| inviato il 23 Ottobre 2015 ore 7:21
Io ho cominciato nell' '84 con una compatta di mio padre che sul formato 24 x 36 faceva 2 foto 24 x 16. Era a fuoco manuale e con mirino separato dall'obiettivo. Si metteva a fuoco a occhio con la scala incisa a bordo obiettivo. Quando con la fine delle superiori mi regalarono l'Olympus OM-2 spot program che faceva foto 24 x 36 il miglioramento della definizione delle stampe a colori che mi consegnava il laboratorio mi stupì (ma probabilmente oggi sarebbero solo 3,7 Mpx)! E poi si poteva mettere a fuoco sul vetro smerigiliato, grande comodità! I costi delle macchine non li ricordo.. Mi ricordo che facevo prove di esposizione di più o meno 1 o 2 stop ma poi il laboratorio compensava e le foto erano tutte uguali! Il massimo di pose disponibili per rullino erano 36! Si scattava solo quando si aveva ben in mente la scena, anche perché (almeno io facevo così) di quella scena scattavo 2 o 3 pose alternative, in particolare una in verticale e una in orizzontale, come avevo letto sulle riviste che dicevano che era utile per acquistare occhio per la composizione! Ricordo i costi dello sviluppo (in laboratorio) sommati a quelli del rullino nuovo erano sui 2 euro a foto per il formato 10 x 15 cm! Di quei tempi mi è rimasto occhio per le distanze e la voglia di pensare prima gli scatti! Ora col digitale mi diverto di più.. per me la pp è un vero universo da scoprire, che ogni giorno mi svela qualcosa.. in particolare la possibilità di togliere gli elementi indesiderati col timbro clone mi sembra una magia.. trovo molto comodo anche avere la possibilità di variare gli iso aenza dover finire il rullino per metterne un altro più sensibile! Una diversità da allora è che oggi le compatte sono infinitamente più luminose e risolventi delle preceditrici .. tanto e vero che finora non ho sentito l'esigenza di avere una pieno formato! Complimenti Rapt8 per l'idea di aprire questa discussione, che mi ha fatto ricordare piacevolmente gli inizi del mio hobby! |
| inviato il 23 Ottobre 2015 ore 8:29
“ Anche io ho nostalgia, alle volte, della camera oscura, dei suoi odori, dell'attesa...., ma se ragiono razionalmente capisco che, più che altro, lo è per un tempo che non c'è piùTriste „ gian carlo f sei un grabde  |
| inviato il 23 Ottobre 2015 ore 9:09
“ Dai vostri discorsi capisco che il vero costo erano le pellicole, le stampe,ingranditori ,liquidi di sviluppo più che le macchine. Pensavo che data la minor diffusione delle macchine i costi fossero più alti, per dire una Nikon F o F2 e corredo di obbiettivi mi immaginavo avessero un costo paragonabile alle Nikon d4s e lenti costose, ma forse mi sbagliavo. „ C'è anche da dire che le macchine costavano come ora ma la tacnologia era infinitesimale rispetto agli standard odierni. Era pura meccanica di precisione e basta. Io trovo più comoda l'immagine "spezzata" che c'era una volta però ora l'autofocus è la norma ed alcuni AF sono impressionanti, tutte cose che una volta ti sognavi. Come detto, io ho studiato foto alle superiori e c'era ancora pellicola (comparivano i primi dorsali digitali per il banco ottico), non ho usato una macchina foto per 10 anni e ho ripreso con il digitale: tranne le leggi che ci stanno dietro e non possono cambiare (DOF, luce in ingresso, etc..) le funzioni di una entry level sono avanti ad una macchina pro del 2000. |
user5164 | inviato il 23 Ottobre 2015 ore 9:35
e' una pacchia fino che non si stampa! |
| inviato il 23 Ottobre 2015 ore 9:41
