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File raw: come funziona esattamente?


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avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 9:52

" ti rifaccio la domanda, fai attenzione: nel dato raw ci sono i dati di infinite fotografie o soltanto quelli della ripresa memorizzata?"
Ci sono soltanto i dati della ripresa memorizzata, ovvio. Da cui però è possibile ricavare infiniti file immagine diversi, altrettanto ovvio. Poi possiamo passare le giornate a discutere la differenza tra infinite immagini, 16 milioni di immagini o migliaia di immagini.


ma perché vi intruppate in questioni di lana caprina come questa?TristeTristeTriste
Onestamente, pur essendo stato molto bravo in matematica a scuola, non so se si possono ottenere infinite o "solo" 100 miliardi di immagini......
perché non so se le cifre dopo la virgola sono 10 100 o 1000 o infinite, quindi le combinazioni possibili non le posso quantizzare, ma secondo voi è importante od essenziale?Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!
Non possiamo dire che: SONO PRATICAMENTE INFINITE e chiuderla lì?

user46920
avatar
inviato il 06 Aprile 2017 ore 10:07

Fotogion:
Ci sono soltanto i dati della ripresa memorizzata, ovvio.

innanzi tutto non è così ovvio, visto le pagine indietro e le frasi senza un senso logico, avanti:
Da cui però è possibile ricavare infiniti file immagine diversi, altrettanto ovvio.


Per quale motivo si dovrebbe trasformare l'immagine a "nostra immagine e somiglianza" o ad minkiam senza nessuna consapevolezza, quando i dati portano almeno ad un risultato coerente coi dati stessi?

Ed ecco che esce fuori l'intento del postproduttore di immagini.

- Voglio fare come voglio io e non come c'è scritto sui dati?
bene, quindi l'intento è chiaro!

- Voglio fare come c'è scritto sui dati?
bene, anche questo intento ora è chiaro.

Ma il tema, o il topic, non discute dell'intento , discute di cosa c'è dentro ad un raw, come funziona, cosa ci si deve aspettare, come e cosa cambia se .. insomma, discute di roba tecnica ... e di questo, va discusso partendo dalle basi.
Tutto il resto sono inutilerie che confondono soltanto il discorso.

avatarjunior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 10:15

@Max B

Premetto che non sono utente esperto di elaborazione immagini, principalmente per mancanza di tempo e anche voglia mi limito a pochi interventi di bilanciamento/ritaglio/esposizione e poco altro. Dagli studi mi porto dietro un po' di conoscenze della teoria. Di Gimp ho trovato questo link, spero ti possa essere utile.
docs.gimp.org/it/plug-in-convmatrix.html

avatarjunior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 10:21

Nel link sotto, dal link di Perbo, ecco come e' fatto un file CR2
github.com/lclevy/libcraw2/blob/master/docs/cr2_poster.pdf

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 10:25

nel dato raw ci sono i dati di infinite fotografie o soltanto quelli della ripresa memorizzata?


Nel file RAW ci sono i dati provenienti dal sensore, diciamo una (e una sola) n-upla di dati. I dati vanno elaborati. Se esistesse una (e una sola) funzione che a fronte di quei dati desse una e una sola (corrispondente) immagine, allora la fotografia possibile sarebbe una. Il punto e` che questa funzione non esiste, ne esistono più di una, potenzialmente ne esistono infinite (ognuno si può fare la sua), e ognuna di queste funzioni ha un certo numero di parametri che possono essere variati. Questo significa che l'insieme delle immagini possibili derivanti dalla n-upla e' infinito? NO, e' finito, l'insieme di destinazione , che e` dato da tutti i possibili valori che possono assumere gli elementi caratterizzanti il file di output, qualunque esso sia, e' finito !

Da cui però è possibile ricavare infiniti file immagine diversi, altrettanto ovvio. Poi possiamo passare le giornate a discutere la differenza tra infinite immagini, 16 milioni di immagini o migliaia di immagini.


