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Digitalizzare diapositive... Ecco come fare


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avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2021 ore 19:26

Io utilizzo un pannello LED con softbox... Però faccio solo B/N

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2021 ore 19:28

Lo scorso inverno avevo da digitalizzare un po' di vecchie dia e negativi, ho cercato di ripristinare il Coolscan III ma non c'è stato verso, dopo tanti anni di fermo la meccanica è bloccata andrebbe smontato completamente e revisionato.
Allora ho preso il piano luminoso che usavo per visionare le dia, ho fatto una maschera in cartoncino che lasciasse passare la luce solo dove ho posizionato le dia e le ho riprodotte con la reflex. Con dia e negativi BN i risultati sono anche migliori di quelli ottenuti con lo scanner, l'unico problema è la polvere che lo scanner toglieva da solo per la maggior parte.

Questa digitalizzata con la reflex e sviluppata con DXO Photolab:




Questa digitalizzata con il Coolscan III (2700dpi) e sommariamente aggiustata con PaintShop Pro che usavo all'epoca:




avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2021 ore 19:35

Ok, togli un po' di contrasto e neri e arrivi alla resa (bella) del coolscan MrGreen

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2021 ore 19:35

Io ho usato un visore dia della Lupo 5000k, della stessa età delle pellicole. Non so se abbia una lampada neon o altro, comunque l'awb della macchina l'ha rilevato correttamente a circa 5000k

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2021 ore 19:36

Ok, togli un po' di contrasto e neri e arrivi alla resa (bella) del coolscan


e mi sa che l'ho contrastata di proposito MrGreen

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2021 ore 19:40

Questo un BN, scattato megli anni '70 non so se con la Ricoh 500G o la Pentax K1000




Per i negativi BN ho riciclato il portanegativi del Coolscan, posizionato sul piano luminoso Lupo

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2021 ore 20:00

Io ho usato unp scanner EpsonV 750 professional. I risultati li potete vedere nelle ultimo 10 foto della mia galleria...Solo che essendo "solo"MrGreen non ho ne tempo ne voglia di scansionare circa 1500 dia...

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2021 ore 20:49

Sono a circa 20.000 dia digitalizzate e me ne mancano altrettante.

Posseggo uno scanner Canon FS4000 US che non mi soddisfa, in particolare per la velvia e per il kodachrome (gran parte delle mie dia); in compenso è molto valido per i negativi, però il processo è lentissimo, si tratta di un attrezzo che certo non nasce per lavorare su grossi archivi.

Così, in base alla mia esperienza di quando duplicavo le dia con l'Ektachrome, slide duplicating, da qualche anno la mia attrezzatura per digitalizzare è composta da DSLR nikon FF, soffietto macro con relativo portadia, obiettivo macro ed illuminazione con pannello a led.

prima usavo una D800 con micro nikkor 55 f3,5 (eccellente) su soffietto nikon PB-6 e relativo portadia PS-6, ma da un po' sono passato al top: soffietto Olympus OM col portadia e Zuiko macro 1:1 80mm f4 (chiuso a f5,6) il tutto adattato per essere impiegato con Nikon D850.

Premesso che si riesce a duplicare una dia ogni 10-20 secondi, naturalmente occorrono non poche accortezze: la macchina lavora in raw 14 bit massima qualità, con profilo colore 'flat' che garantisce la massima capacità di resa su luci ed ombre, con bilanciamento del bianco automatico e D-lighting 'molto alto', inoltre lavoro con esposizione manuale che viene modificata in funzione della luminosità della dispositiva.

Tutto questo, escluso che per l'esposizione, in assoluto non ha alcuna importanza se procedo allo sviluppo del raw ma può produrre dei jpg pronti all'uso.

Inoltre è molto importante curare che la dia non sia sporca di polvere e nel caso pulirla, come ogni tanto è necessario pulire anche il verto opalino del supporto portadia.

Un accorgimento importantissimo è correggere la messa a fuoco quando cambia il telaietto della dia e smontare ogni diapositiva montata su telaietti con i vetrini perché altrimenti ne soffrirebbe moltissimo la definizione dei dettagli con un vero effetto flou.

