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...sono esseri umani questi fotografi...??


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user87191
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inviato il 16 Marzo 2019 ore 8:02

@Daunio

Secondo me la fototrappola non rientra nella fotografia, per il semplice fatto che, al momento dello scatto, dietro non c'è l'occhio dell'uomo

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2019 ore 9:26

@Emanuele T.

Non è come dici te. Certo che la maggior parte delle foto di animali rari si fanno con le reflex trap e roba simile, ma ci sono molti animali che col cibo NON li attiri.
Faine e Tassi (che vedi nel mio profilo), li fotografi di notte con sistemi automatici molto complessi (come quelli che uso io), altrimenti col cavolo che vengono a 2-3 metri dalla fotocamera ( ameno di addomesticarli proprio), però fare una foto come quella mia della faina sulla pietra, richiede uno studio del territorio e delle abitudini di quegli animali di 2-3 mesi circa! Gli orari, i percorsi, per non parlare del fatto che devi farli stare tranquilli quando metterai giù fotocamera, sensore, 2 treppiedi e 3 flash. Loro vedono qualcosa di nuovo e non vengono più. E lì sta l'estrema difficoltà.
Infine per fare quelle foto, non si usa cibo fine a sè stesso perchè sarebbe poco etico e illogico, ma eventualmente ci fosse bisogno di far passare l'animale davanti un punto preciso, si usa un attrattivo in quantità microscopiche. Tipo un cucchiaino di marmellata ecc...
Sai cosa succede se metti cibo forte ed in grandi quantità come pensi te???
Che fotogafi tanti ma tanti GATTI anche in montagna. E se non gatti, attiri CINGHIALI come se piovesse. e ti sfasciano tutto.

Non parliamo poi di quando si tenta di fotografare Gatti Selvatici o Lupi o altri animali rari e delicati. In quei casi proprio il cibo NON SI PUO' usare. Altrimenti finisci per continuare a fotografare cinghiali, cornacchie, gatti, cani, eventualmente volpi ecc...

Insomma ci vuole tanta consoscenza e tanto studio. Non è facile come sembra.

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2019 ore 9:30

@ Antonio Sicuro

Non sono daccordo con te.
La foto fatta con un sistema automatico è mille volte più ragionata e difficile di quella con dietro l'occhio.
Perchè l'inquadratura la decidi prima, senza la presenza di un animale. Così come l'illuminazione. Spesso la progetti tempo prima e la posizioni di giorno sperando che valga anche per la notte. Devi immaginare la scena molto prima e immaginare la posizione e la postura dell'animale senza vederlo.
Spesso hai la possibilità di un solo scatto e NON PUOI SBAGLIARE.
Spessissimo poi non succede niente se non che perdi tanto tempo.
Se hai l'occhio dietro la fotocamera è tutto più facile, puoi correggere esposizione, zoom, inquadratura e fuoco in tempo reale.
Prova a fare foto come dico io e poi mi dici dove conta più l'occhio del fotografo.

user33434
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inviato il 16 Marzo 2019 ore 9:36

@Emanuele T. Semplicemente non ne avevo idea, mi sono sempre piaciute molto alcune foto di avifauna ma il metodo di acquisizione dal mio ignorante punto di vista era lineare : entro in un capanno, osservo, aspetto e scatto.
Torturare a morte gli animali non rientrava tra le cose prese in considerazione. Sono ingenuo? Lo siamo tutti di fronte alle cose che non conosciamo.

user81826
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inviato il 16 Marzo 2019 ore 10:05

Mille volte più difficile e ragionata? Io faccio davvero fatica a capire certi termini, non si comprende che la difficoltà è relativa, non esiste in termini assoluti, e sopratutto non aggiunge automaticamente valore alla fotografia. La preparazione serve in tutte le cose, alcune ne richiedono di più, altre di meno, ma non è che il tempo richiesto dia valore aggiunto, non necessariamente. Sono convinto che per fotografare certi rapaci notturni sia necessario studiare libri che li riguardano il loro ambiente, perdere tanto tempo nella preparazione dei set, nel fallire tentativi e così via. Sinceramente però è un tipo di fotografia che non mi dice nulla, come non mi dicono nulla tutte le foto naturalistiche preparate a tavolino, a partire dalle macro con posatoi scelti. Poi uno fa come vuole, può anche prendere serpenti e spostarli di 5 metri, usare esche animali o di altro tipo, richiami ecc

user87191
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inviato il 16 Marzo 2019 ore 11:16

@Lufranco

attenzione, forse mi sono espresso male. io parlavo di fototrappole, non di sistemi di scatto ragionato come intendi tu...per fototrappola io penso alla la scatolina lasciata lì con le batterie che durano mesi e che riprendono e registrano qualsiasi cosa che passi avanti.


avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2019 ore 12:45

Discutibile? Come infilzare su un amo una mosca o un verme per fare pesca. Come ingrassare per mesi un cappone per poter mangiare di più a Natale. Come mettere del vischio per bloccare quei topolini di campagna che magari ti girano per casa. Se avessimo tutti coscienza di quanta sofferenza umana può costare avere un gioiello con pietre preziose o altro di particolarmente esotico o semplicemente la nostra vita tranquilla di europei dovremmo essere messi tutti sotto accusa.