Dal punto di vista concettuale, un numero, se anche molto, molto, molto alto, e` lontano dall'essere infinito. Capisco che per i più, la differenza tra un numero altissimo e l'infinito (che tra l'altro non e` un numero, e` un concetto) e` una questione di lana caprina, ma da un punto di vista formale la differenza e'..... infinita! ;-)

avatarjunior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 10:35

Per quale motivo si dovrebbe trasformare l'immagine a "nostra immagine e somiglianza" o ad minkiam senza nessuna consapevolezza, quando i dati portano almeno ad un risultato coerente coi dati stessi?

Hai perfettamente ragione sul fatto che i dati in teoria portano "ad uno ed un solo (unico)" file immagine corretto. Ma qui sorge il problema: questo unico file è ben nascosto tra le infinite (Sorriso) possibilità di conversione (e quindi all'atto pratico inutilizzabile) e inoltre, quand'anche quest'unico gioiello fosse fortunosamente rinvenuto tra la spazzatura, sarebbe inutile perchè troppo fedele all'immagine da un punto di vista esclusivamente tecnico e quindi, quasi sicuramente, poco piacevole.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 10:40

ti rifaccio la domanda, fai attenzione: nel dato raw ci sono i dati di infinite fotografie o soltanto quelli della ripresa memorizzata?

Non c'è nessuna "immagine" memorizzata. Ci sono dei dati binari corrispondenti a valori di luminosità. Se poi li apri con due "editor" anche se diversi in effetti ci vedrai la stessa stinga binaria.
Puoi anche utilizzarla come payload su un cd audio o convertirli in caratteri ASCII e stamparti un libro.
Ma per ottenere un'immagine visibile e interpretabile questi dati vanno processati e anche piuttosto "pesantemente".

Se cercassi di ottenere un'immagine processando il meno possibile otterresti qualcosa di "inutilizzabile" e di molto distante dalla realtà visto che la registrazione del sensore non corrisponde alla registrazione dell'occhio.
Tra l'altro anche cercando di rimanere il più neutrale possibile dovresti comunque scegliere con che algoritmo interpolare i dati visto che la matrice Bayer crea dei buchi che vanno comunque "riempiti". Cioè se hai il valore di luminosità del rosso per quel singolo "fotosito" devi comunque estrapolare anche quelli per il verde e il blu...




avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 10:40

Danig

Ma neanche io sono esperto di elaborazione immagini, come te do qualche aggiustatina sul JPEG più che altro per il contrasto e finita lì. La cosa mi annoia.

Ho dato un'occhiata alla documentazione che hai linkato ed è una cosa differente dalla funzione in DcRaw, che alla fine rimarrà sempre un mistero MrGreen. Fa niente, grazie lo stesso Cool

Invece ieri mi sono letto un po' là documentazione di ufraw, altro raw converter "aperto", e ho trovato anche una teoria interessante sul "banding", di cui qualche pagina più indietro si è ipotizzato che fosse dovuto all'arrotondamento dei numeri reali. Pare che l'effetto sia dovuto all'interpolazione di pixel già interpolati, per cui una differenza di toni rischia di essere ripetuta in una delle direzioni in cui l'algoritmo di demosaicizzazione lavora. Questo per me è molto interessante perché significa che posso potenzialmente "domare" la tendenza al banding della mia 5D MkII, se dovessi un giorno mettermi a recuperare le ombre per estrema necessità Cool

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 10:49

Continuando il discorso...
Prendiamo questa spiegazione come riferimento:
andreaguarise.blogspot.it/2011/08/ma-le-fotocamere-vedono-colori.html<
Dove tra l'altro giustamente dice:
É possibile inventarsi ogni sorta di algoritmo matematico per calcolare le componenti che ci servono...


Se volessimo parlare di immagine non interpretata arbitrariamente dovremmo prendere per buona questa:
3.bp.blogspot.com/-8Hi_U2rx_u0/TkKbIqKjCvI/AAAAAAAABR0/WK85GFBsAwQ/s16

Ma come vedete così è "inutilizzabile"...

avatarjunior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 11:03

Max B.

