RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Giano bifronte.


  1. Forum
  2. »
  3. Tema Libero
  4. » Giano bifronte.





avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2025 ore 15:36

Fioriscono le aziende che producono vino dealcolato.

Senza alcool non è vino. Quindi meglio bere poco vino piuttosto che un intruglio dal vago sapore di vino.
Qualche anno fa per una svista comprai una birra analcolica, era letteralmente disgustosa. Immagino che anche il vino analcolico sia più o meno la stessa schifezza. Piuttosto bevo l'acqua minerale.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2025 ore 15:42

no, purtroppo, o per fortuna, non è sufficiente conoscere gli effetti un patogeno a dosi elevate per essere in grado di stabilire quelli a dosi ridotte.
Non funziona così, perchè ci sono in una persona talmente tanti meccanismi a cascata che è impossibile prevedere persino l'effetto su persone diverse da quelle su cui si fa un esperimento.
Esistono moltissime sostanze che sono state accertate tossiche sugli animali fuori da ogni dubbio ma per le quali si discute degli effetti sugli uomini proprio perchè quelli che potrebbero essere gli effetti di queste esposizioni, sono gli stessi di altre 1000 sostanze e patogeni anch'essi a basse esposizioni. Con l'aggravante di una diffusione quasi al 100% della popolazione. Al 99%, chiunque abbia una qualsiasi patologia è anche un moderato bevitore. Come fai a stabilire che " consumatori abituali di alcool certe patologie si presentano con maggior frequenza rispetto a chi non beve"?
Sono allucinazioni statistiche, non risultati.



avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2025 ore 15:49

Ahaha MrGreen anche io una volta per errore ho comprato una confezione di birra analcolica. Bleahhh non era buona manco per sciacquare i piatti. Disgustosa.

Questa volta tocca dare ragione a Phsystem al 100%.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2025 ore 16:02

Non funziona così, perchè ci sono in una persona talmente tanti meccanismi a cascata che è impossibile prevedere persino l'effetto su persone diverse da quelle su cui si fa un esperimento.


E lo dici a me che sono un medico? Se dovessimo condurre degli studi in maniera rigorosa, dovremmo studiare persone che vivono in una campana di vetro a cui "somministrare" l'agente di cui vogliamo conoscere gli effetti. Questa è ovviamente una esagerazione. Il problema delle sostanze come l'alcool è che la cancerogenesi, l'incremento del rischio CV e tante amenità sottendono meccanismi molto lenti ma che sono conosciuti. Se si eliminano la maggior parte delle altre variabili/fattori patogeni che provocano gli stessi danni sei in grado di dire se quella sostanza faccia male o meno.

Come fai a stabilire che " consumatori abituali di alcool certe patologie si presentano con maggior frequenza rispetto a chi non beve"?

Si tratta di pazienti che vengono reclutati per questi studi che riferiscono di bere alcool in una certa quantità. Anzichè dirti che fumano 1 pacchetto di sigarette al giorno ti dicono che bevono 3/4 birre. Viceversa ci sono pazienti che riferiscono di bere pochissimo, es. 1 calice di vino a settimana o di non bere affatto.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2025 ore 16:37

Beh, uno studio serio recluta un campione per quanto possibile uniforme, omogeneo altrimenti l'articolo ti viene pubblicato solo sul giornalino parrocchiale. Non si può trascurare se chi beve fuma anche o ha altre esposizioni ad altre esposizioni ad agenti decisamente nocive. Se qualcuno ha fatto simili studi sa bene che queste cose vanno attentamente valutate e prese in considerazione. Altrimenti uno studio di coorte non parte nemmeno. Già le cose sono complesse, se poi si procede in modo dilettantistico...Lo studio va corredato di significatività statistica e valutato da un comitato di revisori ( spesso più di uno e senza che si conoscano) con un curriculum di tutto rispetto. Poi spesso compaiono articoli di metanalisi che paragonano i "materiali e metodi " utilizzati da vari studi nonché i risultati ottenuti.
Se si dovessero seguire alla lettera le raccomandazioni dell'OMS ci sarebbe da preoccuparsi: anche dosi molto basse ( 2 bicchieri al giorno) aumentano il rischio di vari tumori ed è accertato l'aumento di rischio nelle donne per il cancro della mammella. È ovvio che varie altre esposizioni nocive possono condizionare la nostra vita in senso negativo, ma penso che non serva cercare di respingere i tantissimi studi fatti. Il problema esiste ed è notevolmente aumentato negli ultimi anni dalla esposizione precoce in giovane età a birra, spritz quasi giornalieri ( tra l'altro, non tutti uguali) e a superalcolici il sabato in discoteca. Specie per i giovani che vivono in città. Bisogna esserne semplicemente consapevoli e non dire come si faceva qualche decennio fa " mia zia fumava 3 pacchetti al giorno ed è vissuta fino a 90 anni", salvo un giorno svegliarsi

