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cosa non fotografare ( s.b. docet )


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avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 8:14

Visto che bisogna per forza continuare il paragone culinario è necessario contestualizzare, benedusi si rivolge a un target ben specifico e parla agli amatori che condividono a caso on line.
Quindi non è il piatto di pasta che lo chef si fa ma il piatto che serve in trattoria.
È vietato servire la solita pasta al pomodoro magari un po' scotta? No non lo vieta nessuno.
Ma fa bene ogni tanto che qualcuno ricordi che oltre gli apprezzamenti di amici e parenti c'è un mondo e che che in questo mondo c'è anche chi fa qualcosa di più.
Tutto qui.
Poi ci si può offendere, ma alla fine non scrive nulla di scandaloso.
Si diverte a provocare un poco e come vedete funziona visto che alla fine anche qui si parla solo di quel che ha scritto

user177356
avatar
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 8:41

È vietato servire la solita pasta al pomodoro magari un po' scotta? No non lo vieta nessuno.


Mi era venuta in mente la stessa metafora.

Concordo pienamente su tutto quello che hai scritto.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 9:47

Visto che bisogna per forza continuare il paragone culinario è necessario contestualizzare, benedusi si rivolge a un target ben specifico e parla agli amatori che condividono a caso on line.
Quindi non è il piatto di pasta che lo chef si fa ma il piatto che serve in trattoria.

No! se venisse servito in trattoria sarebbe un piatto fatto a fini commerciali, paragonabile a un fotografo professionista; invece si parla di amatori, quindi il paragone dovrebbe essere fatto con chi organizza una cena tra amici.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 9:53

No! se venisse servito in trattoria sarebbe un piatto fatto a fini commerciali, paragonabile a un fotografo professionista; invece si parla di amatori, quindi il paragone dovrebbe essere fatto con chi organizza una cena tra amici

Esatto.
E aggiungo la decima volta che hai preparato per i tuoi amici una pasta al sugo scotta, qualcuno dirà basta, dirà che ci sono altre ricette da scoprire.
Poi se uno ha un circolo di amici che adorano la pasta al sugo scotta, allora sarà a cavallo.
Sarà il loro chef.
contenti loro...
Ciao
LC

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 10:00

Un mio amico, odiatore delle macchine fotografiche e relativi padroni ci disse: ma perché non fate un disegno invece di una foto?Eeeek!!!

avatarsupporter
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 10:33

"Non fotografare gli straccioni, i senza lavoro, gli affamati.
Non fotografare le prostitute, i mendicanti sui gradini delle chiese,
i pensionati sulle panchine solitarie che aspettano la morte come un treno nella notte.
Non fotografare i neri umiliati, i giovani vittime delle droga, gli alcolizzati che dormono i loro orribili sogni. La società gli ha già preso tutto, non prendergli anche la fotografia.
Non fotografare chi ha le manette ai polsi, quelli messi con le spalle al muro, quelli con le braccia alzate, perchè non possono respingerti. Non fotografare la suicida, l'omicida e la sua vittima.
Non fotografare l'imputato dietro le sbarre, chi entra o esce di prigione, il condannato che va verso il patibolo.
Non fotografare il carceriere, il giudice e nessuno che indossi una toga o una divisa. Hanno già soppportato la violenza non aggiungere la tua. Loro debbono usare violenza, tu puoi farne a meno.
Non fotografare il malato di mente, il paralitico, i gobbi e gli storpi. Lascia in pace chi arranca con le stampelle e chi si ostina a salutare militarmente con l'eroico moncherino.
Non ritrarre un uomo solo perchè la sua testa è troppo grossa, o troppo piccola, o in qualche modo deforme. Non perseguitare con i flash la ragazza sfigurata dall'incidente, la vecchia mascherata dalle rughe, l'attrice imbruttita dal tempo. Per loro gli specchi sono un incubo, non aggiungere le tue fotografie. Non fotografare la madre dell'assassino e nemmeno quella della vittima. Non fotografare i figli di chi ha ucciso l'amante, e nemmeno gli orfani dell'amante. Non fotografare chi subì ingiuria: la ragazza violentata, il bambino percosso. Le peggiori ×e fotografiche si commettono in nome del diritto all'informazione. Se è davvero l'umana solidarietà quella che ti conduce a visitare l'ospizio dei vecchi, il manicomio, il carcere, provalo lasciando a casa la macchina fotografica. Non fotografare chi fotografa; può darsi che soddisfi solo un bisogno naturale.
Come giudicheremmo un pittore in costume bohémien seduto con pennelli, tavolozza e cavalletto a fare un bel quadro davanti alla gabbia del condannato all'ergastolo, all'impiccato che dondola, alla × che trema di freddo, ad un corpo lacerato che affiora dalle rovine?? Perchè presumi che il costume da free-lance, una borsa di accessori, tre macchine appesa al collo e un flash sparato possano giustificarti?"


