JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
"Infatti non risulta a nessuno, a parte a lui :-P"
Mi sa che nessuno prova, troppi parlano ma non sanno. Vi faccio le previsioni, poi aspetto riscontri. Senza scrivere troppo, pubblicate.
1) Usi la stessa terna con dispositivi diversi ed hai esposizioni diverse. 2) Misuri spot col sensore, hai terne diverse ma esposizioni simili, non di più che simili (sfondo omogeneo, cartoncino, su tutta la gamma è una follia solo pensarlo) 3) Usi sensori simili e tutto coincide (tra loro, mica con altri sensori), lettura ed esposizione. 4) L' esposizione non è influenzata dalle stesse terne su supporti identici, ma di diverso formato. Ad es. stessa pellicola di formati diversi o d500 e d850.
Se un errore è calcolato, non è un errore. Se lasci al caso sei in errore.
“ Stessa distanza, stessa FOCALE e NON cambia l' esposizione (a patto che il supporto sia lo stesso, diverso SOLO per dimensione). Si tratta di crop della stessa scena. „
Sei in confusione totale.
Visto che non porti esempi concreti posta qualche link dove spiegano queste cose. Da qualche parte lo avrai letto... o è una tua teoria?
Chiedo scusa Alessandro, ma dopo pagiine di chiacchiere vorrei capire una cosa, in concreto. Perché sennò sono solo quei "tecnicismi" che sembri aborrire....
1) La faccenda sembra di rilievo, ai fini della realizzazione di una fotografia. Cioè è importante. 2) Quasi tutti parlano ma non sanno (e quindi, suppongo, agiscono a casaccio. Cioè male) 3) Molti sono convinti di essere "geni", ma sono rimasti all'ottocento, con quel che ne consegue. E pure loro agiscono quindi male.
Chiedo allora se è corretta la mia interpretazione finale. Tu e coloro che hanno capito (pochissimi direi) fanno fotografie bene. Gli altri, netta maggioranza che parla e non sa (moltissimi direi) fanno fotografie male.
Chiedo per un motivo molto semplice: se la tesi è corretta ok. Ma se la tesi non tiene, di cosa stiamo parlando?
"In generale val meglio manifestare il proprio senno con ciò che si tace piuttosto che con ciò che si dice. Effetto di prudenza nel primo caso, di vanità nel secondo." (A. Schopenhauer)
“ 1) Usi la stessa terna con dispositivi diversi ed hai esposizioni diverse. „
Alessandro, su questo punto ti do "parzialmente" ragione, nel senso che puoi effettivamente avere risultati diversi, ma è più probabile che sia per un discorso di resa finale (che chiama in causa il supporto) piuttosto che di esposizione in senso stretto (che invece ne prescinde).
Provai qualche tempo fa, stessa identica inquadratura e tripletta f/t/iso con una Canon 6D, una Lumix LX100 ed un Honor 9 su una scena estremamente uniforme: le immagini (e gli istogrammi finali) differivano effettivamente fra loro in termini di resa sull'esposizione, ma non di una quantità tale da mettere in totale discussione la validità della legge di reciprocità...sollevando una baruffa della quale - in tutta onestà - non riesco a capire l'utilità.
Confesso di aver perso di vista dove vuole andare a parare tutta questa discussione che ne è scaturita (e sono sicuro di non essere il solo).
"mostra l'analisi statistica." Pure? Ma nessuno ha due dispositivi qui per fare una banale prova? Qui? C' è gente con 17 corredi... di 4-5 brand diversi... Non si riesce a trovare una comparazione con stessa lente, stessa terna e fotocamere DIVERSE? Datevi una mossa anche voi e aumenta il numero di campioni. A parte quelli che comprano i doppioni
Sì, pure. Se affermi che due cose sono diverse fra loro, devi dimostrarlo impostando un test d'ipotesi e p di almeno 0,90. Questo per fare dei test scientifici.
“ Datevi una mossa anche voi e aumenta il numero di campioni „
Ma per farne che? Nella vita reale: Se hai un apparecchio ne capisci funzionamento e limiti. E agisci di conseguenza. Le misurazioni non sono mai su un cartone grigio. Lo scatto lo produrrai in funzione di quello che vuoi ottenere. Se misuri spot, cento persone faranno cento misurazioni diverse Se misuri in altro modo ti affidi all'algoritmo del progettista Se fai (come dici sopra) un jpeg, ugualmente ti affidi ad algoritmi che per forza non potranno essere identici.
Non voglio polemizzare e ognuno fa le prove che vuole, con la fotografia, in cucina o coi jeans. Ma comprendi (per favore) che altri possano avere poco interesse per certe prove
"Se misuri spot, cento persone faranno cento misurazioni diverse" Puoi misurare come ti pare nella prima foto, replicando la terna, la misurazione non conta una mazza. Dovrebbe essere la stessa (giusta o sbagliata) per chi non ha capito niente, e così non è se il supporto ha risposte diverse (e qui si apre un mondo) .
