| inviato il 01 Maggio 2019 ore 13:54
E' proprio qui che sbagli, probabilmente sull'onda della propaganda che risponde a interessi e ha scopi ben precisi. La speculazione internazionale è felicissima che esistano i titoli di stato italiani. Per il semplice motivo che sono i più redditizi al mondo in pratica da sempre. |
| inviato il 01 Maggio 2019 ore 14:28
“ Ancora con questa storia della legalità del mercato parallelo. Che poi parallelo a cosa non si sa. „ Parallelo a quello dell'importatore; poi in Italia non ti viene riconosciuta la garanzia e ora che la macchina va avanti e indietro da HK... Poi ognuno si fa i suoi conti e decide. |
user92023 | inviato il 01 Maggio 2019 ore 14:31
@Bruno. "Per colpa" dell'amico Axl. Ho compulsato i ritratti scattati nel corso di un suo viaggio in India, con il Sigma 35/1.4 ART, (puoi vederli nella sua galleria, qui' sul forum) ed ho pensato che, un sensore simile (in un corpo macchina di assoluto rispetto, per giunta) per 100 eurini era un "delitto" lasciarlo scappare! Non ne sono certo pentito! Ciao. G. |
| inviato il 01 Maggio 2019 ore 14:33
E' ben noto che i btp tedeschi si acquistano rimettendo già in partenza, dato che hanno tassi negativi. Se si vuole la resa vanno acquistati quelli italiani, che notoriamente sono tra i più redditizi al mondo, a spese nostre ovviamente. Grazie alle azioni scellerate eseguite da quanti ci si ostina a considerare padri della patria, mentre è il loro stesso operato che dimostra fossero al servizio non del loro paese ma della speculazione finanziaria. Questo per la cronaca. Eh, certo, perché chi ti consiglia i btp tedeschi, dove consapevolmente compri e paghi 100 quello che invece vale (se ti va bene) 99 e ripeto ... è tutto regolare, ebbene, dicevo, questi ovviamente non sono padri della Patria, e ci mancherebbe altro, però sono dei filantropi vero? |
| inviato il 02 Maggio 2019 ore 1:09
“ Poi ognuno si fa i suoi conti e decide. „ Iniziamo col dire che se in Italia non viene riconosciuta la garanzia, la colpa non può essere del venditore, ma di chi non la riconosce, proprio nel tentativo di difendere a oltranza il suo feudo personale. Dopodiché, per quanto mi riguarda comincio innanzitutto a risparmiare varie centinaia di euro al colpo. Poi, se una volta sarò sfortunato e incapperò in un malfunzionamento, potrò portare la macchina o la lente presso un tecnico di mia fiducia, invece di essere costretto a rivolgermi a servizi dall'affidabilità opinabile, stante il curriculum di lamentele accumulato anche in questa sede, che non è secondo a nessuno. Così facendo, male che vada andrò in pari. Ma soprattutto avrò evitato di foraggiare un sistema odioso, messo in piedi da chi pretende di sovraccaricare i prezzi senza dare nulla in cambio, e così facendo danneggia l'intera comunità legata alla fotografia: apppassionati, professionisti e quanti si rivolgono ai servizi di questi ultimi. Per non parlare dei pretesti, anch'essi innumerevoli, con cui le assistenze ufficiali tentano in ogni modo di evitare la fornitura del servizio in garanzia. Questo sito trabocca letteralmente delle testimonianze al riguardo. Va detto infine che quello della garanzia è un falso problema, pompato ad arte proprio da chi ne fa uno strumento atto al mantenimento di posizioni anacronistiche e prive di senso. Per il semplice motivo che i fabbricanti offrono un prodotto sostanzialmente affidabile. O meglio devono farlo, per motivi evidenti. Spingere così tanto sulla garanzia, invece, tende a diffondere l'idea che si tratti di oggetti il cui malfunzionamento è probabile, di fatto screditando quel che si vende, oltretutto a caro prezzo, e chi lo produce. La pacchia è durata vari decenni, ha arricchito i soliti noti, a dismisura e a danno di tutti gli altri, ma ora è finita. Personalmente non posso che rallegrarmene. Oltre a pensare che chi se ne duole e tenta ancora di far passare certe argomentazioni senza senso, abbia un interesse diretto al riguardo. |
| inviato il 02 Maggio 2019 ore 2:02