Per ogni duplicato curo che le luci non siano bruciate e spesso eseguo degli scatti ad esposizione differente. Lavoro sempre in liveview e controllo il duplicato con la funzione che visualizza le alte luci bruciate, ed impiego lo scatto elettronico, non perché ci sia il problema del micromosso, ma perché così non stresso l'otturatore meccanico.

Per quanto la gamma dinamica di una diapositiva sia di circa 6 stop e quella della D850 sia circa 12, molto spesso la dia mantiene dettagli leggibili sia in un cielo slavato che nelle ombre profonde, perciò è possibile ottenere molto da un duplicato ma bisogna lavorarci. A parte le differenti esposizioni, un trucco efficace è quello di impiegare un filtro graduato (di quelli che si impiegano per i panorami ecc...). Col filtro graduato agendo come se si stesse mascherando un negativo in stampa, è possibile scurire la parte di cielo e rendere più omogenea l'illuminazione delle dia. I risultati sono realmente ottimi.

Doveroso dire che dopo qualche decina d'anni molte emulsioni possono essere deteriorate (non il kodachrome), con vistose alterazioni del colore e perdita dei dettagli sulle alte luci; per mia esperienza accade sempre perché gli sviluppi non erano perfetti. Per le dia più importanti, con questo metodo è possibile impostare il bilanciamento del bianco in manuale e poi correggere le dominanti di colore con dei filtri in gelatina di quelli per la stampa del colore o la duplicazione delle dia.

Riproducendo le dia con D850 e Zuiko 80 macro si ha a disposizione una definizione ampiamente superiore a qualunque diapositiva mai prodotta (Kodachrome 25 incluso) perciò si duplica a livello di grana della pellicola.

Nella mia galleria ci sono molte dia riprodotte in questo modo

EDIT, aggiungo una nota relativamente pertinente con la duplicazione.
Lavorando con telaietti di ogni genere mi sono reso conto come le dia intelaiate venissero sempre ritagliate ed in modo pesante dal telaio, al punto che per quelli in carta -Kodak- una focale 21mm si trasforma in un 23-24. Sul piano pratico: questo significa che a volte il ritaglio dell'immagine originale sia sbagliato/incompleto con dettagli ai bordi che sicuramente avevo incluso ma che sono coperti dal telaio. La soluzione è solo quella di smontarle e re-intelaiarle.

avatarjunior
inviato il 01 Agosto 2021 ore 10:05

Gsabbio grazie per i preziosi consigli aggiungo questa riflessione se non dico una sciocchezza con lo scanner non avrò un formato raw quindi tutti gli sforzi ...e gli euro spesi non mi daranno un ottimo risultato perché non posso correggere molte cose , riguardo al portadia puoi dirci qualcosa di più ? obbiettivo macro ? ho letto una recensione in cui fotografavano la dia proiettata sembra strano ma almeno avrò un formato raw
grazie iacovit

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2021 ore 10:27

www.nikonstore.it/accessori/adattatore_per_duplicazione_diapositive_es

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2021 ore 11:42

ho letto una recensione in cui fotografavano la dia proiettata sembra strano ma almeno avrò un formato raw


L'accessorio ES1 suggerito da Cesare e la duplicazione proiettando la dia sono tutti passaggi che ho sperimentato con risultati non soddisfacenti o anche pessimi.

andiamo per gradi:

L'accessorio ES1 (oppure il suo precedente) lo avevo acquistato per impiegarlo con il Nikkor micro AF 60 f2.8 su F801.
L'attrezzo era molto funzionale ma c'erano almeno due problemi: il primo veniva dal vetro opalino che non era rimovibile e lavorandoci si sporcava di polvere. Polvere che, lavorando a diaframmi chiusi alla fine veniva impressionata insieme all'immagine della diapositiva duplicata.
Il secondo problema era la resa -per me- scarsa del 60 micro al rapporto 1:1 che era inferiore al mio schneider componon 50 f4 da stampa -che alla fine, abbandonato il 60 micro e di conseguenza anche l'accessorio ES1, divenne la mia lente da duplicazione su soffietto-

