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Compensazione esposizione. Come funziona?


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avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 13:37

Concordo con il discorso di Ale Z

avatarjunior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 14:36

Se io inquadro solo il cartoncino e lascio fare all'automatico, diventerà grigiastro...
Se inquadro solo il bianco, diventerà grigiastro anche quello...
Se faccio un totale (e quindi mi capita un'esposizione media) verranno correttamente nero e bianco...
Tre esposizioni diverse, due delle quali falsano il risultato...

Sì questo esempio teorico non fa una piega, ma nella pratica nessuno fotografa cartoncini e muri e basta. Se al posto di un coso scuro il soggetto è una persona, nel fare un primo piano che tagli fuori parti di sfondo più brillanti, potrebbe convenire aumentare l'esposizione rispetto alla scena totale. Forse è su questo che non vi capivate.

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 14:50

Sono d'accordo.
Aggiungo che il mio ragionamento è conveniente quando ad esempio si deve ricavare da uno certo set una sequenza di scatti che devono stare poi insieme senza che si vedano salti di esposizione sul soggetto principale, quando si cambia un'inquadratura.
Questo ti evita un certo lavoro in post.

Sullo scatto singolo, non mi metto certo a fare chissà quali procedimenti....

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 21:02

Certamente le scene sono ben più complesse che il cartoncino nero. Ma era per fare un esempio semplificato al massimo.
Detto questo non esiste un terzo tipo di esposimetro, esistono quelli a luce riflessa (montati nelle fotocamere) e quelli a luce incidente. Utilizzati prevalentemente negli studi. Non è possibile tenere sempre questo rapporto utilizzando l'esposimetro in luce riflessa utilizzato dalle fotocamere, proprio perché la luce riflessa cambia a seconda di quali superfici riflettenti sono inquadrate nel frame. Nemmeno con la misurazione spot è possibile (a parte la scomodità). Se il mio soggetto è un viso r li misuro in spot, dovrò molto probabilmente sovraesporre. Se il mio soggetto diventa la giacca scura del mio soggetto dovrò sicuramente sottoesporre

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 21:10

Se il mio soggetto è un viso r li misuro in spot, dovrò molto probabilmente sovraesporre. Se il mio soggetto diventa la giacca scura del mio soggetto dovrò sicuramente sottoesporre

Certo.

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 21:27

Non c' è un terzo tipo di esposimetro, ma c' è un terzo modo per esporre. Forse il più importante in digitale: ettr. Misuri spot le alte luci e compensi, oppuri esponi in manuale con istogramma e allert.
Che il soggetto sia la giacca nera, l' occhio o la guancia non importa se il riferimento (le alte luci) non cambiano. L' esposizione non è più una variabile. "Come" una misurazione a luce incidente, ma con una differenza sostanziale: conta la luce che arriva al sensore e non quella incidente, e al sensore arriva la luce riflessa. Esponi per il sensore e la fai chiara o scura in post.
Ovviamente non è la panacea e in caso in cui la gd o l' snr siano insufficienti vanno fatte scelte in raw tanto quanto in jpeg.
Non esiste l' automatismo che sostituisce il fotografo.

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 21:36

In fondo usare spot e compensare +2 su soggetto chiaro e compensare - 2 su soggetto scuro, serve a giungere alla stessa terna con entrambi all' interno della stessa scena. Sarebbe il caso di bloccare l' esposizione o usare la stessa terna in M.
Quella modalità che "non serve" MrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 22:00

Ecco perchè il "si fa prima" con i semiautomatici non è sempre vero. Mi sa che fai prima in M o bloccando l' esposizione in luce controllata, piuttosto che spugnettare con semiaitomatico, spot e compensazione ad ogni scatto per ottenere la stessa terna.

Si fa prima a prendere la prima misurazione. Ad es. stabiliti in Av diaframma e iso, il tempo suggerito dall' esposimetro (specialmente in modalità estese, le varie media pesata al centro, matrix ecc...) è già vicino a quello desiderato. Compensare quel tempo vuol dire di norma decidere tra (esagerando) correggere +/- 2 stop. Più spesso si tratta di +/- 2/3 di stop. Non solo. Senza cambiare inquadratura è possibile variare il diaframma lasciando l' esposizione invariata.

Dipende dalle situazioni con quale modalità si fa prima. Bene si fa con tutte.

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 22:10

Non c' è un terzo tipo di esposimetro, ma c' è un terzo modo per esporre. Forse il più importante in digitale: ettr. Misuri spot le alte luci e compensi, oppuri esponi in manuale con istogramma e allert.

Alessandro, nel frattempo il tuo soggetto è andato al mare MrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 22:21

Si vede che è un approccio che non usi mai. Oltre che ci vuole un attimo, può essere fatto prima, quando il soggetto non c' è ancora.
I

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 22:29

Come fai sapere quali sono le alte luci se il soggetto non c'e

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 22:38

Perchè a patto di non avere un soggetto vestito di lampadine, con il sole e/o il cielo sul petto è difficile che soggetto e alte luci coincidano. Si può trattare di un riflesso: sul casco di un motocilclista, sulla carrozzeria della macchina, l' anello di una modella, una spilla di una giacca, ma in quel caso sono alte luci che non vanno considerate. Non salvi quelle robette sottoesponendo tutto il resto.
Se punto la curva di un circuito, una volta che ho esposto correttamente l' inquadratura, può passare una moto bianca o nera, una persona a piedi, un gatto o un cane. L' esposizione è sempre quella.

Dipende dalle situazioni.

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 23:09

Appunto. Dipende quindi dalle situazioni.
Lasciamo perdere. Buona notte

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 23:36

Perchè lasciamo perdere? Sembri indispettito...
Non ho scritto che si fa prima in Av e compensazione o in M. Nè che un approccio è più professionale di un altro. Nè che non si ottiene la terna desiderata sempre e comunque.
Un approccio è più pratico di un altro e questo
dipende solo dalle situazioni.
È sbagliato affermare che si fa prima sempre in una modalità o in un' altra.
Le occasioni per usare la stessa terna sono tante, basta usare i riferimenti giusti.
Non sono una condizione remota, anzi.
Molti non riconoscono le tante volte che è possibile e sono tante di più scattando in raw, non per recuperare l' esposizione cannata, ma perchè "esponendo" ettr porta molto più spesso a scattare con la stessa terna.


avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 23:42

Concordo con Alessandro. La questione e' semplice: l'esposimetro delle fotocamere e' a luce riflessa...ma non è detto che dev'essere portato a zero in ogni singola situazione. Se così fosse, il modo M sarebbe inutile. Viceversa una volta stabilita la coppia di esposizione, cambiando inquadratura o soggetto l'esposimetro non viene più seguito. Chiaramente la misura iniziale sara' presa su quello che interessa, in certe condizioni. Per cui sulla misura chiaro che anche quello che dice Gaga dev'essere tenuto presente.

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