| inviato il 02 Febbraio 2016 ore 21:34
Molto belle Pierfranco, perchè non posti anche qui? Una fotografia "diversa" sarebbe di stimolo a molti. |
| inviato il 02 Febbraio 2016 ore 21:41
Oooo...scegli quello che ti pare, non è che mi interessi molto.
Hai comunque scelto roba vecchiotta.
Anzi, facciamo che magari ti comperi il mio libro  (su Amazon, Libreriauniversitaria, dal mio sito - che costa meno - oppure lo ordini in qualunque libreria italiana) e poi, quando vuoi, parliamo dell'intero lavoro davanti a una birra pagata da me.
(Ricorda che quelle foto hanno il copyright) |
| inviato il 02 Febbraio 2016 ore 21:42
“ perchè non posti anche qui? „
E' un discorso lungo.
Diciamo che non credo nella efficacia di questa piattaforma (credo nell'efficacia che ha per chi la possiede, semmai) ;)
Ma è un mio pensiero...
Mi confronto regolarmente con un sacco di fotografi, comunque. Fra attività dei circoli, serate tenute e workshop.
Penso sia assai più utile un confronto vis a vis con delle belle stampe davanti, che discussioni sul web e "like". |
| inviato il 02 Febbraio 2016 ore 21:43
“ Oooo...scegli quello che ti pare, non è che mi interessi molto.
Anzi, facciamo che magari ti comperi il mio libro MrGreen (su Amazon, Libreriauniversitaria, dal mio sito - che costa meno - oppure lo ordini in qualunque libreria italiana) e poi, quando vuoi, parliamo dell'intero lavoro davanti a una birra pagata da me.
(Ricorda che quelle foto hanno il copyright) „
questa sembra quasi la risposta per Talisman |
| inviato il 02 Febbraio 2016 ore 21:44
tu lo compreresti un libro con le mie foto? |
| inviato il 02 Febbraio 2016 ore 21:47
Certo che si.
Lo hai fatto? dove lo posso comperare? Se mi dai l'ISBN lo ordino... |
| inviato il 02 Febbraio 2016 ore 21:49
certo che l'ho fatto, ma purtroppo non puoi comprarlo.
sono quelle due paginette che trovi su Juza.
che vuoi fà |
| inviato il 02 Febbraio 2016 ore 21:51
-Raise
-All-in
-....fold
Ooo te la sei cercata 
Scherzi a parte non credo ci sia nulla di male a comprare un libro se le sue foto ti piacciono, anche se non lo hai mai sentito prima. A te le sue foto piacciono? A me molto, mi dicono molto di più della gran parte delle foto che vedo qui dentro, comprese le mie. Si avvicinano molto a quello che mi piacerebbe diventasse il mio modo di intendere la fotografia |
| inviato il 02 Febbraio 2016 ore 21:56
non disperate
“ A te le sue foto piacciono?
„
“ Penso sia assai più utile un confronto vis a vis con delle belle stampe davanti, che discussioni sul web e "like". „ |
| inviato il 02 Febbraio 2016 ore 23:16
Ciao, sono quello che ha cominciato il 3d. Lo dico perché non intervengo da un po' e magari non vi ricordate di me! :)
ragazzi ma siete fantastici! Non sono neppure riuscito a leggere tutto tutto tutto, lo ammetto!
Ci sono alcuni fideisti della vecchia guardia, altri testoni tecnologici e un po' di tutto!
Secondo me chi ha centrato meglio il punto, spiegando quel che volevo dire, è l'occhiodelcigno.
Cioè, io non dico che le 3 caratteristiche non esistano.
Esistono di sicuro, almeno un po'.
Ma temo siano state molto molto enfatizzate da noi della vecchia generazione, che ci abbiamo creduto davvero, che le abbiamo viste davvero. Certo, che i leitz avessero tutte queste caratteristiche si vedeva bene, soprattutto nelle foto di Salgado, o di Bresson... ovvio, a voler essere pistino forse erano esempi non proprio scelti bene: loro due, Capa e quant'altri erano anche BRAVI. E poi, forse forse, chi si comprava un corredo Leica, allora, non era l'ultimo dei coglioni. E poi, forse forse, allora non c'era il web. Sembra una scemata, ma non poter condividere le foto con un click aiuta molto a scegliere, a far vedere solo le cose migliori. Pubblicarle, poi, era davvero difficile.
