| inviato il 08 Dicembre 2016 ore 22:39
Mah ... sarà ... ma io tutta sta differenza mica la vedo anzi ... nella zona media e ai bordi mi sembra che l' ordinario Canon vada pure alquanto meglio: www.the-digital-picture.com/Reviews/ISO-12233-Sample-Crops.aspx?Lens=6 certo, poi ci sarebbe da discutere sullo sfocato, poi ci sarebbe pure da arrampicarsi un tantino sugli specchi per inventarsi delle differenze che il più delle volte (sempre?) sono soltanto delle fisime personali ... ma quanto a nitidezza alla fine anche il Tamron macro VC e il Sigma OS sono agli stessi livelli, altro che chiacchiere! |
| inviato il 08 Dicembre 2016 ore 22:47
Ah, a proposto dell'obiezione circa l'uso di un macro nei ritratti ... non ho mai capito per quale motivo il 135/2 L sia adatto agli stessi e il 100 macro no dal momento che all'atto pratico il 135/2 L la faccia te la taglia tanto quanto il 100 macro L ... se non anche di più |
user112924 | inviato il 08 Dicembre 2016 ore 22:53
Ho cercato di spiegare semplicemente, per quella che è la mia esperienza, le differenze, parlando in generale, fra un medio-tele macro e un medio-tele da ritratto (differenze spesso ovvie e palesi per chiunque possieda entrambi gli obiettivi). Ma non ho sconsigliato l'uso di un macro per il ritratto, perché tutto dipende, infatti, dai gusti del fotografo e dal tipo di ritratto che si vuole fare. Certamente un macro, sempre parlando in generale, tende a chiudere le ombre (elevato contrasto) e a mettere in risalto le imperfezioni della pelle (elevata acutanza). Anche lo sfuocato, in un macro, spesso è meno gradevole (aberrazione sferica sovracorretta) di quello che regala un buon medio-tele da ritratto (ma qui dipende caso per caso, ed è comunque un discorso estetico, correlato al risultato che si vuole ottenere). |
| inviato il 08 Dicembre 2016 ore 22:53
A grandi aperture, il 135 2 è più risolvente del macro |
user78019 | inviato il 08 Dicembre 2016 ore 23:01
“ la diversa correzione dell'aberrazione sferica incide solamente alle grandi aperture, perché chiudendo il diaframma le differenze si assottigliano molto „ Non avete mai usato il 100 Makro-Planar a f/2, vero? |
user67391 | inviato il 08 Dicembre 2016 ore 23:04
Scusate ma che c'entra il 100 Makro Planar con questa discussione??? |
user112924 | inviato il 09 Dicembre 2016 ore 4:33
“ Scusate ma che c'entra il 100 Makro Planar con questa discussione??? „ Infatti... Comunque, il Makro-Planar 100mm f/2 rappresenta un po' un caso limite, perché si tratta volutamente di una lente universale, adatta sia al ritratto, sia alla macro non troppo spinta (si ferma a 1:2). Lo sfuocato di questo Zeiss è molto buono, inappuntabile, ma difficilmente correlabile con quello di altri 100mm f/2.8 macro, mentre il contrasto e micro-contrasto sono elevati così come ci si aspetta da un buon macro (anzi, anche troppo...). Il rischio di questi obiettivi universali è quello di non essere né carne, né pesce (per fortuna non sembra questo il caso, anche se qualcuno potrebbe trovare preferibile nel ritratto un classico 85/1.4 e nella macro una lente che arrivi da sola a 1:1... ma è anche vero che due lenti costano più di una e pesano il doppio, quindi ben venga questo Makro-Planar). |
user78019 | inviato il 09 Dicembre 2016 ore 10:16