Probabilmente le ultime lenti micro nikkor AFS hanno una resa migliore sul rapporto 1:1 perciò questa opzione potrebbe essere valida ed anche abbastanza economica

Sull'accrocchio del duplicare la diapositiva proiettandola: non l'ho mai fatto per tante buone ragioni, la prima è la lente usata in proiezione. In genere i proiettori -tutti- venivano corredati con lenti standard 85 f2.8 valutabili dallo scarso allo scarsissimo. Bastava acquistare -a caro prezzo- un 90 f2.5 da proiezione per accorgersi della differenza abissale. Guardare una dia con una lente 'standard' era come osservarla attraverso occhiali molto sporchi.
Per cui, punto uno: occorrerebbe una lente da proiezione molto-molto buona.
Ma non è finita qui, anche il supporto della proiezione -lo schermo o il muro- ha un'importanza rilevante, perché ogni minimo segno sullo schermo compare sul duplicato.
Poi c'è il numero di passaggi dell'immagine: la dia attraverso quella da proiezione, poi sullo schermo e poi attraverso la lente da ripresa... per farne stampe 10x15 andrebbe anche bene, ma non oltre.

In principio, le ho provate un po' tutte, ad esempio il classico pannello illuminato dietro alla diapositiva che poi fotografavo con il macro e camera sul cavalletto.
NON FUNZIONA. Duplicare richiede una messa a fuoco estremamente precisa, dove il termine 'estremamente', spesso abusato, qui assume tutta la sua valenza. Inoltre, c'è anche il problema non trascurabile del micromosso. Per cui: il sistema macchina-lente-diapositiva deve essere assolutamente solidale e rigido. Solo in quel modo viene garantita una qualità accettabile (almeno per l'aspetto del fuoco e del mosso)

Piuttosto: curerei in particolare lo spettro d'emissione della fonte luminosa.

Devo dire che, per la resa cromatica, ho ottenuto ottimi risultati usando i flash ed anche la lampada da proiezione del proiettore delle dia (che era la mia fonte luminosa standard quando usavo la slide duplicating).
Sfortunatamente, impiegando i flash, diventava veramente molto complesso andare a variare l'esposizione.
Attualmente impiego un pannello a led Manfrotto, ma non sono convinto che sia il massimo, penso che cercherò qualcosa di più preciso come spettro luminoso.

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2021 ore 14:39

riguardo al portadia puoi dirci qualcosa di più ? obbiettivo macro ?


Il portadia: ci sono almeno due generi, quelli suggerito da Cesare ed il sistema da collegare al soffietto che impiego io. Poi ci sono i sistemi di laboratorio con colonna (sulla quale si monta il sistema macchina-lente ed eventuale soffietto) e piano luminoso. L'importante -cosa fondamentale- è che sia molto stabile e non ci siano giochi o vibrazioni tra diapositiva e fotocamera.

Solo un appunto sulla messa a fuoco: se cambia il telaietto cambia la posizione della pellicola ed è necessario/fondamentale rifare la messa a fuoco, non so come funzioni questa cosa con l'adattatore per duplicazione diapositive ES-1

Gli obiettivi.
Non posso dare suggerimenti, ma posso parlare della mia esperienza:
Duplicare le diapositive è un'operazione estremamente critica che richiede la massima qualità assoluta, però il tutto dipende dalla densità del sensore. Se duplicassi con una FF da 12 mpix come la nikon D700, i margini sarebbero più ampi, ma impiegando una D850 da 45 mpix i margini si annullano ed ogni micro errore si riflette in una perdita di qualità del prodotto, anche perché quanto più il sensore è denso tanto più si evidenziano le aberrazioni cromatiche della lente.

Premesso l'impiego costante del soffietto macro con il portadia, per duplicare dia su pellicola slide duplicating ai tempi impiegavo lo Zuiko macro 50 f3,5 lente molto buona, dotata di CRC, ma non ottimizzata per il rapporto 1:1

Poi passai a nikon ed impiegai il micro AF 60 f2.8 anche lui buono ma nulla più.

