| inviato il 29 Ottobre 2018 ore 22:31
Per il momento mi è piaciuto solo quel certo Alan Schaller.
Probabilmente perchè il mio genere fotografico è estremamente pulito, e nei suoi lavori ci ho visto degli aspetti caratteriali in cui mi ci rispecchio. Anche il gusto per i forti contrasti ed i bianchi e neri privi di grigio sono una cosa in cui mi ci rispecchio molto. Naturalmente lui ha un occhio circa 500 volte migliore del mio nel vedere quello che lo circonda, la strada, ed è una dote che non si impara.
Anche le valutazioni sul fatto che sia stata applicata o meno la grafica per me è di terziaria importanza.
Quando guardo una foto mi interessa solo quel momento, il come è stato fatto non mi interessa.
Certo se come La Chapelle dietro uno scatto ci sono 5 anni di studi e preparazioni, allora mi interesso anche su come è stato fatto lo shooting, ma in questi casi ho visto una grafica usata per incentrare l'attenzione sulla propria comunicazione, quindi perfettamente in linea con un concetto fotografico che sostengo, a maggior ragione nella strada, lungo le vie, dove non è possibile organizzare/valutare ogni più piccolo dettaglio in fase di scatto. |
| inviato il 29 Ottobre 2018 ore 23:15
Be' sono indubbiamente ottime foto, è bravo davvero.
Personalmente ritengo Semetko e Palha di ben altro livello, per una serie di motivi, ma de gustibus.
L'unico problema che vedo io, è dichiarare una cosa e farne un'altra: se dici di fare street e ti presenti con foto che sono impossibili da realizzare, secondo me stai imbrogliando. Un po' come la famosa mantide tropicale nella pianura padana, o il formichiere impagliato con le termiti e le stelle.
Bellissime foto, ma l'amaro in bocca non te lo leva nessuno. |
| inviato il 29 Ottobre 2018 ore 23:22
“ Un po' come la famosa mantide tropicale nella pianura padana, o il formichiere impagliato con le termiti e le stelle. „
Fai conto che mi sono visto tutte le foto di tutto il profilo di quel ragazzo, solitamente dopo le prime 20 tendi a chiudere, invece mi è piaciuto molto. I gusti sono anche molto soggettivi.
Secondo me l'errore che ha fatto è darsi una definizione, o peggio ancora quando scrive "grafica e arte" etc etc.
Ci sono cose che secondo me non vanno mai spiegate, e se dai un titolo ad una foto (spesso non ne vale la pena) quanto meno dare un titolo di comunicazione è più importante.
E' come Gastel che scrive "foto fatta con Canon 5D Mark II".
Cazz* me ne frega? Se devi mettere un titolo, almeno scrivi un titolo comunicativo per la foto che mostri.
Per fortuna però ho visto le foto senza leggere i titoli di questo fotografo, altrimenti non le avrei digerite  |
| inviato il 29 Ottobre 2018 ore 23:48
“ L'unico problema che vedo io, è dichiarare una cosa e farne un'altra: se dici di fare street e ti presenti con foto che sono impossibili da realizzare, secondo me stai imbrogliando. Un po' come la famosa mantide tropicale nella pianura padana, o il formichiere impagliato con le termiti e le stelle. „
Pienamente d'accordo.
Per esempio, un amico che a un certo punto ha sentito l'esigenza di preparare le fotografie e addirittura di comporle in post-produzione, molto onestamente ed in modo eticamente corretto ha dichiarato pubblicamente di aver smesso di fare Street Photography. A me è parsa una cosa molto intelligente. Infatti continua a essere seguitissimo in quello che fa... |
| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 0:00
“ Secondo voi scattando pari pari con un Leica monochrome e con una qualsiasi altra macchina,naturalmente con gli stessi parametri e inquadratura,si riesce a distinguere i due file in BN chiaramente opportunamente elaborati ?
