| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 11:58
Il concetto di tridimensionalità è un'interpretazione del nostro cervello, laddove vi sono quei giusti contrasti tra luce e buio, sfocatura e prospettiva, compare l'effetto tridimensionale. Poi ognuno di noi ha una sua percezione soggettiva. Condivido quanto dice Ometto, soprattutto le stampe della Ilford col metodo Ilfochrome, erano pazzesche, sembravano uscire fuori dalla carta. Ho ancora da vedere una stampa da digitale che regga il confronto. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 12:43
Beh secondo me il digitale ha fatto passi da gigante se consideriamo che l'analogico ha alle spalle 200 anni di evoluzione contro i 40 del digitale. Secondo me ci sono ancora enormi margini di miglioramento nel digitale mentre l'analogico ha già toccato l'apice parecchio tempo fa. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 13:36
“ Secondo me ci sono ancora enormi margini di miglioramento nel digitale mentre l'analogico ha già toccato l'apice parecchio tempo fa. „ L'analogico non ha raggiunto l'apice, semplicemente si è arrestata la curva di sviluppo: le aziende hanno dirottato investimenti e risorse nel digitale, interrompendone così il flusso di ricerca&sviluppo. L'analogico avrebbe potuto continuare a crescere, ma il mercato ne ha decretato la morte. Sopravvive ovviamente come mercato di nicchia. Forse un giorno la tecnologia 3D decreterà la morte della fotografia digitale come la concepiamo oggi. Forse un giorno guarderemo le foto in 3D senza visori, ma con ologrammi portatili e quel giorno ci sarà un'altra svolta di mercato che porterà le aziende ad abbandonare il "tradizionale" digitale. (supposizioni non troppo lontane...) |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 13:39
il tridimensionale stanca e nessuno lo vuole. non c'è stata alcuna evoluzione reale del tridimensionale nella fotografia, differentemente da quello che è avvenuto nel cinema.
 Realizzarlo è semplicissimo, si potrebbe fare addirittura con i iphone dedicato, 2 statti contemporanei da due ottiche alla giusta distanza, previo livella. Ma alla gente non interessa un fico secco. non piace, evidentemente stanca. www.tomshw.it/files/2012/07/immagini_contenuti/38442/sanwa1.jpg Poi ci si proietta tutti sul monocolo, cercando di ripescare fuori una tridimensionalità monoculare, che è un po' come volere la stereofonia da un solo altoparlante. Ci si spreme per ottenere quello che non può esserci. L'essere umano è strano e senza limiti verso i confini dell'impossibile. forse soprattutto perchè è un po' masochista. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 14:03
La tridimensionalità è una sensazione piacevole che solo poche ottiche ti sanno dare. Gli obiettive Leitz erano al massimo con le Leica a telemetro. I tecnici mi dicevano (eforse avevavo ragione) che tutto dipendeva dalla regolarità del diaframma. Più tondo è il diaframma meglio è. Il che significa molte lamelle che lo formano. Provate a guardare stampe di foto fatte con Leica e vedrete che è vero. Henry Cartier Bresson insegna. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 14:10
se fosse vero che il diaframma deve essere perfettamente rotondo per ottenere foto 3d è sufficiente scattare con qualsiasi obiettivo a TA. |
user46521 | inviato il 30 Dicembre 2016 ore 14:14
allora i vari nokton non sono treddi' |
user46920 | inviato il 30 Dicembre 2016 ore 16:31
Trimoto:“ Beh secondo me il digitale ha fatto passi da gigante se consideriamo che l'analogico ha alle spalle 200 anni di evoluzione contro i 40 del digitale. Secondo me ci sono ancora enormi margini di miglioramento nel digitale mentre l'analogico ha già toccato l'apice parecchio tempo fa. „ Che il digitale abbia fatto passi da gigante non si discute (anche se il limite è prossimo), che dal 1840 ad oggi la fotografia si sia evoluta fino al digitale odierno, nemmeno ... ma che la pellicola o la fotografia chimica abbia “ già toccato l'apice parecchio tempo fa „ non è vero: ci sono ancora sviluppi in ambiti che noi non consideriamo. Semmai, con l'arrivo del digitale, vuoi per comodità, vuoi per altre convenienze e /o forze maggiori, la maggior parte ha volutamente abbantonato i chimici (tra cui il sottoscritto) e probabilmente la maggor parte dei presenti che riprende fotografie oggi, i chimici non li ha mai visti nemmeno di sfuggita. Allora, diventa difficile un raffronto! .. poi concordo con Giacomo “ Forse un giorno la tecnologia 3D decreterà la morte della fotografia digitale come la concepiamo oggi. Forse un giorno guarderemo le foto in 3D senza visori, ma con ologrammi portatili e quel giorno ci sarà un'altra svolta di mercato che porterà le aziende ad abbandonare il "tradizionale" digitale. (supposizioni non troppo lontane...) „ .. ma a livello di base non cambierà nulla: la fotografia resterà sempre Luce e Ottica. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 19:30
Perchè dici che è prossimo al limite il digitale? gli attuali sensori hanno un limite fisico oltre il quale non possono andare come rumore e gamma dinamica? se sì si potranno comunque trovare altri elementi per costruire sensori con tecnologie/materiali diversi, giusto un esempio www.tomshw.it/fotocamere-1000-volte-piu-sensibili-grazie-al-grafene-48 Per quanto riguarda l'analogico non mi esprimo, avrò letto male, ma di certo non mi sembra giusto paragonare due tecnologie con alle spalle un notevole gap di tempo alle spalle era questo il succo del discorso |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 19:50
Bhe ma il problema non è il gap temporale, il problema semmai è che non si può paragonare la chimica con l'elettronica .. parliamo di due galassie differenti proprio per tipologia.. Se in più ci mettiamo gli investimenti quasi incalcolabili che l'elettronica applicata alla fotografia ha ricevuto negli ultimi anni (mica solo i sensori ma anche i processori e tutta la filiera in generale) penso che il confronto sua doppiamente ingiusto nonostante il gap temporale a favore del chimico |
user46920 | inviato il 30 Dicembre 2016 ore 20:22
“ Perchè dici che è prossimo al limite il digitale? „ perché non si è visto nessun miglioramento palese, da 10 anni a questa parte! E finché non arriverà un qualcosa di veramente diverso (tipo il tuo esempio), ma di concreto, difficilmente avremo sensori in grado di registrare 18 stop di dinamica Luce, in un colpo solo .. tantomeno con la stessa profondità e quantità di colori |
user46920 | inviato il 30 Dicembre 2016 ore 20:39
no, tranquillo nessuna diatriba! la dinamica e i colori fanno parte della Luce, quella che poi serve per illuminare la materia ... ed avere un po' di 3D (nessun OT) |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 21:04
Sì infatti, quindi possiamo aggiungere qualità sensore/pellicola alla lista di elementi, aggiungerei anche qualità del metodo di visualizzazione, tra il mio vecchio economico monitor del pc e il mio tv c'è un abisso di differenza in tridimensionalità. Ma quindi è meglio un'ombra delicata o forte per la tridimensionalità? |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 21:28
Beh è un po come la diatriba tra audiofili dell'analogico valvolare, e della componentistica a discreti |
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