| inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:04
“ io mi trovo daccordo con chi sostiene che la priorità sia quella di cercare di produrre ottiche il più possibile tecnicamente perfette, e spiego cosa significa per me: 1. risolventi su tutto il campo e a tutti i diaframmi. 2. esenti da distorsioni (non solo quelle a barilotto e cuscinetto ma anche altre cui non si parla mai). e scusate ma vado un attimo ot su questo punto. parlo della distorsione di campo ortografica e stereografica. Questa caratteristica non riguarda come molti pensano solo i fisheye ma riguarda con molta influenza sulle immagini tutti i grandandolari. Infatti molti avranno notato che su alcuni grangolari una persona al bordo immagine appare estremamente allungata/schiacciata, in altri, pur della stessa focale succede meno. Siccome praticamente nessuno fa test su questo tipo di distorsione (che non appare nei test barilotto/cuscinetto), su questo ci prendono per il naso e nessuno ne parla mai, invece occorrerebbe parlarne perchè sugli wide la questione è molto rilevante. „ La questione è che su qualsiasi tipo di ottica vi è un compromesso tra costi, ingombri, peso e prestazioni. Anche su prodotti specialistici si tiene comunque conto di tali vincoli: se zeiss avesse introdotto a listino un otus 85 1.4 da 2 kg, 30 cm di lunghezza e un prezzo di 20000 euro sarebbe stato un oggetto invendibile, quantunque otticamente superiore al modello attualmente in commercio. Nel video che citavo discutono anche di questo: le ottiche che entrano in commercio per le reflex/mirrorless non sono certo le migliori in assoluto che i costruttori possano ottenere, in termini di resa ottica (a livello di parametri misurabili oggettivamente), ma lo sono in relazione al compromesso con i fattori che citavo sopra. Chiaramente più l'ottica deve essere compatta ed economica, e maggiori saranno le restrizioni a livello dello schema ottico, anche a livello di materiali, cosa che limita al contempo le prestazioni. Discorso analogo per la distorsione: ottenere un'ottica grandangolare con una buona correzione dalle distorsioni, ma che al contempo abbia risoluzione e contrasto elevate (dal centro ai bordi delle lenti) è un obiettivo che richiede tecnologie molto costose, dato che i due obiettivi sono tra loro contrastanti, in genere. Lo spiegano anche qui: snapshot.canon-asia.com/article/en/part-1-the-latest-wide-angle-zoom-t Quindi, premettendo che l'ottica ideale è impossibile da ottenere all'atto pratico, si può parlare di correzioni più o meno efficaci di certi problemi, o prestazioni più o meno elevate. Tuttavia sulle ottiche diviene importante anche la fruibilità in termini di trasportabilità, nonché un prezzo di acquisto che renda il prodotto accessibile non solo a facoltosi collezionisti. Da qui i compromessi che citavo. “ La Canon aveva inserito una dicitura, che poteva tranquillamente creare una LINEA, la SOFTFOCUS, „ Non era propriamente una dicitura quanto il nome di una particolare ottica, l'ef 135 f2.8 softfocus, dotato di un meccanismo, con tre posizioni disponibili che, intervenendo sull'aberrazione sferica consentiva di ottenere un effetto softfocus più o meno marcato (che si poteva variare intervenendo sull'apertura del diaframma). L'ottica era progettata anche in modo da attuare in automatico delle compensazioni sulla messa a fuoco, per avere una regolazione corretta nelle varie posizioni del selettore. www.canon.it/for_home/product_finder/cameras/ef_lenses/telephoto/ef_13 L'ottica dovrebbe essere ancora in produzione, se non erro. Anzi, se la aggiornassero con uno stabilizzatore silenzioso, nonché un motore di messa a fuoco nano usm, sarebbe ottima anche per i video (dubito che verrà mai fatto, comunque, dato che probabilmente sarei il solo ad essere interessato)... |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:41
@Ooo non canon, ma con attacco canon c'è il venus 15mm f4 o il 18mm 3.5 zeiss |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 17:44
L'ho avuta.Niente di speciale. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 17:55
.....e il carattere................e la personalità..............e la vivacità.......... Non so se è riuscito a leggere di soppiatto il forum, ma mi si è incarognito il 16-35f4...........è da ieri che non mi rivolge più parola................... |
user80653 | inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:08
Penso che se i software di fotoritocco e, in generale, i computer non consentissero di ingrandire una foto a dismisura ma solo di poterla osservare a pieno schermo, cioè nel suo insieme, in questa discussione saremmo probabilmente tutti concordi nel tessere le lodi dei vecchi obiettivi e a criticare la pochezza di certe lenti moderne. Questa eccessiva possibilità offerta dal computer di indagare le più piccole "smagliature" di una fotografia, fino a poter misurare valori percentuali e frazioni di grado di ogni caratteristica (positiva o negativa) porta a perdere di vista l'immagine nel suo insieme e a sottovalutare altri aspetti ben più importanti quali, ad esempio, la resa realistica e l'effetto presenza. Quando osservo la resa su una fotografia scattata col vecchissimo Elmarit R 90 mi vien da pensare che la moderna industria ottica abbia fatto parecchi passi indietro anzichè avanti. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:12
ma l'indagine a cartina geografica è un nuovo modo di vedere le immagini. Esiste un modo a cornice, molto classico, ma anche uno a planetario, a mappamondo, e appunto a cartina geografica. Pensa se google map dovesse definire il globo nel suo insieme... Capisco cosa vuoi dire Alex90, ma capisci anche che la tecnologia implica anche nuovi modi di indagare, di vedere, di valutare. |
user39791 | inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:15
No no, vedere ogni foto al 100% non è indagatorio ma patologico. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:26
Filiberto, la tecnologia cambia, tu dici che è patologico... ... io dico che in futuro un 35mm fisso potrebbe essere usato come uno zoom per estendersi fino a 150 o 200mm equivalenti. allora se concordo che è patologico dico che esiste, e le cose che esistono fanno parte del reale su cui si imbastiscono nuovi modi. |
user80653 | inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:32
Ooo, non è la tecnologia ad essere patologica. È patologico il giudicare la bontà di una lente e la piacevolezza della resa osservando la foto al 100% e anche oltre... |
user39791 | inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:33
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| inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:33
ho capito, ma tu hai capito? |
user39791 | inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:35
Oddio..... esistono anche cose brutte e non per quello le do per scontate nemmeno nel nome del progresso. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:38
il progresso tecnologico non è necessariamente migliorante la condizione umana. ma il discorso del 35 fisso come uno zoom fino a 200 intendevo. |
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