| inviato il 05 Agosto 2025 ore 12:54
Io ho spesso utilizzato tanti anni fa ( parlo di anni '80/'90) in pellicola calze da donna unite a iso elevati. A volte utilizzando tempi al limite del micromosso. Dovrei avere una classica foto di Venezia così qui su Juza. Questo mi dava un simil sfocato controllato. 2 sempre in era pellicola ho utilizzato filtri UV con olio. Ma era una tragedia sporcare tutto con l'olio. Oppure, sempre in pellicola, un filtro UV leggermente trattato con carta vetro! I risulta migliori si ottenevano associando un leggera sfocatura. 3 riferendomi agli impressionisti e in particolare a pittori italiani come Boldini soprattutto e anche Zandomeneghi ho utilizzato il mosso sempre associato a iso elevati ( ho un paio di foto nella sezione sport, ma non erano nate per lo sport, quanto per il ritratto Un altro esempio nello sport era addirittura una foto di Panatta - anni "70). Ma le ho utilizzate anche per paesaggi, a volte rifotografando mie stampe in B/N. Una ispirazione proveniente dallo sport era 40 anni fa Piero Sbrana ( che oggi credo sia un dirigente FIAF): come lui combinavo mosso con leggera sfocatura e alti iso per far affiorare anche la grana che dava " più corpo" allo sfocato. Ci fotografavo ritratti, paesaggi, oltre che sport. In stampa usavo pellicole tirate a 1600 iso ( per l'epoca già tanto) e sviluppate con sviluppi che aumentavano la grana e l'effetto del mosso come il Crawley DX 16 di Ornano., in diapositiva usavo una 640 iso ( asa all'epoca) della 3 M 4 infine ho spesso usato luci auto, semafori, luci strada sfocati specialmente con i riflessi sull'asfalto dopo la pioggia. Sfocatura fatta con vari gradi con obbiettivi manuali....anche perché all'epoca gli obbiettivi erano solo manuali. Parlo di anche più di 40 anni fa. 5 non è proprio in tema, ma ho in passato utilizzato anche tecniche tipiche di Mimmo Jodice ( motion blur) con movimenti zoom e girando , durante lo scatto su cavalletto, la ghiera di messa a fuoco, spesso di pochissimo. Quasi tutte queste tecniche le ho usate molto tempo fa, in era pellicola; difficile oggi essere originali in questo campo dopo tanti decenni. Bisogna studiarsi bene i risultati da ottenere |
| inviato il 05 Agosto 2025 ore 13:42
Vero, io non punterei per forza all'originalità pensata usando un'estetica precisa, ma punterei a un racconto arricchito dalla scelta estetica. Anche se mi piace la sperimentazione fine a se stessa |
| inviato il 05 Agosto 2025 ore 17:56
Prevedo un grande successo negli studi degli oculisti. |
| inviato il 05 Agosto 2025 ore 18:01
“ Prevedo un grande successo negli studi degli oculisti. „ |
| inviato il 05 Agosto 2025 ore 18:58
Io ho spesso utilizzato tanti anni fa ( parlo di anni '80/'90) in pellicola calze da donna unite a iso elevati. 2 sempre in era pellicola ho utilizzato filtri UV con olio. Ma era una tragedia sporcare tutto con l'olio. Oppure, sempre in pellicola, un filtro UV leggermente trattato con carta vetro! ******************************************** Tutti rimedi empirici di chi non poteva permettersi le tante belle cose di oggi caro Claudio, rimedi però che tranquillamente si potrebbero adoperare anche oggi. E chissà, forse darebbero risultati originali! |
| inviato il 05 Agosto 2025 ore 19:09
Ci fotografavo ritratti, paesaggi, oltre che sport. In stampa usavo pellicole tirate a 1600 iso ( per l'epoca già tanto) e sviluppate con sviluppi che aumentavano la grana e l'effetto del mosso come il Crawley DX 16 di Ornano., in diapositiva usavo una 640 iso ( asa all'epoca) della 3 M ******************************************** Beh certo che una Tri-X Pan 400 tirata a 1600 asa ti testituiva una grana a pallettoni da cinghiale! Discorso diverso invece quello relativo alla 3M 640 asa, non tanto perché era una diapositiva quanto piuttosto perché era una emulsione tarata per la luce al Tungsteno, 3400° K, e che quindi adoperata a 5500° K i colori finiva per inventarseli |
| inviato il 05 Agosto 2025 ore 19:31
Non ho bisogno dei miazbrothers, mi basta togliere gli occhiali. |
| inviato il 05 Agosto 2025 ore 19:43
“ Discorso diverso invece quello relativo alla 3M 640 asa, non tanto perché era una diapositiva quanto piuttosto perché era una emulsione tarata per la luce al Tungsteno, 3400° K, e che quindi adoperata a 5500° K i colori finiva per inventarseli „ Questa: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=5030147 è quella... La 640T non era male come pellicola, specie in luce al tungsteno come questa foto. Ne ho fatto un solo rullino, e questa era la foto migliore di quel rullino; la dimostrazione che digitalizzata e rielaborata oggi con i sw. di denoising ecc... restituisce immagini di tutto rispetto. |
| inviato il 05 Agosto 2025 ore 19:56
Certo Paolo, hai ragione, ma avevo già scritto molto e non ho precisato. La 3 M la utilizzavo per paesaggi serali ed ora blu. Questa combinazione restituiva un colore gradevole e le eventuali luci artificiali appena accese erano ok. Poi aveva piacevolissimi rossi oltre ai blu. Insomma erano sperimentazioni e qualcosa di buono l'ho ottenuta. Anzi, con una foto del 1985 con quella diapositiva ci ho vinto un piccolo concorso fotografico. Non usavo TriX ma Hp4 D'accordo con @MatteoGroppi: erano sperimentazioni dettate da temi specifici di parecchiio tempo fa. Non mi piaceva la semplice sperimentazione. Pensavo ad un tema e vedevo come rendere l'idea che avevo immaginato Molte cose le ho abbandonate da diversi anni, anche se sinceramente conservo nella borsa fotografica una lastrina Cokin con effetto flou talvolta da utilizzare insieme ad un leggero fuori fuoco. Ma la uso da 20 anni ormai pochissimo |
| inviato il 06 Agosto 2025 ore 9:45
La 3 M la utilizzavo per paesaggi serali ed ora blu. Questa combinazione restituiva un colore gradevole e le eventuali luci artificiali appena accese erano ok. ******************************************** In questo caso il discorso cambia. Certo anche in questo caso non si aveva la corretta restituzione dei colori, perché in situazioni simili la temperatura colore è più bassa dei 3400° K delle lampade per cui la pellicola era tarata, ma vista la differenza molto più contenuta il risultato è migliore, almeno in teoria, rispetto a quello ottenibile con un film daylight. |
| inviato il 06 Agosto 2025 ore 11:00
Infatti. Le diapositive di allora restavano così, tranne qualche stampa che io facevo col Cibachrome. Però poche perché mi costava troppo e i risultati non sempre costanti. Qualcuna poi una quindicina di anni fa la scansionavo con uno scanner Epson e poi la stampavo. E lì di interventi se ne potevano fare. Ma come sai la qualità non era eccelsa e allora presi una Mamiya 6x7 che affiancava la Nikon D300. Ma siamo OT |
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