Non c'è nessun sovraccarico dei prezzi né altro che i commercianti regolari e locali possano fare di più che le tante iniziative e demo day che fanno. Semplicemente il mercato grigio costa meno perché ci risparmi le tasse. Se decidi di fare il furbo e avvalertene io non è che vengo a giudicarti, perché le motivazioni che hai scritto sono anche affascinanti e le storie hanno per protagonisti sempre i pirati, non la marina...o per dire Robin hood era pur sempre un fuorilegge...ma una cosa è certa non è che puoi rivendicare sia di fare la furbata, che di avere ragione nel farla. Non puoi fare i pippozzi al sistema cercando proseliti. |
| inviato il 02 Maggio 2019 ore 7:38
Eh... Il mercato grigio non paga i marchio Day, non paga i volantini ed i portachiavi, non paga la formazione dei centri di assistenza, non paga la distribuzione e la gestione dei ricambi ed accessori. E stante alle inchieste di cui si è parlato, a volte non paga neanche le imposte. Ci starà pure che chi gestisce tutto questo ambaradan voglia proteggere un po' il suo business da quelli che provano le loro macchine nei negozi, le comprano di importazione e poi magari vogliono rientrare nel giro buono con il pist vendita e l'assistenza? |
| inviato il 02 Maggio 2019 ore 7:47
Credo che con la brexit qualcosa cambierà. |
user163569 | inviato il 02 Maggio 2019 ore 7:53
20 anni fa una foto aveva un prezzo, oggi un altro.. il mercato si adegua |
| inviato il 02 Maggio 2019 ore 7:55
Ci sono molti modi per evadere l'IVA. Parecchi anni fa vendevo macchine fotografiche e a volte ci venivano offerti anche apparecchi ufficiali senza fattura. Il cosiddetto "grigio", non è detto che sia sempre senza IVA, sicuramente è una importazione fuori dai canali ufficiali, e che non beneficia del servizio di assistenza dell'importatore o della casa in Italia. Occhio che la riparazione di una vecchia reflex meccanica è in grado di farla qualsiasi buon riparatore, mentre per le macchine di oggi la faccenda può farsi spinosa. Su un apparecchio recente, la presenza di una garanzia ufficiale residua può incidere sensibilmente, se si tratta di una macchina con diversi anni sulle spalle, quasi sempre no. |
| inviato il 02 Maggio 2019 ore 9:52
“ La pacchia è durata vari decenni, ha arricchito i soliti noti, a dismisura e a danno di tutti gli altri, ma ora è finita. „ Uè Kapitano felpato, va che non c'è nessuna pacchia: semplicemente gli importatori ufficiali pagano le tasse in italia e ti offrono la garanzia in italia: non ti sta bene? Compra pure all'estero, ma poi non provare ad aprire un topic: macchina non si accende, come ripararla “ Per il semplice motivo che i fabbricanti offrono un prodotto sostanzialmente affidabile. O meglio devono farlo, per motivi evidenti. Spingere così tanto sulla garanzia, invece, tende a diffondere l'idea che si tratti di oggetti il cui malfunzionamento è probabile, di fatto screditando quel che si vende, oltretutto a caro prezzo, e chi lo produce. „ Sì, solitamente è così, ma tu che ne sai di essere l'unico sfigato ad aver beccato l'unico condensatore fatto male di tutta la produzione? Per fare un esempio, eh... “ Occhio che la riparazione di una vecchia reflex meccanica è in grado di farla qualsiasi buon riparatore, mentre per le macchine di oggi la faccenda può farsi spinosa. „ Anche perché non credo che le aziende vendano i singoli pezzi a chiunque, tipo una scheda o una roba così. |
| inviato il 02 Maggio 2019 ore 10:04
Concordo sul fatto che gli importatori sostengano dei costi. Ma quando la differenza su una R in kit tocca e a volte supera i 1000€, qualcosa non va. Non è solo IVA. È eccessivo ricarico di qualcuno. E a quel punto il mercato, in consumatori, ti punisce. |
| inviato il 02 Maggio 2019 ore 10:11
Una cosa non mi è chiara; se un marchio disloca la sua produzione in paesi dove la manodopera è a basso costo "è normale" se io da semplice acquirente acquisto direttamente in quei paesi sono un t*fatore? Sicuramente mi sfuggirà qualcosa.. NB: non ho mai acquistato all'estero, la mia è solo un pensiero a voce alta. |
| inviato il 02 Maggio 2019 ore 10:35
Che poi sta cosa dell evasione non esiste. Nel senso che questi importatori, chiamiamoli paralleli, sfruttano una regolamentazione esistente tra Hong-Kong ( ex colonia britannica e semi autonomia dalla Cina, una sorta di San Marino), e la Gran Bretagna. L'acquirente non commette alcun reato. Semmai è L Europa, finta, che avrebbe dovuto regolamentare tale commercio, ma gli inglesi, così come altri, sanno fare le proprie ragioni... |
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