applicare ETTR a ISO nativo non basta. Allora si impongono delle scelte: tagliare le luci o le ombre. In fotografia amatoriale non è un dramma perché sono i toni medi a decretare il successo di uno scatto (di solito). In campo professionale intervengono le luci artificiali. Si parte da un semplice flash fino a TIR carichi di illuminatori per concerti e cinema. Sono esigenze che il fotoamatore non ha. La dinamica passa in sottordine e si scatta liberamente ad alti ISO. Per questo si tende ad usare il sensore più grande in proporzione alla capacità di spesa: sensori più grandi raccolgono più luce, hanno più dinamica e mostrano meno rumore. |
| inviato il 02 Ottobre 2021 ore 8:08
Grazie Valgrassi che riesci a far capire cose in apparenza difficili anche ad una CAPRA come me... |
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