Alla fine, come ho scritto prima, mi orientai sul componon 50 f4, che non è una super lente da stampa ma senza dubbio è molto buona e comunque migliore dello zuiko e del nikkor.

Col passaggio al digitale presi un nikkor micro 55 f3.5 che a tutti gli effetti costituisce un punto d'arrivo; assolutamente migliore rispetto a tutto quanto usato prima ma per lavorare bene doveva essere chiuso almeno a f8-11 e lì subentrava il problema che con l'aumentare della profondità di campo entravano nell'immagine tutti i bruscolini di polvere anche sul vetro opalino del portadia.

Seguendo le spiegazioni di Marco Cavina mi orientai allora allo zuiko macro 1:1 80 f4 che è effettivamente superiore a tutto quanto ho usato in precedenza ed impiegato sul suo soffietto dispone di un portadia col vetro opalino ben distante dalla diapositiva, un aspetto che risolve in modo radicale il problema della polvere sul vetro opalino che sul soffietto nikon era una presenza costante.

A detta di Marco Cavina, meglio di questo 80 macro c'è solo il Leitz 100 macro, ed in effetti ho fatto delle comparazioni tra lo 80, il 55 micro ed il componon 50 f4. Vince lo 80 col micro 55 molto vicino e molto più distaccato il componon.
Il bello è che stiamo parlando sempre di lenti con una resa a livello di eccellenza, tuttavia la duplicazione è tanto critica che si deve partire dall'eccellenza per poi solo salire, ogni compromesso porta a risultati deludenti

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2021 ore 13:25

Interessante Gsabbio, grazie per aver condiviso le tue esperienze, ma c'è un punto da chiarire: alla fine si riesce a superare la qualità di uno scanner piano, anche di alto livello? io ho scannerizzato diverse dia e negativi con l'Epson V700 Photo... la qualità non è male, ma cerco qualcosa di meglio e volevo provare con appunto le foto alle dia... che ne pensate?

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2021 ore 13:28

Io ho quel 55 micro 3.5 in vendita se interessa MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2021 ore 14:28

ma c'è un punto da chiarire: alla fine si riesce a superare la qualità di uno scanner piano, anche di alto livello? io ho scannerizzato diverse dia e negativi con l'Epson V700 Photo...


Non lo so, di sicuro -per le dia- va meglio del mio canon FS4000 US (circa 4000 dpi e files da circa 24 mpix)

La D850 produce file quasi doppi

Come nitidezza è senza dubbio superiore a molti scanner (usando la lente giusta). Probabilmente per ottenere di meglio bisogna andare sul vero professionale, ma non certo sul dettaglio, perché già così duplico con un dettaglio a livello di grana.

Bisogna considerare che se hai migliaia di diapositive da digitalizzare questo metodo è senza dubbio il migliore, perché riduce i tempi ad una frazione (rispetto al Canon passi da 5 minuti per dia a 10-20 secondi ed a volte anche meno).

La qualità: colore, contrasto, nitidezza sono certamente migliori rispetto al Canon (che non era certo da buttare...)
In sostanza, produci dei raw con tutte le possibilità di PP che offre un raw. Puoi usare il raw, così come prodotto e salvarlo in jpg oppure elaborarlo radicalmente per arrivare ad un risultato anche migliore rispetto alla dia originale

Ultima cosa da non sottovalutare è anche il fatto di poter intervenire sulla diapositiva con filtrature e mascherature.

Il problema della duplicazione è riuscire a salvare i dettagli nelle ombre e nelle alte luci. Con uno scanner hai un risultato standardizzato, con questo metodo puoi intervenire manualmente, al limite producendo più files per la stessa immagine e poi elaborarli in hdr.

Il mio processo è molto snello ma non è perfetto: attualmente impiego un pannello a led Manfrotto che non mi convince come gamma tonale, devo trovare un pannello assolutamente migliore. Potrei tornare alla lampada alogena del proiettore di diapositive ma avere un affare da 250W che ti scalda davanti non è il caso.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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