No. Ma proprio no.
Non ponete alcun limite alla vostra creatività.
Non lasciate che nessuno possa dirvi cosa fotografare.
Non permettete a nessuno di dirvi cosa non fotografare.
Siate liberi. Sempre.

Saranno poi gli altri a giudicare, in piena libertà di giudizio, i vostri lavori.

Detesto la censura. In qualsiasi sua forma.
Detesto chi mi dice cosa posso o non posso fare.
Un professore che pone simili paletti ai suoi allievi, a mio avviso, li comprime tradendo il suo primo dovere, tirare fuori da ognuno la sua vera natura, lasciarlo libero di esprimersi.

PS capisco l'ironia iniziale che mi aveva quasi divertito, ma poi mi sono chiesto, ......chi decide cosa è giusto? E allora non ci ho visto più......

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 10:46

“ "Non fotografare gli straccioni, i senza lavoro, gli affamati.
Non fotografare le prostitute, i mendicanti sui gradini delle chiese,
i pensionati sulle panchine solitarie che aspettano la morte come un treno nella notte.
Non fotografare i neri umiliati, i giovani vittime delle droga, gli alcolizzati che dormono i loro orribili sogni. La società gli ha già preso tutto, non prendergli anche la fotografia.
Non fotografare chi ha le manette ai polsi, quelli messi con le spalle al muro, quelli con le braccia alzate, perchè non possono respingerti. Non fotografare la suicida, l'omicida e la sua vittima.
Non fotografare l'imputato dietro le sbarre, chi entra o esce di prigione, il condannato che va verso il patibolo.
Non fotografare il carceriere, il giudice e nessuno che indossi una toga o una divisa. Hanno già soppportato la violenza non aggiungere la tua. Loro debbono usare violenza, tu puoi farne a meno.
Non fotografare il malato di mente, il paralitico, i gobbi e gli storpi. Lascia in pace chi arranca con le stampelle e chi si ostina a salutare militarmente con l'eroico moncherino.
Non ritrarre un uomo solo perchè la sua testa è troppo grossa, o troppo piccola, o in qualche modo deforme. Non perseguitare con i flash la ragazza sfigurata dall'incidente, la vecchia mascherata dalle rughe, l'attrice imbruttita dal tempo. Per loro gli specchi sono un incubo, non aggiungere le tue fotografie. Non fotografare la madre dell'assassino e nemmeno quella della vittima. Non fotografare i figli di chi ha ucciso l'amante, e nemmeno gli orfani dell'amante. Non fotografare chi subì ingiuria: la ragazza violentata, il bambino percosso. Le peggiori ×e fotografiche si commettono in nome del diritto all'informazione. Se è davvero l'umana solidarietà quella che ti conduce a visitare l'ospizio dei vecchi, il manicomio, il carcere, provalo lasciando a casa la macchina fotografica. Non fotografare chi fotografa; può darsi che soddisfi solo un bisogno naturale.
Come giudicheremmo un pittore in costume bohémien seduto con pennelli, tavolozza e cavalletto a fare un bel quadro davanti alla gabbia del condannato all'ergastolo, all'impiccato che dondola, alla × che trema di freddo, ad un corpo lacerato che affiora dalle rovine?? Perchè presumi che il costume da free-lance, una borsa di accessori, tre macchine appesa al collo e un flash sparato possano giustificarti?" ?

Altro che limite alla creatività, è il minimo sindacale che dovrebbe rispettare chiunque sia fornito di coscienza e pietà. Gli amatori ( anche i professionisti ma che non abbiano ricevuto uno specifico incarico di lavoro) dovrebbero astenersi dal mettere alla berlina la debolezza, il dolore, l'abbandono. Non nascondiamoci dietro l'arte, che quella la si può fare fotografando un fiore ( e molti l'hanno fatto) . Usiamo il cervello in abbinamento al cuore.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 11:03

