| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 14:13
Mi stavo preoccupando !! |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 14:13
Max, non ho quotato i tuoi precedenti interventi solo perchè troppo lunghi |
user36544 | inviato il 09 Dicembre 2014 ore 14:29
Sono andato giusto adesso a dare un'occhiata su come Wikipedia definisca le parole "fotografia " e "fotografo"... Il mondo è in continua evoluzione, come la tecnologia,...e l'arte... L'arte e il gusto non penso che vadano messi in discussione. Ma diamo ad ogni cosa il proprio nome! Un'immagine straelaborata al computer potrà essere bella e apprezzata quanto si vuole...ma tale rimarrà... Spero che i "fototaroccoelaboratori" non se ne abbiano a male (odierni e passati). Non intendo mettere in discussione le loro doti artistiche e conoscitive, ma penso che sia giusto dare il nome adatto ad ogni cosa...e l'artefazione è artefazione. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 14:29
E no Paolo!Oora che hai lanciato questa mina...non credo si possa gestire o prevedere fin dove arriveranno le schegge.... Nel reportage, nel fotogiornalismo ritengo fondamentale la veridicità dello scatto...la sua aderenza alla realtà dei fatti, senza stravolgimenti sostanziali della scena ripresa, se poi la "aggiusti" in PP non è che la saturazione dei colori o il contrasto siamo alterazioni palesi della realtà, In fondo sappiamo tutti che il file Raw non è in grado di restituire la scena ripresa nella sua interezza ma si limita a registrare i dati così come arrivano al sensore, con le limitazioni di quest'ultimo. Rendere più gradevole o d'impatto è un conto, alterare tutt'altro. Creare è ancora un altro caso...ed proprio quando queste tre categorie vengono confuse che nasce l'inghippo. Se guardo laChapelle so benissimo di cosa si tratta e guardo i suoi scatti con un occhio diverso da quello che avrei guardando un fotoreporter che riporta scene dal fronte. Un po' di senso della critica sta anche nell'occhio di chi guarda. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 14:30
“ Se la taroccata, è far sorride un cane che non sta sorridendo, come lo chiami ??? .. non è un taroccamento, una manipolazione ??? ... e se lo fai e non me lo dici, lasciando intuire che la realtà era quella, o peggio mi affermi che era quella, ... non stai imbrogliando ??? ... secondo me sei disonesto e alla grande !!! ... secondo te, no ??? „ Per facilitare l'argomentazione, facciamo finta che il "sorriso" di un cane (che in realtà è una manifestazione aggressiva) esprima gioia, benessere e amichevolezza. Io ti rispondo: dipende dal contesto. Se sto illustrando un articolo sulle condizioni dei cani nei canili, e ritocco l'espressione, sto facendo una porcata. Se sto elaborando una foto per un cartellone pubblicitario di un film per bambini con animali protagonisti, il legame con la realtà è del tutto irrilevante. Ergo: l'onestà o la disonestà sono nel messaggio, non nel mezzo di elaborazione. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 14:31
ragazzi, scusate, entro per la seconda volta poi mi taccio. Ma voi dove lo mettete il MESSAGGIO??? La fotografia ha il compito di comunicare un messaggio. E' su quello che bisogna concentrarsi, non su photoshop.... a me che i due bimbi siano finti o no non importa una cippa, la foto comunica un messaggio e tanto mi basta. L'unico distinguo che posso fare è la fotografia di reportage ma se non sbaglio Paolo, che è l'autore del thread, ha chiesto di attenerci a quella ed allora posso dire che per quel genere, i margini di manovra in PP debbano essere giustamente più limitati. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 14:33
Si parla sempre e solo di ritocco, ma invece quelle scene di reportage create ad arte per trasmettere un messaggio, vero simile o falso che sia ? Lì non c'è ritocco, la foto è "vera". vera nel senso che ritrae una scena senza manipolazioni sul negativo o file RAW, ma non è vera dal punto di vista di reportage data che è costruita ad arte... quella invece è lecita ? Si demonizza sempre la "manipolazione" ma non si parla mai della foto finta creata alla base, costruita. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 14:34
A chi vuole discettare sull'uso "appropriato" del termine "fotografia" consiglierei la lettura della serie di articoli che inizia con questo: www.co-mag.net/it/2008/fotografia-verita/ Impegnativi, ma molto istruttivi |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 14:34
“ Ma diamo ad ogni cosa il proprio nome! „ Vai a vedere nelle gallerie del MOMA cosa oggi risponde al nome di fotografia..credo che loro siano un poco più autorevoli al rigurdo di noi utenti di un forum |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 14:35
Paco, abbiamo postato in contatto telepatico? |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 14:37
Cito dal link di Baronerosso : Che splendida immagine, peccato che non sia una fotografia! Spesso chi pronuncia questa frase afferma quindi implicitamente due cose: che esiste una categoria assoluta, che gode di caratteristiche universali, che determina cosa sia "la vera fotografia" che tutte le pratiche che differiscono da questa categoria assoluta non sono strettamente fotografiche. Nel secondo caso si tratta dell'innato rifiuto dell'uomo per tutto ciò che è diverso, estraneo alle regole costituite. È l'atteggiamento reazionario di chi crede di aver tutto compreso e che l'ultima parola sia stata detta. È l'atteggiamento di chi in fondo ritiene di aver sempre ragione. |
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