| inviato il 21 Settembre 2016 ore 11:10
“ Se è così, allora mi arrendo! :-D „ Fai bene, alla fine sono principalmente seghe mentali per feticisti :) Ci sono altri parametri che influenzano la percezione di tridimensionalità in modo più marcato rispetto all'ottica: la luce scelta in primis! |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 12:14
“ Fai bene, alla fine sono principalmente seghe mentali per feticisti :) Ci sono altri parametri che influenzano la percezione di tridimensionalità in modo più marcato rispetto all'ottica: la luce scelta in primis! „ Santo subito, e te lo dice un cultore dell'ottica, un tecnico e un segaiolo mentale |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 12:43
Quotone a Filiberto. Quante seghe per una manciata di foto, lo dico da appassionato, con la fotografia non ci lavoro. Aggiungo che credo che a volte chi ci lavora si fa meno seghe di noi appassionati; tanto, spesso, dall'altra parte chi ci capisce abbastanza per criticare con giusta causa (sfuocato, distorsione a baffo, contrasto, micro contrasto, astigmatismo, transizione tonale, decentramento dell'ottica ecc. ecc. ecc.). |
user80653 | inviato il 21 Settembre 2016 ore 12:44
La tridimensionalità di un obiettivo è una cosa astratta in quanto fa parte delle impressioni dei singoli individui che osservano una fotografia. In una stanza ci sono dieci persone, sette di queste hanno sensazione di caldo, tre sensazione di freddo. La stanza è calda o fredda? Qualcuno potrà sostenere che la stanza è calda perché la maggioranza dei presenti sente caldo. Potete star certi che i tre che sentono freddo non cambieranno idea solo perché la maggioranza dice di aver caldo. Continueranno a sentire freddo. Le sensazioni non sono discutibili e neppure le impressioni. Così è anche per la tridimensionalità di certi obiettivi. Non si può sostenere con decisione che le fotografie scattate con l'obiettivo X sono tridimensionali. Al massimo si potrà dire che le fotografie scattate con un certo obiettivo danno ad alcune persone l'impressione di tridimensionalità. Bisogna mettere in conto che altri possano non avere la stessa impressione. Come dice giustamente Ilgattonero, in un obiettivo ognuno ci vede quello che vuole e a volte capita di vederci anche quello che non c'è o che, comunque, non tutti riescono a vedere. Questa l'ho letta iei ad una mostra di pittura: “ Questi cieli limpidi che escono prepotentemene dalla tela e vagano nello spazio del nostro subconscio per poi depositarsi di nuovo sulla tela, ecc. ecc. „ Mah... |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 13:08
Non condivido. Quando proiettavi diapositive scattate con Leitz e le confrontavi con quelle delle altre Case, la differenza di qualità ( e tra quelle la tridimensionalità percepita) era ovvia,punto. Non era 7 su dieci ma 9 su dieci.....( il bastian contrario c'è sempre stato). Certo che le cose vanno provate... Qui c'è gente che parla senza avere avuto niente. |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 13:27
"Quando proiettavi diapositive scattate con Leitz e le confrontavi con quelle delle altre Case, la differenza di qualità ( e tra quelle la tridimensionalità percepita) era ovvia,punto. " Verissimo, l'ho costatato anche io di persona. Ma....il tempo passa e se un tempo, una volta fatto lo scatto non potevi più intervenire, oggi la situazione è cambiata, e dopo lo scatto sull'immagine ci si può intervenire per migliorarla ed in questo miglioramento, ci ricasca dentro l'effetto 3D, tridimensionalità percepita, che in digitale si applica all'immagine. Ci sono un sacco di metodi e di strumenti sia nei convertitori di RAW che nei programmi di fotoritocco che operano sul file immagine, ed anche con un mezzo fondo di bottiglia come ottica, si ottiene un ottimo effetto 3D in immagine finita, non sul RAW, ma in immagine finita sì. Tutte queste