| inviato il 05 Aprile 2018 ore 15:38
Bernd e Hilla Becher facevano parte dei new topographic e anche sulla loro filosofia sono stati fatti i ritratti di Ruff citati prima |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 15:44
Mi dimentico di voi un giorno, e mi scrivete di getto sei pagine... mannaggia... Ho letto e butto lì quello che mi fa venire in mente. Abbiamo cambiato punto di vista rispetto al precedente thread. Ora si parla di lettura/interpretazione. Da questa prospettiva naturalmente la conoscenza del percorso dell'autore e la sua contestualizzazione è indispensabile. Così come lo sono altre cose. Ad esempio un conto è vedere un ritratto di Ruff sul monitor del pc, un conto è vedere l'oggetto fisico vero (una stampa di 1,6 m. di lato) inserito in una mostra che ne espone una serie. Cambia tutto evidentemente... Rispetto ad altre forme di espressione artistica, la fotografia ha un suo specifico: la sua relazione diretta con un oggetto che appartiene al mondo reale. Relazione dalla quale la fotografia non può prescindere e che può essere considerata un'opportunità o un handicap. Ogni fotografia porta quindi inevitabilmente con sè un elemento di "testimonianza". E noi nel giudicarla difficilmente possiamo prescindere dal considerare l'ingrediente "oggettivo" che contiene. Il nostro giudizio su una fotografia comprende quindi un giudizio sull'oggetto reale che fenomenolgicamente viene rappresentato. È difficile evitare che sia così. |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 16:51
Ragazzi, sarà la quarta volta che lo dico, ma quanto è interessante questo thread! E quanto sto imparando da tutti voi !! Son proprio contento. Ilmarsigliese |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 16:53
Belle foto e belle le condivisione dei pensieri propri e altrui,, tanti spunti. |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 17:04
Una domanda, qual'è la foto che più vi ha colpito e perché? |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 17:06
tra le ultime 3 postate? |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 18:15
“ Il nostro giudizio su una fotografia comprende quindi un giudizio sull'oggetto reale che fenomenolgicamente viene rappresentato. È difficile evitare che sia così. „ Quindi se io fotografo un albero o un palazzo o...un uomo seduto al ristorante, esprimo una sorta di giudizio su ciò che la fotografia rappresenta. Ma...giudizio di che tipo? Ho l'impressione di essere io a non capire cosa intendi. In un thread che avevo proposto si parlava di questo: " Una bella fotografia è necessariamente la fotografia di qualcosa di bello?" E' questo che intendi? Cioè io, esprimendo un giudizio sull'immagine, non posso fare a meno di esprimere un giudizio su ciò di cui quell'immagine è traccia? |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 18:54
Hai ragione. "Giudizio" non è il termine esatto. Volevo dire che l'osservatore, nel tentativo empatico di interpretare quel che l'autore della foto vuole dire, molto difficilmente riesce a prescindere dalla consapevolezza di avere davanti a se un oggetto (la fotografia) che testimonia dell'esistenza (al passato) di un altro oggetto nel mondo reale. E questo valore di testimonianza di un'esistenza reale entra nella valutazione complessiva della fotografia. Esperienza possibile ma non necessaria per chi osserva un dipinto, dove il nesso fra oggetto rappresentato e sua esistenza reale non è necessario. |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 19:06
Chiaro, grazie. Effettivamente, nel caso di molti generi fotografici, questa dimensione 'testimoniale' della Fotografia sprigiona e richiama empatia. Basti pensare a quanta emozione ( almeno a me accade ) proviamo davanti a ritratti di persone sconosciute, vissute in altre epoche e luoghi... |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 19:20
@Massimiliano dicevo in generale
 Questa non è la mia foto preferita ne Alex Webb è il mio fotografo preferito ma sin dall'inizio del mio rapporto con la fotografia mi sono sentito attratto dalla street e il reportage e questa foto mi ha fatto viaggiare, pensare come vive un fotografo di reportage, le esperienze, le avventure... Sicuramente non è perfetta, non è arte ma a me quello che piace di più della fotografia è la capacità di trasportati in in momento determinato e farti sognare, è un po' come i libri, danno libertà alla immaginazione |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 19:32
Io questa l'ho vista dal vero e posso dirti che é davvero bella |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 19:40
“ Ma...giudizio di che tipo? „ Io credo che una fotografia sufficientemente "matura" implichi un fotografante per il quale il giudizio morale non è cosa di poco conto. Esprimere un'estetica è in fondo esprimere un qualche giudizio: magari non così evidente, diretto, leggibile al primo colpo. Ma in qualche modo viene fuori. Non saprei come dire: mi pare che uno Scianna condensi nella sua fotografia un'idea di compassione, laddove un Salgado cerchi quella di rivalsa, di riscatto. Forse sono suggestioni, ma credo che da qualche parte questo venga fuori da tutti (anche noi, qui, non solo i "grandi" intendo). Anche semplicemente a partire dal genere, per arrivare a un certo uso del colore o del contrasto, fino al tipo di rappresentazione (ironica, tragica, melensa). Capisco che rischia di essere un discorso sul sesso degli angeli e qualcuno lo troverà ×. Magari lo è. PS: spero nessuno mi chieda di "circostanziare" ulteriormente: non siamo a Rischiatutto e non è stato per me oggetto intenso di studio negli ultimi vent'anni |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 19:45
la foto che mi ha fatto appassionare di fotografia e' una di Steve Mccurry di cui poi sono riuscito anche a comprare una stampa originale numerata e firmata che è questa i.ytimg.com/vi/kh-nCZ8yDoo/maxresdefault.jpg poi di fotografie preferite ne ho tante, troppe..anche di fotografi preferiti tanti forse troppi.. ma se devo dire un nome dico Walker Evans per tutta una serie di ragioni culturali, sociali, etc etc..e se devo scegliere una sua foto forse scelgo questa saramunari.files.wordpress.com/2017/05/evans21.jpg |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 19:46
@ Francesco : no no, hai ragione in pieno secondo me!! Creare/produrre alcunchè significa prendere posizione nei confronti del mondo e della Storia. L'estetica e l'etica si intrecciano perchè 'dietro' c'è un uomo che si compromette esprimendo il suo giudizio sulla realtà |
| inviato il 05 Aprile 2018 ore 19:59
Ti ringrazio della "solidarietà" Paolo Condivido in toto il tuo scritto. Visto che le "divagazioni sul tema" mi sembrano essere il sale di questa discussione, credo che anche e soprattutto questo aspetto possa e debba entrare nella lettura di cui stiamo parlando. E non come ospite secondario... |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |