| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 18:37
Falena la fotografia ha regole (per la buona riuscita in sintesi) senz'altro, ma è una "materia" personalissima, non vincoliamola, sarebbe sminuire un piacere e spesso uno sfogo (chi scrive può capire ciò che dico) |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 18:43
ma certo Xaw......come tutte le discipline artistiche.....ma la questione "personale" la puoi fare solo se prima apprendi i fondametali altrimenti del tuo personale rischi di fare delle schifezze personali.......non so se mi spiego.... |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 18:46
ti spieghi bene, solo che a volte quelle schifezze per alcuni (esperti e critici intendo) sono opere d'arte |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 18:47
appunto.....meglio non caderci dentro....volontariamente perchè sarebbe business.....quell'arte... |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 18:48
è dura governare la volontà |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 19:03
In un libro, si cita l'esempio di una nota rivista,che per esigenze di copertina sposta la piramide e crea un precedente... Nell'architettura a volte gli edifici sono soggetti allo stesso tipo di maquillage,come se tutto dovesse apparire sempre in una certa maniera conformadosi ad un occhio che non esiste, idelizzando una sorta di perfezione,mentre la materia fa parte della struttura ed è una caratteristica del progetto. |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 19:08
in parole povere non vincolarti a preconcetti schemi e regole |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 19:22
www.yorick-photography.com/ipsedixit-1-mario-giacomelli/ Pesantemente "postprodotta" alcuni decenni fa. MAGNIFICA (secondo me). E non mi viene in mente ne di chiamarla diversamente da fotografia ne dopata, solo magnifica. È da escludere dai concorsi? Ansel Adams decenni fa ha elaborato il "sistema zonale" per esporre e sviluppare pellicola e stampe (ancora attuale sul digitale). Ansel Adams andrebbe escluso dai concorsi? Quelle foto del lago al tramonto con lunghe esposizioni che trasformano l'acqua in seta come va di moda ora, false come giuda ma prese on camera sono escluse ai concorsi? Se la risposta alle prime 2 domande è si è alla terza no, escluderei i concorsi fotografici dalla fotografia. |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 19:28
Il digitale è postproduzione, la postproduzione è il digitale. |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 19:31
tutto fa brodo |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 19:31
E' un 3d molto vivo. Ci sono come al solito due schiaramenti più o meno delineati: nostalgici non avvezzi alla PP e guru del fotosciop. Le due fazioni sono arroccate sulle loro posizioni e si arricchiscono i primi di coloro i quali non sono capaci di post produrre, i secondi dei maghi dell'informatica smanettoni. Altre minoranze, non meno importanti, annoverano i due gruppi antagonisti. Poi c'è chi è moderatamente al centro e raccomanda un uso e non un abuso della post produzione. Direi che il tutto possa essere riassunto in un simpatico compendio de "Quelli che...." Quelli che..... - Non avevano l'esposimetro e scattavano con la regola del 16 (alzino la mano i fotoscioppatori che la conoscono, vi risparmio la ricerca su google postandovi il link direttamente www.nadir.it/tecnica/REGOLA_DEL_16.htm ) - Conoscevano ad orecchio i tempi della loro reflex (si, dal suono dell'otturatore) - Per usare il flash calcolavano a occhio la distanza e facevano una divisione col numero guida - Ma quanto mi costa.... prima di mettere lo scatto a raffica - La profondità di campo si leggeva sull'obiettivo - Avevano il rullino in omaggio dopo uno sviluppo e stampa - Per gli effetti speciali usavano la Velvia - Per mettere a fuoco vedevano un'immagine spezzata - Nei matrimoni il filtro lo mettevano davanti all'obiettivo - La fotografia la chiamano chimica (non analogica, che orrore) - Scheimpflug non era sotto marca di biscotti delle germania est, ma il padre degli obiettivi Tilt - ciribiribi significava carta kodak e poi, Quelli che..... - Se non funziona l'esposimetro chissene... perché possono recuperare dal raw (insieme con quelli che espongono a destra....) - L'otturatore un giorno sarà tutto digitale e non farà rumore - Se la sposa ha i brufoli mi basta un secondo con fotosciop - In una foto con la pioggia riescono a trovarci il rosso di un tramonto - Per gli occhi rossi non serve alzare il flash - Contrasto, luci, ombre, nitidezza, saturazione sono un'invezione di fotosciop - calibrano il monitor, la stampante, la luce della stanza e anche gli occhiali - i filtri davanti all'obiettivo... si sono estinti insieme con i dinosauri - Il BN lo decidono comodamente seduti in poltrona - Sono soddisfatti di essere artisti, fotografi e informatici In tutto questo non vorrei che si dimenticasse una cosa, su cui vorrei porre l'attenzione. Un prodotto dura tre anni, una tecnologia 50 anni, la teoria millenni. Per quanti non lo sappiano, nelle vostre digitali e nei vostri potenti software odierni ci sono operazioni logiche derivate da studi di Aristotele. Fotosciop è un prodotto, le digitali pure (come le reflex a pellicola), ma la fotografia quella non è un prodotto, è arte e tecnica fuse insieme. Tra mille anni non parleremo di post produzione, ma sempre e solo di fotografia. Raffaele |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 19:46
Seguo e apro altro vino |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 19:48
“ Seguo e apro altro vino;-) „ Non si offre? |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 19:55
vinum et verba salutem |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 20:03
Vangogh, alzo la mano e tengo il piede in tutt' e due le scarpe ! Grave? |
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