Il cartoncino è un riferimento (certo) per le comparazioni, dato che è l' unico riferimento per l' esposizione di fotocamere con diversa gd. Si può usare un paesaggio, ma poi su tutta la gamma cosa vuoi controllare? Se optate per un paesaggio è già stabilito uno scarto ancora maggiore. Fate voi...
Non ho preteso confronti di cartoncini a distanza, ma la stessa persona con due fotocamere e le stesse terne, convinta del nulla cosmico, fa uscire dal jpeg la stessa cosa? Neanche il telefono hanno? Dai...
Il jpeg è stato suggerito da qualcuno.
"Ma comprendi (per favore) che altri possano avere poco interesse per certe prove"
Certo, la conoscenza non è un obbligo. Non discutere su cosa non si sa, invece, è gradito.
Si può esporre correttamente con un conto e senza valutare il supporto (per chi scrive che non è influente)? No, no e ancora no. Correttamente? Ma che state dicendo? Tu fai il conto e io decido con cosa scatti, poi controlliamo l' istogramma.
Si può, da istogramma.
Jack, ma tu un test te lo sai fare? Ce l' hai uno smartphone e una fotocamera? Ma perchè devo lavare io la testa agli asini? Neanche quello di prima era sufficiente? Fattelo!
Se scientificamente espongono uguali, dimostralo tu: stessa terna due dispositivi.
Alessandro, non volermene, ma hai un atteggiamento un filino presuntuosetto: dubito che tutti gli intervenuti qui "non sappiano cosa stanno usando". Comunque, su questa base qui, sinceramente abbandono la discussione, perché modi di porsi come il tuo non mi interessano proprio.
La "replica delle terne" del resto (per chi fa fotografia) dubito si pratichi concretamente, nella vita. Ma mi pare di capire che a te le fotografie (questo almeno evinco) non interessano
Buona giornata
user170878
inviato il 07 Giugno 2019 ore 12:26
Alessandro, ti do un consiglio, prendilo come tale ed espresso a titolo di simpatia (sembri un bravo uaglione ;)). Quando ti approcci a capire qualsiasi cosa, devi semplificare. Quando le cose stanno diventando troppo complesse ed ai piu' incomprensibili vuoldire che qualcsa non torna. E' ammirevole il tuo sforzo nel comprendere alcuni argomenti ma spesso, ho notato, tu tenda a fare troppa confusione!
L'esposizione e' una cosa, la sua misura e' un'altra cosa e la resa di un sensore alla stessa esposizione e' un'altra cosa ancora!
Parti da queste semplici mie affermazioni e vedrai che ti si semplificano tutti i govigli cervollotici!
Fissato il rapporto focale, l'esposizione alla luce di un sensore per unita' di superficie nell'unita' di tempo e' stabilita univocamente!! I formati non c'entrano un piffero cosi' come ovviamente gli ISO.
Che poi se tu ti sposti per avere la stessa inquadraturasu formati diversi l'esposizione possa cambiare e' del tutto evidente ma sperro tu tirenda conto che non abbia senso fare confronti di esposizione alla luce in punti diversi e/o distanze diverse e poi aspettarsi lo stesso risultato! E' lapalissiano che in questo caso l'esposizione alla luce del sensore possa cambiare E questo vale per qualsiasi corpo esposto ad una qualsiasi forma di radiazione elettromagnetica, che sia un sensore o qualche uaglione/a che si stia abbronzando
Per la sua misurazione possono esistere infiniti criteri, piu' o meno gestibili e personalizzabili, puo' esserci anche qualche errore di varia natura ( come qualcuno ha detto), ma l'esposizione del sensore alla luce e' sempre quella ed e' chiaro e semplici cosa la determini (vedi sopra).
"Fissato il rapporto focale, l'esposizione alla luce di un sensore per unita' di superficie nell'unita' di tempo e' stabilita univocamente!!"
E infatti, da qui l' approccio 'Io faccio bene, è il supporto che sbaglia' o, ancora peggio, 'il mio È il supporto per antonomasia'.
Ma si espone per le foto o per la coscienza?
Va a finire che la lettura del sensore è sbagliata perchè al netto della sua stessa risposta La lettura si adatta al supporto, per la fortuna di chi non lo farebbe.
Sono estremamente curioso di sapere cosa sia riuscito a trarre Mirko1981 da tutta questa discussione; tanto per capire se "il forum" (me incluso), "per come si è offerto in suo aiuto", si sia in qualche modo dimostrato di qualche utilità...
Aiutarlo è difficile se non spiega il motivo della domanda, ma soprattutto le aspettative quale tolleranza devono avere. Solo con l' anteprima non puoi sbagliare più di +/- 2/3 di stop, se sei bravo anche meno (senza istogramma e senza allert) . Gli sono arrivati approcci con tolleranza +\- 2 stop bagnando il dito, misurando il vento, calcolando trasmittanza, vignettatura e sensore, dai... Scalpello su pietra è già stato detto?
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.