| inviato il 27 Giugno 2021 ore 16:01
Secondo me... è da rivedere un attimo il ruolo dei "social", perché credo che ne abbiamo due punti di vista differenti. |
| inviato il 27 Giugno 2021 ore 16:11
Può essere. Per me, possono essere un portfolio, possono non esserlo, possono esserlo in parte (come abbiamo visto anche per Shaller). Per me tutto ed il contrario di tutto può essere, non ho certezze assolute... sicuramente marketing, una vetrina. Quando vedevo i portfoli 25 anni fa erano dei cataloghi/libri di carta stampata fine art, minimo 20x30. Personalmente faccio fatica a considerare un profilo Instagram, che nasce come app da smartphone 5x5cm o meno, come portfolio. Preferisco vetrina, presentazione, marketing o tutto quello che vuoi... ma ognuno è libero di considerarlo come vuole, opinione personale... . Che poi nel 2021 per un nuovo utente sia fondamentale può anche essere... |
| inviato il 27 Giugno 2021 ore 20:55
Interessante però domandarsi se IG possa essere un trampolino di lancio o semplice supporto. Si nasce online e si diventa noti online ? Magari non ancora ma la via è tracciata e la nostra epoca è forse solo una transizione. Che poi sia IG o altra piattaforma non importa.
Circa Schaller, è un giovane e si fregia di collaborazioni che non sono quelle per cui è conosciuto su IG che è quello che vorrebbe. Insomma vorrei ma non posso.
E su questo concordo con Francesco e Vincenzo, e Matt non me ne voglia. |
| inviato il 27 Giugno 2021 ore 21:32
Walter...
Fammi il nome di un fotografo famoso, non presente sui social. Poi fammi il nome di un contemporaneo bravo, non presente sui social.
Per me se non hai una esistenza sui social oggi, non esisti.
ATTENZIONE!!!!! Può non interessarti perché non vuoi avere una visibilità... questo è un altro discorso. |
| inviato il 27 Giugno 2021 ore 21:36
Nessuno.
Ma può essere il solo social la chiave del successo e della notorietà ? Questa la domanda. Non mi sembra ancora il momento.
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| inviato il 27 Giugno 2021 ore 21:57
La mia opinione...
i social oggi sono fondamentali.. ma non per le relazioni. Mi spiego, esisti se sei presente... se hai tanti follower sei trend, altrimenti no.
Certo i follower si comprano... ma alla fine nn serve. Oggi per un fotografo che si vuole affermare il marketing è fondamentale.
ATTENZIONE!!!!
Se sei uno bravo e hai il marketing è ok....
Se sei uno bravo senza marketing non serve a niente
Se non sei bravo e hai il marketing... dp un pò finisce... e diciamo che non ti serve.
Se non sei bravo e non marketing, puoi parlare di macchine e corpi su juza, magari partecipando a discussioni su FF e M43.
Da qui il marketing serve... è indispensabile, non un supporto. Fare marketing sui social è una scienza, non è banale.
Schaller è un uomo di marketing, sempre secondo me....
@vincenzovirus
pensa quanti nemici mi sto facendo.... |
| inviato il 27 Giugno 2021 ore 22:15
Che sia bravo a fare marketing non c'è dubbio... come non c'è dubbio sulle "macchine da marketing" social; dico solo, che ha fatto anche altro. Pensa quanti followers ha la Ferragni, un orario di prima fascia in TV è infinitamente inferiore di un prodotto nelle sue mani... come scrivevo prima la comunicazione oggi è questa, se "nasci" in un determinato periodo storico devi per forza adeguarti al momento. Sul suo fregiarsi o meno (anzi, non menzionare collaborazioni con testate, mi pare umile, ed in linea col suo motto del divertimento), è una scelta sua, opinabile o meno. I suoi primi reportage, 6 anni fa, sono usciti solo digital, già questo fa pensare... |
| inviato il 27 Giugno 2021 ore 22:38
Diciamo che il presupposto è il talento e quello non lo si compra, semmai lo si alimenta e lo si coltiva. Poi c'è il resto, e il marketing, come lo chiami tu, è necessario ma non fondamentale, IG è un mezzo come un altro per farlo.
