| inviato il 11 Dicembre 2020 ore 14:41
Non conosco quella marca. Posso concordare o meno con quello che scrivi, ma penso che dipende molto dalla tipologia d'uso ecc. Personalmente non fumo e nemmeno i miei amci quindi nessuno di noi ha mai preso fuoco per essere vestiti in sintetico. Anche sull'abrasione non condivido a pieno. Sono sicuramente più delicati ma anche in questo caso, mai avuto grossi problemi con rami e roccie. Certo che se dovessi emigrare clandestinamente dall'Italia che cola a picco, prima di strisciare sotto un filo spinato, ci penso un attimo... |
| inviato il 11 Dicembre 2020 ore 16:18
Concordo che dipende molto da quello che uno fa. Usando io spesso stare fuori in natura per giorni e cucinando sul fuoco e facendo bushcraft con lame e seghetti in mezzo a rami e rovi per costruirmi i ripari che mi servono, trovo troppo fragili molti indumenti tecnici, che invece vanno benissimo per un escursionista che voglia stare molto leggero e con abbigliamento tecnico senza esigenze particolari di robustezza. |
| inviato il 11 Dicembre 2020 ore 17:14
@Winnie: Fartela sostituire non e' un'opzione? |
| inviato il 11 Dicembre 2020 ore 19:32
@ Leopizzo, Si ci stavo pensando, però per esperienza so che una buona riparazione oltre a costare qualche decina di euro non è della stessa qualità dell'originale. Ho un giubbotto di pelle che gli avrò fatto cambiare la cerniera 3 volte Comunque ho appena visto altri modelli 3 in 1 sul sito della Columbia oltre a quella segnalata da Alba74, anche a prezzi buoni con tessuti di qualità |
| inviato il 11 Dicembre 2020 ore 23:44
@Nessunnego, Nel Bushcraft le necessità sono molto particolari. Io non l'ho mai affrontato seriamente ma qualche vaga idea ce l'ho e concordo con te che in quel campo un altro valore molto importante è la resistenza alle abrasioni dei materiali. Prima non avevo capito che ti riferivi a quella tecnica in particolare. Le mie necessità sono molto diverse dalle tue. Per esigenze di famiglia, le mie escursioni per il 90% dei casi durano poco meno di un giorno. In quel breve lasso di tempo devo partire da un noto punto “A” per raggiungere un ipotetico punto “B” poiché la destinazione finale la maggior parte delle volte dipende dalla possibilità di fare qualche scatto interessante. C'è sempre una programmazione di base, tuttavia non possiamo prevedere dove troveremo gli animali così si cammina fino al raggiungimento dell'obbiettivo. Va da se, che un abbigliamento performante e leggero è quasi indispensabile per avere “pochi limiti”. Gia così il mio zaino raramente è sotto gli 8kg, se dovessi usare capi resistenti e pesanti probabilmente avrei molti più limiti in termini di distanza e dislivello. Come si diceva prima, non tutti abbiamo le stesse necessità. È bello ed interessante leggere pareri ed esperienze diverse, grazie per il tuo contributo. |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 8:35
@Winnie: io intendevo farlo fare direttamente a The North Face. Con Salewa ho rotto una cerniera e me l'hanno cambiata loro. So che molte aziende, sull'onda "green", hanno messo in piedi i servizi di riparazione. |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 8:42
@Leopizzo, interessante, non ne ero a conoscenza, grazie per l'info! Ho appena verificato che per The North face il servizio non è previsto oltre i 2 anni di garanzia purtroppo. |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 9:05
Azz... restano i cinesi sotto casa. Certe volte riescono anche bene... |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 10:45
@Winnie, Hai provato comunque a scrivergli per vedere se fanno uno strappo alla regola o ti fanno qualche altra proposta? Puoi sempre essere particolarmente “gentile” da dire che ti trovi tanto bene e che ci sei affezionato, che non vuoi cambiarla o addirittura cambiare marca. Sai com'è, quest'anno la vita è dura per tutti, anche per loro. Magari ti vengono in contro in qualche modo. Se non lo fanno pace, ci hai provato, non ti è costato nulla e hai un parametro in più di valutazione di quel brand. Anzi, se poi condividi la tua esperienza, l'abbiamo anche noi. |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 12:45
Scusate se interrompo lo scambio sul materiale (di cui leggo avidamente perché spesso mi domando anche io lo stesso ma in altri ambiti): Osprey atmos ag50 o Kestrel 58/68? Il peso base è quasi identico e ne vorrei fare uso per provare a fare 1/2 notti fuori per fare foto. |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 12:52
Io ho preso Osprey Atmos Ag 65. Se devi star fuori d'inverno ti serve spazio di carico per via dell'ingombro di vestiti e sacco a pelo/tenda/materassino isolante. Per l'estate ho preso un Osprey Stratos 36. Sono i migliori zaini che abbia mai avuto. |
user80044 | inviato il 12 Dicembre 2020 ore 14:22
Atmos Ag, non ho mai trovato uno zaino così comodo da portare anche se pesante Ormai uso solo zaini Osprey ne ho 4 modelli diversi per gli utilizzi più svariati |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 15:20
+1 per l'Atmos AG. |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 15:33
Ho 5 Osprey tra cui Atmos Ag 50 e kestrel 68. Il kestrel è bello ma secondo me perfetto nella versione 38 litri o al messimo 48. Oltre meglio andare su modelli maggiormente studiati per carichi + pesanti quali appunto o l'atmos oppure, a mio avviso meglio ancora, l'aether ag70! Quest'ultimo secondo me uno dei migliori zaini presenti sul mercato al momento! |
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