Non condivido una virgola.
Praticamente il tuo scritto suona come: "Idealizziamo la realtà tenendo solo le cose belle, che le brutte non vanno bene".
E comunque potremmo aggiungere: "Non fotografiamo il bambino che gioca o la mamma che ride, che la nostra fotografia potrebbe rovinare la spontaneità di quel momento di gioia. Non fotografiamo il fiore, che la nostra fotografia potrebbe disturbare una farfalla che era proprio sul punto di impollinare quel povero fiore, privandolo così noi della possibilità di propagarsi. Non mangiamo animali, che é crudele, e nemmeno piante, che é provato che soffrono. Estinguiamoci possibilmente senza lasciar indietro nulla di noi, che i resti potrebbero essere di interferenza a qualcosa".
Semplicemente noi facciamo parte dell'esistente e in una visione illuminata dell'esistenza la madre che annega i propri figli in vasca da bagno per poi spararsi un colpo in testa lasciando il proprio cervello sulle pareti del bagno ha stessa bellezza, dignità e poesia di un'alba sull'Hindukush.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 11:04

@_Axl_
Grandissimo. Ola
Più o meno come tutte le sue affermazioni, le cose che dice B. oscillano tra il provocatorio e il banale. Ma davvero deve arrivare un guru della fotografia per dire che la foto fatta al ristorante della pasta e poi condivisa su fb e instagram è banale ? Ho visto un suo TED sul tubo, dice nulla, ha scoperto che esistono i social, cosa che sapeva anche mia madre, e che in rete sui social ci sono migliaia di foto banali. Ma varda la nessuno ci aveva mai pensato !! E io invece ti dico che quello che manda il tramonto fotografato male mezzo mosso con lo smartphone e postato su fb farà una foto banalissima, ma comunica una sua emozione, e quindi è molto più comunicativa di molte foto studiate e cucinate per esprimere arte e compiacere a tutti gli esperti e guru.
Una volta in un ristorante mangiai una pasta al pomodoro magnifica, mai più mangiata uguale.

avatarsupporter
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 11:04

@Damiana_Rusconi, tu non avresti scattato queste foto quindi. Mi pare ovvio da quel che dici.

















Tu non vuoi sapere.
Non vuoi che il tuo sonno venga turbato.
Non lo trovo "progressista" ma, estremamente "borghese" e "perbenista".
L'apoteosi del politically correct applicato alla fotografia.

Queste foto hanno cambiato la storia.
Hanno aperto gli occhi al mondo.

user155906
avatar
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 11:05

Queste foto hanno cambiato la storia.
Hanno aperto gli occhi al mondo.


difficilmente la foto della signora davanti san giovanni che chiede l'elemosina sdraiata intera cambierà il mondo

avatarsupporter
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 11:08

difficilmente la foto della signora davanti san giovanni che chiede l'elemosina sdraiata intera cambierà il mondo


ma ti ricorderà che esiste.

Certo, se preferisci la facciata di San Giovanni eccoti accontentato.





Bella, vero? Visto che linee cadenti? Sarà stata fatta con un TS?

user155906
avatar
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 11:11

ma ti ricorderà che esiste.



e dove sarebbe quindi la necessità di ricordare a tutti che c'è una signora davanti san giovanni che chiede l'elemosina? soprattutto perché ricordarlo con una fotografia con un hashtag #streetphoto ?
e poi, quella foto ha cambierebbe la vita della signora?


p.s. che c'enrtra la foto notturna di san giovanni?

avatarsupporter
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 11:17

e dove sarebbe quindi la necessità di ricordare a tutti che c'è una signora davanti san giovanni che chiede l'elemosina? soprattutto perché ricordarlo con una fotografia con un hashtag #streetphoto ?


Non esiste la "necessità" in fotografia.
Esiste però la libertà di non farsi dire da nessuno cosa fotografare e cosa no.

e poi, quella foto ha cambierebbe la vita della signora?


Assolutamente sì.
Da queste foto denunce (immenso problema dei sennzatetto a San Francisco) la politica e la società americana si stanno muovendo per porre rimedio ad un problema troppo a lungo sottaciuto dai media "ufficiali".
Anche tu, mi pare di capire, non avresti mai scattato questa foto.





La stessa Wikipedia gli dedica una voce enciclopedica enorme "Homelessness in the San Francisco Bay Area".
en.wikipedia.org/wiki/Homelessness_in_the_San_Francisco_Bay_Area

avatarsupporter
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 11:18

p.s. che c'enrtra la foto notturna di san giovanni?


Per fornirti un'immagine "rassicurante" che non turbi la giornata di nessuno

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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