| inviato il 01 Aprile 2015 ore 0:03
@claudio... rispetto la tua opinione ma non la condivido per niente...tanto vale allora evitare di perdere tempo a fotografare ma piuttosto ricreare l immagine da zero con la computer grafica. ... Per come la vedo io la fotografia ed in particolare la naturalistica e il reportage devomot essere rappresentazioni e non reinterpretazioni della realtà. ... Comunque ognuno è libero di pensarla come crede... |
user46920 | inviato il 01 Aprile 2015 ore 4:07
qualcuno ha strofinato la lampada ... ... beh, sono certo che Claudio sta scherzando, anche lui ha l'interesse di un mondo migliore, con più giustizia e senza imbrogli ne' manipolazioni, ad esempio sull'informazione, la cultura, le realtà sociali "mondiali". Adesso non è questo il topic giusto per parlare di cose serie ed importanti, ma anche l'Artificio in fotografia è molto più pericoloso di quello che si può immaginare: indurre l'abitudine a guardare sempre più immagini artefatte (film, pubblicità, gallerie "pocofoto-moltografiche", ecc), porta la nostra mente ad accettare lentamente le cose, come in realtà non sono (solo il tempo piega le piante e sbriciola le montagne). Tutto questo sistema è imperniato nel tenerci fuori dalla realtà, giorno dopo giorno, ignoranti ed instupiditi in qualsiasi modo (istruzione insufficiente, droghe, informazioni fasulle, inutili e distraenti, fazioni politiche, religioni, lingue diverse, incomunicabilità, social network, TV spazzatura, ecc) ... questi metodi funzionano tremendamente molto bene e vengono usati per manipolare la mente della gente, per imbrogliarla e dirigerla più facilmente, per poterla usare come in un allevamento di bestiame ... La fotografia è un mezzo con delle potenzialità eccezionali ... non distruggiamola inconsapevolmente !!! Se "crei" un'immagine artistica, fallo sapere ben chiaro che non è una fotografia !!! ... potresti salvare delle vite |
| inviato il 01 Aprile 2015 ore 11:56
Mi piace questa discussione, anche perché vedo che si è riusciti a mantenere i toni pacati, rispettando le opinioni di tutti, come dovrebbe sempre essere. Provengo da 45 anni di fotografia, passata per gli ingranditori, la stampa in bianco e nero, quella a colori, elaborate entrambe personalmente, per le diapositive e poi per il digitale. Credo che a tutti "piacerebbe" che la fotografia fosse un documento, ma non lo è mai stata, neppure quando era analogica. La fotografia come documento è stato un sogno, svanito pochi anni dopo la sua nascita. Potrei citare i fotomontaggi operati dai vari regimi (fascista, nazista, comunista cinese) per mettere o togliere dalle foto ufficiali personaggi più o meno scomodi o per evidenziare altri personaggi e farli apparire meglio di quello che erano (c'è un bel libro in proposito). La foto NON è un documento nel momento stesso in cui viene scattata e il fotografo "inquadra". Inquadrare significa, in ogni caso, escludere qualcosa. Questo qualcosa qualcuno lo esclude in fase di scatto, altri lo fanno in post produzione. La fotografia è essenzialmente "comunicazione" tra il fotografo e chi guarda la foto e quello che conta è ciò che il fotografo vuole dire a chi guarda la foto. Se il fotografo vuole evidenziare il degrado, ben vengano le sgarze ciuffetto in mezzo ai sacchi di plastica, ma se il suo intento è quello di far vedere l'animale nell'ambiente in cui "dovrebbe" vivere, allora va bene escludere dall'inquadratura o clonando, le brutture che ci sono intorno. |
| inviato il 01 Aprile 2015 ore 12:22
“ Scomparsa totalmente la fotografia analogica, scomparirà la pretesa della fotografia di essere a di default un documento. Con buona pace della Fiaf, delle giurie dei concorsi e di National Geography. „ C'è ancora qualcuno che resiste e siamo in tanti, non sarei così drastico e pessimista “ La foto NON è un documento nel momento stesso in cui viene scattata e il fotografo "inquadra". Inquadrare significa, in ogni caso, escludere qualcosa. Questo qualcosa qualcuno lo esclude in fase di scatto, altri lo fanno in post produzione. „ Affermazione forte sulla quale non concordo, la fotografia è sempre un documento se di fotografia si può ancora parlare, altro discorso è rappresentare qualcosa che è solo nella mente del fotografo, ma non è più realtà. |
| inviato il 01 Aprile 2015 ore 16:06