“ che c'entra il 100 Makro Planar con questa discussione??? „ C'entra perché dimostra che l'aberrazione sferica e la curvatura di campo, prima invocate, NON sono necessarie per avere un'ottima resa dello sfocato. Il 100/2 MP è assai ben corretto eppure ha ottimo sfocato e transizioni tonali allo stato dell'arte. Quindi, esistono oggi, nel 2016, ottiche macro in grado di eccellere nel ritratto. La storia delle aberrazioni residue e del loro positivo effetto sullo sfocato risale agli anni'70, quando le ottiche macro erano le uniche perfettamente corretta MA erano poco luminose (f/3,5 o f/4). Le ottiche da ritratto erano più luminose per esigenze di maggior sfocato e stacco dallo sfondo, ma non altrettanto corrette. Oggi come oggi gli schemi moderni (che prevedono qualche lente in più rispetto alle 5 lenti dei vecchi e gloriosi Nikkor 105/2.5 e 105/1.8) possono garantire risolvenza e correzione delle aberrazioni a grandi aperture. Basti vedere l'acutanza del Nikkor 105/1.4 e il dettaglio di cui è capace a TA, tant'è che qualcuno ha detto che è a livello degli Zeiss Quindi, serve uno sfocato da paura? Si vada su un 105/1.4 o, in casa Canon, su un 85/1.2 L. Basta f/2.8? Si usi un 70-200/2.8 o un 100 IS, entrambi pure dotati di stabilizzatore. “ il Makro-Planar 100mm f/2 rappresenta un po' un caso limite, perché si tratta volutamente di una lente universale „ Tutti i macro moderni con lenti flottanti sono "lenti universali". Come saprai, le lenti flottanti servono proprio a cercare di uniformare la resa alle varie distanze, rendendo l'obiettivo utilizzabile in più ambiti. Quasi sempre la lunghezza focale dei tele-macro si accorcia alle corte distanze di maf. Lo Zeiss fa l'opposto, aumenta da 97,5 a 106,8 mm passando da infinito a 1:2. “ nella zona media e ai bordi mi sembra che l' ordinario Canon vada pure alquanto meglio: „ Temo di no: all'angolo il Canon soffre assai più di aberrazione cromatica laterale (LaCA). Se le varie lunghezze d'onda non vanno a fuoco nello stesso punto, non si scappa: hai meno nitidezza. Benché lo Zeiss 100 MP sia superiore, il 100 IS rimane comunque un ottimo obiettivo. |
| inviato il 09 Dicembre 2016 ore 12:25
fare un ritratto con il 100L sio puo fare ma con il100f2 viene migliore |
| inviato il 09 Dicembre 2016 ore 14:24
Va bè ragazzi compratevi lo Zeiss così ci dà un taglio ma tipo l'utente vuole un confronto tra quei tre limitatevi a questo,non fate i soliti italiani che pensano di avere la risposta per tutto...anche perché può essere buono quanto vuoi ma a molti Delle ottiche mf frega cazzi siamo nel 2016 |
| inviato il 09 Dicembre 2016 ore 14:55
Diciamo che il problema è stato risolto molte righe fa! Infatti ha optato per il 100 f2... possiamo continuare a parlare anche di cucina volendo... |
user112924 | inviato il 09 Dicembre 2016 ore 15:04
“ C'entra perché dimostra che l'aberrazione sferica e la curvatura di campo, prima invocate, NON sono necessarie per avere un'ottima resa dello sfocato. „ Non è che siano necessarie, ma certamente aiutano (ripeto che qui entriamo in discorsi legati al giudizio estetico, che sono in funzione anche del risultato artistico che si vuole ottenere). Considera, come saprai, che una aberrazione sferica sovracorretta produce uno sfondo "nervoso", ma lo sfuocato davanti al soggetto (piano di fuoco) sarà invece molto "morbido" (il contrario esatto si verifica con una aberrazione sferica sottocorretta, dove è lo sfondo dietro al soggetto ad essere "morbido"). Una aberrazione sferica ben corretta produrrà uno sfuocato uniforme e simile davanti e dietro al soggetto, ma mai morbido o duro come nei casi precedenti (la classica via di mezzo, che a volte potrebbe essere non soddisfacente, ad esempio Cavina parla di "Bo-Keh neutro" che fornice "la percezione di un'immagine fiacca, senza spirito"). Quindi, da un punto di vista artistico, una volta informati su questo fenomeno (il discorso sarebbe simile con la curvatura di campo), ognuno sarà