| inviato il 26 Agosto 2019 ore 16:22
“ Cosa cambia vederlo nel mirino o vederlo sul display? Alla fine conta il risultato. „
Per molti (compreso me) è importante, come cambia avere una o due ghiere, uno o due slot di memoria. Altrimenti scatteremmo tutti con una 3000d |
| inviato il 26 Agosto 2019 ore 17:32
“ @abulafia, io non so di quali dati parli e di quali analisti ma nel 2018 le reflex vs mirrorless erano quasi pari, ed è probabile che nel 2019 ci sia stato il sorpasso, anche vedendo il calo spaventoso di vendite di Canon e Nikon.
Quindi la tendenza si è invertita e l'AD di Pentax ha detto che la gente tornerà alle reflex in un paio d'anni, cosa che è molto controintuitiva ma magari ha ragione lui eh
„
" Quasi par i"?
Il link che tu stesso hai postato dice 4,2 milioni di mirrorless contro 6,6 milioni di reflex.
Allora io rispondo che è "quasi la metà", non "quasi pari". Esagerazione per esagerazione 
Il sorpasso non c'è stato, i dati CIPA sono disponibili sul loro sito e le reflex vendono ancora tanto di più delle mirrorless. Milioni di pezzi in più. Ogni anno il parco macchine mondiale diventa più pesante a favore delle reflex rispetto alle mirrorless.
Quindi la tendenza è ancora lungi dall'essere cambiata, come appunto avevo già fatto rilevare :)
Il calo di vendite è così per tutti: anche Sony ha venduto meno, pur mantenendo ricavi e guadagni alti (anzi, aumentandoli). E l'importante è proprio questo, che le aziende continuino a fare ricavi e profitti, il resto sono chiacchiere.
Vendere 100 macchine e perdere 100€ è molto peggio che vendere 5 macchine e guadagnare 100€, dovrebbe essere scontato. Le aziende di reflex continuano ad essere in attivo, anche Ricoh con Pentax (anzi, i ricavi sono andati decisamente al rialzo negli ultimi due anni. Fonte: i bilanci ufficiali Ricoh, liberamente scaricabili).
Pertanto ripeto:
Non c'è nessuna fretta di comprare reflex o mirrorless, ognuno può tranquillamente scattare con l'una e/o con l'altra senza patema d'animo che gli scoppino in mano o che fra due anni siano inutilizzabili o merce da buttare.
Ci vorranno almeno 10 anni affinché la tecnologia prenda una direzione netta verso altro.
E, ancora una volta, noi potremmo svegliarci freddi domani mattina e mi sembra un po' inutile stare a pensare a quanto varrà il mio corredo tra dieci anni.
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| inviato il 26 Agosto 2019 ore 18:54
Ragazzi, toccatevi ! |
| inviato il 26 Agosto 2019 ore 19:29
Anche se mi tocco, non lo vengo a dire a voi |
| inviato il 26 Agosto 2019 ore 19:50
Basta il gesto ! |
| inviato il 27 Agosto 2019 ore 8:25
Beh, una ML è (o può essere) più piccola di una reflex, a parità di formato. La mia nuova A7 II con lo zoom kit pesa all'incirca come la mia vecchia K50 con il suo zoom kit ed è leggermente più piccola, ma stiamo confrontando una FF con una APSC, e la Pentax è anche una macchina particolarmente compatta.
Certo non sono risparmi abissali ma ci sono, se poi iniziamo a montarci ottiche iper luminose, non c'è niente da fare: pesi e dimensioni saliranno, d'altra parte le dimensioni degli obiettivi dipendono molto dal formato del sensore.
Il mirino elettronico, a fronte di quella perdita di "analogicità" che molti non riescono a digerire, permette una serie di controlli dell'immagine possibili nelle reflex soltanto con il live view, ma questo significa usare la macchina come un telefonino, stendendo le braccia, cosa molto più negativa che guardare in un mirino elettronico invece che in un pentaprisma.
E poi la possibilità di montare con un anello semplice, tutti i vecchi obiettivi delle reflex, senza grosse rinunce, perché il mirino elettronico compensa la chiusura automatica del diaframma, e l'ingrandimento facilita enormemente la messa a fuoco, è impagabile.
Se andiamo a vedere l'evoluzione dei mirini:
1) mirino a traguardo, enormemente impreciso e cieco
2) mirino a bolla delle vecchie folding dove era difficile individuare il soggetto per quanto era piccolo
3) mirino galileiano che, per quanto migliorato negli anni, con l'aggiunta di telemetro e a volte della correzione della parallasse continuava a manifestare imprecisione
4) mirino reflex a pozzetto lento e scomodo
5) (finalmente) mirino con pentaprisma reflex, preciso di inquadratura, facile di messa a fuoco se dotato di ausili (microprismi e immagine spezzata) e se gli obiettivi erano abbastanza luminosi e c'era la trasmissione dell'automatismo del diaframma.
Il mirino elettronico è la naturale evoluzione tecnica di questo componente della macchina fotografica, arrivato solo ora perché prima non c'era la tecnologia per farlo. Se negli anni '30 ci fosse stata la possibilità di realizzarlo, le reflex non avrebbero mai preso piede e le macchine ad ottica intercambiabile sarebbero stato tutte delle ML.
Pensate invece alle complicazioni che doveva affrontare chi aveva allora la Leica: mirino minuscolo con delle piccole cornicette a marcare le diverse focali o peggio, quando non c'erano, dover montare un mirino apposito, con cui inquadrare, dopo aver messo a fuoco nell'altro, mentre, per fare la macro bisognava usare la cassetta visoflex.
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user28347 | inviato il 28 Agosto 2019 ore 12:50
traditore |
| inviato il 28 Agosto 2019 ore 14:19
Ma si hai fatto bene, era lunga vendere il corredo e iniziarne uno nuovo.
Diverso è il caso se uno riesce a tenersi due corredi per un po' e vedere con quale si trova meglio |
| inviato il 28 Agosto 2019 ore 15:57
Sono d'accordo |
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