| inviato il 20 Dicembre 2025 ore 19:05
Io mi divertivo sempre un mondo quando mi invitavano a una proiezione di diapositive casalinga, foss'anche delle vacanze estive. Mi piaceva proprio, era sempre uno spettacolo.
Fu proprio durante una di queste che scoprii il kodachrome 25, pellicola che non avrei mai più abbandonato (con qualche puntata sul 64, ma non era la stessa cosa). Quel giorno rimasi allibito.
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| inviato il 20 Dicembre 2025 ore 19:05
Però non è giusto, avevo avvertito Paolo in apertura thread di non trascinare il discorso sulle diapositive, e invece…  |
| inviato il 20 Dicembre 2025 ore 21:00
Si... vabbe'... la colpa è sempre mia  |
| inviato il 21 Dicembre 2025 ore 11:57
Ma il problema resta sempre quello che ho scritto qualche intervento fa; il problema è il PUBBLICO: se è o meno interessato veramente alla fotografia, se guarda libri, se va alle mostre, se partecipa per sua volontà ( perché lo VUOLE fare, magari ha pagato) è un conto e va bene tutto, proiezioni, stampe 30x40 stampate come dio comanda, etc. Per gli altri va bene una rapida scorsa su un monitor ( meglio ancora un televisore che possono comodamente e distrattamente guardate mentre si mangia, mentre si conversa sul divano) attirando una attenzione saltuaria ( magari per il tramonto wow). E che restano concentrati per il tempo di un bambino di un anno. Per tutti questi uno schermo va benissimo, va bene anche un cellulare ( tanto penseranno "quanto è figo lo schermo di questo cellulare, come si vedono bene le fotografie, lo devo comprare anche io"). Inutile pensare a stampe perfette, proiezioni, etc. I commenti alle foto sono fatti per persone che hanno questa passione, la condividono, allora sì. Ma quante sono se non si è in un club?Inutile illudersi. Perciò, belle o brutte che siano, le mie foto sono in primo luogo per ME, per gli altri ho il mio hard disk un po' più ordinato che...si chiama Juza! |
| inviato il 21 Dicembre 2025 ore 14:31
“ "Quanti modi ci sono per osservare correttamente una foto?"
A mio personalissimo avviso, uno soltanto: una foto stampata in dimensione almeno 30 x 40 cm (ma meglio più grande) su carta a grande gamut e priva di riflessi, ed illuminata correttamente, come colore, intensità ed angolazione, osservata ad occhio nudo o con vista corretta se necessario.
La vista a monitor è una pagliacciata vile. „
Pollastrini è il mio influencer preferito.
Mi influenza a tal punto che qualunque cosa dica, io penso l'opposto.
Per esempio, col suo ragionamento, le fotografie stampate sui libri, o viste su un monitor perché nel 2025 la maggior parte delle persone ha dei monitor pure in tasca, sarebbero pagliacciate vili.
Comunque, mi ripeto: il modo corretto di osservare una foto è lo stesso della sua destinazione.
Oppure, quello che ci piace di più. |
| inviato il 21 Dicembre 2025 ore 14:42
Sai @Maurese, chi come noi ha sempre apprezzato la parte artigianale della fotografia, cioè la stampa, ha difficoltà ad accostare in modo paritetico video e foto stampata. Non sono per niente la stessa cosa e molti particolari e l'atmosfera non si vedono allo stesso modo a monitor. Poi, che il video sia il modo più moderno e semplice per vedere immagini e foto e il mezzo migliore di condivisione è assolutamente vero, ma sono cose profondamente differenti, specie pe noi che stampiamo: tra l'altro nella bellezza della retropoiezione alcune piccole " magagne" non sono evidentissime e, in genere, tutte le foto appaiono più belle di quanto siano realmente , mentre a guardarle stampate si e più critici.A volte a video vedo mie foto che sembrano discrete ma che poi, una volta stampate....non "funzionano".
Infine, c'è sempre il piacere non facilmente descrivibile delle cose che possono essere palpate, annusate, archiviate, messe su album. Io non sono mai riuscito a leggere un libro su un lettore elettronico: allo stesso modo delle foto un libro devo sfogliarlo, annusato, rigirarlo tra le mani, compiere il rito di sceglierlo in libreria, esporlo nei miei scaffali in ordine per autore.. Mio limite. Forse. |
| inviato il 22 Dicembre 2025 ore 16:41
Mi trovo particolarmente d'accordo con gli ultimi due interventi di Santoro.
P. S.: con Pollastrini mi trovo invece spesso d'accordo, poi ovviamente gli va fatta la tara, è un toscanaccio con la lingua lunga e non ha mezze misure; insomma va tradotto ( pagliacciata vile = meno preferibile ) |
| inviato il 22 Dicembre 2025 ore 17:01
@Claudio Santoro
D'accordo al 100%
Per me una foto e' fatta e finita e' una vera foto, quando viene stampata.
Ho sempre stampato in proprio. Ora e' quasi un anno che non lo faccio (stampante defunta) ma conto di riprendere.
Quanto dici mi trova totalmente in sintonia. Spesso scatti che penso ottimi a monitor, mi danno una certa delusione una volta stampati. Ma se una foto rende, una volta stampata, allora mi soddisfa ed ha un qualcosa che un monitor non ha e non avra' mai.
Marco |
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