Chi ha gallerie per il mondo e vende fotografie a centinaia di migliaia di dollari, le venderebbe comunque, con il marketing adatto al momento, al prodotto, eccetera eccetera. |
| inviato il 27 Giugno 2021 ore 23:23
Interessante il discorso su "Chi ha gallerie per il mondo e vende fotografie a centinaia di migliaia di dollari, le venderebbe comunque". Bisognerebbe vedere se sono "nati digitalmente", diciamo negli ultimi 7/8 anni o meno. Un po' il discorso inverso a ciò che scriveva Francesco poco sopra. Intendo: sui social c'è anche un "curatore" per HBC o Erwitt, ma grandi autori nati negli ultimi 7/8 anni??? Anche se hanno un propio sito, non basterebbe per lanciarsi nel web. Discorso davvero interessante. Paragonato alla comunicazione moderna... |
| inviato il 27 Giugno 2021 ore 23:38
mahhh. Secondo me sono cambiati gli strumenti fi comunicazione, i contenuti, il pubblico.
La notorietà ha assunto un'importanza notevolmente superiore ai contenuti. La certezza che "Chi ha gallerie per il mondo e vende fotografie a centinaia di migliaia di dollari, le venderebbe comunque" mi disorienta, ma evidentemente ci sono cose che ignoro.... tra le tante non certezze che ho...
Chi sarebbero? Sicuro che non puntino anche alla notorietà? Sono evidentemente soggetti che sono in gallerie e per questo ignorano IG, ma siamo veramente sicuri?
A me non pare.... 3.1 mln di follower, 1450 post.... capitati lì per puro caso!
www.instagram.com/stevemccurryofficial/?hl=it
Sentendo Walter sembra che uno che è nelle gallerie non punti su IG. Premetto che sarebbe stupido a non farlo.. e mi chiederei il perchè.
Ripeto...
Se sei uno bravo e hai il marketing è ok....
Se sei uno bravo senza marketing non serve a niente
Se non sei bravo e hai il marketing... dp un pò finisce... e diciamo che non ti serve.
Se non sei bravo e non marketing, puoi parlare di macchine e corpi su juza, magari partecipando a discussioni su FF e M43.
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| inviato il 28 Giugno 2021 ore 0:09
Si ok, McCurry è un nome vecchio e già affermato da decenni, lo conoscono anche gli adolescenti. Evelyn Hockstein, ha 3000 follower esempio, probabilmente meno di un calciatore medio.... pur essendo lì da 2012. Forse fa male marketing? Chi lo sa; eppure ha un curriculum notevolissimo... i social sono un oceano, 5 miliardi di iscritti su Instagram, da McCurry ai selfie della commessa sotto casa, con un algoritmo che ti fa vedere solo ciò che interessa a te... come si può paragonare ad un sito di fotografia faccio fatica a capirlo... Tra l'altro, confrontarsi e discutere anche di fotografia a 360°, fotografi emergenti etc, oltre all'attrezzatura (per chi è interessato ovviamente), lì non avviene, qui si. Qui puoi vedere uno scatto a piena risoluzione (sempre a chi interessa), lì coi filtri creativi 5cmx5 si punta più sulla "creatività" artificiale, digitale. Non si parla, non ci si confronta, non si discute. Fiammelle, manine e cuoricini... ha sostituito la TV nel linguaggio ovvio che si usa come marketing... il marketing ha anche il potere di sopravvalutare molto un prodotto. E non per forza dopo un po' stanchi... se guardi nelle autorizzazioni google dell'app, usa anche il microfono, suppongo tu sappia che vuol dire.... |
| inviato il 28 Giugno 2021 ore 0:15
mah sinceramente nn ho capito la tesi e la sintesi.
NN metto in dubbio che juza abbia la sua logica, nn ho detto questo... piuttosto che se nn sei fotografo, parli di macchine fotografiche.