Mah... io non sono mai stato un vero fotoamatore, ma ho sempre scattato con reflex. Ricordo che quando avevo 5 anni mio papà (appassionato) mi mise in mano la mitica Canon Ftb mentre eravamo in vacanza e mi disse:"fai un paio di foto a tua madre e me". Così feci e il risultato, lungi dall'essere un capolavoro, era decisamente buono. Non dimentichiamoci che era tutto (e sottolineo tutto) manuale!! Messa a fuoco, tempi e diaframmi. Poi fu la volta della AE1 Program e la usai fino al 2003, scattando per lo più dia a colori durante le mie vacanze. Onestamente ritengo che il digitale sia di gran lunga più economico... La spesa è una sola, corpo macchina e ottiche. L'abbattimento dei costi di rullini, sviluppo, stampe, ecc. ha sicuramente giovato alla fotografia e alla sua diffusione. Ultimamente, però, ho deciso di ritirare fuori la mia AE1 e ricominciare qualche scatto analogico. Non perché sia particolarmente nostalgico, ma per riabituarmi ad un concetto che il digitale ha spazzato via: fare la foto PRIMA di scattare. Questo è forse il lato peggiore del digitale... L'assenza di costi di sviluppo porta a scattare miriadi di fotografie per scegliere in un secondo momento lo scatto migliore, quando invece è essenziale fare il contrario. Per quanto riguarda la qualità quoto in pieno Trystero... Il rumore e gli argomenti tecnici hanno, secondo me, un peso eccessivo nelle discussioni di fotografia. Ciò che conta è quello che l'immagine trasmette e come (e se) intercetta le emozioni dello spettatore, a prescindere dalla qualità della fotografia, che sia analogica o digitale. |
| inviato il 23 Ottobre 2015 ore 9:50
“ Aggiungo i soldi spesi per ingranditore, bacinelle, drum, esposimetro, ecc. ecc.. carta, liquidi..... Oggi è una pacchia!!! „ Per par condicio, si dovrebbe parlare di stampa casalinga di alta qualità ANCHE riguardo il digitale, non solo riguardo la pellicola. E a leggere chi la pratica, mi pare tutt'altro che una pacchia e tutt'altro che economica, specie quando c'è da cambiare qualche cartuccia e/o si presentano problemi alle testine dell'inchiostro. A leggere vari thread, oltre al costo della stampante (1000-1500€ o anche di più) c'è da mettere in conto il costo delle cartucce, originali, e vedo che mediamente siamo tra i 50 e i 70€ per singola cartuccia, da moltiplicare per 8-9-10. Poi c'è il problema delle testine, che si possono rompere o otturare a causa dell'inchiostro che si secca se non si stampa spesso. Sinceramente avevo la mezza idea di prendere una stampante per stampare in casa... ma a queste condizioni no. Invece stampo ad ingranditore, in b/n, sia per la qualità che ottengo, sia perchè non ho costi vivi di mantenimento, e i costi dei consumabili sono estremamente contenuti. Con 30€ circa compro: 1 litro di sviluppo per fare 10 litri totali di soluzione, idem di fissaggio e 500g di acido citrico o acetico per l'arresto che mi bastano a vita. E con questi faccio decine di stampe. La carta ha prezzi simili a quella per stampa inkjet. |
| inviato il 23 Ottobre 2015 ore 11:29
Sull'analogico devi aggiungere un costo non monetario : per l'utente normale non c'era il minino controllo di postproduzione sulle immagini a colori. Vedo che tanti si atteggiano a puristi e si scandalizzano per qualsiasi intervento. Completamente falso: la post-produzione c'è stata sempre, ed era più o meno condivisibile a seconda del gusto e della misura con cui veniva realizzata. Come oggi. La differenza è che, per i più, era limitata al bianco e nero. Per quanto mi riguarda devo aggiungere anche un ricavo non monetario , che riguarda la fase di fruizione dell'immagine. Non si tratta della stampa, anzi. Finché si tratta di stampa, soprattutto a colori, non sento la minima nostalgia per l'analogico. Ora mi ritrovo quello che ho deciso io, e non il frutto di qualche regolazione automatica in macchina, con qualche intervento minore. Il punto in più in favore dell'analogico, e che non ritrovo con la stessa soddisfazione sul digitale, era la visione delle diapositive col proiettore. |
| inviato il 23 Ottobre 2015 ore 11:41
Le 2 professionali Nikon F prima, e poi F2,nelle sue varie versioni del pentaprisma esposimetrico,costavano anche loro.Un mio sogno irrealizzato,la Nikon F,nel 1970,con pentaprisma senza esposimetro,se ricordo,costava 214 mila lire,a fronte di stipendi medi attorno alle 100/120.000 lire ed una Fiat 127 costava 940.000 lire.Se facciamo il raffronto con oggi,effettivamente in proporzione una 4Ds costa di piu,nel rapporto stipendio medio/costo,visto che siamo sui 5.800 euro (fonte FC).Ripeto,nel rapporto stipendio medio,non stipendi da dirigenti o redditi da liberi professionisti. |
| inviato il 23 Ottobre 2015 ore 12:14