avatarjunior
inviato il 16 Marzo 2019 ore 13:00

Ragazzi... tutta sta serie di informazioni mi ha aperto gli occhi sulla caccia fotografica... che dire... preferivo tenerli chiusi Sorry. Io che mi faccio scrupolo a strappare un po di erba che disturba un fiorellino MrGreen

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2019 ore 13:09

Non parlavo di rapaci notturni, ma di mammiferi notturni che percepiscono da km il tuo odore e che per fotografare o usi questi sistemi oppure li addomestichi.
A differenza del birdgardening o della macro, non si crea un set e non si aggiungono o eliminano elementi naturali. Si entra con l'attrezzatura nel loro habitat e studiando le loro abitudini e caratteristiche si cerca di fotografarli così come vivono nel loro ambiente.
Se poi non ti dicono nulla,ma ti dice di più una foto di un airone fatta alle 10 del mattino dietro ad un capanno con altre 5 persone e fatta solo perché è il soggetto che casualmente ci si è trovato davanti, è una tua considerazione personale.

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2019 ore 13:14


Discutibile? Come infilzare su un amo una mosca o un verme per fare pesca. Come ingrassare per mesi un cappone per poter mangiare di più a Natale. Come mettere del vischio per bloccare quei topolini di campagna che magari ti girano per casa. Se avessimo tutti coscienza di quanta sofferenza umana può costare avere un gioiello con pietre preziose o altro di particolarmente esotico o semplicemente la nostra vita tranquilla di europei dovremmo essere messi tutti sotto accusa.


Condivido.

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2019 ore 13:19

,ma ti dice di più una foto di un airone fatta alle 10 del mattino dietro ad un capanno con altre 5 persone e fatta solo perché è il soggetto che casualmente ci si è trovato davanti,


Forse sono quelle che meno interferiscono con l'animale, se è lui che viene casualmente da noi, solo che in questo modo CERTE foto non si fanno se con con una fortuna da superenalotto . ;-)

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2019 ore 13:22

Forse sono quelle che meno interferiscono con l'animale, se è lui che viene casualmente da noi, solo che in questo modo CERTE foto non si fanno se con con una fortuna da superenalotto . ;-)


Un grande QUOTO!;-)

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2019 ore 13:25

E lì sta l'estrema difficoltà.


Giù il cappello per quello che fai amico mio. C'è dietro una dedizione e uno studio che si risolvono in un solo termine: "Passione".

user81826
avatar
inviato il 16 Marzo 2019 ore 13:46

Ovviamente è una mia considerazione personale, è esplicito nelle mie parole, chissà perché ci tieni a specificarlo MrGreen
Avete parlato di fotografare rettili spostandoli di 10 metri, è una scelta che non rispecchia i miei personali paletti, "changing their position (things) is something I am not really comfortable with" per usare le parole di Cornish che condivido. Se mai un giorno cambierò idea, ma dubito, lo scriverò apertamente sotto le foto.
La frase sull'airone prova solo risentimento per un'opinione personale, sinceramente non ho mai affermato di apprezzare foto del genere, piuttosto quello che davvero apprezzo sono fotografie di fauna itinerante, e questo vuol dire escludere gran parte degli animali... pace?! Questo non vuol dire disprezzare foto ottenute con esche varie, però sicuramente le apprezzo meno.
Per il resto non vedo differenza alcuna tra l'usare piccole quantità di frutta o di carne animale per attirare l'attenzione (non parlo di una preda intera o che sostituisca il pasto), mentre la differenza tra addomesticare (più che altro abituare l'animale a trovare il cibo da qualche parte) e il dare invece solamente dei piccoli attrattivi è abbastanza labile. È apprezzabile il tentativo di voler disturbare il meno possibile l'animale non interferendo con la dieta, le abitudini ecc. e se proprio uno deve fare certe foto mi sembra la maniera migliore di procedere, però detto da qualcuno che poco sopra accetta l'idea di spostare un rettile da fuori lo stagno per fargli una foto...mi sembra un voler sottolineare piccole differenze da una parte e poi andarci con la mano pesante dall'altra.




avatarjunior
inviato il 18 Marzo 2019 ore 11:11

La platea si allarga, quando un´attivita diventa di massa è quasi inevitabile che saltino fuori certi episodi (la mamma degli × è sempre incinta)mi si passi il detto popolare.
In tutte le attivita che ho svolto negli anni passati è sempre arrivato il punto dell´esagerazione, in campo cinofilo, velistico, motociclistico poi collaborando con una riserva naturale sono entrato in contatto con cacciatori e pescatori, apriti cielo qui gli episodi variano dal grottesco al penale.
"Morale" non mi ritengo più cinofilo, velista, motociclista, anche se svolgo ancora queste attivita, dimenticavo non sono più neanche fotoamatore, "vado a spasso con la reflex a tracolla"

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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