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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 10:53
Ho ribattuto ad un suo commento, nel post citato, dove denigrava chi faceva scatto singolo in notturna bruciando le luci, facendogli presente che non serve a nulla farne 800 per aver le luci grigie come capita a lui. Mi ha risposto mostrndomi 35k di fatturato annuo, prova provata di quanto sia seguito nei suoi corsi. Ho chiosato spiegando che probabilmente è un ottimo venditore che rimane un pessimo fotografo. Ovviamente ha risposto e poi bloccato, per poi cancellare la serie di commenti dove sfoggiava L'ALTISSIMO fatturato. Senza di lui sarebbe davvero un mondo tristissimo! Ragazzi, stiamo parlando di un personaggio machiavellico, probabilmente anche un bravo ragazzo, ma che ormai si è costruito un universo parallelo. il suo gruppo non è un gruppo di fotografia, ma un gruppo di vendita. non regge il confronto, si pone in modo stravagante. A me spiace per lui perchè con un minimo in più di buon senso potrebbe fare davvero tanto col tempo che ha a disposizione. Insomma, il ragazzo non si applica! |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 10:54
“ In questa fase avere uno spazio colore molto ampio come ProPhoto e un file a 16 bit/canale porta solo vantaggi sotto ogni punto di vista „ Io credo sia il caso di chiarire un punto: non è che più è ampio lo spazio colore, meglio è sempre e comunque. Se così fosse basterebbe usare uno spazio colore che si estende dagli infrarossi agli ultravioletti e bon. In realtà gli spazi colore vengono definiti per utilizzare al meglio una risorsa scarsa, ovvero i bit disponibili per rappresentare le proprietà di ogni singolo pixel dell'immagine. Ma se ho una gradazione continua di verdi (per fare un esempio) che rientra completamente nello spazio colore sRGB, la stessa gradazione è descritta certamente PEGGIO in AdobeRGB o ProPhoto. Non meglio, ma peggio. Perché ho meno dati a disposizione per farlo rispetto al sRGB. E questo vale a 8, 16 o 256 bit. Poi è probabile che a 16 bit i dati siano comunque sufficienti per una rappresentazione accettabile per l'occhio umano, ma questo "maschera" la minore efficienza della descrizione in uno spazio colore non ideale per quella specifica sequenza cromatica. Insomma, gli spazi colore di lavoro andrebbero scelti anche in base a cosa ho scattato e come voglio usare quell'immagine. Poi se voglio tenermi sul generico, concordo che scegliere uno spazio colore "ampio", come AdobeRGB o ProPhoto, e lavorare a 16 bit è probabilmente la soluzione più flessibile. |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 10:57
@leopizzo tutto giusto ma la pratica è un po' diversa e se ti serve esattamente 0,25 o molto meno è del tutto inutile versare in un barattolo da un litro sapendo che a forza di travasare mezzo contenuto te lo perdi. Non so se ho reso l'idea… se sRGB fosse ciofeca non lo avrebbero messo. In realtà, oltre a facilitare lo cose, per la maggior parte degli usi basta e avanza. Poi nessuno vieta di strafare, ma il più delle volte non serve e fa perdere tempo |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 13:40
Grazie a tutti per le dritte. Forse e' piu' chiaro cosa intendete Marco |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 17:47
“ In caso, partite dai libri di Olivotto, per favore, anche se leggermente datati e quindi parzialmente superati: lui è un ottimo divulgatore e riesce ad aprirti una finestra dalla quale cominciare ad esplorare questo nuovo mondo. „ E nel frattempo, con questa sua uscita a proposito dell'sRGB, il photo-influencer è riuscito a fare arrabbiare proprio Marco Olivotto… www.patreon.com/posts/02p-auguri-di-ad-146494373?utm_medium=clipboard_ |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 18:46
 In Sicilia diciamo così, e quando qualcuno passa troppo tempo a vantarsi delle proprie cose tendo a diffidare, e infatti... Pochi messaggi prima avevo detto che non conoscevo nemmeno il personaggio in questione, in realtà dopo che è stato menzionato il gruppo di 'fotografia moderna' mi è tornato in mente un gruppo i cui post mi apparivano IN CONTINUAZIONE su facebook tanto da doverlo bloccare, e queste foto erano praticamente tutte uguali e tutte sviluppate con lo stesso """"""""""""""""""panel""""""""""""""""""""" che altro non mi sembrava che una serie di banalissimi slider di regolazione |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 19:02
