| inviato il 30 Maggio 2014 ore 14:35
La mia modesta esperienza non mi consente di contribuire concretamente al post da te creato. Scrivo però per sottolineare il garbo e la discrezione che traspaiono dalle tue parole. Qualità sicuramente più utili della sfacciataggine e dell'arroganza purtroppo così comuni oggi; probabilmente non nella fotografia, certamente nella vita in genere... |
| inviato il 30 Maggio 2014 ore 19:17
ella, grazie Nando. A Marinaio chiedo invece se fotografi di professione. Mi piacerebbe tanto vedere quel lavoro di cui parli fatto in Arabia saudita. Lo hai esposto, o venduto? si può vedere-trovare da qualche parte o è una tua cosa personale? buona serata |
| inviato il 30 Maggio 2014 ore 20:17
Fotografare le persone e' sempre un fatto abbastanza difficile. Mettetevi nei loro panni, avreste piacere essere fotografato? Lasciamo perdere I motivi religiosi e/o culturali (in peru' hanno paura di essere derubati dell'anima), pensiamo ai motivi personali. Ponetevi questi punti: Arriva Tizio con qualcosa che non potro' mai permettermi. Tizio ha soldi, e' in vacanza, e magari andra' anche in qualche bordello a lasciare soldi a palate, perche' lui ha l'EURO e io ho 4 manghi quando fanno I frutti. Mi guarda come qualcosa di strano, che avro'? Mi fotografa?!!! Che cavolo vuole? Con quale diritto? Perche' ha I soldi e lo puo' fare? Perche' mi vuole fotografare? cosa vuole far vedere al mondo? Al suo mondo??? e' un reporter della FAO??? Ecco pensate a questo. Poi scattate, anche senza chiedere il permesso. |
| inviato il 30 Maggio 2014 ore 20:20
Ciao, sono stato in Marocco nel 1985. Di solito non amo fotografare gli esseri umani, ma in quel caso chiesi ad alcuni passanti di farlo. Ho sempre ricevuto un rifiuto, seguito subito dopo dal segno internazionale dei soldi, cioè le due dita di una mano che si sfregano; ho sempre rifiutato e quindi non scattato. Non credo che sia sempre per motivi religiosi, e in quanto alla dignità della persona, probabilmente finisce di fronte a qualche spicciolo. saluti Adolfo |
| inviato il 30 Maggio 2014 ore 21:10
Purtroppo i soldi sono un sistema semplice e l'unico che a volte funziona. In alcuni luoghi sono gli stessi soggetti a chiedertelo e non c'è alternativa se vuoi portare a casa la foto. A me è successo a New York, ad Harlem, davanti a un fast food chiamato Jumbo's Hamburger, sulla 145th. Vedo due afroamericani vestiti con abiti larghi e collanozzi. Gli chiedo se posso fotografarli e loro indovinate cosa mi chiedono...money! Ho scelto di pagarli perchè volevo quella foto ed erano troppo grossi per discutere. |
| inviato il 30 Maggio 2014 ore 21:27
Adolfo, in Marocco ci sono stato piú recentemente e ho avuto la stessa impressione. Sottolineo che é un paese che adoro (ci sono andato 2 volte piú una gitarella a Tangeri), ma che forse é stato rovinato dal turismo. Probabilmente nel 1985 sei riuscito a vedere una Marrakech ancora "originale": io l'ho trovata bella ma mi ha lasciato, nelle due volte che ci sono stato, una sensazione di essere arrivato tardi. Basta pensare che c'é il Club Med in piazza Djemaa el Fna!!! Questo per dire che si mischia dignitá a espedienti per vivere, per cui da un lato c'é il turista che offre soldi per fare foto dall'altro l'assalto ai turisti per rimediare qualche spiccio. Alla fine io preferivo perdermi piuttosto che chiedere informazioni a qualcuno, altrimenti ci avrei messo il doppio a liberarmene. Purtroppo tutto questo nasce dal bisogno, ma a fine vacanza ero un pó stufo di questa pressione che purtroppo da una brutta impressione di questo popolo, che invece non la merita! Finisco promettendo di cercare la foto scattata da un mio amico (nella gitarella a Tangeri) ad una signora per strada che vendeva della frutta...la signora ha reagito tirando la frutta che stava vendendo: ecco il mio amico ha la foto della tizia che mentre le tira un fico d'india!! |
| inviato il 30 Maggio 2014 ore 21:34
Eccola!!