libero di scegliere l'obiettivo che più si adegua ai suoi gusti o alle scelte del momento. “ Come saprai, le lenti flottanti servono proprio a cercare di uniformare la resa alle varie distanze, rendendo l'obiettivo utilizzabile in più ambiti. te fotografiche... „ Un obiettivo sarà comunque sempre ottimizzato per certe distanze di lavoro, anche se possiede lenti flottanti. Se leggi il pdf della Zeiss del tuo Makro-Planar, vedrai che le curve MTF non sono identiche alle diverse distanze. Perché, come scrivi, le lenti flottanti servono a ridurre le aberrazioni alle varie distanze, ma non fanno miracoli (inoltre, le lenti flottanti sono presenti anche in molti obiettivi da ritratto, non sono mica una prerogativa dei macro). Un esempio, il primo che mi è capitato, è la resa ai bordi del 100IS macro sulle lunghe distanze, rispetto al normale Canon EF 100/2:

 fonte: www.kenrockwell.com/canon/lenses/100mm-f28-is.htm Credo sia molto probabile che alle brevi distanze il comportamento si rovesci a favore del 100IS. |
user78019 | inviato il 09 Dicembre 2016 ore 16:12
“ ... Cavina parla di "Bo-Keh neutro" che fornice "la percezione di un'immagine fiacca, senza spirito" „ Siamo al delirio. Come certi audiofili che poi non sanno riconoscere Bach da Telemann. “ Un obiettivo sarà comunque sempre ottimizzato per certe distanze di lavoro, anche se possiede lenti flottanti. „ Sicuro. Conosco bene le MTF del mio Zeiss, e ancor di più il suo comportamento, avendolo e avendolo confrontato con altri medio-tele, anche macro, a cui le dà in modo piuttosto sonoro. Signori, con buona pace di Cavina, un'ottica allo stato dell'arte (macro o non macro che sia) va sempre bene. Inutile dire che non va per questo o quel genere. Che poi il 100 IS a TA, all'infinito e agli angoli vada meno bene del 100/2 chiuso di uno stop, ci può stare. “ l'utente vuole un confronto tra quei tre limitatevi a questo „ Già fatto. Tanti messaggi fa. |
user112924 | inviato il 09 Dicembre 2016 ore 16:30
“ Siamo al delirio. Come certi audiofili che poi non sanno riconoscere Bach da Telemann. „ Beh, non esageriamo... si può non essere d'accordo su molte cose che sostiene, ma Cavina è persona preparata e competente. “ Signori, con buona pace di Cavina, un'ottica allo stato dell'arte (e lo Zeiss ha anche i suoi difettucci) va sempre bene. „ Non è questo il punto. Che vada bene nessuno lo mette in dubbio, il problema è se ci può essere qualcosa, anche di imperfetto, che vada meglio, almeno in ambiti particolari (ad esempio il Sony FE 1.4/85 GM presenta uno sfuocato tipico di un'ottica con una aberrazione sferica sottocorretta, proprio perché tale comportamento è risultato più piacevole in base ai sondaggi fatti da Sony in fase di progettazione, al riguardo credo che esista, da qualche parte su internet, un'intervista al designer di questa lente). |
user78019 | inviato il 09 Dicembre 2016 ore 16:36
“ si può non essere d'accordo su molte cose che sostiene, ma Cavina è persona preparata e competente. „ Sì ma sconfina nel religioso, a volte. Come in quella frase ... “ il problema è se ci può essere qualcosa, anche di imperfetto, che vada meglio, almeno in ambiti particolari „ Più che al Sony, penserei al Meyer Gorlitz Trioplan 100mm f/2.8. Sono casi particolari e rari. Il resto è un po' fuffa (= marketing), o luoghi comuni. Chi oggi direbbe che il Calendario Pirelli 2017 non si può fare se non con un medio-tele luminoso da ritratto? Eppure Peter Lindbergh ha usato non un 100/2, non un 85/1.2, ma un banale 70-200/2.8, da come si vede dalle immagini del backstage:

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