“ stesso """"""""""""""""""panel""""""""""""""""""""" che altro non mi sembrava che una serie di banalissimi slider di regolazione MrGreen „ A naso sembrano proprio dei normali slider che trovi in un qualsiasi software di editing/fotoritocco con l'aggiunta di diversi scripts che automatizzano con un solo click alcuni procedimenti manuali, roba che se cerchi su Youtube troverai tutorial che ti insegnano a creare scripts in PS che fanno funzioni simili, volendo se chiedi a LeChat o a Gemini ti fanno pure lo script pronto all'uso. Comunque penso di aver trovato il post incriminante e a leggere i commenti noto che c'è una certa aura del tipo "se non sviluppi le foto in sRGB non hai capito nulla" |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 19:33
“ E nel frattempo, con questa sua uscita a proposito dell'sRGB, il photo-influencer è riuscito a fare arrabbiare proprio Marco Olivotto… „ ">www.patreon.com/posts/02p-auguri-di-ad-146494373?utm_medium=clipboard_ Che storia bellissima! |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 19:44
“ E nel frattempo, con questa sua uscita a proposito dell'sRGB, il photo-influencer è riuscito a fare arrabbiare proprio Marco Olivotto… „ Ma io capisco che una persona seria come Olivotto si incaxxi. Vedersi far concorrenza commerciale (perché parliamo di lavoro, non di chiacchiere sul forum) da personaggi che hanno "studiato" su youtube è veramente una gran tristezza. E la cosa davvero più triste è che oggi ci sono sempre più persone che non sono in grado di valutare se un contenuto tecnico è di qualità oppure no. Questo lascia spazio agli imbonitori che sfruttano economicamente che vuole imparare. |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 20:02
Che poi, resta ancora un mistero (sarcasmo) il perché determinate metodologie "esoteriche" (virgolettato sarcastico) non dovrebbero essere applicate in spazi colore più ampi, precisi e comodi, anziché in uno striminzito (al confronto) sRGB. Anzi, secondo me pure suddette tecniche ne beneficerebbero, dello spazio di lavoro più ampio. Si notino a tal proposito le alte luci, per lo più grige, citate nell'altro post poco sopra. Oppure... Vuoi vedere che... Queste "tecniche" (pacchetti di script e pannelli) non sono compatibili con spazi colore più ampi, per problemi di codice sottostanti? A pensar male.... Però spesso...... |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 20:21
A mio modestissimo parere uno dei motivi è sicuramente quello citato da Blackbird, ma potrebbe essere anche il target ad essere diverso: correggetemi se sbaglio, ma per lavorare in adobeRGB ci vogliono monitor adeguati che di sicuro costano, e questo magari gli farebbe perdere una grossa fetta della clientela che potrebbe essere principalmente povery o non disposti a spendere tanti soldi per attrezzatura """""di contorno""""". Praticando l'editing in sRGB ti porti a casa pure tutti quelli che editano su monitor da 50€ presi al prime day, in cui potrei essere compreso anche io Mettiamoci pure i 'novellini' del settore che di sicuro non lavorano con attrezzatura avanzata che possa gestire adobergb |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 20:38
Enrico, no. come già scritto da tanti più volte il questa discussione, il fatto che il monitor riesca o meno a visualizzare un intero spazio colore non c'entra niente con i benefici che il suo utilizzo comporta in fase di post produzione. puoi fare post produzione in prophotoRGB o similari anche con il più marcio dei monitor: in questa fase non ti interessa la visualizzazione, ma solo evitare banding e posterizzazione. a fine post produzione decidi lo spazio colore del file definitivo; se il suo destino sarà l'essere visualizzato a monitor, convertirlo in sRGB ti renderà sicuro che tutti possano visualizzarlo correttamente. |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 22:43
l'utilizzo scorretto dei social ha sdoganato ignoranza a tutti i livelli, tutto e' stato livellato verso il basso purtroppo, motivo per il quale qualsiasi scemo puo' diventare un guru attraverso determinati canali. Quanta mediocrita' mamma mia.. |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 23:02
Che poi Enrico, anche i novellini possono lavorare quanto meno in Adobe RGB: uno che ha Canon ad esempio può metterlo nelle impostazioni a livello di spazio colore, e DPP è il RAW developer gratuito fornito da Canon. Darktable poi, lavora in linear Rec. 2020 RGB, che è più largo di Adobe RGB, figuriamoci. E Darktable sarà pure un po' ostico come curva di apprendimento, ma è anch'esso gratuito e per un neofita conviene più spendere tempo ad imparare su quello che spendere su roba altisonante ma dal prezzo elevato, secondo me. |
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inviato il 26 Dicembre 2025 ore 23:28
Son d'accordissimo, però purtroppo la realtà è che le persone non vogliono spenderlo quel tempo per imparare e preferiscono l'illusione di un preset o un paio di slider da tirar a piacimento.. anche a costo di doverli pagare a quanto pare |
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