| inviato il 29 Luglio 2021 ore 16:47
Infatti Tris ammetto candidamente che anch'io agli inizi rimanevo meravigliato davanti a molte foto "con trucchetto". La colpa (se così vogliamo chiamarla) non è certo di chi osserva l'immagine che giustamente parte da sincera ammirazione e buona fede, quanto di chi spesso (e non parlo di foto da zoo dove oramai la gente lo dichiara) non spiega onestamente quali mezzi ha usato per certe foto. È questo che trovo fastidioso, essendo uno che invece si fa un c.ulo quadro per ottenere certi scatti e si sente dire: ma che esca hai usato? Nessuna, perché non è necessaria alcuna esca per fare certe foto, ma solo tantissima pazienza e un po' di fattore c. |
| inviato il 29 Luglio 2021 ore 16:58
Giusto Pietro! |
user1856 | inviato il 29 Luglio 2021 ore 17:06
Sembra più un discorso da amatori di ornitologia o di natura che di amatori di fotografia... Col risultato che poi foto come il macaco del 2007 di Unterthiner o il coccodrillo riflesso di Giorgetta sono ahimè rarità... |
| inviato il 29 Luglio 2021 ore 17:16
Cos, forse ci si dimentica che spesso noi siamo solo dei "fotografi naturalisti della domenica", che durante la settimana lavorano come tutti e non hanno tempo di andare in giro per il mondo alla ricerca di questo o di quello |
| inviato il 29 Luglio 2021 ore 17:16
Scusate se vado OT, ma andare allo zoo non è cosi male.... Io allo zoo, accompagnando la mia nipotina che si diverte molto, fotografo gli animali sapiens esclusivamente. E gli animali sapiens, peraltro, neanche si accorgono del sottoscritto... uso mia nipote come paravento se occorre.. |
user1856 | inviato il 29 Luglio 2021 ore 17:32
“ Cos, forse ci si dimentica che spesso noi siamo solo dei "fotografi naturalisti della domenica", che durante la settimana lavorano come tutti e non hanno tempo di andare in giro per il mondo alla ricerca di questo o di quello „ E allora vedi che fare le foto in cattività nel poco tempo libero non è di meno valore che avere più tempo libero ed andare in giro per il mondo? Tolte le miriadi di figurine ce l'ho, ce l'ho, manca magari sarebbe interessante un lavoro concentrato su poche immagini che siano bellissime anche se riprese in un posto banale piuttosto che avere fotografato ogni esemplare riportato nella guida Collins... altrimenti è sempre un "già visto" perpetuo. E lo dico pensando alla fotografia in generale, non solo al reportage naturalistico. Ovvio che per uno che fa reportage, il dove ha scattato e il come è fondamentale. Per uno che fa fotografia non di reportage assolutamente no. E quindi magari un tacchino o un gallo ripreso in un set dove ha messo mano l'uomo potrebbe dare più interesse per molti che vedere il solito ennesimo gruccione catturato con un tele, sempre uguale, sempre quello... Almeno per vedere cose nuove... |
| inviato il 29 Luglio 2021 ore 17:57
Ma l'ennesimo Gruccione, magari in volo, hai provato a catturarlo? In genere chi fa questo tipo di foto ha un interesse che va oltre la foto, per questo apprezza molto quando in didascalia ci sono indicazioni del posto - anche generiche - e della situazione. Lo stesso animale fatto in Italia o altrove può avere un valore diverso. Una valutazione solo estetica io non riesco a farla, soprattutto su foto che sanno lontano un miglio di ambiente controllato senza che ciò sia indicato. Poi chi non frequenta il genere probabilmente fa delle valutazioni diverse. Che non vuol dire sia sbagliato fotografare allo zoo o simili: ho scattato anch'io a Casteltirolo, rapaci quasi da falconeria; però non le pubblico. |
user1856 | inviato il 29 Luglio 2021 ore 18:49
Capisco benissimo il discorso. Alla fine rimane il valore reportagistico e quello fotografico il più delle volte diventa marginale... Poco più di un contenitore per scatti che hanno si valore naturalistico, magari importante, ma che fotograficamente non dicono poi molto... Quando le due cose si uniscono invece che esce qualcosa di valore... |
| inviato il 29 Luglio 2021 ore 19:16
Gundamrx91 anch'io lavoro durante la settimana e posso dedicarmi alla fotografia solo nel tempo libero. Per cui anche chi ha poco tempo può comunque farlo. È una questione di scelte (tutte legittime, per carità), non certo di mancanza di tempo però. Cos, scusa se ti contraddico, però non penso che quando scatto a pieno formato a un gipeto, un gallo forcello, un airone, un picchio nero, un nibbio e via discorrendo si possa parlare di reportage naturalistico. Quando fotografi un'imbeccata naturale, una battuta di caccia, anche un semplice tuffo o un decollo pensi che veramente si possa parlare di reportage o che l'aspetto fotografico vada in seconda fila?. Sicuramente ti do ragione sul fatto che non si fanno 8000 scatti al giorno, ma nemmeno servono, in fondo ne basta uno buono |
user1856 | inviato il 29 Luglio 2021 ore 21:16
“ Quando fotografi un'imbeccata naturale, una battuta di caccia, anche un semplice tuffo o un decollo pensi che veramente si possa parlare di reportage „ Certamente sì: se non intervieni nella scena è reportage (take a photo). Quello che dico è che andrebbe comunque unito alla ricerca anche estetica e alla ricerca di qualcosa che non porti al "già visto" per creare qualcosa di valore. Da cui i riferimenti che avevo fatto a Troublemaker di Unterthiner o al Cocco di Giorgetta. Solitamente invece si vedono perlopiù "figurine" con qualche eccezione. Ora, tolta la nicchia di chi guarda solo al lato naturalistico, chi guarda la foto dal punto di vista comunicativo ed estetico rileva perlopiù poca innovazione. È tutto un già visto. Un esempio di scatto reportagistico di decollo che considero figurina già vista e quindi, oggi, nulla di buono:
 Mi è capitato un paio di volte di fare parte di giurie di concorsi internazionali in cui anche in categoria nature tra i parametri un valore è dato ai lavori che sono "nuovi". Il già visto, la copia della copia, aggiunge poco a ciò che già c'è. Di ciò andrebbe sempre tenuto conto, non solo nelle categorie creative ma anche nelle reportagistiche. |
| inviato il 29 Luglio 2021 ore 21:32
Abbiamo già fotografato tutto. |
| inviato il 29 Luglio 2021 ore 21:39
Non é l'originalità in assoluto del soggetto, ma il come lo si racconta |
user1856 | inviato il 29 Luglio 2021 ore 21:42
In assoluto sicuramente no. Ma ha il suo peso anche quello. Il come lo si racconta è fondamentale. Idem il cosa stai comunicando. |
| inviato il 29 Luglio 2021 ore 21:49
Tris “ Dunque, cerco nella galleria fauna delle immagini di lupi, e mi imbatto in foto scattate a Villetta Barrea piuttosto che al Bayerischer Wald che hanno uno botto di visualizzazioni e una marea di commenti positivi/estasiati. Ora le immagini, spesso, sono di ottimo livello, non lo nego però sono fatte in ambiente controllato...poi trovo degli scatti(alcuni davvero degni di nota) di esemplari in natura, liberi, che hanno 200 visualizzazioni e 15 commenti e mi chiedo, come è possibile? Cioè dovrebbe essere esattamente l'opposto, perchè avviene ciò? „ Me lo sono chiesto anch'io, per molto tempo: ho risolto non pubblicando più nulla |
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