In pratica per ottenere un ottimo BN vale la pena investire in una Leica Monochorme oppure si puo' riuscire a simulare il suo BN con altra macchina e risparmiare un sacco di soldi ? „
ho scattato una foto a colori con canon 550D e tappo di bottiglia 18-55 in kit,poi convertita ed elaborata in B/N con photosop,ho postato la foto su un social network,un'utente mi ha chiesto se era scattata con la monochrome. |
| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 0:21
Vedi ? il problema si risolve cercando il pubblico giusto... |
| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 0:33
Un giorno vi metto a disposizione un bel pacchetto di profili Monocromatici che ho fatto in questi anni per CaptureOne e li metto in vendita a mille mila euri
Per tutti i gusti
Scherzi a parte non lo farei mai, peró ad oggi, con tutti i profili Monocromatici che mi sono fatto negli anni, onestamente una Monochrome non me la farei più.
Sono talmente belli che non sento assolutamente la mancanza di una Monochrome (pur avendola).
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| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 0:40
Li sta il punto!
Il possesso che appaga...o la fotografia finale? |
| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 8:29
“ Il cappello bianco con gli indumenti neri, fa già contrasto di suo, ma se ci abbini anche una luce che arriva da sopra il cappello e che e quindi crea ombra sotto il viso, è normale che avrai un contrasto doppio. Il primo contrasto dato dal pattern colori il secondo dato dalle luciz il terzo dalla composizione. „
illuminante |
| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 8:31
“ Li sta il punto!
Il possesso che appaga...o la fotografia finale? „
Nella maggior parte dei fotografi è l'una e l'altra cosa: il senso del possesso ma anche la ricerca della perfezione e del linguaggio fotografico.
Quando scattavo a pellicola la mia Preferita era la Ilford delta 400 professional, stavo male se non l'avevo da montare sulla olympus OM1 con 50 mm e 28 mm, dall'avvento del digitale con il B&N ho sempre avuto problemi ad arrivare a dei risultati accettabili, da quando uso la Fuji xpro2 ho trovato un certo equilibrio sia nella fase di costruzione dello scatto e dei preset camera che nella post (non mi lamento).
Comunque i sensori bayer, nonostante siano ottimi per il colore, non sono l'ideale per il B&N perchè sono stati progettati con la matrice rgb e filtro AA per foto a colori !!, in un contesto del genere non vedo male la Leica Monochrom per chi può permettersela. |
| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 8:41
Io prima o poi una macchina con il filtro Bayer eliminato me la compro. |
| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 8:56
Trovo i file della monochrom con una scale di grigi più ampia rispetto a quello che posso ottenere dalla conversione in BN di un file a colori, questo mi permette di trovare la giusta combinazione di contrasto che vorrei ottenere dall'immagine. Prima avevo la CCD e non mi sono trovato bene perché in presenta di alte luci non erano recuperabili, mentre la M246 è molto flessibile e più gestibile. Con gli alti iso mantiene un ottimo dettaglio e la preferisco abbinata ad una lente asferica. Per il prezzo ognuno fa le sue valutazioni io avendo già una cariola di lenti M il sacrificio economico è più dolce |
| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 9:09
“ Per il prezzo ognuno fa le sue valutazioni io avendo già una cariola di lenti M il sacrificio economico è più dolce „ è chiaro che chi ha già un corredo di lenti M la questione si fa meno dolorosa. . . ! come dicevo qualche post fa se i brand più diffusi si degnassero di affiancare ai modelli standard almeno uno monocromatico ( alla fine si tratta sempre dello stesso sensore senza cfa e filtro AA con firmware modificato ) ci farebbero risparmiare un bel sacrifico economico, ma a loro non conviene fare il modello monocromatico di nicchia.
“ Trovo i file della monochrom con una scale di grigi più ampia rispetto a quello che posso ottenere dalla conversione in BN di un file a colori, questo mi permette di trovare la giusta combinazione di contrasto che vorrei ottenere dall'immagine „ avendo avuto modo di provarla è difatti così, ottima! . per ora mi accontento della xpro2.
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