Scusate l' OT , cercando velocemente ho trovato questo se ti puo' essere utile
www.simonepomata.com/articoli/28/banding-photoshop

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 11:10

Ho capito guardando il tuo link che Pollastrini parlava di un altro banding, quindi ritiro parzialmente quanto detto sopra al riguardo. E non vado oltre che siamo OT, mi studierò meglio la cosa (per poi non sfruttarla mai, ma va beh MrGreen)

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 11:25

Non c'è nessuna "immagine" memorizzata. Ci sono dei dati binari corrispondenti a valori di luminosità. Se poi li apri con due "editor" anche se diversi in effetti ci vedrai la stessa stinga binaria.


ci sono dei dati binari corrispondenti ai valori di luminosità di un'immagine (anzi, 4 per via dell'RGBG).
Estendendo questo concetto (sbagliato, secondo me) che non c'è nessuna immagine dentro un file binario, possiamo dire che non ci sono immagini nei file jpg, non ci sono brani musicali negli mp3, non ci sono testi nei file word.

Il che, ovviamente, è errato. Sono solo codificati in un modo diverso, ma ci sono.

avatarjunior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 12:00

Ad essere un po' piu' rigorosi si dovebbe dire che il "file contiene l'informazione" relativa a una immagine o a un brano, informazione che per poter essere scritta nel file deve in qualche modo essere codificata.
Esistono quindi codificatori e decodificatori che ci permettono di scriverla e poi leggerla in un modo a noi utile.
Se leggessimo un file cosi' come e' vedremmo solo una lunga fila di zeri e uni a noi incomprensibile.
Nel link che avevo postato prima e' abbastanza chiaro come e' costruito un CR2.

Se vogliamo filosofeggiare un po' di fatto scrivere un file non e' molto diverso da incidere un disco in vinile, registrare una musicassetta (uno dei vecchi nastri per pc), o impressionare un negativo che infondo se ci pensate non era altro che generare una reazione chimica su un supporto. Si tratta sempre di memorizzare su un supporto qualcosa di cui vogliamo tenere memoria, cosi' e' nata la scrittura, che addirittura ci permette di memorizzare dei concetti ovvero qualcosa di ancor piu' evanescente delle immagini o dei suoni.
E qui chiuderei la mia pensata filosofica :)

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 12:05

Nei jpeg ci sono dei valori numeri che rappresentano tutti i pixel dell'immagine secondo una precisa codifica.
A prescindere dallo schermo lo stesso jpeg è visualizzato allo stesso modo da sw diversi.
Nel raw hai una registrazione di dati del sensore con buchi che vanno riempiti e valori che vanno normalizzati a quelli dell'occhio umano.
Con la musica il discorso un po' si complica in quanto va comunque ricostruita un'onda analogica. Per cui player (anche sw) diversi potrebbero dare uscite diverse... Poi c'è il problema del jitter...

Questa sinceramente non l'ho capita:
ci sono dei dati binari corrispondenti ai valori di luminosità di un'immagine (anzi, 4 per via dell'RGBG).

Come ho già scritto hai i dati binari della luminosità di un singolo "pixel". Dove nel Bayer 1/3 sono pixel blu, 1/3 sono pixel verdi, e 1/3 sono pixel rossi.

avatarjunior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 12:13

Con la musica il discorso un po' si complica in quanto va comunque ricostruita un'onda analogica. Per cui player (anche sw) diversi potrebbero dare uscite diverse... Poi c'è il problema del jitter...


In realta' anche nella visione a monitor c'e' un ultimo passaggio da digitale ad analogico, da valore codificato a tensione elettrica e quindi a onda luminosa di una data frequenza.

Alla finfine tra suono e luce non c'e' poi sta grande differenza, solo siamo su frequenze diverse, con tutto cio' che comporta la cosa ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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