Ho capito che i laboratori e le scansioni sono tempo e soldi buttati via..(parlo per esperienza!)Con laboratori ci devi parlare ed avere confidenza col personale..,ma spesso fanno una stampa standard e il contrasto non sempre convinceva..Il fai da te ai tempi (anni 90)aveva un certo costo..!Avevo la fortuna di avere amici fotografi che avevano camere oscure e ogni tanto gli davo una mano..Il fascino dell'attesa non ha paragoni col digitale..e te la gestisci come vuoi tu anche con attese e lavoro che durava ore!!Oggi con meno di 500 euro puoi avere la tua camera oscura e fare stampe in B/N magari con un medioformato piu'ottica (altre 800 euro..)con una definizione che una reflex con corredo da sceicco si sogna..Pro e contro..in ogni caso!!Utilizzo sia digitale che analogico..Col digitale vado sicuro in certe situazioni.. e lascio qualche foto in rete.. ,con l'analogico mi diverto di piu'e ho stampe ( in b/N )dappertutto in casa.. |
| inviato il 23 Ottobre 2015 ore 12:30
“ Oggi con meno di 500 euro puoi avere la tua camera oscura e fare stampe in B/N magari con un medioformato „ Vero... oggi le CO costano una stupidata. Io con 300€ totali ho portato a casa una camera oscura completa per stampe dal 35mm al 6x9, b/n, con ottiche di alta qualità (componon). “ a e fare stampe in B/N magari con un medioformato piu'ottica (altre 800 euro.. „ Anche meno, molto meno . C'era su ebay una mamiya 645 + 80 1.9 a 400€ fino a non molto tempo fa. Con altre ottiche stai pure sotto i 300€. Mamiya RB (6x7) + ottica + dorso stai tranquillamente sotto i 400€ Yashica mat sui 150€ Le varie folding tipo zeiss ikonta e simili, con 100-200€ porti a casa corpi di ottima qualità. Anche Zenza bronica ETR o SQ nelle loro varianti. E sicuramente altre che mi sfuggono. Riguardo il 35mm, poi, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Ho portato a casa una nikon FE + 50 1.8 per 70€, praticamente il prezzo di un 18-55. |
user5164 | inviato il 23 Ottobre 2015 ore 12:47
Io con 600 ho preso una hasselblad con 2 lenti.... Le stampe da mf sotterrano qualsiasi ff con qualsiasi ottica... Con ingombri e pesi uguali... Come ho già scritto da altre parti chi non rimpiange l'analogico e' solo perché non ha la voglia o il tempo per la camera oscura... Il che e' comprensibile basta non prendersi in giro |
user5164 | inviato il 23 Ottobre 2015 ore 13:00
Se si vuole vendere i prezzi sono quelli, di più non te li da nessuno, io ho appena dato via una rolleiflex a 200 e non riesco a vendere una mat funzionante a 100... |
| inviato il 23 Ottobre 2015 ore 13:14
“ Adrian 600euro un Hasselblad e 2 lenti..??Solo il corpo costa circa quella cifra..Confuso!! Se ci sei riuscito..Chapeau!!!Eeeek!!!MrGreen „ Su newoldcamera di milano, negozio che ti da garanzia e noto per avere prezzi un po' sopra la media, un corpo hasselbald 500 (credo, o 501, boh) + dorso era in vendita a 400€. Riguardo le ottiche, avevano il sonnar 150/4 a 150€ mi pare e una richiesta simile per il planar 80. Ah no, c'è ancora, ed è la 500: www.newoldcamera.it/Scheda.aspx?Codice=15C1690 Revisionata, con 1 anno di garanzia, dorso e pentaprima esposimetrico (anche se con esposimetro non funzionante). “ Io con 600 ho preso una hasselblad con 2 lenti.... Le stampe da mf sotterrano qualsiasi ff con qualsiasi ottica... Con ingombri e pesi uguali... Come ho già scritto da altre parti chi non rimpiange l'analogico e' solo perché non ha la voglia o il tempo per la camera oscura... Il che e' comprensibile basta non prendersi in giro;-) „ Ah si, comprensibilissimo, mai detto il contrario . La stampa richiede parecchio tempo, pazienza e voglia, spesso sono stato dietro anche un paio d'ore alla stessa stampa, in CO, al buio, di sera... Per non dimenticarsi dello spazio dove mettere l'ingranditore e fare una CO e/o la voglia di montare e smontare tutto ogni volta. La stampa da digitale è molto, molto più comoda una volta che tutta la catena è calibrata. Se poi la fotocamera fa jpeg soddisfacenti, si può passare dal file sulla SD ad avere in mano la stampa con 4 click e in meno di 10 minuti. |
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