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2025 ore 17:09

Io fino a circa 15-20 anni fa ero solito terminare i pasti principali con un buon digestivo, dal classico nocino fatto in casa all'altrettanto classico Unicum. Da allora ho cambiato le abitudini. Però un buon bicchiere di vino, un Montepulciano, un sangiovese di Romagna o un Lambrusco di Sorbara non lo disdegno.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2025 ore 18:58

www.gazzetta.it/alimentazione/25-08-2024/vino-rosso-fa-bene-o-no-cosa-

www.assoenologi.it/enologoonline/enologo-online-marzo-2023/calabrese-i

www.agingproject.uniupo.it/per-i-professionisti/pillole-di-scienza/i-p

multimedica.it/news/un-bicchiere-di-vino-rosso-a-pasto-fa-bene-al-cuor

* Non è possibile indicare quantità di alcol che non possano essere considerate a rischio (secondo la Società Italiana di Alcologia, infatti, la stessa esposizione all'alcol rappresenta un rischio potenziale), né fornire delle regole univoche e comprensive, in quanto ciascun individuo ha una storia clinica personale. Tuttavia, nella necessità di generalizzare fornendo delle linee guida indicative, è possibile affermare che i limiti a basso rischio da non superare sono pari a:

Un bicchiere al giorno per le donne
Due bicchieri al giorno per gli uomini
Un bicchiere al giorno per i giovani di età compresa tra i 18 ed i 20 anni e sopra i 65 anni
Nessun bicchiere per bambini e adolescenti fino a 18 anni: il loro corpo non avrebbe la capacità fisiologica di metabolizzare alcolici.


Ecco.Giano bifronte.
Che si fa?
In vino veritas?Cool

avatarsupporter
inviato il 15 Settembre 2025 ore 20:01

Claudio Santoro capisco la tua esperienza, ed essendo medico sei proiettato alla massima tutela del paziente, ma grazie al cielo non comandate, altrimenti dovremmo vivere tutti come francescani, acqua verdure a letto presto e niente stress, una pistola please perche certo io santo non sono MrGreen

il paziente é prima di tutto un cittadino, e come tale persona adulta e responsabile delle sue azioni, questo e il motivo per cui in tutto il nord Europa il lockdown non c'e stato e le vaccinazioni erano volontarie, se ti ammali il concetto era chiaro, caxxi tuoi, sara un caso tutti paesi protestanti, nei paesi cattolici, Italia in primis, Spagna e Francia in misura assai minore, l'uomo e un bambino che va tutelato incapace spesso di decidere autonomamente, sara per questo che esiste solo nel cattolicesimo il concetto di perdono, come i bambini che non sanno bene quel che fanno

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2025 ore 20:39

Lomo,quanto hai affisso può essere solo che la evidente propensione a classificazioni smentite dalla storia.
Ti ricordo che l'obbedienza al principe è un tratto distintivo dei riformati.
Il tedesco all'ordine risponde:jawoll.
Il latino,aggiunge:si ma!

Detto questo francamente ti càpita di partire per la tangente.Esci di strada.Non so quale forma mentis ti irretisca.
Io non credo al mito del buon selvaggio come non credo agli italiani brava gente.
Semplicemente perchè nessun popolo ha titoli per lezioni di superiorità o virtù che ad altri sono sconosciuti.E ti ricordo che il mito della razza ariana nasce ed è veicolato ed imposto da quella scienza,o presunta tale,che di latino nulla ha.Né tantomeno di cattolico.
Ancora oggi varie malattie portano il nome di medici nazisti.Come giunsero a quelle scoperte lo lascio immaginare.
Come si accordano queste pratiche con il rispetto della libertà personale?Ma per favore.

Scomodare poi il covid per l'esaltazione di una popolazione è semplicemente ridicolo.
Spiace la condanna che esponi del perdono,sia esso di matrice religiosa o laica.Di questi tempi ne avremmo bisogno.
Ma voi popoli rudi ed insensibili amate farvi i c...i vostri.
Salvo poi sconfinare in quelli altrui e porvi come termine di paragone.Da quale pulpito?
Comunque,non vedo la familiarità con il post.


avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2025 ore 21:12

LOMO La scienza e la medicina non hanno morale: indicano un problema, una possibile terapia e poi chi ha la responsabilità di governare o ha responsabilità di una famiglia, di un gruppo o di sè stesso prenderà decisioni. Se la persona singola, una famiglia, un gruppo o un paese si rivolgono alla medicina riceveranno le terapie che dei tecnici pensano adeguate ( in quel momento e con le conoscenze di quel momento). Non credo che se vai dal tuo medico con disturbi da alcol lui ti mandi la polizia a casa per impedirti di bere. Noi abbiamo il dovere di informare e la responsabilità di curare. Altri possono prendere le decisioni se un determinato problema crea contraccolpi allo stato sociale. Nel caso del covid se l'arrivo di tantissimi pazienti nei pronto soccorso e nei reparti ti obbligano a chiudere ambulatori per altre patologie, se le terapie intensive eccedono i pazienti attesi e i posti letto non possono ospitare altre emergenze è un problema che i medici segnalano ed altri devono risolvere. Può diventare un problema anche di rapporti costi/benefici che alla lunga possono portare al collasso e a prendere soluzioni ( per me odiosissime) che pongono limiti alla medicina sociale e a carico dello Stato. Ovviamente non esiste un unico problema, ma se metti insieme all'abuso da alcol i numerosi problemi legati al fumo e le decine e decine di comportamenti che possono favorire la diffusione di malattie la cosa può creare squilibri e inefficienza nel sistema sanitario e mancanza di personale da dedicare ad altre patologie.

avatarjunior
inviato il 16 Settembre 2025 ore 8:43

stato e le vaccinazioni erano volontarie, se ti ammali il concetto era chiaro, caxxi tuoi,


Sarebbe anche condivisibile se non che, al tempo, anche persone apparentemente in salute e in forma si ammalavano gravemente, occupando posti in ospedale, saturandoli e privando molti altri di cure salvavita (possibili solo in ospedale). Potremmo parlare di anni di smantellamento di migliaia di posti letto per risparmiare, ma sarebbe un altro discorso.

Non c'era il lusso di far ammalare gente (anche se volontariamente) e sperare nella sopravvivenza. Che poi quelli che erano, per dire, volontariamente indisciplinati, non è che non si facessero curare in ospedale.

Negli stati uniti al tempo c'era trump v.1 che dopo un primo tentativo con l'immunizzazione di massa ha poi capito che non era il verso e ha rimesso i remi in barca, turandosi il naso e consigliando i vaccini.

Adesso stop, aspetto tutte le narrazioni distorte che arriveranno.

avatarsupporter
inviato il 16 Settembre 2025 ore 8:47

non rispondo perché Juza quando sente covid gli prudono ancora le mani e chiude MrGreen

Tarallicci, dopo Lutero dai protestanti sono arrivate in assoluto le menti più brillanti degli ultimi 400 anni, il merito è proprio la libertà di pensiero che permetteva quel credo, anche perché non esisteva più il perdono e uno diventava uomo, poi certo ogni tanto uno esce storto come Marx e baffetto


Santoro certo che scienza e medicina non hanno morale, ma poi sono applicate dagli uomini, e loro certo che c'è l'hanno, ma la morale ha più facce, dipende da dove guardi

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2025 ore 9:39

L'alcool metilico è certamente più tossico dell'etilico.
Anni fa pochi scellerati produttori di Neive aggiunsero metilico al loro vino.
Quelli che ne morirono bevevano almeno due litri di vino al giorno, per questo le vittime non furono troppo numerose.


avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2025 ore 10:13

Potremmo parlare di anni di smantellamento di migliaia di posti letto per risparmiare, ma sarebbe un altro discorso.


Quella vicenda risale a 30 anni fa. Vera o meno che sia, resta il fatto che un Paese che in tre decenni non riesce a ripristinare qualche migliaio di posti letto “tagliati” dovrebbe farsi qualche domanda seria.
Forse nei primi anni 2000 questa poteva ancora essere usata come scusa o come alibi… ma oggi continuare ad attribuire le carenze della sanità a decisioni politiche prese trent'anni fa è semplicemente ridicolo.


avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2025 ore 11:37

Insomma,par di capire che tutta quella miriade di nottambuli dediti ad un consumo di alcol che deambula ogni sabato sera e non,sia destinata ad una serie di patologie compromettenti.
Qui si è chiamato in causa il consumo di vino,anche se l'imputato è l'alcol che,sembra,sia presente anche nella birra.;-)
Il cui consumo sembra non diminuire.Ricordate la pubblicità di Renzo Arbore?
Bere responsabile?Sta emergendo che non sia sufficiente.
Io personalmente credo poco alla perentorietà di tanti studi.
Non li ritengo esaustivi.Generalizzano.E' il loro limite.
Almeno in questo àmbito.
Sui rischi e le tragiche conseguenze dell'esposizione all'amianto vi è oramai consenso.
Qui rilevo troppe anse dove la ricerca è ancora provvisoria.
Una cosa è certa:
se il consulo di vino/alcol è dannoso alla salute è inutile affannarsi.
Faber est suae quisque fortunae

Interessante sarebbe un esame dei costi sociali.Per quel che serve.


Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 254000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.





RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me