 Per fortuna (o forse no!!) non l'ha preso! |
| inviato il 30 Maggio 2014 ore 21:59
In molte culture si pensa che una fotografia rubi l'anima del soggetto stesso. Non vi siete mai fermati ad osservare noi turisti, come ci muoviamo in modo invadente/invasivo con il ns carico di attrezzatura fotografica? Pur amando la fotografia spesso mi vergogno di stare con la reflex in mano o peggio, al collo. Cerco di scattare foto alle persone quando non ci sono altri "fotografi" in giro, chiedendo il permesso ed instaurando un minimo di rapporto , anche con chi nn intendo fotografare. Se il soggetto é una donna preferisco far chiedere alla mia compagna. Per il discorso dell'accattonaggio (soprattutto infantile), ho scelto di nn dare mai soldi ai singoli. Insomma in ogni viaggio la foto migliore resta quella che non hai scattato ma che ti é arrivata dritta al cuore. |
| inviato il 30 Maggio 2014 ore 22:08
Gironzolando dopo cena per le vie di Kathmandù mi fermai ad ascoltare dei canti religiosi che arrivavano dal primo piano di una casa. Il padrone di casa mi scorse e mi invitò a salire per partecipare alla preghiera. Assistetti seduto fra una decina di persone al rituale della preghiera, senza parteciparvi per rispetto verso la loro fede. Alla fine della preghiera chiesi se potessi scattare alcune foto. Il signore acconsentì. Al momento dei saluti mi chiese perché avessi voluto scattare quelle foto ed una volta tornato a casa cose ne avrei fatto. Mi assalì un buoi profondo ed infine riuscii a dare una spiegazione, forse ...... |
| inviato il 30 Maggio 2014 ore 22:17
la domanda e' sempre quella: perche' scattiamo la foto ad un volto di uno sconosciuto? Per farne cosa? per far vedere quanto siamo bravi a far le foto? perche' quella faccia racconta qualcosa? e soprattutto a chi? Se non lo faccio per uno scopo preciso: un racconto, le vendo, sono un fotoreporter, o ci faccio un libro... a che pro? |
| inviato il 30 Maggio 2014 ore 22:40
Stefaninino, in Marocco , come dicevo ci sono stato nel 1985, in treno, Brescia-Marrakech e 5 giorni di viaggio con zaino di 20 kg. Non è stata una bella esperienza tanto che dopo 10 giorni siamo scappati in Spagna. Abbiamo avuto problemi con la gente locale - nelle città - pressoché tutti i giorni e non per motivi fotografici: sui mezzi pubblici venivamo strattonati e zittiti, siamo stati seguiti un paio di volte da tipi un po' loschi che abbiamo poi seminato, presso una moschea siamo stati presi a sassate, il campeggio di Fez era pattugliato di notte da polizia ed esercito armati, quindi ad un certo punto ci siamo rotti i cosiddetti e alla fine ce ne siamo andati in Andalusia a riposare i nervi. La mia impressione è che già allora venivamo considerati i soliti occidentali ex colonizzatori e spocchiosi, ma non li biasimo per questo. Oggi non so che aria tira in quel Paese, ma tanto non ci tornerò mai più. saluti Adolfo |
| inviato il 30 Maggio 2014 ore 23:11
Peccato per la brutta esperienza, forse era troppo presto. Purtroppo ho notato anch'io questa aggressività in certi soggetti, che rovinano la reputazione di un bellissimo paese. |
| inviato il 31 Maggio 2014 ore 9:05
Max non sono un fotografo professionista ma mi capita di realizzare reportage per lavoro dedicati alla coltivazione e all'estrazione di materie prime rare. Sono un esperto del settore, visito siti unici e preparo dei reportage che sono poi utilizzati dalla mia azienda per spiegare l'unicita' del prodotto. Nel reportage inserisco sempre foto che raccontano dei luoghi e di usi e costumi di quei posti. Purtroppo non posso esporre quelle foto al di fuori dell'ambiente lavorativo per il momento. |
| inviato il 31 Maggio 2014 ore 10:12
Il fotoamatore in paese esotici manifesta moltiplicato per mille il suo istinto predatorio, appena sbarcato dall'aereo estrae dal bagaglio a mano la reflex con su attaccato il suo ultimo gioiello super luminoso costatogli un paio di stipendi (e che fino a ieri ha inquadrato solo pupazzetti e mire ottiche..) e comincia ad esplorare il territorio marcando gli angoli. I suoi occhi si fanno sottili, la pelle irsuta, l'istinto primordiale si risveglia e il suo unico scopo fino alla fine del viaggio sarà quello di trovare soggetti interessanti da ritrarre per esibirli poi nelle mostre del circolo, ad amici e parenti o appestando i forum. Non dorme e non mangia, si alza presto e percorre instancabile gli slum più malfamati nella speranza di fare lo scatto della vita. Viene vaffanculeggiato, preso di mira con lancio di oggetti, minacciato, guardato con odio e malcelata ostilità dagli autoctoni ma, animato dal sacro fuoco del magico sfuocato, deve alimentare la sua sete di ritratto ambientato e quindi prosegue imperterrito nella sua caccia con innestato il 35 f/1,4. Si infila nei cortili, nelle case, persino nei gabinetti alla ricerca di situazioni per lui insolite ma che, per quella gente, rappresentano la quotidianità. Diviene l'incubo e lo zimbello dei venditori di strada davanti ai quali si sdraia in pose assurde alla ricerca dell'inquadratura che 'spacca'. Ha le tasche piene di caramelle e zuccherini che elargisce generoso a tutti i bambini di strada in cambio di una posa simpatica, provocando epidemie di carie dentali. Passa la serata nel costoso resort a cinque stelle a rivedere gli scatti sul tablet, scoprendo con orrore via via crescente che il 90% sono orrendamente sfuocati mentre il compagno di camera sta mettendo su feisbuk 800 immagini, tutte bellissime e a fuoco, fatte con l'aifon. Preso dallo sconforto si collega alla rete e scrive un pezzo sul suo blog, in cui racconta di come la gente in questo paese sia ostile al turista e non si faccia fotografare se non dietro compensi altissimi che lui, per dignità professionale, non è disposto ad elargire e che, pertanto, tornerà senza scatti decenti. Poi apre un topic su tre forum di fotografia diversi dal titolo: "Lo sfuocato non è poi così magico" e mette in vendita l'85 f/1,2. Si addormenta rinfrancato nello spirito e cullato dall'aria condizionata pensando: 'se avessi incontrato io Sharbat Gula prima di Steve McCurry ora sarei sulla copertina del nascional geografic.....' |
| inviato il 31 Maggio 2014 ore 10:15
Pisolomau santo subito.... |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |