| inviato il 09 Aprile 2016 ore 10:21
Certo Dario che è distorta...è un 24! |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 10:21
Basta! Game set & mach... tutti a casa a giocare alla playstation! (E' stato citato Lubezky) Emmanuel Lubezki Vs Giuliano V.
 p.s. 14mm su Ff ... |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 10:23
Serall47, non c'è bisogno che io ti dia alcun consiglio, ma se me lo avessi chiesto di avrei detto che hai fatto bene a fotografare il p. piano della piccola con il 135. e anzi, lo dico chiaramente a scanso di equivoci perchè non vorrei che mi prendeste per strano o matto. Se dovete fare primi piani, mezzi busti, per vendere foto al soggetto ripreso comportatevi in questo modo: Usate focali comprese tra 70 e 400mm con queste indicazioni. - se la ragazza è un po' grassoccia e ha un volto schiacciato, come le russe e le cinesi, cercate di usare la parte corta di questo range. - se il soggetto è magro, ha il volto sfuggente, i tratti spigolosi, il naso prominente, cercate di usare la parte più lunga di questo range. Avrete certamente migliori vendite al diretto destinatario di quanto non ne possiate avere in altro modo. e i motivi sono da ricercare nel fatto che le persone si vogliono vedere belle. e siccome esistono canoni di bellezza standardizzati le persone si riferiscono a quelli, sono alla ricerca di un conformismo estetico. Anche qui la prossemica conta molto. è una questione di sicurezza, di sentirsi rispettati e importanti. se mi rispetti tu sconosciuto, non ti avvicini a me più di tanto. Abbiamo una specie di bolla attorno a noi e dagli scnosciuti non è valicabile. E siccome il ritratto (da vendere al soggetto) deve riprendere una parte nobile, non dovrà assolutamente ricordare quando si è stipati in un bus, o quando si è faccia a faccia nei sedili del treno. Dovrà ricodare ariosità, nobiltà, quindi distacco, così nessun grandagolare, ma direi neanche il 50, è la lente giusta per fare ritratti atti alla vendita diretta. è il vostro linguaggio? e il fatto che i 2 occhi abbiano un angolo di campo paragonabile a quello di un 20mm e possano mettere a fuoco fino a 30cm? Tenetevi queste cose per voi, per il vostro linguaggio fotografico. C'è chi potrà apprezzare questa prospettiva, non la ragazza che vuole il book di se stessa, che magari se guarda un ritratto molto espressivo fatto con uno wide esclama "WOW!". L'importante è che in quel ritratto non ci sia lei. |
user39791 | inviato il 09 Aprile 2016 ore 10:26
“ Filiberto sta diventando "Il Signore del 24 II" la compagnia del 24 MrGreenMrGreenMrGreen „   |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 10:28
Dario “ Nella prima a 24 la ragazza è distorta „ E l'ho ambientata molto! Figurati se mi avvicinavo ... Lo uso solo per foto ricordo di una gita dove voglio ricordare il contesto |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 10:33
In Gallerie ci sono bellissimi ritratti a 24 e 35 mm, ma certo non è da tutti e escono dagli schemi, specie a 24, io banalmente non scendo sotto i 50 mm, se si parla di ambientato penso sia un'altra cosa |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 10:37
Uscire dagli schemi è bene...ma se hai un lavoro su commissione mi sa che è meglio restare dentro gli schemi :) Comunque ben venga la creatività quando ce lo si può permettere! |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 10:47
Giuliano V., Peppe, si, interessante il discorso di usare la focale per esprimere una cosa al posto dell'altra, in fondo è quello che provo a dire da un po'. il pugile come dicevi... e Peppe, hai sfilato il volto del primo cane, esaltandone con delicatezza la longilineità, e hai schiacciato ulteriormente il chow chow che già è schiacciato di suo. In questo caso si può parlare certamente di linguaggio fotografico, ma si sfrutta la prospettiva per esaltare una caratteristica. Ancora non è quello che vorrei puntualizzare. Quello che vorrei si capisse come linguaggio è il significato, il senso, di stare ad una certa distanza. Ricordiamoci sempre che quando facciamo un primo piano wide stiamo mettendo sotto il naso dell'osservatore il soggetto. Quando facciamo ritratti supertele vogliamo allontanarglielo il soggetto da sotto il naso. Questa considerazione nel senso espressivo dobbiamo tenerla a mente. Ho fatto molte volte questo esempio: tua figlia. vuoi ritrarla come quando in pigiamino ti dà il bacino della buona notte? es. 35mm vuoi farla apparire eterea ed evanescente mentre fa danza classica? 200mm. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1114885
 35mm FF. _ |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 11:00
“ il significato, il senso, di stare ad una certa distanza. „ Con mia figlia (in questa fase) ho una certa difficoltà a prendere le dovute distanze, per poter usare un tele... essendo poi testardamente fissato con i fissi ... Verrà un momento in cui avrò il problema opposto e sarà "troppo lontana" Uno dei motivi per cui ho scelto il 35mm preferendolo (per ora) al 50mm è proprio il dover e voler stare vicino, il bisogno e la voglia che ho di farlo (appunto una scelta...) dal punto di vista espressivo cambia molto! |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 11:06
grazie Ooo + |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 11:09
“ essendo pi testardamente fissato con i fissi ... „ Non sei il solo, io sono super fissato con i fissi. Ultimamente se vedo uno zoom vomito |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 11:14
E' quasi un anno che mi sono "imposto" l'uso intensivo del 24mm. Paesaggi, Street, ed anche ritratti. con i dovuti accorgimenti si può apprezzare la sua narrativa anche in quest'ultimo genere di foto. Più in generale, oltre che alla lunghezza focale, per me è importante la distanza dal soggetto e le condizioni di ripresa. A volte già il 135 mi sembra lunghissimo, non oso immaginare dove dovrei andarmi a piazzare per un ritratto col 280 :) |
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