chiacchiere sulla "tridimensionalità" delle ottiche, seppur vere, reali, in uso pratico oggi non hanno più alcuna utilità, dove TUTTE le immagini di qualità sono comunque ottimizzate in fotoritocco. La "tridimensionalità" delle ottiche fa parte di un mondo antico, ormai reso inutile dal progresso tecnologico, è solo carne morta, nulla più. Tanto per capire come mai alcune ottiche danno immagine 3D più di altre, questo effetto è dovuto all'elevata trasmissione delle alte frequenze spaziali, i toni delicati, ed all'elevato microcontrastio dell'ottica: i due fattori, otticamente, sono in antitesi, se fai un progetto con tanto microcontrasto, ti si riduce la risoluzione e viceversa, ed un compromesso buono è difficile costoso, e dunque quell'effetto, nativamente, ce l'hanno solo le ottiche buone. In fotoritocco si alterano quei valori, si esaltano le tonalità intermedie e si esalta il microcontrasto, intervenendo oltretutto anche sull'illuminazione del soggetto in forma selettiva, ed ecco fatto l'effetto 3D anche coi fondi di bottiglia. |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 13:39
Concordo con Alessandro! |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 13:39
Hai ragione Alessandro.Con il digitale è cambiato tutto. Però , senza operare postproduzione, noto che le ottiche vintage che uso su 6D ( Leitz, il resto non mi interessa) mi danno enormi soddisfazioni e le preferisco a quelle attuali. Certo io appartengo ad un mondo estinto.... Il mondo delle diapositive Kodachrome e Velvia..... |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 13:51
... non è ancora estinto... |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 14:19
Giuliano, hai tutte le ragioni del mondo: le ottiche buone si vedono benissimo anche in digitale, la differenza con le mediocri è lampante e si vede subito. Solo che dopo lo scatto, col fotoritocco, si riesce a barare, ed alla grande, sulla qualità dell'immagine, si mettono le toppe alle carenze dell'ottica, se non sempre, nella grandissima maggioranza delle volte. A parte quello che l'ottica butta fuori.......avere in mano un'ottica fatta bene, ed i Leitz non li batte nessuno, ti gratifica ....... a volte anche di più delle belle fotografie che quelle ottiche fanno ( e NON parlo di te!). E questo........il fotoritocco non te lo dà! |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 14:30
Non sono per nulla un amante del fotoritocco, che a mio avviso non deve servire a nascondere le mancanze della lente o peggio ancora del fotografo, ma solo a regolare leggermente alcuni parametri per calibrare al meglio l'immagine. La lente è importante per le sue caratteristiche, a volte è interessante proprio per i suoi "difetti". Non serve che sia perfetta al 1000x1000, ma ci deve piacere. |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 14:33
Eh.....classe 59....io 55.... Stessi gusti |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 14:34
 80mm. summilux 1,4 ( 1987) Kodachrome 64 |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 14:35
Io i Leitz non li ho, nemmeno uno: costano troppo ed alla fine faccio buone fotografie anche con le ottiche "normali". ma ho un conoscente che è un fanatico dei Leitz, ed addirittura ha i 6 (sei) 50 mm che Leitz ha fatto e fa per la Leica a telemetro. Ora il Leitz 50 F 1,4 ( non mi chiedere quale) che ho usato io per farci qualche foto con l'M9, va meglio di tutti i 50 mm che ho provato io, l'ho spulciato e va meglio, a tutta apertura FORSE no, ma poi sempre. Però.....quel 50 mm F 1,4, che non ha AF, è grosso poco più di un tappo di bottiglia di Champagne, ha la meccanica fatta come, se non meglio, di un Rolex, e pesa nulla, forse 200 gr, quando il mio Sigma 50 mm F 1,4, che va comunque bene ed è fatto benino, pesa quasi un Kg ed è grosso come un cocomerino. Amen. |
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