Per questo, pian piano, mi sto convincendo che molte di quelle storie erano miti, c'è gente serissima che crede nei miti, guarda quanti cardinali ci credono, guarda il Papa... (ehi, che non si offenda nessuno ok? scherzo :) )
Quindi niente di strano che grandi fotografi abbiano propalato una cosa a metà tra mito e realtà, non mi stupirei e non mi scandalizzerei affatto. E' bello credere in queste cose, ha un senso. E poi in parte sono anche vere.
Lo vedo oggi: è pieno di gente che ha scoperto gli "obiettivi vintage". La cosa fantastica è che ora son tutti belli. Tutti! Eppure, quando non erano vintage, molti facevano cagare. Ma ora no: un helios, un mir... sarà il nome, ma hanno delle rese bellissime. Uno sfocato twirlato, del flare fanstastico...
E' per questo che ho cominciato a ripensare alle cose che davo per vere ed assodate anche io, quando usavo leica, quando stampavo. Poi son passato a Canon... ihhhh che freddume. Però c'è passato anche Salgado... mmmm... sarà scemo? L'avran pagato? Però, certo che le stampe non son mica male lo stesso eh?
Insomma, sarà che le piccole differenze tra questi obiettivi, alla fine, c'erano ma contavano molto meno di quanto pensassimo? Io ho conosciuto gente che sosteneva che la differenza si vedeva direttamente dai provini. Ora mi si dice che se non c'è stampa almeno 30x40 su carta baritata e fatta da uno stampatore coi controcoglioni, la differenza non è apprezzabile. Ma io dico, se non è apprezzabile forse forse non bisognerebbe ammettere che non è poi cosi tanto grande e visibile?
Ma la vede solo chi sa vederla, sento rispondere. Oh bella! Un po' come certe medicine alternative, che funzionano solo se ci credi? Ma non è l'effetto placebo, quello? Esiste, è misurabile. E se è misurabile l'effetto placebo, possibile che non sia misurabile, o almeno mostrabile se non dimostrabile la plasticitò, l'ariosità, la tridimensionalità di un obiettivo?
Che ne pensate? |
| inviato il 02 Febbraio 2016 ore 23:52
penso che Leica esiste e se uno ci tiene riduce il parco ottiche e prende le lenti che dovrebbero fare miracoli, però credo che il miracolo vero siano quei 30anni di meno. |
| inviato il 03 Febbraio 2016 ore 12:20
“ tutte cose ben note a Leonardo „
A Leonardo sicuramente no, ma, capovolgendo il discorso, ai progettisti di ottiche sono sicuramente noti gli studi storici sulla percezione del senso di profondità nelle immagini bidimensionali; semmai bisogna chiedersi se siano altrettanto noti a chi quelle ottiche le utilizza, cioè ai fotografi!
Per questo sono d'accordissimo sul fatto che, alla fine, conta ben di più l'aspetto compositivo (e aggiungo la conoscenza di tutti gli aspetti tecnici connessi: diaframmatura, distanza di messa a fuoco ecc.) |
| inviato il 03 Febbraio 2016 ore 12:26
“ è pieno di gente che ha scoperto gli "obiettivi vintage". La cosa fantastica è che ora son tutti belli. Tutti! Eppure, quando non erano vintage, molti facevano cagare. Ma ora no: un helios, un mir... sarà il nome, ma hanno delle rese bellissime. Uno sfocato twirlato, del flare fanstastico... „
Questo perché agli aspetti tecnologici e alle capacità dei fotografi vanno aggiunte anche le mode! Ve la ricordate la moda delle immagini sgranate degli anni '70? Adesso c'è quella dello sfocato a tutti i costi, poi ne verrà qualche altra e via di seguito |
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