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La gamma dinamica nel workflow e il segreto del gamut


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avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 16:11

Direi che il buon vecchio esposimetro spot esterno è sempre un must.

Con tutta probabilità l'istogramma che vedi nella tua macchina è relativo al jpg e non al RAW; poco attinente quindi.

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 16:12

Caro Paco,
sono l'ultimo che può insegnarti qualcosa, almeno parlando di fotografia, tuttavia, in situazioni come quella da te da ultimo postata, io mi regolo così (usando il solo esposimetro della macchina): esposizione spot, misuro la parte più luminosa e quella meno luminosa della scena e verifico se la gamma dinamica a mia disposizione mi basta o meno. Dopodiché, sapendo che, scattando in raw, posso gestire fino a due diaframmi di sovraesposizione sulle alte luci (l'esposimetro del mio pippo, tra l'altro, è molto conservativo sulle alte luci), espongo a destra avendo quello come limite.
Poi in post, vado ad aggiustare luci/ombre e regolo i toni intermedi. Evito come la peste di fare più scatti perché non amo gli HDR (scusa) e perché non li so fare (verità).
Se la scena è oggettivamente troppo contrastata per il mio pipposensore, a seconda delle situazioni, o rinuncio allo scatto aspettando condizioni di luce più equilibrate, oppure in genere salvo le alte e sacrifico le ombre perché lo trovo più accettabile.

user3834
avatar
inviato il 12 Maggio 2014 ore 16:29

Paco, io non faccio paesaggi ma "ritratti" in situazioni spesso al limite, mi capita di avere una persona che sta parlando con il viso parzialmente illuminato dal sole, ed avere quindi anche 5 stop di differenza tra una parte e l'altra del viso... che fare... bisogna conoscere la propria attrezzatura! In casi estremi IO uso lenti di qualità che mi danno un microcontrasto migliore oltre a restituire ombre più aperte e colori più fedeli (vedi Carl Zeiss MrGreen) inoltre so che se scatto in Raw compresso riesco comunque ad aprire le ombre di almeno 2 stop (a volte 3) pur mantenendo colori dell'incarnato molto realistici, quindi non esiste un modo univoco... dipende da cosa usi per fotografare;-)

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 16:54

Sub, la vedo una cosa piuttosto laboriosa, soprattutto calcolare gli stop di dislivello partendo dai dati di scatto.

Non esiste un esposimetro che ti restituisce questo numero direttamente?

Cioè, identifico la parte più luminosa della scena a quella più buia e lui mi da il numero in stop di differenza?

(scusate se faccio queste domande banali ma non ho mai usato esposimetri esterni)

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 16:57

Gli esposimetri esterni non li uso nemmeno io, quindi non lo so. Confermo che è laborioso e complicato e infatti è un metodo che uso solo per scatti dove ho tempo. In alternativa, se sono più di fretta, misuro solo la parte luminosa, espongo per quella con + 2 stop e do un'occhiata all'istogramma risultante per capire se ho comuqnue le ombre troppo chiuse o se invece riuscirò in PP a ridare equilibrio al tutto.

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 17:21

Il metodo di Sub74 mi sembra il migliore; se la coperta non basta, non basta poco da fare.
La lettura spot su diverse zone di certo aiuta. Ma se la scena davvero eccede molto la gamma dinamica del sensore, o accetti di tagliare le ombre o ricorri a un HDR.
Oppure cerchi di comprimere la gamma dinamica della scena in fase di scatto, se possibile.

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 17:30

Si Raamiel, questo lo capisco, oggi le moderne DSLR con il LV ti dicono in tempo quasi reale tutto ciò che c'è da sapere.

Però, siccome si fotografa da più di 150 anni, io penso che ci sia il modo di sapere in fase di scatto quanta differenza di EV ci sia e quindi regolarsi di conseguenza (tagliando le ombre o clippando le luci) anche senza avere l'ultimo ritrovato tecnologico.

Quindi la mia domanda è: esiste un esposimetro esterno che ti fornisce a livello numerico lo sbalzo di EV presente sulla scena? Sarebbe utile, perlomeno a me, nella fotografia di paesaggio.

Credetemi signori, vi vedo molto "caldi" su diagrammi, grafici, chart, ma quando ci si trova davanti ad un paesaggio mozzafiato, a strapiombo sul mare, col vento che sferza e dovete prendere decisioni abbastanza velocemente (perchè la luce cambia di continuo) che potranno precludere uno scatto importantissimo, dei diagrammi e dei grafici ce ne facciamo ben poco.

My two cents.
;-)

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 17:46

Un esposimetro esterno di certo ti fornisce la lettura spot, quindi al limite ti fai un conto veloce sui diaframmi per esempio.
Personalmente uso il LV con l'istogramma e vivo felice Sorriso. Rapido, semplice e sicuro.

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 17:52

Certo Paco, ma se sei in una situazione del genere e non puoi/vuoi usare filtri digradanti e simili, secondo me hai solo due starde:

- fai un bel bracketing dell'esposizione e quindi ti prepari a fare a pc un HDR oppure, se come me non sei capace/non ti piace;

- misuri in spot le alte luci ed esponi per quelle, sperando che il range dinamico del sensore sia sufficiente in post a recuperare equilibrio nello scatto.

Oppure chiedi perché la Mamya non ha la lettura spot? (non ne ho idea, lo confesso...)

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 17:57

Ma la ZD22 dovrebbe averlo lo spot, o sbaglio?

Mi sembrerebbe strano il contrario, visto che ha un'elettronica molto simile alle 645 Mamiya coeve, che hanno lo spot (anzi in presenza di ottiche manuali fornisconoo *solo* la misurazione spot).

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 18:03

Oppure chiedi perché la Mamya non ha la lettura spot? (non ne ho idea, lo confesso...)


No no, la Mamiya ce l'ha la misura spot e credo che sia pure seria perchè arriva a misurare l'1,2% dell'area totale.

Speravo in un esposimetro che mi riportasse gli EV totali di differenza, in modo da sapere subito se devo sacrificare qualche zona dell'immagine.

Vabè.... dovrò farci ancora un po'... l'occhio....

;-)

avatarjunior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 18:45

Dopo il Magenta non so più cosa dire.

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 18:58

Carino il Magenta eh Sorriso

avatarjunior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 19:07

Carino..., semplicemente non è un colore spettrale. Dire che non esiste secondo me è sbagliato.

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2014 ore 19:26

Eh.. sì, certo. Nessun colore esiste, il colore è una percezione.
Quindi il Magenta differisce dagli altri perché ha una origine più elevata nella nostra percezione, l'occhio di per se non lo vede (il nostro occhio è un sensore RGB).

Il Magenta non esiste come correlazione colore-spettro, e non può essere ottenuto con una singola modulazione di frequenza.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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