Quale autore del post intervengo nuovamente dopo tanto... tralascio ogni considerazione/risposta alle critiche o agli elogi della mia foto che è stata portata ad esempio per avviare la discussione: la mia foto non è tema di discussione. Continuo a pensare che la foto naturalista (ma anche quella da reportage documentarista o similare) debba essere rappresentativa della realtà anche se filtrata in qualche modo dal fotografo in fase di ripresa (escludendo o includendo qualche cosa per far passare un qualche messaggio) ed è ovvio che ciò avveniva anche con l'analogico e avviene in qualsiasi forma espressiva, da sempre. In tal senso ciò che si può recepire da una foto può anche essere condizionato dall'eventuale didascalia che accompagna la foto stessa. Ciò non toglie che la foto, con la sua inquadratura e le sue caratteristiche tecniche (esposizione, ecc), è quella e cioè la testimonianza -anche documentale- di una realtà. Il termine Fotografia viene dal greco (lo sappiamo tutti) ...... e scrivere con la luce non è uguale a scrivere con il computer o a incollare pezzi di carta sensibile... Ergo, nessuno vuole impedire a nessuno tutte le ulteriori espressioni e possibilità che il digitale oggi permette, ne tanto meno nessuno vuole disconoscere tali possibilità o negare loro anche un valore artistico (sto termine proprio non mi piace ma adesso non sto a spiegare il perchè ), forse anche maggiore, in termini creativi, della fotografia ma è innegabile che se gli interventi in pp oltre quello che è il normale "sviluppo" vanno a modificare e falsare la realtà (anche filtrata ma oggettiva) registrata dal sensore o dalla pellicola, non stiamo più parlando di fotografia, di scrivere con la luce, ma di altro....magari anche di meglio e più impegnativo ma di altro. Onore e gloria a quest'altro che forse in futuro avrà sempre maggiore spazio e riconoscimento ma... è altro .. Da parte mia, ammetto, peraltro , che riesce difficile spiegare quello che a volte è il tenue confine tra foto e no (es. il BW è già alterazione della realtà ...per me no, è solo una scelta filtrata del fotografo che continua a rappresentare una realtà oggettiva) ... si tratta quindi di evitare sofismi e filosofia...fare fotomontaggi (in analogico o digitale) significa fare altra cosa ...altra arte da quella dello scrivere con la luce.  |
| inviato il 01 Aprile 2015 ore 19:28
“ altra arte da quella dello scrivere con la luce. „ Che, presa in senso stretto, ormai è una pratica di nicchia Credo, in ogni caso, che gli unici a farsi questi problemi siano i fotoamatori... I professionisti fanno quello che gli è utile per pagarsi la pagnotta e non si fanno molti problemi, mentre la "gente comune" è ormai abituata a instagram et similia. Resta il fatto che per me la foto naturalistica è una foto documento, ma la cosa deve essere specificata, in quanto foto di animali e naturalistica sono due cose ben diverse, e la maggior parte delle naturalistiche appaiono meno di impatto delle semplici foto di animali (la galleria fauna del forum è animali, non strettamente naturalistica). |
| inviato il 01 Aprile 2015 ore 19:55
La realtà fotografica cui assistiamo oggi scaturisce dal senso che è al centro dell' attività fotografica. La vista (come gli altri 4 sensi) produce piacere e l'occhio è attratto da cose belle e colorate. Perciò alcuni fotografi, paesaggisti e non, producono foto sempre più cariche di colori, raramente riscontrabili in natura, e riempiono le loro gallerie di foto che descrivono aurore boreali verde pisello, al pari di fotografi di uccelli che caricano orrendamente la maschera di contrasto o la saturazione, infischiandosene delle condizioni reali in cui le foto sono state scattate, magari a mezzogiorno di un giorno d'estate. È il piacere dell' occhio che genera il bisogno di eliminare quel pezzo di plastica nell' inquadratura, generando anziché foto documentarie immagini che nascondono la realtà così come realmente è. Il piacere dell' occhio è oggetto delle arti figurative, non ci si può far nulla. Per questo dico che non si può fare battaglie contro i mulini a vento... la realtà di fondo delle arti figurative non si può cambiare, né con regole né con leggi. In passato c'è chi ha messo le mutande ai dipinti di Michelangelo nella cappella Sistina. ... non so se mi spiego. |
user46920 | inviato il 01 Aprile 2015 ore 20:20
Non è una questione di nicchia ... ma una questione di termini e direi anche di principio : se appendo un tavolo al muro magari per i piedi, sarà sempre un tavolo ma non avrà più la funzione del tavolo su cui mangiare, disegnare, scrivere al computer, ecc ... ... che senso ha chiamarlo ancora "tavolo" ??? Visto che la fotografia è fotografia, tutto il resto si dovrebbe terminare in altro modo ... sarebbe molto più semplice ed eviterebbe qualsiasi fazione mentale !!! Quando leggo affermazioni tipo "la fotografia è Arte", posso anche capire cosa forse vorrebbe intendere l'autore della frase, ma di principio risulta una frase errata, perché implica che ogni fotografia sia un'opera d'arte Da quì, la doverosa separazione e classificazione tramite i Termini adeguati correttamente, delle due tipologie funzionali del mezzo fotografico, che possano conservare un significato coerente (una etimologia propria) con il risultato del prodotto: foto-documento-testimonianza della realtà così come arriva anche al nostro occhio, oppure foto-artistica-libera espressione dell'autore o grafica-artistica ...ecc. Due semplici funzioni dello stesso mezzo, ma con finalià piuttosto differenti, dovute alla "natura" del prodotto finito che sarebbe più semplice nominare diversamente. “ Talvolta si fanno battaglie contro i mulini a vento. „ ... purtroppo è vero e talvolta si producono anche danni enormi, ma credo che dietro ci sia sempre "l'intento personale", ovvero ci sia sempre la mano dell'uomo (e anche la mente): per esempio nelle Crociate della Chiesa Romana o nella impavida ricerca di sterminare un popolo ritenuto diverso e indesiderato ... ecc Clonare la foto naturalistica ? ... ma direi di NO e chissenefrega del filo d'erba davanti al soggetto ... piuttosto mettiamo bene in chiaro se la foto è stata fatta allo Zoo o in un angolo del mondo dove gli animali sono comunque abituati ad avvicinarsi all'uomo col cibo (stessa situazione dello Zoo ) ... |
| inviato il 01 Aprile 2015 ore 21:01
“ on è una questione di nicchia ... ma una questione di termini e direi anche di principio : se appendo un tavolo al muro magari per i piedi, sarà sempre un tavolo ma non avrà più la funzione del tavolo su cui mangiare, disegnare, scrivere al computer, ecc ... ... che senso ha chiamarlo ancora "tavolo" ??? Confuso „ I termini assumono il significato che chi parla una lingua gli attribuisce, altrimenti viene meno il "codice" con cui si comunica. Ora, chiedi a chiunque non sia un fotoamatore cosa mette su instagram con filtrini ecc e ti sentirai dire "una foto!". Stessa cosa se chiedi cosa c'è in Vogue o in NG, tutti ti diranno "foto!". Se si entra nel tecnico allora si ha senso fare suddivisioni, ma queste interessano solo "i tecnici", è come mostrare una Phyllotreta undulata a una persona e chiedere cos'è, ti risponderà "un insetto" ed ha ragione! Poi possiamo anche dire che è un coleottero, un chrysomelidae ecc ecc ma resta sempre un insetto . Se volgiamo suddividere la fotografia in foto-docuemento, foto-artistica, foto-grafica, foto-epurata, foto-ideale, foto-orrenda-ma-reale ecc, a me sta bene, purché si foto- :D |
user46920 | inviato il 01 Aprile 2015 ore 21:45
“ ...cosa mette su instagram con filtrini ecc e ti sentirai dire "una foto!" „ ... purtroppo hai ragione, ma tutto questo è dovuto alla "disinformazione", ad una istruzione insufficiente, ad una cultura povera di realtà e di basi solide, ecc ... che lascia fluttuare in uno "spazio senza riferimenti", tutti questi "ragazzi" abbandonati ad un futuro vago e incerto ... la semplice realtà, a me sembra un buon riferimento e lo considero anche più adeguato in tutto e per tutti !!! “ a me sta bene, purché si foto- :D „ ... purché sia foto !!! ... penso che sia proprio lì il nocciolo |
| inviato il 02 Aprile 2015 ore 1:41
Seguo la discussione con interesse. Esiste un prontuario anche solo indicativo delle regole guida perchè il proprio lavoro abbia le carte in regola per definirsi fotografia naturalista? Tempo fa ho avuto una discussione dove è intervenuto anche Juza riguardo al focus stacking dove sostenevo che l'intervento della elettronica post scatto era mistificatorio pur restituendo una immagine reale ma lui ha detto che invece è considerata in modo accettabile. Da allora mi chiedo quale sia la discriminante e mi rendo conto della mia ignoranza e di come essa mi impedisce di formare una unica opinione. Di esperimenti ne ho fatti molti anche in macro e non sarei capace di tracciare una linea netta. |
| inviato il 02 Aprile 2015 ore 6:22
Ciao Giuseppe , condivido il tuo pensiero , la fotografia naturalista deve rispecchiare il più possibile la realtà , poi con le dovute precauzioni si possono fare anche piccole clonazione se di disturbo , ma la monnezza se c, è lasciamola , fa sempre bene ricordare cosa facciamo , la foto è bella.cosi ciao e Buona Pasqua a tutti Claudio c |
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