| inviato il 05 Giugno 2021 ore 9:00
Credo che un limite ci sia. Se spostiamo il riferimento principale, da cui ognuno di noi parte, dal cinema alla pittura, per esempio, troviamo forse più quadri in verticale che in orizzontale, soprattutto in ambito ritrattistico. Dipende fortemente dal personale rapporto con le immagini.
Io non faccio propriamente ritratti, nel senso che non faccio ritratti "posati" ma sono comunque immagini rapportabili ad un ritratto e credo che molti starebbero bene in verticale e qualche volta ci provo
ma quando riguardo le due scene una accanto all'altra quella verticale mi piace meno, però so che dipende dalla mia formazione nel rapporto con le immagini.
Claudio invece la universalizza ed è su questo punto che sto riflettendo.
p.s.: un grazie a Claudio e a tutti quelli che ci fanno parlare di fotografie e non solo dei mezzi che ci permettono di farle. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 9:08
Magari però stiamo invertendo causa ed effetto.
Primo: la fisiologia dell'occhio restituisce un campo visivo a prevalenza di ellisse disposta orizzontalmente.
Secondo: l'occhio scansiona la scena in parte anche in base a strategie non intenzionali/deliberate. E qui è complicato trarre conclusioni, almeno per me.
Forse se dopo la scrittura ha assunto uno standard prevalentemente orizzontale, le tecnologie ottiche e fotografiche hanno offerto strumenti su base prevalentemente orizzontale, la produzione di immagini e video pure....potrebbero esserci elementi di fondo legati alla fisiologia, piuttosto che esserci stato un nostro adattamento comportamentale e culturale...almeno credo valga la pena considerarlo. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 9:30
La vista dell'essere umano si estende di più in orizzontale che in verticale.
Le foto devono/vogliono riprodurre quel che si vede.
E per fare la foto con il cellulare potete anche girarlo di 90°.
My 2 cents. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 9:41
“ ma parecchi degli astanti criticarono fortemente l'eccesso, a loro dire, di inquadarture verticali! „
E ci credo... se c'è un ambiente che richiede l'inquadratura orizzontale è il mare... (che ha un orizzonte)
Anche se la persona sulla tavola è in verticale. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 9:42
Giusto Fabrizio e Lorenzo, neanche il cinema ha inventato le immagini ma ha preso spunto dalla realtà.
Continuando a riflettere probabilmente le immagini verticali sono utili per evidenziare dei particolari come fosse uno strano zoom che ad un certo punto vira anche di 90° |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 10:14
Il surf si sviluppa sull'onda, poi, che è anch'essa orizzontalissima. Il movimento e le scie conseguenti sono orizzontali, per continuare... Non mi verrebbe troppo di ruotare la macchina per il surf, a meno che per primi piani ritrattistici ai surfer, onestamente.
E sono uno che la macchina la gira spessissimo e volentieri, nonché vado a tagliare nel formato che mi pare in post per ottenere meglio ciò che voglio.
Penso di avere qualunque, davvero qualunque formato in galleria.
Basta sia funzionale al messaggio e si va dal 1:5 al 5:1. No problema.  |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 10:44
Dipende chi è il soggetto. Se parliamo di esseri umani il problema è che quando si usa il 3:2 il verticale è parecchio verticale e tende ad escludere il contesto, mentre l'orizzontale è parecchio orizzontale e tende a "segare le gambe" ai soggetti che abbiano natura verticale costringendo ad allontanare il punto di osservazione.
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| inviato il 05 Giugno 2021 ore 11:06
Scusa Lorenzo se il surfista si avvicina fino a riempire il fotogramma è fin troppo evidente il fatto che sia l'umano che il mezzo, ricordo che si tratta di windsurf, avendo per loro natura un andamento spiccatamente vertivale quasi impongono di essere inquadrati sottolineando quella che è la loro essenza! |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 11:10
Senza contare che quando si fotografa il mare la cosa davvero importante non è l'andamento dell'inquadratura ma piuttosto che l'orizzonte rispecchi la sua essenza di essere orizzontale! |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 11:21
E comunque il solito paragone, ormai trito e ritrito, col cinema è davvero stucchevole perché se è vero, come è vero, che il cinema si sviluppa orizzontalmente è anche vero che quando si deve inquadrare un soggetto caratterizzato da un deciso andamento verticale la camera da presa non viene più mossa da destra a sinistra ma dall'alto verso il basso o viceversa... pratica quest'ultima impossibile con la fotografia!
O mi sono perso qualcosa? |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 11:30
“ E comunque il solito paragone, ormai trito e ritrito, col cinema è davvero stucchevole perché se è vero, come è vero, che il cinema si sviluppa orizzontalmente è anche vero che quando si deve inquadrare un soggetto caratterizzato da un deciso andamento verticale la camera da presa non viene più mossa da destra a sinistra ma dall'alto verso il basso o viceversa... pratica quest'ultima impossibile con la fotografia! „
Nel cinema inoltre quando il soggetto ha andamento verticale spesso vengono introdotti elementi (in genere scuri) che facciano da quinte. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 12:10
Ma infatti una cosa è chiedersi PERCHÉ vengano prodotte più immagini orizzontali che verticali, un'altra è affermare che sia in generale più corretto produrne di orizzontali che verticali. Sulla falsità della seconda tesi spero siamo tutti d'accordo 
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| inviato il 05 Giugno 2021 ore 12:20
Certo. Non c'è un modo migliore. C'è un modo adatto al soggetto. Che poi anche lì... ricordiamoci sempre che molti grandi fotografi usano formati quadrati o quasi quadrati e che il formato guida l'occhio tanto quanto il soggetto. Io ho diversi scatti quadrati che se non li misuri paiono orizzontali o verticali (a causa del soggetto o, comunque della composizione).
Questa a molti non sembra quadrata, ma lo è:
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| inviato il 05 Giugno 2021 ore 13:43
La 'necessità' di una prevalenza del formato orizzontale giustificata con la fisiologia della vista umana è un argomento che, se reggesse, andrebbe confermata con l'evidenza sperimentale. Credo che se ne sia occupato Rudolf Arnheim in Arte e Percezione Visiva, ricordo che, in uno degli ultimi capitoli affrontava il tema della cornice e poi del rapporto di aspetto. Se fosse vero che c'è una sorta di coazione alla rappresentazione orizzontale dovrebbe risultare dalla statistica delle immagini prima che ci fosse un mezzo tecnologico ad orientare la rappresentazione. Non so se una statistica sia possibile e sia mai stata fatta, però mi sovvengono tutte le pale d'altare e tutte le vetrate che hanno orientamento verticale. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 14:02
Si ma quello è perché le devi infilare in un certo spazio. Sei vincolato da quel supporto specifico.
L'ipotesi che invece i supporti di registrazione moderni (analogici prima, digitali poi [***] ) si siano sviluppati in orizzontale per influenza fisiologica la trovo estremamente realistica e pertinente. Per noi è una visione più naturale, così come per un colombo è naturale vedere a 360° in orizzontale con un occhio per lato.
[***] anche perché va detto che le lenti restituiscono un cerchio di immagine, per cui lo sfruttamento maggiore di tale cerchio, da parte di un supporto poligonale, sarebbe dato da un quadrato piuttosto che da un rettangolo, orizzontale o verticale che sia. |
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