Ti ripeto, però... nn ti capisco. Il marketing nn sono i social,... come la prima regola del marketing è... nn sopravvalutare... perdi il cliente al secondo giro.
il resto scusami... ma anche rileggendolo è incomprensibile |
| inviato il 28 Giugno 2021 ore 6:32
É in argento interessante quello dei social.
É indubbio che la comunicazione oggi sia fondamentale e che molti autori sfruttino instagram per raggiungere in pubblico
Ci sono anche autori come Stephen shore che fanno foto specificatamente per Instagram, non ha su un suo portfolio ma scatti fatti per quella specifica pubblicazione.
Per altri fotografi invece ha sostituito un po' il sito e lo usano come vetrina e stop.
Altri autori come Tim Walker non sono presenti evidentemente essendo già conosciuti, ma non lavorando con mostre continuamente in giro per il mondo non sentono la necessità di rivolgersi a quel tipo di pubblico
Il circuito dell'arte credo sia una cosa a se Taryn Simon non é sui social ma é comunque una delle fotografie può apprezzate (e pagate)
Diciamo che la cosa varia molto ma ciò non significa che non curino la comunicazione che come ha sottolineato Francesco é diventata imprescindibile, ma che questa comunicazione é rivolta a un certo target e non sempre con gli stessi canali |
| inviato il 28 Giugno 2021 ore 8:26
Quello che non capisco io, è il parallelo tra i social e parlare di attrezzatura su questo sito. Come se un bravo fotografo, non possa mai parlare di attrezzatura, sia un tabù. Mi fa sorridere francamente, non capisco il nesso... intendevo quello. Dividiamo sempre il mondo in 2 fazioni, in qualsiasi campo. Qui, gli "artisti" con la macchina scocciata, o quelli con l'attrezzatura da mila euro che fotografano paperette e parlano solo di attrezzatura. Ci sono anche le vie di mezzo intendo, e, come hai rimarcato, ci sono anche modi per comprare followers; mi scuso per essermi espresso male. Ringrazio Matteo, sempre preziosi i suoi interventi, ha fatto un po' di chiarezza con esempi concreti. In estrema sintesi, tornando a Shaller:
è bravo in Marketing sui social? Si.
È solo marketing e social? No, ha anche pubblicato su importanti testate, magari poco ma lo ha fatto, basta informarsi bene prima di trarre conclusioni affrettate.
Sulla sua bravura, non sono io a decidere, ho espresso il mio parere, ognuno esprime il suo. Spero di essermi spiegato meglio, buona giornata!
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| inviato il 28 Giugno 2021 ore 8:30
@Matteo introduci una parola interessante "comunicazione" oltre che marketing usata da me. Il marketing include la comunicazione.
Gli strumenti di comunicazione e la diffusione del digitale non hanno solamente modificato i mercati (in generale) ma ne hanno rappresentato una evoluzione. Questa evoluzione non sempre trova gli attori pronti e preparati.
Nella fotografia bisogna dividere tra due distinti universi, forse tra tre. Il primo sono i fotografi già affermati prima del digitale (sono coloro che hanno avuto una possibilità di scegliere se utilizzare i nuovi canali o no). Il secondo è quello di chi ha iniziato negli ultimi 10/15 anni e non affermato, deve guardare la comunicazione e i social come strumento imprescindibile. Terzo universo è dei soggetti con sistemi di relazioni forti... per territorialità, visibilità per altri motivi (facciamo il caso di un fotografo di Milano integrato in un sistema) è ovviamente più avvantaggiato rispetto ad un fotografo di Marzano Appio che dalla sua può, non puntare su relazioni ma sulla comunicazione "aperta".
Quello che vedo è che noi italiani siamo molto meno pronti ad un utilizzo di questi strumenti. Il digital divide esiste ed è culturale. Non sono esterofilo, ma vedo gli italiani molto meno pronti rispetto a tanti fotografi esteri emergenti.
Noi pensiamo sia un modo per socializzare, altri creano contenuti, allineati al proprio stile da proporre sui social... il valore della notorietà qualificata è un valore considerevole.
Parere personale |
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